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Autore: SavannahMenhit    09/12/2018    0 recensioni
Una riflessione su ciò che davvero si ha dentro.
Harry riflette sul suo rapporto con Draco, pensando avesse potuto fare di più in passato.
*non è una dichiarazione d'amore, ma potrebbe anche esserlo. Tutto è in mano al lettore*
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Ventisei anni. 

Ventisei lunghissimi anni. La vita mi scorre davanti agli occhi, i figli crescono, si fano indipendenti. Più di quanto io non sia mai stato, nonostante abbia passato gran parte della mia vita da solo. Vanno via ogni anno per quasi dieci mesi e tornano cresciuti, più maturi, più responsabili. Non avrei voluto niente di diverso per loro, le mie ragioni di vita e non avrei voluto niente di diverso per me. Non ho mai mancato alle mie ideologie, non ho mai provato a mancare di rispetto al mio cuore. Ho fatto sempre ciò che mi aspettassi da me stesso. Ho amato chi volevo, senza reticenze, senza barriere, mai ho pensato fosse. Ho amato ed amo colei che ho sposato, sarò sempre al suo fianco. Ma qualcosa mi manca. Mi è sempre mancato.
Sono stato a stretto contatto con molte persone nella mia vita, sia di maligne che di positive. Ho imparato che non tutti appartengono ad una delle due barricate. Purtroppo e per fortuna alcune persone stanno nel mezzo, credendo di non valere solo perché hanno una parte oscura a cui non vogliono dare ascolto ed una parte positiva che non possono accettare per la realtà che li circonda. Ho imparato che tutti siamo fallibili perché persone e per questo amo il genere umano. Perché è così vario da poter contenere non solo bene e male, ma anche un miscuglio di questi due. 
Più di vent’anni fa ho visto la morte ed il male con i miei occhi. Ho visto la debolezza di chi ha troppo da dare e non ha la più pallida idea di cosa potrebbe ricevere in cambio, sempre se un ringraziamento sia contemplato. Ho trovato tutto nei suoi occhi. Draco era terrorizzato dalle conseguenze del suo poco coraggio durante l’adolescenza, in un periodo in cui era importante diventare uomini prima di quanto fosse giusto. Non aveva mai vissuto nel mondo reale e quando vi era stato catapultato aveva perso completamente la bussola, non riuscendo a comprendere la parte migliore di sé. Quella stessa parte che gli urlava di non uccidere Silente, di non guidare i Mangiamorte dentro la scuola, dentro la nostra casa. Quella stessa parte che ho visto rispecchiarsi nei suoi occhi.
Durante la mia adolescenza, la nostra, era così scontato che i colori con cui ci vestivamo ci definissero. Ma ormai sappiamo non è così importante. Non è importante aver peccato di codardia se poi si ha riscattato se stessi con un solo, nobilissimo, atto di coraggio. Non è importante essere stato il Prescelto se poi non si ha avuto il coraggio di capire il proprio figlio per anni. Draco ha avuto paura di fare la cosa giusta per tutta la vita, ma poi ha amato così tanto da stracciare il proprio nome. Ed io ho combattuto così tanto da aver paura delle idee del suo stesso sangue. 
Quegli occhi azzurri hanno conosciuto il coraggio di scegliere la propria parte oscura per salvare chi amava. I miei occhi hanno scelto la parte migliore perché c’ero cresciuto dentro. Ma chi può dirmi che c’era una parte sbagliata? 
Quel cuore aveva conosciuto ombre e tenebre perché non aveva avuto alternative, ma io ero la sua alternativa. Eravamo noi, ma ho saputo soltanto voltare le spalle ad una mano tesa che, inconsciamente, chiedeva aiuto senza rendersene conto. Se solo avessi scelto di stringerla… magari le cose non sarebbero mai cambiate, ma ricordo le battute scambiate in sartoria quando ancora non sapevamo nulla l’uno dell’altro, quando avevamo undici anni ed eravamo ancora dei bambini. Mi sei sembrato un bambino viziato e senza qualcosa di concreto nella vita a parte un nome. Ora penso tu sia una gran persona. Siamo cresciuti insieme, abbiamo litigato, ci siamo insultati, ci siamo picchiati e ci siamo salvati la vita a vicenda. 
Quando il Wizengamot aveva deciso di perseguire tutti i Mangiamorte sopravvissuti alla battaglia di Hogwarts per poco non ho corso il rischio di vederti dietro le sbarre. Ho deciso di rischiare e garantire per la tua famiglia, ma soprattutto per te. Ho deciso di difendere il legame che avevamo sempre cercato. Dio solo sa quanto io pensassi, nel mio cuore, a quanto volessi stare con lui e capirlo. Sapere la sua mente cosa pensasse, i suoi sentimenti quanto fossero profondi. Quanto soffrisse per ciò che aveva vissuto. Dopo tutto ciò che era successo ho cercato per tanto tempo un punto d’incontro senza mai trovarlo. Ho aspettato vent’anni e più, che i nostri figli si unissero come noi avevamo cercato malamente di fare, senza gli stupidi pregiudizi. Ma sono stati raggiunti anche loro, in maniera uguale. Non avevo mai fatto i conti con la stupidità della gente finché non è stato messo in gioco mio figlio. Mio figlio discriminato perché Serpeverde, Scorpius con le sue assurde voci su di lui. 
Mio dio, come ho fatto a tenerti lontano per tutto il periodo della scuola? Come ho fatto a definirti “cattivo” solo per un colore o per un atteggiamento? Non ho mai fatto niente per capirti. Magari non sarebbe cambiato niente, a pensarci bene. Saremmo stati odiosi l’uno con l’altro, o magari persone che si limitavano a tollerarsi a vicenda, oppure amici, o altro. Non so proprio cosa pensare, se non che non ho mai avuto tanti rimpianti nella mia vita come in questo momento. Da quando l’ho rivisto di nuovo la mia mente elabora tanti di quei pensieri che non riesco più a distinguere se i problemi siano più miei che suoi. Draco, non ho idea di come fare per averti nella mia vita. Non so neanche se riuscirò a farti credere in me. 
Ma tu, puoi perdonare ciò che ti ho fatto mancare? Puoi perdonare una richiesta ignorata? Non hai niente tu da farti perdonare. Ti sei riscattato ai miei occhi quando hai combattuto con me per ridarmi mio figlio. Hai mostrato chi eri realmente. Non sei semplicemente buono o cattivo, o debole. Sei semplicemente a metà tra la luce e l’oscurità, hai un tuo meraviglioso equilibrio. Forse il perdono che hai chiesto incessantemente ti è già stato dato.

Ma tu, riuscirai mai a perdonare me? 

  
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