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Autore: Nathan05    10/12/2018    1 recensioni
Ero eccitatissimo per la mia prima vacanza in Giappone, un sogno divenuto realtà. Ma sarà un fortunoso ritrovamento a rendere la mia vacanza davvero indimenticabile: un diario segreto che mi permetterà di entrare nell'animo del suo autore, un ragazzino amante del calcio.
DISCLAIMER: i personaggi di "Capitan Tsubasa" appartengono al creatore Yoichi Takahashi. Possibile allerta spoiler per chi sta seguendo l'anime "Capitan Tsubasa" (2018), al quale si collega questa storia. Il seguito è un'elaborazione dell'autore basata anche su Boku wa Misaki Taro. Non leggete la storia se siete infastiditi da relazioni amorose / sentimentali tra personaggi minorenni.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hikaru Matsuyama/Philip Callaghan, Kojiro Hyuga/Mark, Nuovo personaggio, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO VII - IL COMPITO DI MATEMATICA

Le ultime pagine del diario di Taro mi avevano davvero colpito ed emozionato. Sin dall'inizio avevo intuito quanto fosse un ragazzo sensibile, ma qui venivano fuori tutte le sue emozioni che probabilmente, a causa del suo continuo girovagare e dell'impossibilità di mettere radici, non aveva imparato del tutto a conoscere. Da un lato sembrava voler resistere all'impeto delle proprie emozioni, ma dall'altro pareva essere talmente coinvolto da dover uscire da quella sorta di corazza protettiva che si era costruito col tempo. Ad ogni modo, mi sentivo onorato di avere il privilegio di essere probabilmente l'unico a poter leggere per intero i suoi pensieri ed a conoscere ciò che provava nelle parti più recondite del proprio animo.

28 MAGGIO 2018

Per qualche giorno il calcio ha cessato di essere la mia principale attività, visto che siamo in piena stagione di test di metà semestre. Ovviamente ho continuato ad allenarmi, ma ho dovuto anche dedicare un po' di tempo allo studio: fortunatamente sono sempre stato uno studente organizzato, e restando attento in classe non ho bisogno di passare troppo tempo sui libri a casa. Tsubasa, invece, tra i tanti suoi pregi, non è proprio uno studente modello: diciamo che il suo talento scolastico non si avvicina neppure a quello calcistico. Ieri, alla fine del nostro allenamento extra, dopo che tutti i nostri compagni avevano lasciato il campo, Tsubasa mi ha chiesto se potevo aiutarlo a prepararsi per il test di matematica. La richiesta mi ha lasciato pietrificato per qualche momento, non riuscivo a dire niente, poi ho fatto “sì” con la testa. Era un po' che speravo di poter vedere Tsubasa fuori da scuola e dal campo di calcio, ma non pensavo che l'occasione sarebbe arrivata così, e che sarebbe stato addirittura lui a chiedermelo, risparmiandomi l'imbarazzo di farmi avanti. E quindi alla fine abbiamo preso appuntamento, domani Tsubasa verrà a casa mia per studiare insieme! Sto contando le ore, i minuti ed i secondi che mancano, sono emozionato ed allo stesso tempo un po' spaventato: non sono abituato a ricevere amici a casa. 

29 MAGGIO 2018

Tsubasa se n'è appena andato, e credo di poter dire che siamo stati davvero bene insieme questo pomeriggio, almeno da parte mia! Sono contento di sapere che possiamo essere amici anche al di fuori del campo, senza per forza un pallone a fare da tramite: sia chiaro, giocare a calcio con lui resterà sempre meraviglioso, ma in questi giorni sto capendo che essere amici significa anche altro. Ho anche capito che la matematica non è proprio la materia preferita di Tsubasa, ma spero almeno di averlo aiutato per avere un buon risultato al test. Una volta finito di studiare, abbiamo giocato ai videogiochi: almeno in quelli posso batterlo! In queste ore non ho avuto pensieri, o almeno non ho avuto pensieri che non fossero lui: ogni tanto mi fermavo a guardarlo, avrei voluto ringraziarlo di tutto, ma non sono molto bravo a parlare in queste occasioni. L'ultimo regalo me l'ha fatto quando stava per andarsene: Tsubasa, come tutti i miei compagni, mi chiama sempre per cognome, ed io del resto ci sono abituato, anche perché restando poco tempo nello stesso posto sono perennemente “quello nuovo”. Quando è uscito dalla porta, però, mi ha detto: “Ciao, Taro!”. Sarà solo un piccolo dettaglio, ma un dettaglio che mi ha scaldato il cuore, e credo di essermi lasciato andare ad un sorriso. 

Ora sono qui, in camera, dovrei andare a dormire, ma non riesco a non pensarti. Buona notte, Tsuby!

1° GIUGNO 2018

Oggi era l'ultima giornata di test, abbiamo chiuso con quello di storia. Due giorni fa abbiamo fatto il test di matematica, ed il professore ha appena affisso i risultati: io ho preso una A, ma soprattutto Tsubasa ha preso una B! Era davvero contento, ha detto che era il suo miglior voto di sempre in matematica, e mi ha ringraziato per averlo aiutato. Anche io sono davvero felice per lui, ancora più che per me, che sono abbastanza abituato ai voti alti. Insieme siamo imbattibili: ed ora è il momento di tornare concentrarsi sul calcio, perché tra poco inizierà il torneo della prefettura di Shizuoka, che dobbiamo assolutamente vincere per andare al torneo nazionale. Io e te, insieme, possiamo farcela!

“Don't you think we're extraordinary?
Believing, and seeing
Realizing the imaginary
Don't you, don't you?
Yes, I think we're extraordinary”.

   
 
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