Fanfic su artisti musicali > Altri
Segui la storia  |       
Autore: Tide    03/12/2018    1 recensioni
[Dark Sarah]
I tre album dei Dark Sarah (band finlandese synphonic metal) si basano su una storia ideata dalla cantante Heidi Parviainen.
Ho voluto riscrivere alcuni passaggi della storia cercando di amalgamare il testo originale, le parole e l'atmosfera delle canzoni e i video.
Protagonisti ovviamente Dark Sarah e il Drago.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~~PREMESSA: Consiglio vivamente di leggere la storia (Dark Sarah- The Crhonicles) e di ascoltare le canzoni. Tuttavia riassumendo la situazione è questa: Sarah è stata abbandonata sull'altare e si scopre decisa a vendicarsi; dopo aver dato l'anima per il potere di essere crudele se ne pente e infine riesce a rimediare pugnalando l'albero che era stato testimone del suo amore (ve l'ho detto che è meglio se leggete la storia : / ); così facendo però esilia Dark Sarah, la sua parte più oscura, in una sorta di regno dei morti, dal quale potrà uscire recuperando tre chiavi; la seconda è custodita da un drago e Dark sarah cerca di rubarla ...  Il confronto tra Dark Sarah e il Drago è descritto dalla canzone Dance with the Dragon nel secondo album, The Puzzle.

  
DANCE WITH THE DRAGON

Take my all, I surrender, surrender
Look at me and the way I ask for
Forgivness, kindness and help
Take my all, I surrender, surrender
We will die another day, another way
(Dance with the dragon; The puzzle; Dark Sarah)

 

Era stata una pessima idea contare sul sonno di un drago per rubargli qualcosa.
Dark Sarah poteva sentire la piccola chiave, ancora fredda, contro il proprio petto. Ora era lei a dover stare attenta che nessuno gliela sfilasse dal collo pensò mentre le guardie la lasciavano in un ampia sala, ritirandosi di lato, sempre vigili. Una sala da ballo, avrebbe detto Dark Sarah: ampia, dal pavimento liscio e lucido, ornata da una larga scalinata.
“Bene, bene, bene.” Echeggiò una voce profonda, mentre l’ombra del drago si allungava verso la ragazza. Eppure la figura che comparve in cima alle scale ora era quella di un uomo. Era alto, aveva capelli castani che gli scendevano sulle spalle, accentuando l’ombra sotto i suoi zigomi; vestiva abiti scuri, di un’eleganza sinistra,  e un cappello a cilindro.
“Non cercare di fuggire, mia cara. So perché sei qui” continuò il drago, scendendo la scala con fare imponente e minaccioso,  fissando i proprio occhi chiari, quasi luminescenti, su Dark Sarah “Hai fatto la cattiva cercando di rubare qualcosa che mi appartiene.”
“Non so perché sono stata portata qui …” cercò di difendersi lei con la voce più sicura che le riuscì “ Né di cosa tu stia parlando …”
“Non mentire!” tuonò il drago, scendendo l’ultimo scalino. Dark Sarah sussultò, ma riprese subito:
“… E non c’è motivo di gridare …”
“Ne ho ogni diritto!”
“Ho visto la chiave, ma non ho rubato!”
“ Di certo hai provato …” il drago s’interruppe d’un tratto, lo sguardo penetrante attratto dalla catenella al collo della ragazza. Il ciondolo cadeva sul petto ed era nascosto dall’abito.
“Cosa abbiamo qui?” domandò retorico afferrando la collana e rivolgendo a Dark Sarah un sorriso minaccioso
“Cosa? … Nulla!”si affrettò a rispondere lei, ormai con un’espressione sgomenta. Il drago le strappò la catena dal collo e sollevò la piccola chiave che vi era attaccata all’altezza degli occhi della ragazza.
“Ora so davvero perché sei qui, ladra.”
Dark Sarah si sentì mancare il fiato e indietreggiò, incapace di distogliere lo sguardo dagli occhi del drago.
“Ma se vuoi la chiave” continuò lui avanzando “devi guadagnartela, mia cara: è così che facciamo con gli ospiti che cercano di imbrogliare.”
La ragazza cadde a terra, come stordita dallo sguardo penetrante del drago e dalla sua minacciosa imponenza. Ma le serviva la chiave: non restava che obbedire.
“Perciò sarai la mia marionetta questa sera al ballo.” Decretò lui. Poi tese la mano a Dark Sarah. Lei esitò un istante, poi accettò l’aiuto. In un attimo si ritrovò nella vigorosa stretta del drago, mentre da qualche parte qualcuno cominciava a suonare una musica da ballo. Quasi prima che la ragazza potesse realizzarlo, lei e il drago stavano danzando, soli nella sala.
Grazie al cielo Sarah aveva voluto prendere delle lezioni per poter ballare al proprio matrimonio, altrimenti Dark Sarah dubitava che sarebbe riuscita a stare al passo col drago che la guidava.
“Credo che possa bastare.” Disse la ragazza appena lui sembrò rallentare un poco
“Tu credi?” ribattè il drago con fare beffardo
“Devo andare!” insistette Dark Sarah
Il drago sorrise:
“Tu non adrai da nessuna parte.”
E subito la danza riprese ritmo e la guida del drago riprese fermezza.
“Perché devi rendere questa faccenda più complicata di quel che è?” protestò la ragazza
“Non capisci, mia cara?” rispose lui cupo
“Nemmeno ti serve quella chiave!” continuò Dark Sarah “Perché devi ostacolarmi?”
“Non sai com’è piangere da soli? Sono solo in questo posto: ecco il perché.”
Dark Sarah cercò di trattenere l’esasperazione: era stata abbandonata abbastanza volte da sapere cosa intendesse il drago.
“Mi dispiace dirlo …” tentò dopo un istante.
“Che c’è adesso?” sospirò lui seccato. La ragazza allora non si trattenne più
“Sposta la coda e levati di mezzo!”
Il drago scoppiò a ridere. Era una risata profonda e sempre un poco beffarda, ma Dark Sarah avrebbe giurato fosse sincera. In quel momento la tensione sembrò allentarsi e Dark Sarah potè per qualche istante quasi abbandonarsi alla danza e persino trovare stranamente confortevole la stretta del drago.
“Cos’è più forte della morte?” domandò lui d’un tratto
“Come?” fece sorpresa la ragazza. Il drago sorrise:
“ Rispondi e avrai la chiave.”
Dark Sarah tornò subito a sentirsi smarrita e sopraffatta.
“Allora?” incalzò il drago
“Io … Non so …Ti prego, mi serve la chiave!” implorò Dark Sarah “ Ti chiedo solo di perdonarmi e avere un po’ di pietà. Aiutami, ti prego.”
“E io non chiedo lo stesso?” rispose il drago tra i denti, con un tono che tuttavia risultava solo colmo di amarezza e dolore. La condusse ancora per qualche passo, poi sciolse l’abbraccio facendole fare una piroetta. Senza lasciarle la mano la fece accomodare sugli scalini, poi sedette al suo fianco.
Erano quasi alla stessa altezza adesso, Dark Sarah doveva sollevare appena gli occhi per vedere che lo sguardo del drago era lo stesso che doveva avere lei. Il drago ora non pareva più potente di quel che potesse sembrare la ragazza.
“Posso insegnarti molto.”disse lui “Perché non resti?”
Dark Sarah non potè fare a meno di allungare la mano e sfiorare il volto del drago, accarezzare la ciocca di capelli che gli scendeva sulla spalla. Oh, se capiva cosa lui provasse e quanto l’avrebbe ferito il suo rifiuto. E sarebbe persino stata tentata di accettare, se non fosse stato per Sarah, se non fosse stato altrove il suo mondo. Di certo lei e il drago avevano anime più affini di quanto non avessero avuto Sarah e il suo promesso.
“Mi serve solo la chiave. Devo andarmene da qui.” Mormorò Dark Sarah, lasciando scivolare la mano sul petto del drago, verso la tasca dove lui aveva messo la chiave. “So che è un cattivo affare per te. E che devi essere molto deluso … ma, ti prego, aiutami a fuggire.” Concluse cercando di raggiungere la chiave. Il drago si scosse e le afferrò la mano, la sollevò a forza dalla scalinata. Di nuovo Dark Sarah fu trascinata in un ultimo giro di danza , più concitato. La presa del drago era più stretta, come per trattenere la ragazza. Poi con un’ultima piroetta la gettò tra le braccia di due guardie e la guardò un istante, di nuovo imponente e minaccioso. Infine si voltò e risalì lo scalone, lasciando pendere la chiave dal pugno serrato, mentre Dark Sarah veniva trascinata via.

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Altri / Vai alla pagina dell'autore: Tide