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Autore: Hikaru_Tsuki    29/11/2018    2 recensioni
Sapete, dire che non abbia mai voluto diventare qualcuno... è mentire. Chi non ha mai sognato di vivere un'avventura degna di un romanzo? Ed ecco come, io una nerd patentata, sono finita per realizzarlo per davvero il mio sogno. Certo ho sofferto, tanto. Le cicatrici che ho lo dimostrano.
Ma grazie a me, beh i draghi non sono del tutto spariti. Quella che state per sentire è la storia di come una ragazza inutile sia diventata una vera Vichinga.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Drago Bludvist, Hiccup Horrendous Haddock III, Nuovo personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie ' Le Disavventure dei Haddock e dei cavalieri di Berk'
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La Riva del Drago.






































Mai casa Haddock fu cosi piena di persone. Ognuno si muoveva, parlava. L’unico in silenzio era l’ormai capo Famiglia, Hiccup.

Lui era in silenzio nella sua stanza e fissava la mappa che aveva aperto per terra.
Aveva chiesto gentilmente di essere lasciato solo per pensare.

Victoria che era seduta sulle scale guardava gli altri cavalieri, ogni tanto partecipava ad un discorso. I gemelli e Astrid per la prima volta erano in sintonia, pensavano e buttavano giù idee per trappole, GambediPesce parlava con Valka sulla questione draghi, come proteggerli. Moccicoso con Skaracchio invece facevano un inventario delle armi e dei cavalieri disponibili. La giovane si sentii di troppo ed in silenzio salì le scale, ricordava bene la richiesta del vichingo ma, da una parte la curiosità, l’altra odiava star lì senza poter far nulla.
« Posso entrare? » Chiese dopo aver bussato, Hiccup alzò la testa dalla mappa e si massaggiò la fronte.
« Certo… tanto stavo per scendere… Che combinano di sotto? »
« Si preparano per la guerra, qui invece che hai combinato? »
Hiccup le sorrise appena stanco, non aveva la più pallida idea di come si combatteva una guerra, suo padre non ebbe mai il tempo di prepararlo. In fin dei conti lui era sempre riuscito a fermarla prima.

« Berk non può reggere un altro attacco di Drago, e non so neanche a chi chiedere aiuto… L’isola dei Grandi Guerrieri? I Paladini con le Ali? Gli esiliati… ci sono anche…»

« La Riva del Drago… »
Victoria sussurrò sorridendo mentre osserva nella mappa l’isola in questione, il giovane si fermò e la guardò.

« Come hai detto? » Victoria sgranò gli occhi, ringraziando ancora la sua pallidità, in realtà Hiccup non le aveva mai accennato l’esistenza, e lei lo sapeva grazie alla serie televisiva.

« GambediPesce mi ha raccontato che avete vissuto per un periodo in quell’isola » Odiava mentire, con tutta se stessa, anche perché veniva subito sgamata, ma Hiccup era perso nei suoi pensieri e non ci fece caso.
« Perché dici l’isola? »
« Beh… ci avete vissuto no? La conoscete come conoscete Berk… sapete i suoi punti di forza… mentre per Drago non sarà nient’altro che un’isola come le altre… potremmo fargli credere che sia l’avamposto o meglio che ti sei nascosto lì per paura… potrebbe credere di averti in pugno, e poi noi beh… Ka boom » Hiccup ascoltò grattandosi la guancia, mentre la ragazza parlava gli frullavano mille idee, finalmente aveva un piano.
Un Terribile Terrore le fu vicino sdraiandosi sopra le cosce.

« Oh ma guarda chi c’è! Cecchino! »
« Ma ciao Cecchino… certo che sei coccoloso! »
Victoria guardò la piccola creatura e le accarezzò la testa.
« Certo che è davvero interessante…»
« Cosa? »
« Lui non si fa toccare proprio da nessuno, nessuno… solo da me… non scherzano quando dicono che sei me… versione donna» La risata di Hiccup fece venire i dubbi alla giovane. Poi le venne l’illuminazione.
« Hic… tu credi nella reincarnazione? » Il ragazzo la guardò pensieroso per un momento.
« A dire il vero no, perché lo chiedi? » Disse, Victoria alzò le spalle sorridendo, non voleva dirgli che sospettava di essere per davvero la sua reincarnazione venuta dal futuro.
« Beh avremmo bisogno di una spia… » Disse dal nulla riferendosi al discorso di prima.

« Ma noi abbiamo già una potenziale spia. » I due annuirono capendosi al volo scesero di sotto.
« Generale Hofferson… Ballragi ha già lasciato l’isola? » Astrid che stava parlando con TestaBrutta si fermò girandosi confusa verso il fidanzato. Scosse la testa cercando di capire il motivo. Hiccup sorrise e guardò in silenzio Victoria, la ragazza annuì e chiamò Fulmine correndo fuori.

« Ma dove va? » Chiese Moccicoso a Hiccup, tutti i presenti erano rimasti confusi.
« Va a fare la spia… Ragazzi si torna alla Riva del Drago. Mamma tu e Skaracchio rimarrete qui… assieme agli altri cavalieri del Team Astrid. Mentre noi… beh noi…»
« Prepariamo un agguato a Drago… ma è geniale Hiccup! » GambediPesce diede una manata sulla schiena del giovane e lui sorrise divertito mentre tossiva.
« Ovvio che è geniale, è un’idea di Victoria. »

-


Victoria volava da qualche minuto sopra Fulmine cercando di trovare l’uomo che cercava, lo vide davanti alla sua barca accarezzando il muso del suo drago gli chiese di volare basso.
« Non ci credo che vuole scappare! Che razza di Capo si nasconderebbe in un’isola?! È una vergogna… te lo dico Fulmine quello scappa da Drago! Che poi nascondersi alla Riva del Drago non è chi sa quanto intelligente… sta ad un giorno di viaggio da qui! » Fulmine guardò per un momento preoccupato la sua cavaliera, più che altro preoccupato per la sua sanità mentale.

« Dai andiamo… che come dice il capo dobbiamo partire… prima partiamo prima arriviamo. »
Victoria vide nel uomo, un macabro sorriso. Era certa che sarebbe andato dritto da Drago, nella speranza di farsi perdonare. Raggiunse gli altri che erano andati ognuno nella propria capanna a prepararsi.
« Bene, ti ho preparato la sacca mentre eri via, se succede qualcosa, mandami un Terribile Terrore, se non succede nulla mandami comunque un Terribile Terrore… se state bene mandami…»
« Un Terribile Terrore » Victoria sorrise a Valka mentre prendeva la sacca che le aveva preparato. La donna si grattò la nuca, un comportamento cosi simile a Hiccup.

« Andrà tutto bene, lo so ma non riesco a non preoccuparmi sia per te che per Hiccup… so che farete la cosa giusta…» La giovane strinse in un abbraccio la donna.
« Torneremmo, te lo prometto mamma. » Per la prima volta l’aveva chiamata così e Valka, dovette trattenersi dal piangere. Un tocco alla sua spalla la fece girare e si ritrovò abbracciata anche da suo figlio. Pochi minuti dopo i cavalieri di Berk erano in volo.

Hiccup era avanti assieme ad Astrid e discutevano assieme a Moccicoso sul motivo per cui erano diretti verso la loro vecchia isola. I gemelli vicino ogni tanto buttavano giù un commento sarcastico sulla paura del moro verso i draghi selvaggi.
GambediPesce si ritrovò sorpreso di avere al suo fianco Victoria ed il suo Furia Tempestosa. Uno dei unici draghi che abbia visto che poteva stare al passo di Sdentato.
« Va tutto bene? » Chiese risvegliando la castana dal suo mondo.

« Cosa? Oh si tutto bene… almeno credo »
« Fammi indovinare… brutto presentimento? »
La giovane lo guardò sorpresa poi sorrise appena.
« Già… bruttissimo»
« Non sei l’unica, anch’io lo sento…»
« Sai Gambe, mi ricordi da morire uno dei miei migliori amici »
« Era grassottello quanto me? »
« Oltre a quello, sapeva rincuorarmi, come un fratello maggiore »
Rimasero in silenzio guardando la gang davanti a loro, pensierosi.
« Con Heather alla fine com’è andata? » Chiese facendo arrossire il vichingo.
« Oh aspetto la sua risposta… ma immagino sia impegnata… o che non voglia »
« Sono certa che sia impegnata… insomma Dagur sposando Mala, non si è spostato a vivere nella sua di isola? »
GambediPesce annuì guardandola attentamente, Victoria non comprese il significato di quello sguardo, si rese conto dopo rielaborando quello che aveva detto.
« Già… Hai proprio ragione… interessante che tu sappia una cosa… che solo noi cavalieri sappiamo… e che sono certo di non avertelo detto. » Victoria si morse con forza l’interno della guancia. Cercando una scusa da inventare. Lui non era Hiccup, che si fidava delle persone. Lui era molto più razionale. « Rispondimi soltanto a questa domanda, sei nostra nemica? »
« Certo che no! »
Il vichingo sospirò tranquillo e le sorrise teneramente.
« Gambe… a dire il vero io…»
« Vieni dal futuro » Victoria rimase in silenzio guardandolo scioccata. Come aveva fatto a capirlo?
« C-Come…?»
« Era il mio sospetto numero due, il primo che tu fossi beh… una spia… il secondo che tu venissi dal futuro, il che mi sembrava assurdo, poi mi sono ricordato che cavalchiamo draghi. » La castana guardò in avanti sentendosi gli occhi arrossire, non sapeva il motivo per il quale si stava per mettere a piangere, forse il fatto che GambediPesce le ricordava davvero tanto Tommaso, le aveva fatto sentire per un momento a casa.

« Ti prego non dirlo agli altri… lo farò… quando saranno pronti » Il giovane vichingo annuì, e Victoria ne approfittò per raccontargli tutta la sua vita.

« Quindi questi Tommaso e Leonardo, sono i tuoi migliori amici…sai quel Leonardo mi ricorda in qualche modo Astrid…» Victoria rimase in silenzio sorridendo di lato, il che ora che ci pensava era vero. Il ricordo della chiacchierata che aveva avuto con Hiccup qualche ora prima stava piano piano dando forma alla sua teoria.
« Sai credo che siamo la vostra reincarnazione, io quella di Hiccup… Tom la tua e beh… Leo quella di Astrid. » Disse senza rendersi conto, il ragazzo al suo fianco si grattò il mento pensieroso.

« Beh avrebbe molto senso, si ha molto senso ora che ci penso. Forse la tua missione è proprio quella di riportare i draghi alla tua epoca, forse Odino stesso pensa che vi meritiate loro. »
Victoria sorrise di lato e rimase in silenzio. Il resto del volo fu tranquillo, si fermarono la notte per riposare e il mattino successivo erano arrivati a destinazione.

« Mi aspettavo di peggio » Mentre TestadiTufo parlava una trave che teneva in piedi quello che era rimasto delle stalle cade producendo una nube di polvere.

Victoria osservava il tutto affascinata, avvicinandosi alla trave caduta riuscì a intravedere l’interno di quello che un tempo era il luogo dove i loro draghi dormivano.

« Bene che aspettate, ognuno pensi a rimettere in piedi la propria capanna! Su, su non procrastinate » Astrid iniziò a spingere tutti verso la foresta.
« Procrastinache? » Moccicoso la guardò confuso. Un colpo di tosse attirò l’attenzione di tutti.
« Procrastinare, differire, rinviare da un giorno a un altro, dall’oggi al domani, allo scopo di guadagnare tempo o addirittura con l’intenzione di non fare quello che si dovrebbe fare. » Victoria rimase colpita da ciò che disse TestaBrutta. Ricordava che ogni tanto i gemelli riuscivano a sparare cose intelligenti. Ma mai lo aveva visto in diretta.
« O… detto volgarmente, cazzeggiare! » TestaBrutta colpì il fratello insultando la sua poca delicatezza e si diresse verso la foresta.
« Victoria, tu puoi usare la capanna di Heather… è vicina a quella di Astrid, la creò il periodo che visse con noi…» La giovane sorrise a Hiccup che si era avvicinato grattandosi la nuca.
« Quando tutto avrà finito… ti racconterò da dove vengo. » Il castano annuì e le scompigliò giocosamente i capelli prima di inseguire gli altri.


« Piccolo colpo, ho detto piccolo colpo quello non era piccolo! » Hiccup sospirò dandosi una manata sulla fronte, aveva chiesto ai gemelli di colpire appena un albero per abbatterlo, ed invece lo avevano dato fuoco a sei alberi vicini.
« Non vedo il problema » Rispose tranquillamente TestadiTufo.
« Già, che c’è di più rilassante che dare fuoco a qualcosa? »
« Un sacco di cose! » Ripose il castano alla domanda retorica di TestaBrutta. Hiccup stava per imprecare quando una risata divertita lo blocco.

« Non è il momento di accusare i gemelli, fratello! » Victoria che nel frattempo aveva chiesto a Fulmine di sbattere le ali per abbassare le fiamme, ridacchiava ancora verso la disperazione del giovane capo.
« Finalmente qualcuno che ci protegge. » TestaBrutta sorrise fiera, ma lo sguardo di Victoria le fece spegnere il sorriso.
« Lo faremmo dopo… oh eccome lo faremmo, avremmo un sacco di tempo per accusarli, ora risolviamo il casino… terminiamo di riparare il riparabile e andiamo a riposarci.» TestadiTufo sbuffò verso la giovane, che era riuscita nel frattempo a spegnere le fiamme.
« Sorella, quella lì sul serio è “Hiccup il Ritorno”… »
« Beh si, ma non è come lui… lei ci trova divertenti… credo »
« Vero, Hiccup non ride quasi mai. »
« Lo sapete vero che sono ancora davanti a voi, giusto? » Hiccup sospirò di nuovo e volò via con dei tronchi.

« Per la cronaca… Vi adoro » Sorrise Victoria prima di seguire il castano con altri tronchi.

« Sorella, quella lì d’ora in poi è sotto la nostra protezione. »
« Già, la adottiamo prima che lo faccia Hiccup? » TestadiTufo sorrise alla sorella e ripresero ad abbattere altri alberi.

Ci misero una giornata intera di lavoro, e la sera stanchi, poterono usare la capanna centrale come i vecchi tempi. Seduti intorno al punto fuoco, ognuno con un pezzo di carne, ascoltavano le storielle divertenti dei gemelli, ridacchiando spensierati. La sera quando la luna era alta nel cielo, si diedero la buona notte, ed ognuno si diresse verso la propria capanna, tutti tranne Astrid e Hiccup che seduti davanti alla capanna del ragazzo guardavano il paesaggio, dietro di loro Sdentato dormiva beatamente accanto a Tempestosa.

Non dissero niente, seduti vicini, ogni tanto si guardava e si baciavano, come i vecchi tempi.

Dopo alcune ore, la ragazza si alzò e si diresse verso la propria capanna, vide quella che era di Heather ora occupata da Victoria illuminata, sorrise e le sussurrò la buona notte prima di andare a dormire.














   
 
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