Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: Nathan05    02/12/2018    1 recensioni
Ero eccitatissimo per la mia prima vacanza in Giappone, un sogno divenuto realtà. Ma sarà un fortunoso ritrovamento a rendere la mia vacanza davvero indimenticabile: un diario segreto che mi permetterà di entrare nell'animo del suo autore, un ragazzino amante del calcio.
DISCLAIMER: i personaggi di "Capitan Tsubasa" appartengono al creatore Yoichi Takahashi. Possibile allerta spoiler per chi sta seguendo l'anime "Capitan Tsubasa" (2018), al quale si collega questa storia. Il seguito è un'elaborazione dell'autore basata anche su Boku wa Misaki Taro. Non leggete la storia se siete infastiditi da relazioni amorose / sentimentali tra personaggi minorenni.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hikaru Matsuyama/Philip Callaghan, Kojiro Hyuga/Mark, Nuovo personaggio, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO II - TARO IL SOLITARIO

Mi svegliai di soprassalto, con una voce martellante che ripeteva nel cervello: “Taro Misaki”. Mi voltai verso l'orologio: erano solo le sette, i miei genitori ancora dormivano. Guardai sul comodino, dietro all'orologio: il diario rosso era lì, dove l'avevo lasciato. Lo presi, toccandolo quasi come per verificare che non fosse stato tutto un sogno. Aprii nuovamente la prima pagina del diario, per immergermi ancora una volta nei profondi occhi di Taro. Il giorno precedente non ci avevo fatto caso, ma notai per la prima volta affiorare un velo di tristezza e di malinconia nella sua espressione, ben celato dall'accenno di un sorriso. O forse era solo una mia impressione? In fondo si trattava solamente di una foto, e non era il caso di lasciarsi andare a queste interpretazioni.

Voltai la pagina, e trovai altre due foto. A sinistra quella di Taro con un uomo sulla quarantina, con barba e baffi appena accennati, ed un vistoso cappello di paglia in testa. Sullo sfondo il Monte Fuji in tutta la sua maestosità. Capii che la foto era stata scattata sul balcone della cucina della casa nella quale mi trovavo, dunque quello doveva essere il padre di Taro, l'artista, il signor Misaki. 

Dall'altro lato c'era una fotografia di una squadra di calcio con la maglia bianca ed i bordi azzurri. Sul petto potei leggere la scritta “Nankatsu SC”, e riconobbi Taro tra i giocatori. Dunque aveva la passione per il calcio, come si poteva intuire anche dal poster di Roberto Hongo appeso accanto al letto. La fotografia della squadra di calcio, al contrario delle altre, non era incollata, ma si reggeva solamente con una graffetta. Sollevai la fotografia, e sul retro c'era scritto a penna: Nankatsu SC, Campionato nazionale scuole elementari 2018-2019.


La curiosità sul contenuto del diario cresceva, ma allo stesso tempo iniziai a chiedermi anche come fosse possibile che Taro si potesse essere dimenticato di qualcosa che sembrava essere piuttosto importante per lui. Dopo le due pagine con le foto, trovai finalmente le prime pagine scritte da Taro: risalivano a maggio del 2018, dunque a più di un anno fa.

3 MAGGIO 2018

Siamo finalmente arrivati a Nankatsu, la nuova città dove mio padre ha deciso di trasferirsi per dipingere un quadro con lo sfondo del grande Monte Fuji. Solo pochi giorni fa, ho saputo di dover salutare i miei vecchi compagni di scuola a Furano, sull'isola di Hokkaido. A dire il vero, oramai ci ho fatto praticamente l'abitudine. Ho perso il conto di quante scuole ho dovuto cambiare per via del lavoro di mio padre, e chissà quanto a lungo resteremo qui a Nankatsu. Credo non più di qualche mese. Poco importa, tanto di amici non ne ho mai avuti, e probabilmente mai ne avrò. Il mio unico amico è il mio pallone, che mi segue ovunque vada. Presto inizierà il nuovo anno scolastico, e frequenterò l'ultimo anno della scuola elementare di Nankatsu. Spero solamente che la scuola abbia una buona squadra di calcio, almeno potrò divertirmi e prendere parte al Campionato della prefettura di Shizuoka: in fondo giocare a calcio è l'unica cosa che amo davvero. A Furano avevamo una buona squadra, ed un ottimo capitano come Hikaru Matsuyama, ma da quello che so la Nankatsu non ha mai ottenuto grandi risultati. Dicono la squadra più forte della città sia quella della scuola Shutetsu, ma è una scuola privata ed è troppo costosa. Dovrò accontentarmi della Nankatsu.

5 MAGGIO 2018

Oggi è il mio compleanno, compio undici anni. Lo so, dovrei essere felice, ma in verità non lo sono affatto. In fondo, è stata solamente un'altra noiosa giornata come le altre. Mio padre mi ha fatto gli auguri al mattino e mi ha regalato un nuovo smartphone color argento: molto bello, ho scaricato tante app e scattato qualche foto del Monte Fuji, ma peccato che non abbia nessuno con cui chattare e condividere le foto. Poi siamo andati in riva al fiume, dove mio padre ha continuato a dipingere il suo quadro, mentre io ho passato la giornata palleggiando, più o meno come sempre. Come al solito, nessuno mi ha telefonato per farmi gli auguri. Neppure mia madre: non che avessi voglia di parlarle. In fondo, non la conosco nemmeno, so solo che si è sposata con un altro uomo e che ora ha un'altra famiglia. Non mi interessa sapere altro. L'unico mio ex compagno ad essersi ricordato del mio compleanno è stato Hikaru Matsuyama, mi ha mandato un messaggio ed ho ringraziato. Scommetto che se ne è ricordato solo grazie al calendario di qualche social network. Per il resto, niente di nuovo. Devo sbrigarmi ad andare ad iscrivermi alla Nankatsu, visto che l'anno scolastico è già iniziato da qualche settimana, e così potrò almeno giocare a calcio con qualcun altro. 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Nathan05