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Autore: kim_laly    02/12/2018    0 recensioni
E quando credi che sia tutto reale..
AU = Alternative Universe.
Genere: Mistero, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 707, Nuovo personaggio, V, Yoosung Kim
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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[Intermezzo ???]








< Riesci a sentirmi..? Ti prego, dammi qualche segnale per farmi capire che sei ancora viva.. > La sua voce era così piena di agitazione che riuscì a mettersi paura da solo.



Quando tutto accadde, stava camminando tranquillamente, come quasi ogni giorno, nei pressi di quel parco che ormai non frequentava più nessuno. 
Tutto era andato in rovina qualche anno prima e adesso, era il suo piccolo angolo di pace. 

Lì, poteva fare tutto ciò che voleva. Saltare, correre, urlare, piangere.. Nessuno lo avrebbe mai disturbato o altro. 
Ma in quel momento, quando vide la ragazza, si chiese se davvero qualcun altro avesse trovato il suo posto, si chiese se era stato il destino o qualcosa al di sopra di tutto a mandarla lì. 


La osservò per un po', non seppe neanche lui esattamente quanto.. Ma c'era qualcosa in lei che lo affascinava.
I raggi del sole che le incorniciavano delicatamente i lineamenti, il vento tra i suoi capelli, quello sguardo perso a fissare il paesaggio.. Erano tutte cose che, ai suoi occhi, la rendevano perfetta.

Quando la vide cadere al suolo, non si rese neanche conto di essersi mosso finché non le fu vicino, tentando disperatamente di aiutarla.

Finalmente, dopo qualche minuto, la vide riaprire gli occhi.
Il suo cuore saltò un battito per la felicità.

< Dio, per fortuna hai aperto gli occhi! > Le rivolse un sorriso dolce.

Le guance della ragazza presero un pò di colorito e lui sorrise di nuovo.

< Stai bene? Hai bisogno di qualcosa? > Avvicinò istintivamente il viso a quello della ragazza che, di tutta risposta,diventò completamente rossa. Tremava e non riusciva ad esprimersi. Forse.. Le era sembrato strano?
Allontanò il viso da quello della ragazza e la gurdò, aspettando una risposta.

< S-si.. > Sussurrò imbarazzata, cercando di mettersi seduta. Posò delicatamente una mano sulla sua schiena, aiutandola. Anche se non lo dava a vedere, era ancora preoccupato e voleva evitare che si sentisse di nuovo male.

< Sicura di stare bene? Non hai bisogno di nulla? > La ragazza lo guardò con aria persa, forse per via della perdita di conoscenza.

< Le pillole...! > Disse improvvisamente, iniziando a cercare nelle sue tasche. < H-hai per caso visto un pacchetto di pillole.. N-ne ho bisogno.. > la sua voce iniziò a tremare. 

< Tranquilla, magari sono cadute quando ti ho preso in braccio. Ora le cerco, hm? > Le sorrise di nuovo. Lei annuì, guardandosi intorno per qualche secondo prima di riappoggiarsi alla panchina.

Che carina.. Si diede degli schiaffetti in faccia e si alzò, iniziando a cercare il pacchetto di pillole.

< Eccolo! > Esclamò tornando da lei e porgendoglielo. Lo prese. Le loro dita si sfiorarono, il viso di lei divenne di nuovo rosso per l'imbarazzo. Era davvero adorabile.

Dopo un paio di secondi passati a guardarla, decise di sedersi accanto a lei.

< Come ti chiami? > Chiese, cercando di non sembrare troppo imbarazzato.

< Y-yeongHon... > si mise una pillola in bocca, prendendo poi la bottiglietta d'acqua dalla borsa e bevendone un sorso per mandarla giù. 

< E' davvero un bel nome, sai? > Le sorrise. Lei ricambiò il sorriso e fece per alzarsi.

< Ce la fai? Vuoi una mano? > Fece per alzarsi anche lui ma lo fermò. Gli disse che ce la faceva, ma il suo corpo la tradiva.
Stava ancora tremando e le sue gambe non avrebbero retto ancora per molto.

< Potresti cadere.. Lascia che ti aiuti.. > Si alzò anche lui, avvicinandosi lentamente a lei che intanto si allontanava lentamente, cercando di non cadere.

< N-no.. Tranquillo.. > Girò appena il viso, rivolgendogli un sorriso. < Hai già fatto abbastanza.. > 

Forse per lei poteva aver fatto abbastanza, ma lui.. Sentiva che ancora doveva fare qualcosa.

Si avvicinò a lei e la prese in braccio, cercando di reprimere il suo immenso imbarazzo.

< Dimmi dove abiti.. Non posso rischiare che ti senta male tornando a casa.. > sussurrò, guardandola. I battiti del suo cuore erano aumentati e, a giudicare dal viso rosso di YeongHon, anche lei si sentiva in imbarazzo tanto quanto lui.

Ci furono un paio di minuti di silenzio, durante i quali nessuno dei due riuscì a staccare lo sguardo dall'altro.

< Vai.. Sempre dritto e a-al secondo incrocio, gira a sinistra... > Sussurrò improvvisamente YeongHon, ancora persa a fissare i suoi occhi.

Lui annuì, iniziando a camminare. 


Durante il tragitto, YeongHon si appoggiò alla sua spalla e chiuse gli occhi. 
Lui la osservò con la coda dell'occhio per gran parte del tempo e, arrivato davanti casa sua, quasi si lamentò di doverla lasciare andare.

< YeongHon, siamo arrivati.. > 

< Di già..? > sussurrò così piano che quasi non la sentì.

< Si, ce la fai a stare in piedi? > 

< Credo.. Credo di si.. > la fece scendere lentamente per evitarle movimenti bruschi che avrebbero potuto farle perdere l'equilibrio.
Notò che le sue gambe tremavano ancora, ma non come prima. Forse le pillole avevano fatto effetto.

Si avvicinò lentamente alla porta così da potersi appoggiare.

< E' stato un piacere conoscerti, YeongHon.. > Le sorrise. Non voleva andare via.. La malinconia stava riempiendo piano piano il suo cuore, ma sapeva di non poter rimanere oltre. Non glielo avrebbe mai concesso. < Spero di rivederti presto.. > Era assodato. Adesso si sentiva triste.

Lei gli sorrise e per un attimo si sentì felice.

< Lo.. Spero anche io > sussurrò per poi girarsi verso la porta. < Ci si vede... > Aprì la porta e fece per entrare. 

Era già a metà vialetto quando si sentì richiamare.

< Aspetta! > urlò. < Come ti chiami..? > 

Già, è vero, non sa ancora il mio nome... si girò lentamente, sorridendo.

< Te lo dirò la prossima volta che ci incontreremo! > 

Lei lo guardò. Per un attimo sembrò perplessa, ma poi gli sorrise.

< Allora spero di incontrarti presto! > esclamò lei per poi entrare in casa.






Lo spero anche io, YeongHon.. Lo sperò anch'io.
   
 
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