Fanfic su artisti musicali > Shawn Mendes
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Autore: Rebelle Fleur 93    26/11/2018    0 recensioni
Avete mai amato un cantante talmente tanto da immaginare come sarebbe stato se lui si fosse innamorato di voi? Io si. Ed è così che è nata la mia FanFiction. E' così che Julia e Shawn sono nati nella mia testa: amici da una vita e pazzamente innamorati l'uno dell'altra. Il successo e la fama scombussoleranno le loro vite, ma riusciranno a fermare il loro amore?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1
HE’S BACK
(Settembre 2016) 
 
“E adesso, il ragazzo che con il suo viso angelico e la sua voce da ragazzaccio ha fatto impazzire milioni di teenagers. Shawn Mendes con…Stitches!”
Le note della sua canzone iniziano a risuonare per la mia stanza, e questo mi distoglie dal guardare il sosia del suo pupazzo porta fortuna che gli ho regalato. Ne ho presi due, uno per me e uno per lui prima che partisse. Sono leoni, simbolo di forza. E del suo segno zodiacale.
Sono passati sette mesi da quando è andato via. Le prime settimane senza di lui sono state infernali, le ho passate praticamente a piangere. Ora sto decisamente meglio. Io e Shawn ci sentiamo tutti i giorni; mi chiama sempre prima di un concerto e mi videochiama quando ne finisce uno. Sono al corrente di tutto quello che è accaduto in questi mesi; dagli album in programma alle fans più scatenate, dall’amicizia con Taylor Swift a quella con Camila Cabello, dalle numerose relazioni occasionali a quelle un pò più serie.
Tra me e Shawn non è cambiato nulla, nemmeno quello che provo nei suoi confronti.
Stando qui senza di lui ho capito che lo amo. Da sempre. E fino a poco tempo fa ho cercato di nasconderlo e di convincermi che è solo un sentimento d’amicizia, ma mi sono resa conto che non posso più continuare a mentire a me stessa.
Decido di uscire per prendere un pò d'aria, questa stanza inizia a starmi stretta.
Invio un messaggio a Zoey, la mia migliore amica, e mi avvicino all’armadio sfilandomi il pigiama. Prendo dei jeans a vita alta, un crop-top a maniche corte bianco e un paio di Vans Platform nere.
Prima di andare in bagno a truccarmi, apro la finestra per vedere com’è il tempo. Quando sento squillare il cellulare nella mia tasca.
Prendo il telefono e rispondo senza fare caso al nome sul display.
“Zoey sto finendo di prepararmi, arrivo” rispondo scocciata.
“Hai fatto presto a dimenticarmi” la voce di Shawn colpisce dolcemente il mio orecchio.
“Shawn! Scusa, è che mi sto preparando per uscire con Zoey…a cosa devo questa chiamata?” domando, felice di sentirlo.
“Ti stanno bene quei jeans” afferma.
“Grazie! Li ho presi giorni fa ai sald…aspetta, che? Come fai a sapere dei miei jeans?” chiedo incredula, guardandomi intorno.
“Guarda giù” dice ridendo. Mi giro e lo vedo sotto alla mia finestra in tutto il suo splendore. Ha una rosa rossa in mano e sorride come un cretino.
“Shawn!” grido, iniziando a correre per le scale.
Non ci credo.
Passo davanti alla cucina dove mia madre sta facendo i piatti, lasciandola a dir poco allibita.
“Julia, dove diavolo corri?!” confusa, esce dalla stanza per vedere dove sto andando.
“Shawn!” grido di nuovo, sperando che capisca. Il mio respiro aumenta, e il cuore batte all’impazzata. Credo di non aver mai corso così tanto in vita mia.
Apro la porta e mi fiondo su di lui, come un koala che ha appena visto un albero di eucalipto. Gli salto letteralmente in braccio stringendogli la vita con le gambe.
“Non respiro Juls” pronuncia a stento, soffocato dalla mia stretta.
“Non fa niente. Stai zitto e stringimi” gli ordino, chiudendo gli occhi e godendomi il momento. In questo preciso istante, tutto intorno a me si è fermato.
“Mi sei mancato” mormoro, sulla sua solita felpa rosa.
“Anche tu mi sei mancata…da morire” sussurra, accarezzandomi i capelli.
“Come stai?” mi domanda, sciogliendosi dall’abbraccio.
“Adesso molto meglio. Tu? Cosa ci fai a casa?” lo guardo negli occhi mentre si passa le dita tra i capelli, per poi spostare di lato il suo solito riccio.
“Il tour è finito, ho qualche mese di pausa prima di ricominciare a lavorare” sorride.
“Ma è fantastico!” esclamo eccitata.
Lo prendo per un braccio e lo trascino in casa mia.
“Shawn, sei tornato?” lo abbraccia mia madre, fermandoci nel salotto.
“Era ora, sopportarla non è stato facile” manifesta mio padre facendo ridere tutti, tranne me.
“Come state?” domanda, teneramente.
“Tutto bene tesoro” sorride mamma. E, prima che possano dire altro, intervengo io.
“Ok. Mamma, papà, noi andiamo di sopra. Abbiamo da fare” li liquido, portando Shawn per le scale.
“Mi raccomando, tieni le mani a posto ragazzo!”
“Papà!” lo ammonisco dalla cima della scalinata, alzando gli occhi al cielo.
I nostri genitori pensano che stiamo insieme. Lo hanno sempre pensato a dir la verità, ma a me e Shawn non importa più di tanto perché sappiamo che non è così.
Manuel e mio padre, ora che siamo cresciuti, hanno anche difficoltà nel lasciarci dormire insieme. Hanno tutti paura che possiamo fare chissà cosa, ma più che stare svegli tutta la notte a guardare Harry Potter e mangiare cupcake o addormentarci abbracciati, non facciamo niente di che. Le nostre serate sono abbastanza monotone e tranquille.
Una volta entrati in camera mia, ci sediamo sul letto e iniziamo a raccontarci tutto quello che di nuovo non ci siamo detti.
“Julia” sento in maniera ovattata.
“Julia, svegliati” è mia madre. Apro lentamente gli occhi, e la vedo affianco al mio letto che mi guarda. Dobbiamo esserci addormentati.
“Che ore sono?” sbadiglio.
“Tesoro, vi siete addormentati. E’ ora di cena. Ho già chiamato Karen, Shawn rimane qui” bisbiglia per non svegliarlo.
“Tra una ventina di minuti scendete giù, la cena è quasi pronta” mi suggerisce, accarezzandomi i capelli.
Annuisco assonnata, per poi vederla uscire.
Mi soffermo a guardare il ragazzo sdraiato accanto a me. Nonostante abbia la vista ancora un pò appannata per il sonno, fisso nella mia memoria ogni suo dettaglio; ha le labbra lievemente aperte, il che le fa sembrare più carnose del solito, i capelli disordinati come sempre e il viso talmente rilassato che trasmette un senso di pace assoluta. E’ perfetto.
 
“La smetti di fissarmi?” dice con gli occhi chiusi, facendomi trasalire.
“E tu la smetti di accorgerti di tutto quello che faccio, per favore? E’ inquietante” brontolo, facendolo ridere.
Si mette a sedere sul letto e apre gli occhi, stropicciandoli un pò.
“Mamma è salita poco fa per chiedermi della cena”
“Che? Ma che ore sono?” si allarma.
“Le sette e mezza. Tranquillo, mia madre ha già avvisato la tua” sorrido, sentendolo sospirare sollevato.
“Direi di scendere allora, ho fame” si stiracchia.
“Ma dai, che novità!” esclamo sarcastica, beccandomi uno sguardo minaccioso.
Mangia sempre, si rimpinza di carboidrati dalla mattina alla sera ma il suo fisico rimane mozzafiato. Penso abbia fatto un patto con il diavolo o roba simile.
Ci alziamo dal letto e ci incamminiamo al piano inferiore. Una volta arrivati in salone, ci sediamo a tavola. In un primo momento i miei sembrano tranquilli e se ne stanno in silenzio, ma poi cominciano a riempire Shawn di domande.
“Pensi di fare questo per sempre?” chiede mia madre dolcemente, mangiando le patate che ha nel piatto.
“Certo. Finchè la mia voce me lo permette, questo è quello che farò. Ho sempre aspirato a diventare un attore, ma adesso non penso ci sia qualcosa di più gratificante di scrivere canzoni e di gridare al mondo quello che ho da dire. Quando vado in concerto e vedo che tutte quelle persone sono lì per me…penso che non potrei essere più fortunato di così. Mio nonno mi diceva sempre: “fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita”. Penso non ci sia niente di più vero” afferma fiero.
Continuano a tempestarlo di domande per tutta la durata della cena, sul perchè ha scelto di seguire la strada del cantante, come ci si sente ad essere famosi, come si trova a viaggiare continuamente per il mondo e mille altre cose strane a cui lui risponde tranquillamente, senza esitazione, mantenendo un tono di voce calmo e tranquillo, affrontando i miei a testa alta, senza nessun timore di sbagliare o dire qualcosa a sproposito. Io anche, esattamente come i miei genitori, lo guardo sorpresa. Sono stupita dal suo modo di comportarsi.
La cena procede benissimo, e dopo aver ingurgitato chili di pollo con le patate aiutiamo i miei a sparecchiare per poi metterci tutti sul divano a vedere “Colpa Delle Stelle”.
Mamma e papà si siedono sul divano a due posti, mentre io e Shawn ci allunghiamo su quello ad isola. Guardiamo l’intero film abbracciati, come siamo soliti fare, sotto lo sguardo geloso di mio padre e quello sognante di mia madre.
“Allora Shawn, ho visto che ti sei fatto tante amiche famose” esordisce mio padre, ricevendo un colpo sul braccio da mia madre e un’occhiataccia da me. Che gli prende?
“Si Ian, hai detto bene…amiche” calca l’ultima parola Shawn, rimanendo pacato.
“Papà smettila!” sbotto.
“E’ solo che si è fatto fotografare con tutta la popolazione femminile e adesso è sul divano abbracciato a mia figlia come se niente fosse” risponde, lasciandoci a bocca aperta.
“Io e Shawn non stiamo insieme, può fare quello che vuole!” alzo la voce, mentre mamma fa alzare papà e lo trascina in cucina. Li sento discutere.
“Scusalo, non aveva mai reagito così prima d’ora” dico mortificata, abbassando la testa.
“Tranquilla, lo capisco. Anche mia madre non l’ha presa bene per quelle foto. E poi tuo padre è sempre stato geloso della sua piccolina” sorride dolcemente, facendomi l’occhiolino mentre mi accarezza la guancia. Non so come faccia ad essere sempre così calmo e comprensivo.
“Bene ragazzi, fila a letto” ordina mamma sbucando dalla cucina, mentre papà scappa di sopra senza salutarci.
“E Shawn, ti chiedo scusa per il comportamento di Ian…sai lui…lui è convinto” mi guarda cercando il consenso nei miei occhi, ma le faccio cenno di “no”.
“Niente, è soltanto un padre che non accetta che sua figlia sta crescendo” afferma a disagio, distogliendo lo sguardo.
Mamma e papà non sono nati ieri, se ne sono accorti. Sanno benissimo che il mio povero cuore non se la sta passando divinamente. Mi dicono sempre che gli occhi non mentono mai, e dev’essere così perché se lo hanno capito pure le pietre, vuol dire che mi si legge in faccia a chilometri di distanza. Maledizione.
“Non preoccuparti, capisco” accenna un sorriso, comprensivo.
“Sono contenta che tu non ti sia offeso” lo abbraccia.
“Bene, adesso che è tutto risolto possiamo andare a dormire. Buonanotte mamma!” taglio corto questa conversazione imbarazzante, correndo a darle un bacio sulla guancia.
“Buonanotte ragazzi” sorride flebilmente.
“Notte Evelyn” diciamo in coro.
Dopo averle dato la buonanotte, saliamo al piano di sopra e entriamo nella mia camera.
Shawn va a cambiarsi nel mio bagno, mentre io ripiego i vestiti e indosso il mio pigiamino rosa di seta con il pizzo a due pezzi.
Mi stendo sul letto e guardo le stelle fluorescenti attaccate al soffitto, pensando a quanto sia stata emozionante questa giornata. Il suo ritorno mi ha scombussolato, non posso essere più felice di così. Anche se per poco, averlo qui è il regalo più bello che io possa mai ricevere.
Il rumore della porta del bagno mi fa tornare alla realtà. Mi volto verso di lui e lo vedo in tutto il suo splendore. Indossa una tuta nera e una canottiera bianca attillata che mette in evidenza ogni suo singolo muscolo. Il mio cuore corre all’impazzata e le farfalle nel mio stomaco prendono il volo. Dio quanto è bello.
Viene verso il letto e si allunga vicino a me.
“Sono esausto” sbuffa, socchiudendo gli occhi.
“Si, anch’io. E’ stata una giornata assurda”
“Già! Soprattutto per l’ultimo episodio” ironizza, facendomi vergognare.
“Vieni qui” alza il braccio e mi fa spazio per accoccolarmi a lui.
Mi giro su un fianco e gli metto il braccio sinistro sul petto, mentre con la mano gli accarezzo i capelli. Non so come faccia ad averli sempre così morbidi.
“Sono contenta che tu sia tornato” sussurro, sentendo il suo cuore accelerare sotto il mio orecchio.
“Anch’io” mi bacia i capelli.
Sbadigliamo stanchi all’unisono, costatando che l’orologio segna già l’una.
Mi stringe di più a sé per i fianchi e mi guarda negli occhi sorridendo, per poi lasciarmi un dolce bacio sulla fronte.
“Buonanotte Shawn” chiudo gli occhi.
“Buonanotte Juls”
Mi beo ancora un pò di questo momento quasi surreale, e in pochi secondi cado tra le braccia di Morfeo.
  
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