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Autore: lonewolf87    04/12/2018    1 recensioni
Sequel di “La leggenda continua”
Dopo circa sette anni, Goku torna finalmente a casa, ma molte cose sono cambiate. Qualcuno non sembra contento di rivederlo e, come se non bastasse, il suo ritorno coinciderà con un triste evento. Nel frattempo compariranno nuovi nemici e ancora una volta Goku e gli altri saranno chiamati a proteggere la Terra e l’intera umanità.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl , Pan/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball Ultimate Heroes'
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Intanto, nel luogo di battaglia…
“Dannazione! C-24!” esclamò deluso il Dr. Pietrik.
“Ce l’ha fatta!” esultò Taek.
“Goku ha distrutto il primo cyborg.” aggiunse Ub.
“Quegli stupidi hanno fatto un grosso errore a colpire Goku negli affetti. Si sono appena scavati la fossa con le loro mani.” disse Bish.
“Fossi in te non sarei così entusiasta.” lo smentì Vegeta.
“Che vorresti dire, Vegeta?” chiese il biondo.
“Basta osservare gli altri cyborg per capire che quello sconfitto da Kakaroth non era niente di che.” spiegò il principe dei sayan.
“E’ vero. Non sembrano per nulla turbati dalla perdita del loro compagno.” notò Ub.
“Non c’è da meravigliarsi. Sono freddi cyborg e in quanto tali non provano sentimenti.” commentò Taek, ricevendo però un’occhiataccia da C-18. “Ehm… a parte te, C-18.” si corresse poi con imbarazzo.
“Hmph!” sbuffò la moglie di Crilin.
“Beh in parte hai ragione, Taek. Quei cyborg sono stati costruiti dal nulla, mentre C-18 in passato era un essere umano.” spiegò Ub.
“Chi è il prossimo?” domandò Goku, fissando in modo minaccioso i propri avversari.
“Eccomi.” si fece avanti il cyborg muscoloso, ovvero C-23.
Goku a quel punto non si fece pregare e andò subito all’attacco del suo avversario, sferrandogli un calcio nello stomaco, che però non ebbe alcun effetto. “Ma cosa…”
“Eheheheh! E’ tutto qui quello che sai fare, sayan?” chiese con un sorriso maligno C-23. Goku a quel punto provò ad assestargli un gancio destro, ma il perfido cyborg lo schivò, gli afferrò il braccio e lo scaraventò contro un iceberg.
“Goku!!!” lo chiamarono gli altri.
“Avevi ragione tu, Vegeta. Non sarà facile sbarazzarsi di quei mostri.” affermò Taek.
“Io torno dentro. Mi raccomando, non fate entrare nessuno.” avvisò l’anziano scienziato, prima di rientrare nel suo laboratorio.
“Stia tranquillo, signore. Torni pure a lavorare sul suo progetto. Mi occuperò personalmente degli amici di Goku.” lo rassicurò C-22, lanciando uno sguardo omicida verso il resto del gruppo.
“Ahia! Sembra che la ragazza c’abbia preso di mira.” notò Ub.
“Prepariamoci a combattere, mamma.” l’avvisò Taek, ma appena si voltò non vide nessuno. “Eh? Mamma, dove sei?”
“Hmph! A quanto pare Rina si è stufata di stare ferma.” borbottò Vegeta. 
Infatti, con enorme sorpresa, Rina si era diretta verso C-22 e le sferrò un pugno che però parò senza problemi.
“Bene, dunque hai scelto di morire per prima?” chiese la cyborg, per nulla preoccupata dall’attacco di Rina.
“Tu e i tuoi amici non ucciderete più nessuno, perché io vi distruggerò! Haaaaaa!!!” esclamò Rina, prima di caricare al massimo la propria aura e trasformarsi in Super Sayan leggendario.
“Mamma!” la chiamò invano Taek.                                      
“Lasciala stare.” lo fermò Vegeta.
“Ma è pericoloso. E poi Goku c’ha chiesto di restare uniti e di non sfidare i cyborg da soli.”
“Il piano di Kakaroth è andato a farsi benedire dopo la morte di Goten. Ora non c’è più alcun piano da seguire, ma solo da distruggere quei dannati cyborg.”
“Pensi che mia madre da sola possa sconfiggere quel mostro?”
“Non ne sono sicuro, ma ormai ha scelto di combattere e tu non puoi fare nulla per fermarla. Interverremo quando ce ne sarà bisogno.”
“Spero solo che non finisca per perdere il controllo com’è successo l’altra volta al mare.” disse C-18.
“Non penso che ci sarà il rischio, almeno per il momento. Rina sembra molto concentrata sul proprio avversario.” notò Ub.
“E’ vero. Inoltre, quando io e Bish le avevamo chiesto di calmarsi dopo la morte di Goten, lei c’ha ascoltati.” aggiunse Taek.
“A quanto pare gli allenamenti con Goku e Vegeta hanno prodotto qualche risultato.” disse Bish.
“Esatto. Si è lanciata all’attacco di quel cyborg semplicemente per impedirle di avvicinarsi a noi.” intuì C-18.
“Ad ogni modo, non conviene stare fermi. Quel vecchio pazzo sta rientrando nel suo laboratorio e dobbiamo assolutamente fermarlo.” propose Gohan.
“Buona idea. Andiamo.” accettarono gli altri, ma appena il figlio maggiore di Goku provò a raggiungere il malvagio scienziato, C-21 lo allontanò con un calcio in faccia, scaraventandolo a terra.
“Gohan!!!” lo chiamarono gli altri,
“Stai bene?” chiese C-18, andando subito in suo soccorso.       
“Sì, tranquilli.” annuì Gohan, rialzandosi immediatamente.
“Non so perché quella stolta di tua figlia ha osato sfidarci, eppure sapeva di non poter fare nulla contro di noi, quindi perché sprecare la propria vita?” provocò C-21.
“Te la farò pagare per aver ucciso Pan!” lo minacciò il figlio maggiore di Goku.
“No!!!! Gliela farò pagare io!!!!” esclamò intanto una voce familiare. Si trattava di Trunks, che li aveva appena raggiunti, infuriato e trasformato in Super Sayan di secondo livello.
“Trunks, che ci fai qui?” domandò il suocero.
“Sei un incosciente! Torna indietro!” ordinò il padre.
“Mai!!!! Voglio vendicare Pan!!!!” replicò malamente il figlio.
“No, Trunks. Sei ferito.” cercò di persuaderlo Gohan.
“Sto bene adesso.” lo rassicurò Trunks. “A proposito, dove sono Gon e Yumi?” chiese poi.
“Stanno in quel laboratorio. Il Dr. Pietrik li ha imprigionati.” rispose il suocero.
“Il Dr. Pietrik? E chi sarebbe?”
“Il folle che ha creato quei nuovi cyborg. Era un allievo del Dr.Gero.”
“Quindi per questo sapeva dell’esistenza delle sfere del drago.”
“Già. Ma quel che è peggio, uno dei cyborg poco fa ha parlato di un certo progetto su cui quel vecchio sta lavorando.”
“Un progetto?”
“Non ho idea di cosa si tratti, ma non promette niente di buono.”
“Per quanto ancora volete chiacchierare? Avete finito o no?” li interruppe C-21.
“Adesso lo sistemerò una volta per tutte.” disse Trunks.
“Trunks, lascia stare. Ci penso io.” lo fermò Gohan.
“Non m’importa!!! Quei mostri me l’hanno uccisa e non avrò pace finché non li distruggerò!!!!” sbottò il genero, desideroso di vendetta.
“Cerca di ragionare. Ti sei ripreso da poco e non sei al meglio per reggere un combattimento contro quel mostro. Ed io e Vegeta non vogliamo che Gon e Nari rimangano orfani.” spiegò il suocero.
“Gohan…”
“Ti prego, Trunks. Ci tengo tanto che non ti accada nulla. Ho perso anche Goten, non voglio che tu faccia la sua stessa fine.”
“Che cosa? Hanno… ucciso anche Goten?”
“Purtroppo sì. Ha attaccato da solo quei mostri, come vorresti fare tu adesso, ma alla fine ha avuto la peggio. Guarda alle tue spalle.”
Trunks si voltò e vide con gran stupore il corpo senza vita del suo migliore amico. “Oh, no! Goten! Nooooooo!!!!!!!” a quel punto Trunks crollò in un profondo pianto, perdendo il desiderio di combattere.
 
Nel frattempo, nell’aldilà…
“Che posto è questo? Dove sono finita?” si domandò Pan, mentre vagava senza meta.
“Pan!” la chiamò una voce familiare alle sue spalle.
“Zio Goten…” disse lei appena si voltò.
“Che ci fai qui? Non eri morta?”
“Morta?”
“Non ricordi? I cyborg ti hanno uccisa.”
“Sono stata uccisa? Ricordo di essere stata colpita in pieno petto, le urla disperate dei miei genitori, poi il buio, finché non mi sono ritrovata in questo strano posto. Ma… hai l’aureola sopra la tua testa. Non mi dirai che…”
“Se è per questo ce l’hai anche tu. “
“Quindi…. siamo morti. No… Gon! Nari! Trunks!”
“Pan, non è il caso di disperarsi. Mio padre aveva intenzione di evocare il drago Porunga per resuscitarti e faranno lo stesso anche con me. Ammesso che riescano a distruggere quei maledetti cyborg e quel folle del loro creatore.”
“Il loro creatore? Di chi stai parlando?”
“Il Dr. Pietrik. Credo si chiamasse così. A quanto pare è un allievo del Dr. Gelo, lo scienziato pazzo che lavorava per l’esercito del Red Ribbon, nonché il creatore di Cell e dei primi cyborg che papà, Gohan e gli altri affrontarono tanti anni fa, ancor prima che nascessimo.”
“Che intenzioni ha quel tizio? Perché sta cercando le sfere del drago?”
“Non ne ho idea, ma di certo nulla di buono, a giudicare da quello che c’hanno fatto.”
“Che rabbia!!!! Non è giusto!!!”
“Pan, capisco come ti senti. Mi si spezza il cuore a lasciar sole Bra e Yumi ma non possiamo fare niente. Siamo nell’aldilà ed è impossibile tornare nel mondo dei vivi, a meno che qualcuno non ci riporti in vita. Sei sempre stata una tipa impulsiva e spericolata, ma stavolta ti è andata male.”
“Anche tu non sei da meno, altrimenti non ti troveresti qui.”
“Hai ragione. Ero infuriato con me stesso per non essere riuscito a fermare quei dannati cyborg. Quando sono partito con papà, Gohan e gli altri, il mio chiodo fisso era riportare a casa Yumi e Gon. Ho attaccato da solo quei mostri, senza ascoltare i consigli di mio padre, e alla fine sono stato ucciso. Bra era arrabbiata con me perché non sono stato in grado di proteggere Yumi e appena saprà della mia morte non so come la prenderà. Per non parlare della mia principessa…”
“Zio Goten… è vero che abbiamo agito d’istinto, ma questa volta è diverso. Siamo morti per salvare i nostri figli.”
“Il fatto che fossimo guidati dal nostro istinto di genitori non mi consola più di tanto. Non solo la nostra morte non è servita a nulla, ma abbiamo dato un grosso dolore alle nostre famiglie.”
“Eccoli, Chichi!” esclamò Bulma, che nel frattempo aveva raggiunto i ragazzi assieme a Chichi.
“Goten! Pan!” li chiamò la moglie di Goku.
“Mamma!” dopo un attimo d’incredulità nel vedere la madre davanti a lui, Goten corse subito ad abbracciarla.
Nonna!” fece altrettanto Pan.
Mi dispiace tanto, ragazzi.” disse Chichi.
“Goten, Pan. Sono felice di rivedervi, anche se avrei preferito incontrarvi il più tardi possibile.” li salutò Bulma. La gioia per aver incontrato i compagni dei suoi figli anni dopo la sua prematura scomparsa era enorme, ma allo stesso tempo non poteva non pensare al dolore che stavano provando in quel momento Trunks e Bra.
“Ciao Bulma.” l’abbracciò Pan.
“Ma come facevate a sapere della nostra morte?” domandò Goten.
“Vi osserviamo tutti i giorni dal paradiso e oggi purtroppo abbiamo assistito a qualcosa di orribile.” spiegò la madre.
“Mi dispiace, Bulma. Ho abbandonato Bra e Yumi.” si scusò il figlio minore di Goku.
“Goten, non ti devi sentire in colpa. Tu e Pan avete fatto quello che potevate per proteggere i bambini e i miei figli lo capiranno sicuramente.” lo rassicurò Bulma.
“Adesso seguiteci. Vi porterò in un posto dove potrete seguire quello che accade sulla Terra.” disse Chichi.
“D’accordo.” annuirono Goten e Pan, prima di seguirle.
  
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