In particolare volevo ringraziare Posi e Solarial. Questo capitolo è dedicato a voi.
Grazie per il sostegno che mi avete dato spronandomi a continuare.
la
mattina dopo, Ginevra scese di buon’ora per fare colazione e con suo sommo
stupore il suo “fidanzato” era già in piedi.
“buongiorno
signor Price”
Benji
sobbalzò leggermente e la guardò: anche con dei semplici jeans e un maglione
beige riusciva ad apparire bellissima e sofisticata.
“ciao
Ginevra. Potresti anche darmi del tu visto che stiamo per sposarci”
la
donna arrossì e si sedette vicino a lui nel posto apparecchiato alla destra
dell’uomo. Aveva appena preso in mano una tazza di caffè, quando vide
l’uomo alzarsi.
“io
devo andare. Ho gli allenamenti. Tu fai come se fossi a casa tua. Se hai bisogno
di qualcosa chiedi pure alla signora Sommers. A stasera”
e
uscì dalla stanza.
“buona
giornata Signor Price!” sussurrò parlando però più a se stessa che
all’uomo.
Finì
la colazione e dopo avere guardato un po’ la casa che era molto grande, trovò
una stanza adatta per renderla il suo studio. Portò lì le proprie carte, il
cellulare, il portatile e chiamò il suo migliore amico nonché assistente in
videoconferenza.
Subito
l’uomo rispose e lei gli sorrise:
“ciao
George, come stai?”
“guarda,
guarda chi c’è! Ginevra! Allora come è andata come quel bellissimo esemplare
di maschio sulla trentina?”
“ha
deciso di acconsentire alla clausola sul matrimonio. Avverti pure tutti che il
loro posto di lavoro è salvo.”
“bene,
stavo iniziando a preoccuparmi di dover comprare quelle riviste apposite per
disoccupati!”
“tu
scherzi, ma quella possibilità è stata come una spada di Damocle sopra la
nostra testa fino a ieri sera”!
George
rise:
“ma
cherie! Se fossi eterosessuale e mi avessero proposto di sposarti, avrei subito
risposto di si!”
In
quel momento qualcuno bussò alla porta dello studio di Ginevra e scusandosi con
l’amico, interruppe la chiamata.
Voltandosi
verso la porta diede il permesso di entrare. Ginevra si aspettava di trovarsi
davanti Miss Sommers mentre in realtà si trovò davanti una delle più grandi
scrittrici di saggi storici e romanzi: Patricia Gatsbi
“oh
mio Dio! Non ci posso credere! Ma lei è…”
Patty
la guardò sorridendo e le si sedette davanti:
“non
pensavo che lei mi conoscesse!”
“Scherza?
Ho letto e posseggo tutti i suoi libri e mi sono sempre meravigliata che
un’orientale con già una grande cultura per quanto riguarda la propria
storia, potesse conoscere così bene anche la nostra europea e americana!”
Patty
arrossì:
“ti
confido un segreto… ho studiato moltissimi anni in Europa e poi a furia di
girare il mondo con Holly se ne vedono di cose!” poi si rese conto di aver
utilizzato un tono molto confidenziale:
“ti
posso dare del tu vero?”
“ma
si certo, non ti preoccupare! Anzi ne sarei felice!”
“bene!
Mi dispiacerebbe dover dare del lei ala futura moglie di uno dei miei migliori
amici!”
“perché
Benjamin Price ha anche degli amici?!”
Patty
rise di gusto e la guardò:
“ti
sei già accorta del suo meraviglioso carattere?”
Ginevra
sospirò e si tolse gli occhiali.
“ha
deciso tutto lui… l’importante è che a lui vada tutto bene per quanto
riguarda gli altri… beh sono altre faccende estranee a lui…”
Patty
le sorrise e dopo aver posato una mano sulla sua la incoraggiò:
“suvvia
Ginevra! Non devi lasciarti andare, stai comunque per sposare uno degli scapoli
d’ora più ambiti da tutte le donne del pianeta. Io stessa se non fossi così
innamorata del mio Oliver… a proposito, non l’hai ancora conosciuto vero? E
così pure tutti gli altri!”
“no…”
“e
te pareva se quell’asociale ti avesse fatto conoscere qualcuno. Forza andiamo
al campo, te li faccio conoscere io!”
“Oh
no, ti prego non oggi! Sono piena di lavoro e devo recuperare anche il lavoro
non fatto ieri!”
Patty
capì subito che era una scusa, sembrava piuttosto che Ginevra non volesse
conoscere gli amici di Benji.
-
va beh,
Ginevra, stavolta lascio correre!. Pensò la donna e infatti si alzò e le
sorrise.
“allora
vado anch’io. Non vorrei rubarti del tempo prezioso”
e
dopo averla salutata, se ne andò.