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Autore: Bymyside    26/11/2018    0 recensioni
Una storia fuori dalle regole, una storia fuori dal normale.
Irene Wilkinson ha 375 anni, è una dei primi vampiri nati al mondo.
Caden Johnson, ha venticinque anni, un ragazzo normale, con un passato orribile, è diventato il più forte cacciatore di vampiri al mondo.
Cosa succederebbe se s'incontrassero?
O meglio dire, cosa succederebbe se s'innamorassero?
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Bondage | Contesto: Sovrannaturale
Capitoli:
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È veramente un bellissimo ragazzo, mi sembra che il mio cuore abbia accelerato i battiti e ringrazio di essere immortale, perché probabilmente mi sarebbe venuto un infarto.

"Piacere, Caden" Mi porge la mano.

"Rebekah, piacere mio" E gliela stringo, mi attraversa una scossa elettrica e anche lui sembra  paralizzato per un momento.

Mento sul mio nome, come faccio da anni.

"Sei sola?" Mi chiede.

"No sono con una mia amica, è andata a prendersi  da bere" Gli rispondo e mi vengono i brividi quando mi fissa come se stesse cercando di trovare qualcosa.

Strofino il braccio con la mano e Caden mi chiede se ho freddo, sto per dirgli di no, ma lui è più veloce e mi poggia la giacca sulle spalle.

Non posso rifiutare, siamo in pieno dicembre e sarebbe strano che una ragazza umana sia così scoperta e che non abbia il minimo accenno del freddo.

"Io ho già bevuto un paio di bicchieri, non ho freddo, puoi tenerlo" Mi dice gentilmente.

"Grazie" Mormoro in un sorriso cordiale.

Sento i battiti del suo cuore lenti e rilassati.

"Quanti anni hai?" Mi domanda curioso e perdo un po' di secondi per rispondere.

"Venti, te?" Mento e gli chiedo a mia volta.

Da 375 a 20 anni magari fosse vero.

"25" Mi risponde con voce profonda.

"Sei di qui?" Mi domanda portandosi le mani sui capelli ricci.

"Sono venuta ad abitare qui qualche anno fa" Gli spiego, senza troppi dettagli.

Le porte del palazzo si aprono davanti a noi ed entrambi facciamo per entrare, voglio raggiungere i miei fratelli.

"Rebekah" Mormora lui.

"Si?!" Mi volto nuovamente, non smette di osservarmi, vorrei capire cosa pensa, e mi rendo conto che non riesco neanche a percepire l'odore del suo sangue, ed è inspiegabile, a meno che... tutto si fa più chiaro quando guardo il ciondolo che ha al collo, contente l'acqua santa. 

Nessun umano sa che è l'unica cosa capace di fermare un vampiro, in realtà gli umani qui non sanno dell'esistenza del soprannaturale, e quelli che lo hanno scoperto o sono morti o sono stati soggiogati.

Ma a quanto pare Caden è stato più furbo, e sa che in questo posto c'è il 70% di persone sovrannaturali.

Fisso il suo ciondolo e non sono stata attenta a quello che ha detto precedentemente.

"Rebekah?" Mi richiama all'attenzione, mi schiarisco la voce.

"Perdonami" Mi scuso e cerco di non deconcentrarmi per quanto mi riesca possibile.

"Andiamo a bere qualcosa insieme dopo, ti va?" Mi chiede timido, e lo vedo arrossare, sento il suo cuore accelerare i battiti.

"Si, mi farebbe piacere" Annuisco sinceramente, vorrei sapere cosa nasconde questo ragazzo, ma in realtà mi sento interessata a lui.

Sento Michael tirare un urlo a uno dei suoi scagnozzi, e sono in ansia per mio fratello Aron.

"Devo andare Caden, ci vediamo più tardi" Dico al bellissimo ragazzo accanto a me, e spero che nessuno dei miei fratelli dica qualcosa a Aron, mi ucciderebbe se venisse a sapere che ho a che fare con un umano.

Una volta lontana da Caden cammino con gran velocità e mi ritrovo davanti la porta della stanza dove si trova mio fratello, la spalanco ed entro sotto lo sguardo di Michael, Jack uno dei suoi scagnozzi e Aron mi guarda arrabbiato.

"Irene Wilkinson" Esordisce Michael, i capelli nero corvino e gli occhi dello stesso colore del ghiaccio.

"Ciao Michael" Lo saluto e vado immediatamente accanto a mio fratello incurante della sua voglia di uccidermi.

"Sei una meraviglia come sempre" Ammicca.

"Mi dispiace non poter dire lo stesso" Ricambio il gesto con l'occhio e incrocio le braccia.

La puzza di cane bagnato mi riempe narici, è Jack.

Lui è l'unico dei scagnozzi di Michael ad essere un licantropo.

"Se lascerete questa città, non avrete più a che fare con me" Dice Michael guardandoci.

"Credevo fosse un accordo..." Comincio io sotto lo sguardo infuocato di mio fratello.

"Questo è quello che ci dici sempre Michael, noi dobbiamo restare" Dico con decisione, Aron sembra rilassarsi.

"Se dovete fuggire da vostro padre continuate a farlo cazzo! Non qui non nella mia terra!" Urla Michael, e Aron ci mette un secondo a scaraventarsi su di lui e a mettergli le mani al collo.

I miei occhi si colorano di una rosso acceso, sento il mio viso andare a fuoco e tiro fuori i denti scaraventandomi anche io in aiuto a mio fratello.

Ma questa volta Jack è più veloce e mi sbatte contro il muro, mi tiene incollata li.

"Cosa cazzo ne sai di nostro padre?" Urla Aron all'uomo che tiene dal collo.

Michael scoppia in una risata.

"Credevi di entrare nella mia città senza che io sapessi chi siete e perché volete restare?" Dice facendo arrabbiare ancora di più mio fratello.

I due cominciano a massacrarsi di calci, pugni, morsi, li guardo scaraventarsi addosso alle pareti.

"Adesso basta Jack lasciami!" Ordino al lupo ma non mi da retta, per questo presa dalla rabbia e preoccupazione nel vedere mio fratello lottare con Michael, mi volto con più potenza che posso e infilo una mano nel petto di Jack, la sua mandibola si trasforma in quella del lupo che è, i suoi occhi si colorano di blu, ed è un attimo che gli strappo il cuore che sento palpitarmi nelle mani.

Jack cade inerme a terra.

Michael e Aron si bloccano come delle statue.

"Questa è la pace che volete?" Grida Michael.

"Come se te ne fosse mai importato qualcosa di quel cane!" Esclamo tranquilla, pulendomi le mani dal sangue.

A Michael non importa di niente e di nessuno, salvo la sua mania del potere e la voglia di essere temuto da chiunque.

"Perdona mia sorella" Fa ingresso Isaac, e dietro di lui Christian.

Isaac tra di noi è quello più tranquillo, più saggio, l'ho visto perdere poche volte la pazienza in 375 anni, ma quando la perde è più pericoloso di me, Aron e Christian messi insieme.

"Però Michael ammetti che chiedere un accordo, e farci venire qui, per poi ordinarci per l'ennesima volta di andarcene, non è molto intelligente" Ammette Isaac in un sorriso trionfale.

"Infatti non è per un accordo che siete qui" Ci informa e la grande porta dietro di noi sbatte con furia, e ci ritroviamo davanti una donna dai capelli rossi, gli occhi chiusi e le mani al cielo.

Recita un incantesimo e sento un fischio entrarmi nel cervello.

Mi sembra di ricevere mille coltellate al secondo sul corpo, mi piego a terra portandomi le mani alle tempie e strizzo gli occhi.

Cerco di guardare i miei fratelli e loro sono nella mia stessa condizione, guardiamo Michael camminarci accanto e prendere dal grande mobile in legno scuro qualcosa.

Sgrano gli occhi e cerco di alzarmi ma il mio corpo è paralizzato.

Michael tiene in mano il pugnale di quercia bianca.

L'Albero di Quercia Bianca, è l'albero da cui nostra madre ha preso il potere della natura per renderci cio che siamo, e come ci ha creato può uccidere ognuno di noi, se ci viene messo nel cuore.

Cerco di divincolarmi ancora e ancora.

"E posso togliervi dal cazzo con solo questo oggetto" Fa Michael toccando il petto di Aron con il paletto.

E questo gesto mi fa lacrimare come non mai.

"Piccola piangi?" Fa la strega dai capelli rossi come il fuoco, facendomi tirare fuori i canini.

"Stai buona" Mi ordina toccandomi la testa, che sembra scoppiarmi da un momento all'altro.

Mi sento morire quando Michael impugna per bene il paletto tra le mani, lo stringe con forza e solo quando lo vedo intenzionato a colpire il cuore di mio fratello do' un forte urlo che fa scoppiare il grande specchio sulla parete.

La ragazza dai capelli rossi perde sangue dal naso, e tutto il dolore che ci stava infliggendo sparisce improvvisamente.

Io e i miei fratelli ci alziamo rapidamente e Michael è steso a terra con i vetri dello specchio conficcati nel corpo.

I miei fratelli mi guardano come se ci fosse qualcosa che non vada in me, e io di tutta risposta fisso il mio corpo a bocca aperta.

'Come ho potuto fare questo?'

"Smettila!" Urla la rossa.

"Di fare cosa?" Grido io di tutta risposta, la mia preoccupazione sale e lei si rannicchia a terra tra le lacrime.

La casa comincia a tremare e sento le urla di tutti gli invitati e i loro passi veloci mentre scappano dal palazzo.

Michael muove il corpo in modo ritmico, le sue ferite stanno cominciando a guarire.

"Irene" Mi richiama Aron.

Con la mano mi fa cenno di avvicinarmi, guardo il suo sguardo e forse per la prima volta ha paura di me.

'È successo ancora'  Penso.

Mi avvicino alle grandi braccia di mio fratello e lui mi stringe.

"Basta ora" Mi sussurra all'orecchio, anche se sa meglio di me che non so cosa sto facendo.

Sentire la voce di Aron così, calma e sicura, mi succede poche volte.

"Come ha fatto?" Dice Cristian, Isaac mi fissa senza alcun cenno di emozione.

Qualsiasi cosa io stia facendo finisce nel momento in cui Rosaline fa ingresso nella stanza, tutto smette di tremare, i vetri nel corpo di Michael si alzano dal suo corpo e cadono a terra, la strega dai capelli rossi smette di contorcersi per il dolore e la sento respirare normalmente.

"Ragazzi, via di qui!" Esclama la mia amica tenendo le braccia aperte.

Guardo i miei fratelli e in pochi secondi siamo nel nostro palazzo.

"Dovrei infilarlo nel tuo di cuore!" Mi urla contro Aron nuovamente arrabbiato con me, agitando il pugnale di quercia bianca che tiene tra le mani, e sono tranquilla al pensiero che non sia più nelle mani di Michael.

"Coglione ti ho salvato la vita! Sai cosa sarebbe successo se come volevi tu non fossi intervenuta? Quello starebbe dentro al tuo di cuore!" Gli rispondo io con il suo stesso tono, dandogli una piccola spinta.

"Irene non permetterti!" Fa per venirmi incontro ma isaac si mette tra di noi.

"I pugnali sono quattro, tu ne hai tre ora!" Esclamo, due pugnali siamo riusciti a recuperarli, ora ha anche il terzo, ci manca solo l'ultimo.

"E grazie a me! Altrimenti saresti bello che morto in questo momento, era una trappola svegliati! Tu e la tua fottuta voglia di fare tutto da solo"

"Non me ne frega niente tu non devi intrometterti in quello che faccio io, ti ho detto di rimanere a controllare, e hai di nuovo fatto di testa tua! Sei così testarda Irene" Ammette arrabbiato.

"Giuro su quello che vuoi, la prossima volta ti lascerò morire!" Gli urlo contro quando lui fa per andarsene nella sua stanza.

"Ragazzi buonanotte!" Ci dice Cristian sorridendo come un ebete e se ne va anche lui.

Rimango con Isaac, che mi accarezza il braccio e mi intima di sedermi accanto a lui.

   
 
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