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Autore: AintAfraidToDie    15/07/2009    4 recensioni
Frank aveva sempre odiato l'Autunno.
Si era sempre sentito come una di quelle sfibrate foglie spezzettate e giallastre che cascavano con regolare continuità sull'asfalto tutt'altro che morbido mentre camminava loro davanti, pronte da tempo ad una fine fin troppo crudele.
Gli sorridevano, mentre morivano.
[ Frerard ]
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Titolo: I love you again - It was written in blood, on a fucking suicide note
Genere: Introspettivo; Triste; Romantico
Rating: Giallo
Avvisi: Raccolta Flashfic; Slash
Personaggi: Frerard
Riassunto: Frank aveva sempre odiato l'Autunno.
Si era sempre sentito come una di quelle sfibrate foglie spezzettate e giallastre che cascavano con regolare continuità sull'asfalto tutt'altro che morbido mentre camminava loro davanti, pronte da tempo ad una fine fin troppo crudele.
Gli sorridevano, mentre morivano.

Storia interamente scritta grazie a questo giochetto xD:

Rules:
1. Pick a character, pairing, or fandom you like.
2. Turn on your music player and put it on random/shuffle.
3. Write a drabble related to each song that plays. You only have the time frame of the song to finish the drabble; you start when the song starts, and stop when it's over. No lingering afterwards!
4. Do ten of these, then post them.


“ I love you again - It was written in blood, on a fucking suicide note. ”



1) Goodbye Goodnight For Good - Alesana

“ Help me to sleep

Jealousy rears its ugly head
I won't forget the things you said before you turned back
Goodbye, goodnight for good
Remember my face when you feel the pain
Say goodbye

I find pleasure in the taste of your decay
I anxiously watch you fade away ”

Senti che c'è attualmente poco ossigeno nell'aria; lo guardi e non pensi quasi, o forse cerchi in tutti i modi di riuscire a fare a meno di osservarlo. Mentre un terremoto di elevata magnitudo emozionale   scatena un inferno dentro te - anche solo rimirare la sua schiena molto lontana fa male, troppo male.

Ma basta!, per oggi hai deciso così. Basta infinito dolore, basta soffrire per la più futile delle cose, basta lui e tutto ciò che sembra riguardarlo - sono da poco finite le prove, eppure avverti che è finito anche qualcos'altro.

Un fresco venticello ti scompiglia lievemente i capelli nello stesso attimo in cui metti piede fuori dalla sala registrazione, lui sorride a lei - che cazzo ci fa qui poi, ti chiedi - e tu intanto cadi a pezzi.
・    Buonanotte. - sussurri passando loro davanti, quasi impercettibile, senza aggiungere uno scontato e fin troppo positivo “ci vediamo domani” nella sua direzione.
I due sposini nemmeno si voltano, esageratamente presi da una patetica conversazione piena di risolini; e sì, oramai lo sai. Qualcosa è veramente arrivato alla propria conclusione, stasera.


2) Y'all Want a Single - Korn

“ What's going on today?
Why must it be this way?
We're going nowhere
and we're still knocking the need to bow down
They think we're all the same
and always here to blame

For shit I think is lame
It's time to stop the game
I think it's time to pay for everything you made me say

Fuck that

Ed eccovi all'ennesima ed usuale intervista pre-nuovo album, la prima di tante altre che inevitabilmente ne seguiranno. Stupide domande ti arrivano in prossimità delle orecchie perforandoti abilmente il cranio; quesiti fatti e rifatti durante i vostri medi anni di carriera: credi proprio che i giornalisti abbiano poca fantasia, o forse sono tutti dei maledetti conformisti che si sfidano a chi riesce di più a copiare l'altro. Dio, ne faresti ovviamente a meno - pagheresti oro solo il pensiero di poter essere comodamente sdraiato in panciolle nel morbido divanetto usurato dalla rivestitura lugubre di casa tua, a scolarti una birra bionda  in santa pace.
・    Gerard, con la sua famiglia come va? - è questa la domanda che per poco riesce a riportarti alla realtà, facendoti liquidare birra e divano in un piccolo e quasi inesistente angolino della tua mente in subbuglio.
Osservi il soggetto in questione sorridere di slancio e ridacchiare sotto i baffi in un aborto di allegria forse finta, sicuramente telecomandata: il suo fresco candore appare e scompare nel lasso di pochi secondi, come se fosse collegato ad una piccola luce ad intermittenza in procinto di rompersi.
・    Tutto apposto, direi a meraviglia! Non sono mai stato così felice. -
Bugiardo!, vorresti sbraitargli contro in un attimo, avvertendo le tue mani frizzare e preso da una grande frenesia. Il tuo sorriso era molto più vero, quando ti avevo vicino a me.
 - E lei, Frank? Sappiamo che si è da poco sposato. - continua imperterrito il tizio che ora riscopri occhialuto, guardandoti con poca attenzione.
“Non sparare le tue solite stronzate, Frank.” riescono a farti capire con una sola mesta occhiata eloquente tutti i componenti della band cui appartieni - ma quella che fa più male è sempre la sua.
- Com'è che hai detto pure tu, Gerard? Ah, sì! Fottutamente a meraviglia. - esclami ridendo, senza poter trattenere una pungente vena di sarcasmo.'Fanculo, cazzo, vorresti proprio urlarlo.


3) Cut Up Angels - The Used

“ I lost my head
You couldn't come
This lust to my brain almost feels like a gun
You lost your head
I couldn't come

I told the angels
Can I stay in Heaven?
I asked the devil,
If we cut out the bad
Well then we'd have nothing left ”

Quando hai perso completamente la testa, lui non c'era. Ma non era presente nemmeno il giorno prima o il precedente ancora, né ci sarebbe stato quello avanti, lo sapevi.
No, non c'era mai per te.
La particolarmente calda Estate di quell'anno era agli sgoccioli; ed a te l'Autunno non è mai piaciuto troppo, anzi, non ti è proprio mai piaciuto - Dio!, ti sei sempre sentito come una di quelle sfibrate foglie spezzettate e giallastre che cascavano con regolare continuità sull'asfalto tutt'altro che morbido mentre camminavi loro davanti, pronte da tempo ad una fine fin troppo crudele.
Ti sorridevano, mentre morivano.

Ti ritrovi a bestemmiare con ardore; se solo Jamia non fosse tornata stranamente prima da lavoro per farti una maledetta sorpresa, se solo tu fossi stato meno teatrale e più coinciso! Credi che allora proprio nessuno sarebbe riuscito a scovarti tra sangue e polsi lacerati nel tuo fottuto cesso di seconda mano, a blaterare conversazioni immaginarie con Dio, gli angeli e tutti i Santi.
Ed adesso credi anche che non saresti bloccato in un asettico ospedale, non saresti costretto a parlarci. “Perché l'hai fatto, honey?”
Non pensi ci possa essere suono più patetico e odioso, per i tuoi provati orecchi. Analizzi l'ipotesi di arrivare a tappargli la bocca con qualsiasi cosa a portata di mano, magari pure cucirgliela. Immagazzini quelle parole mentre sua moglie lo aspetta in sala d'attesa - come ha osato portarsela dietro, ti chiedi - e la figura esile della tua appare poco dietro la porta della camera, intenta in un pianto a dir poco disperato, fastidioso.
Vorresti morire - c'eri quasi riuscito.
“Volevo trasportarti con me all'Inferno, Gerard.”
Pensi, rifletti che in quel vostro momento non c'è proprio niente di meglio, della sua espressione amara e negativamente sorpresa. Magari solo il suo sorriso, aggiungi.
Però quando era rivolto a te.


4) 24ko Cylinders – Dir en grey

“  Give me laugh [ everyone feels ]
Give me pain [ if time should end ]
Give me high [ this dream that's ]
Give me nothing [ full of contradictions ]
Give me laugh [ an insincere smile ]
Give me pain [ for every lie told ]
Give me high [ love has lost ]
Give me nothing [ a place to go ]

Serious injury laughs at me.
The time is changing
The passage of time burns me and you, now ”

Un tempo lo giurò; doveva darti tutto quello di cui necessitavi, voleva divenire la tua dose giornaliera di droga - poi ti ha trasformato in un tossicodipendente, ma adesso non ti soddisfa mai.
Impazzisci, Frank.

・    Mi odi? - te lo chiede assumendo uno sguardo serio ed appena tremolante, dopo almeno una settimana dal tuo fallimentare e veloce ricovero in clinica.
・    Sì. - rispondi a fatica con poco fiato - quasi non ce la fai e ti maledici per questo.
Soffocando un mugolio triste e rumoroso comincia a torturarsi le mani in gesti frenetici, sicuramente ferito; ma non lo dà troppo a vedere, ovvio.
In fondo lui è ancora forte, lui è ancora Gerard e possiede tutt'ora un'anima su cui fare affidamento; e questa non è affatto una stronzata, pensi: tu quell'anima l'hai persa, l'hai gettata via.
・    Quanto, da uno a dieci? - bisbiglia prendendo fiato, facendoti sobbalzare dalla sorpresa.
Lo guardi stranito, sapendo dove voglia andare a mirare.
・    Gerard, sei ridicolo. -
・    Rispondimi. - dice con tono fermo, sguardo fermo, tutto fermo!
E Dio, lo sai!, è riuscito ad incastrarti per l'ennesima volta con uno stupido giochetto da quattro soldi, elementare e quasi vergognoso. Gli lanci un'eloquente occhiataccia prima di voltargli le spalle e cominciare ad incamminarti per la tua strada - qualsiasi via, lontano da lui.
・    Frank. - sospira appena rassegnato, ma tu continui ad avanzare.  - Frank. - ed adesso ti stoppi.
・    Uhm. -
“Dai segnale che l'ascolti, forza.” ti ordini mentalmente. Sai perfettamente che potrebbe continuare ad invocare il tuo nome per tutta la serata inseguendoti a corsa; non che poi ti dispiaccia tanto, come idea. Ma non vuoi - non puoi.
・    Dimmelo. Quando vorrai morire... dimmelo. -
E, cazzo, le sue parole prendono realmente forma come una brutale pugnalata al cuore; le senti distintamente, mentre affondano nel tuo organo vitale con l'intento di disintegrarlo.
È questo quel che volevi sentirti dire?
・    Cosa credi di poter fare, allora? - rispondi con voce incrinata, abbandonando di principio l'intento di camuffarla - ma non te la perdonerai mai, questa tua fottuta debolezza.
Gerard sorride. Sorride per non piangere, pensi.
・    Nulla, assolutamente nulla. -

Give me nothing, if my time should ends.


5) Thank You For The Venom - My Chemical Romance

“ You'll never make me leave
I wear this on my sleeve
Give me a reason to believe

So give me all your poison
And give me all your pills
And give me all your hopeless hearts
And make me ill
You're running after something that you'll never kill
If this is what you want
Then fire at will ”

Lo osservi di sfuggita - non puoi farne a meno, come sempre: urla nel suo personale microfono e zampetta un bel po' - cosa che non succedeva da troppo tempo, ti segni mentalmente.
Da quanto non la suonavate live, quella fottuta canzone?

Mentre si scatena accennando passi strani e non seguendo quasi il ritmo della musica, ammetti inconsciamente di non poter fare a meno di prendere alla leggera la sua eccitazione e comportarti nella medesima maniera; lasciarti andare, trasportare da queste usurate note vecchie e conosciute che non ripetevate da tanto. Ti costringi a dimenticare ogni tuo più piccolo e pulsante dolore per almeno qualche attimo; questo è il tuo concerto, in onore della tua guarigione e della tua nuova - si spera - ritrovata sanità mentale. Non che tutto sia così particolarmente ufficiale; ma lo sai, lo capisci: questo momentaneo ritorno ai bei vecchi tempi è il pregiato regalo che i My Chem hanno per te, per ringraziarti e  farti sentire un  po' più a posto. Non sei un reietto, ti dicono ora.

Oggi ritorna Frank Iero in tutta la sua rinomata sostanza, tra urla soffocate e sgambetti frenetici in prossimità di un piccolo ed inusuale palco. Oggi senti che molto probabilmente ce la puoi fare, magari anche solo per mezzo di qualche pasticca antidepressiva. Forse solo grazie alla musica, preferisci pensare, distogliendo con ardore lo sguardo dalla sua figura.
Oggi nella tua testa lui non centra, e tu ti senti un po' più libero.


6) I'm So Sick - Flyleaf

“ I will break into your thoughts
With what's written on my heart
I will break, break

I'm so sick, infected with where I live
Let me live without this
Empty bliss, selfishness
I'm so sick ”

・    Sono malato. - le dici balbettante abbassando di sfuggita gli occhi, senza neppure guardarla.
Ne sei a conoscenza; forse così le farai solo più del male, ma non riesci proprio a comportarti in altra maniera: il tuo modo di fare è quasi un movimento incompleto, qualcosa che preannuncia qualcos'altro - ma forse i tuoi pensieri sono semplicemente così tanto marci da non avere nemmeno più un filo logico, sì, tu le cose te le immagini.
・    E che cazzo di malattia hai, Frank? Cristo! - comincia in un attimo ad urlare con rabbia, quella donna che per tanto tempo avevi creduto di riuscire ad amare, l'unica che avevi preso la decisione di sposare con la speranza che, almeno lei, ti potesse guarire.
Sospiri abbacchiato, curvando la schiena di parecchi gradi e facendoti - sentendoti - tutto ad un tratto fin troppo piccolo. Ma devi farlo, non c'è altro modo; non sei un bugiardo, questo no.
・    Non sono malato di te, Jam. -
In un istante minimo la sua rabbia si reprime - se foste i protagonisti o le comparse di un cartone animato di bassa qualità una grossa gocciolina di acqua si staglierebbe in prossimità della sua fronte bianchiccia; ma sfortunatamente no, non ne fate proprio parte.
Questa è la fottuta realtà, Frank.
・    Gerard. - sillaba alla fine dopo essersi calmata, senza nascondere una punta di disprezzo.
Annuisci graduato e con movimenti incostanti, regalandole senza alcuno sforzo un'occhiata dispiaciuta. In fondo sì, sei addolorato per davvero.
・    Tu... - si ferma squadrandoti un attimo, soffocando sul nascere adeguatissime parole d'odio. - Sì, sei veramente malato, Frank. -

Ed ora senza dubbio ci scommetteresti; quel che leggi nella voce di Jamia è solamente pena.


7) Riot Girl - Good Charlotte

“ She's got tattoos and piercings
She likes Minor Threat and she likes Social Distortion
My girl's a hot girl, a riot girl and she's angry at the world

Emergency call 911
She's pissed off at everyone
Police rescue and FBI
She wants a riot, she wants a riot ”

Sobbalzi appena nello stesso istante in cui l'acerba voce di un giovane Joel Madden sforza con prepotenza le barriere del tuo udito. Ti ritrovi con dispiacere sorpreso, magari anche un bel po' infastidito: sono poche le volte in cui ascolti la radio mentre guidi - ti correggi, sono poche le volte che proprio guidi.

Cristo deve avercela con me, pensi. Ed ha anche un tempismo perfetto: giusto quando decidi di sperperare senza imprecazioni un po' del tuo tempo imbottigliato nel traffico del Sabato pomeriggio, ti becchi quella canzone. Assolutamente niente contro gli adorabili gemelli Madden, appunti mentalmente, ma cantata da Gerard faceva un tutt'altro irripetibile effetto.

Ripensi di sfuggita - no, un intero flashback mentale ti riporta ad allora: la figura del  Way maggiore completamente ubriaco e balzellante, mentre t'intonava quella stonata canzoncina da tormentone prendendoti egregiamente per il culo, denominandoti la sua Riot Girl.
Se quel cazzone di Joel si fosse fottuto prima la Richie, enfatizzi così le tue scocciate riflessioni, spegnendo di scatto l'aggeggio elettronico ad onde foniche e respirando a fatica.

Cazzo, ricordi bastardi - il suo sorriso, i suoi capelli sudaticci e pure il vomito per terra. Che schifo.


8) Tainted Love - The Ramones

“ Now I know I've got to run away
I've got to get away
You don't really want it anymore from me
To make things right
You need someone to hold you tight
And you'll think love is to pray
But I'm sorry I don't pray that way ”

Senza nemmeno renderti conto delle costanti tempo e luogo sei andato a bussare alla porta di casa sua con singolare tranquillità, privo di inutili pesi al petto o delle tante cazzate varie che hanno fatto sì che le tue precedenti giornate divenissero impossibili da vivere, quasi disperate. Non riesci a renderti veramente conto di cosa sia quella strana componente capace di farti calmare; forse è solo una delle tante pasticche che ad ogni ora ingoi. Fatto sta che per un bel po' non hai pensato, elevandoti quindi ad uno stato di pace assurda e sicuramente passeggera - sì, passerà.
Cogli l'attimo, ti sei detto.

Ti ha aperto lei, ed in quell'istante hai distintamente avvertito le tue certezze tentennare e frantumarsi per metà a passo di tango, samba!, e forse anche di waltzer. Ha sbuffato qualcosa con quella sua usuale smorfia indefinibile stampata in volto - ti sei sempre chiesto se fosse capace di sorridere o se magari si divertiva, a passare per cogliona. Continuando a borbottare frasi sconnesse, ti ha poi chiamato Gerard - Honey, c'è Iero; merda, nemmeno fossi stato uno sconosciuto.

Lui è arrivato in un batter d'occhio scacciando con una gentilezza fin troppo smielata la sua donna, in una inusuale mise casalinga: tuta sformata ed abbastanza rovinata, capelli raccolti in una minuscola coda e pantofole rosa; incredibilmente bello, hai pensato di sfuggita, uccidendoti ancora.

・    Ciao. -  ha accennato subito per mezzo di un sussurro sorpreso ed esitante, ma intanto sorrideva.
・    Ti devo parlare. - hai bisbigliato di rimando con grande calma, calma assoluta.
Nient'altro poteva - doveva - trasparire dai tuoi occhi o dai tuoi movimenti mentre lui annuiva con foga; ingenuo ed illuso, credevi. La tua gola non raschiava l'ugola, i tuoi occhi non roteavano incessantemente e no!, le tue mani non sudavano affatto. Dio, sapevi di sbagliarti.
・    Devo scappare da te, Gerard. -  sei riuscito a mormorare, dopo un minuto buono di pesante silenzio.
Ed i suoi occhi si sono all'improvviso illuminati, poi spenti e rischiariti di nuovo; dopo non sai che altro, davvero! Quel che hai avvertito si è limitato a due labbra secche e fin troppo conosciute, magari pure usurate, pigiate sulle tue.
 
Oggi non ti perdono, Gee. Domani? Chi lo sa.

9) Boys Don't Cry - The Cure

“ Now I would do most anything
To get you back by my side
But I just keep on laughing - walking
Hiding the tears in my eyes
'cause boys don't cry
Boys don't cry

Non devi piangere, non riesci a fare a meno di ripetertelo in continuazione mentre percorri a lente falcate la strada stranamente deserta che ti ricondurrà in prossimità di quello spoglio appartamento ove usi raccogliere ogni maledettissima sera le tue membra stanche e sanguinanti.  
Te lo dici, te lo ridici! Sai che farlo non sarebbe giusto nei tuoi confronti - ti farebbe sicuramente stare peggio, ti farebbe sentire fin troppo debole.
Provare schifo nei tuoi stessi confronti non gioverebbe proprio, credi. Quindi cammini, sputando ad intervalli regolari sudicia saliva per terra, sostituendo metaforicamente le lacrime che ti senti in procinto di versare - sempre di liquido si sta trattando, comunque.

Cammina, Frank, cammina. Pensa, Frank, pensa.
Come diceva, quel famoso film? Non può piovere per sempre, ti sembra.
Guardi in alto: il cielo è molto nuvoloso, stasera.


10) It Was Written in Blood – Bring me the Horizon

“ Goodbye my friend
Goodbye my love, you're in my heart
It was written in blood, on a fucking suicide note the night before he died
Like roses, we blossom and die  
We've fallen
These roses white roses my roses

Quando la notte ti svegli all'improvviso, il fiato ti manca e senti di poter morire; ma non ti spaventi, non entri in allarme: permani sul tuo tiepido materasso di piuma, disteso per metà e con il cuore in gola, ad annaspare freneticamente tra ansimi e sospiri. Questa cosa va avanti da tempo, ma non sai se puoi stimare perfettamente da quando - quasi sicuramente da quella sera in cui ti beccasti un acquazzone tremendo tornando da casa di Gerard, dopo quel vostro insignificante bacio.
Insignificante, sì. Non c'è aggettivo migliore.

Quando la notte ti svegli, pensi a lui. Non puoi veramente farne a meno, sei quasi certo che vada al di là delle tue forze. Pensi che ti manca - inevitabilmente ti manca, aggiungi con non poco sforzo. Rifletti sul tuo - vostro, perché senza di lui non sei mai stato niente - passato, mente tossisci roco di sfuggita, per poi recarti con passo fervido a sputare sangue raggrumato in prossimità della tua ugola dentro al cesso. Ma non andrai in ospedale nemmeno stanotte, ti dici. Non puoi.
Ritorni a letto in un attimo, raggomitolandoti come un gatto, ancora in preda ad alcune convulsioni. Va tutto bene, ti ripeti. Sei sano come un pesce.
Grugnendo e continuando ad espirare a sforzo sposti il tuo sguardo sul comodino, vicino al materasso, e la guardi di poco: secca, raggrinzita... morta?
“Tu sei puro, Frankie.” diceva lui, accarezzandoti. “Proprio come una rosa bianca.”

Ma quanto cazzo si sbagliava?

Un petalo giallastro cade - da troppo tempo ti dimentichi di annaffiarla, adesso te ne penti.
Un altro. Due, tre, quattro... morta, sì. Morto, forse.
Sorridi. In fondo sei sempre e solo stato una pianta, Gerard aveva ragione.
Ma non una rosa - tu sei una foglia, ed adesso è arrivato il tuo Autunno.
Muori sorridendo, Frankie.







Owari





Note:

La mia vita è vuota come l'interno di un muro di cartongesso; riesco quasi a sentirlo, i rimbombi dei miei tocchi su di essa mentre a stento sussurro un “c'è nessuno?”.
Anche scrivere sta diventando troppo doloroso - non ce la faccio quasi più.
Parlo di rabbia, parlo di odio, parlo di morte. L'amore, è sempre e solo colpa dell'amore.
Quindi se adesso state leggendo questa storia, ringraziate il mio amore.
Sì, grazie amore mio, per avermi abbandonato. Grazie di cuore.



AintAfraidToDie
  
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