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Autore: Rinalamisteriosa    30/11/2018    0 recensioni
[Tadaima, Okaeri]
[http://www.mangago.me/read-manga/tadaima_okaeri/]
[HiroMasa + Hikari | Mini raccolta di flashfic]
{#Writober 2018 ~ Blue list by fanwriter.it}
2 ottobre: Cliché (164 parole)
6 ottobre: Missing Moment (500 parole)
10 ottobre: POV first person (Masaki POV - 482 parole)
- Drabble aggiuntiva: Latte (110 parole)
{Partecipa alla «Corsa delle 24 ore – V Edizione» indetta dal forum Torre di Carta}
30 ottobre: Fluff (In ritardo - 500 parole)
{Partecipa alla «4 DAYS - tema: comico&romantico - III Edizione» indetta dal forum Torre di Carta}
Flash aggiuntiva: Dichiararsi (182 parole)
{Partecipa alla "Mystery Box Challenge" nel forum di Torre di Carta}
CONCLUSA
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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#Writober 2018 ~ Blue list ~ 30 ottobre: Fluff

 

 

 

 

 

Prompt: 1. Barattolo di cioccolata

Numero parole: 500

Nota: In ritardo per il writober, giunge finalmente l’ultimo capitolo, che partecipa alla «4 DAYS - tema: comico&romantico -  III Edizione» indetta dal forum Torre di Carta.

Se tutto va bene, per Natale ho un’idea su questa famigliola adorabile che vorrei scrivere, quindi grazie a chi mi ha seguita e rimanete in fiduciosa attesa =D

 

 

 

 

 

«No, Hikari, adesso basta», scuote pazientemente il capo Masaki, chiudendo il barattolo di cioccolata davanti agli occhioni sgranati del bimbo e alla sua boccuccia socchiusa. Poi Hikari lo indica con il ditino e l’adulto nega nuovamente, riponendo l’oggetto sul tavolo di legno, lontano dalla sua portata.

«Sei ancora molto piccolo per capire, ma troppa cioccolata ti fa male al pancino. Mi dispiace, tesoro», decide dispiaciuto, voltandosi per cercare qualcos’altro che possa attirare l’attenzione del figlioletto di un anno. Allora Hikari emette un suono a metà  fra un lamento acuto e un tentativo di comunicare il suo desiderio, poiché nella sua mente ancora semplice e ristretta non vuole che la mamma lo ignori, interpretando quel momentaneo allontanamento come qualcosa che lo disorienta. Comprime forte le labbra piccine, le riapre e finalmente articola le sillabe che tante volte il genitore ha cercato con dolcezza di insegnargli. L’uso della parola, per la prima volta in modo corretto, fa ritornare Masaki indietro, che a stento riesce a trattenere l’emozione inspiegabile di sentire il suo piccolo chiamarlo mamma. A questo punto vorrebbe premiarlo con il barattolo di cioccolata che gli ha negato poco prima, ma il suo istinto lo porta immediatamente a prenderlo in braccio, a coccolarlo e a riempirlo di bacini, perché lo adora immensamente, perché lo rende felice davvero e perché sarebbe bello convincerlo a dire anche papà, in modo da poter fare una gradita sorpresa a Hiromu appena torna dalla sua giornata lavorativa.

 

 

Vedere i suoi cari con il viso impiastricciato di cioccolata non è qualcosa a cui Masaki ha assistito spesso, per cui gli viene spontaneo ridere, non per prenderli in giro, assolutamente, ma perché sono più buffi e carini del solito.

Certamente non sarà divertente smacchiare la camicia bianca di Hiromu, che Hikari ha inconsapevolmente sporcato con le sue manine, però a suo figlio perdonerebbe qualunque cosa pur di osservare quel sorriso puro e luminoso sul suo visino dalle guanciotte soffici.

«Mama!» esclama candidamente, tendendo le corte braccia verso di lui e sembra già essersi abituato a pronunciare quel nomignolo significativo, pur avendolo detto per la prima volta solo da un paio d’ore.

«Bravo, Hikari! Adesso dì Papa».

«Papa!» esulta subito il piccolino, mentre Masaki annuisce ripulendogli amorevolmente il musetto sporco di cioccolata con il bavaglino.

«Masaki, Hikari è davvero bravissimo! Sento che sta per scoppiarmi il cuore…» si commuove Hiromu, sempre tenendolo in braccio.

«Hiro-san, lui è tuo figlio ed è intelligente, veramente te ne sorprendi?».

«Dimentichi che è anche tuo figlio e ha la tua stessa dolcezza, che io amo» replica l’altro, non perdendo la ghiotta occasione di imbarazzare il suo compagno: con le guance imporporate per lui è il più dolce del mondo, persino più del cioccolato.

 

 

Hikari si è finalmente addormentato nella culla e il barattolo di cioccolata, quello che ne resta, viene spartito equamente fra i due coniugi.

«Alla fine mi sono sporcato anch’io», sospira piano Masaki, adocchiando la manica della maglia larga.

«Mi sembra giusto», ghigna Hiromu, avvolgendolo in un piacevole e caldo abbraccio.

 

 

 

  
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