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Autore: The_Storyteller    10/12/2018    0 recensioni
Una raccolta di storie sulla vita della mia Inquisitrice, Saoirse Trevelyan, prima dei fatti di Dragon Age Inquisition.
Partendo dall'infanzia, la nostra maga diventa testimone indiretta del Flagello e della rivolta di Kirkwall, senza sapere cosa l'attende al Conclave presso il Tempio delle Sacre Ceneri.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inquisitore, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Inquietudine. E oppressione. Queste erano le sensazioni di una bambina di cinque anni alla sua prima visita di Kirkwall.
Saoirse stringeva la mano di suo fratello Marcus mentre seguivano la madre nella Città superiore, diretti verso la Chiesa dove avrebbero incontrato una loro zia.
La bambina si guardava circospetta in giro, osservando le botteghe e i pochi mendicanti che avevano osato lasciare il loro posto dalla Città oscura per chiedere l’elemosina. Studiava i palazzi imponenti che sembravano controllare ogni suo passo con serietà e magnificenza.
Era la prima volta che visitava Kirkwall, ma non aveva avuto una buon impressione; si diceva che in realtà i templari fossero i veri padroni della città e che trattassero duramente i maghi nella Forca. La cosa che più la inquietava erano le statue, triste ricordo di quando il porto era un via vai di schiavi che attendevano il loro destino.
Glenys Trevelyan si fermò ad osservare la mercanzia di una bottega, mentre i suoi figli la attendevano davanti alla scalinata della Chiesa.
- Secondo te papà ci metterà tanto con James?- chiese di punto in bianco la bambina.
Suo fratello, nove anni appena compiuti, la guardò con rassicurazione, tentando di nascondere un’ombra di inquietudine: - Sta tranquilla, ha detto che ci raggiungerà alla fortezza del visconte nel pomeriggio. Scommetto che vuole assicurarsi che nostro fratello prenda tutte le sue cose, prima di tornare a Ostwick.-
I rapporti tra loro e il primogenito del bann si erano fatti sempre più distaccati da quando James era entrato come recluta nell’ordine dei Templari. Saoirse aveva un vago ricordo del fratello, poiché aveva solo tre anni quando lui lasciò la loro casa e venne portato a Kirkwall per l’addestramento. Marcus non aveva gradito la sua decisione, ma James aveva deciso così e non avrebbe mai cambiato idea.
 
Saoirse giocherellava con una moneta d’argento che teneva in tasca, un’offerta che avrebbe dovuto dare ai sacerdoti su richiesta di sua madre. Ad un tratto sentì una strana sensazione, come se qualcuno la stesse osservando.
Si guardò intorno e notò una donna col capo velato, vicino un pilastro poco lontano da dove si trovavano i bambini: se ne stava seduta a chiedere l’elemosina, e intanto studiava la gente che passava per strada, forse in attesa di qualche ingenuo passante da borseggiare. Avrebbe potuto avere una quarantina d’anni, ma gli occhi vivaci e attenti le davano un’aria giovanile. Portava numerosi bracciali che facevano risaltare la sua pelle color mogano, che riprendevano nelle decorazioni i motivi dei tatuaggi sulle braccia della donna.
Gli occhi della mendicante incrociarono lo sguardo di Saoirse e sembrarono illuminarsi; la donna sorrise dolcemente alla bambina, che cominciò a incuriosirsi: per qualche strano motivo, era come se quella donna stava cercando qualcuno, e quel qualcuno sembrava essere lei.
Avrebbe voluto chiedere a Marcus di avvicinarsi a lei, ma in quel momento sopraggiunse la loro madre; la nobile vide di sfuggita la donna e con un gesto deciso prese le mani dei suoi figli e li portò verso la scalinata della Chiesa: - State attenti ai mendicanti, bambini miei! Potrebbero avere cattive intenzioni. E soprattutto non avvicinatevi a quella donna!- disse lei. I bambini rimasero sorpresi e le chiesero il motivo di quell’ultimo avvertimento.
- È una veggente rivainiana, la riconosco dai tatuaggi. Sono persone pericolose e blasfeme, che rinnegano la nostra sacra Andraste e che preferiscono farsi possedere dai demoni piuttosto che ascoltare la parola del Creatore!- rispose la donna con sdegno.
 
La funzione era terminata e Glenys si stava trattenendo con alcune sorelle della Chiesa. I bambini cominciarono a mostrarsi irrequieti, così la donna chiese a un templare di accompagnarli fuori e di tenerli d’occhio.
Saoirse si guardò in giro e vide che la veggente rivainiana era ancora al suo posto, come se avesse voluto aspettarla. La bambina chiese al templare se poteva lasciarle un’offerta, promettendo che sarebbe sempre rimasta allo scoperto e che non avrebbe accettato niente dalla mendicante. L’uomo lodò il suo spirito di carità e acconsentì alla sua richiesta, raccomandandole di non trattenersi troppo a lungo.
Si avvicinò circospetta alla donna, osservando le poche monete che aveva racimolato in un sacchetto di seta purpurea, lasciò la sua moneta d’argento e vide la veggente sorriderle.
- Ti ringrazio, mia piccola e ribelle amica- le disse. Saoirse la guardò confusa.
- Suvvia, lo so che quella moneta era destinata alla Chiesa, altrimenti tua madre non te l’avrebbe mai data- le spiegò.
La bambina rimase sorpresa da quella risposta: - È stato uno spirito a dirtelo?- le chiese timorosa.
La donna chiuse gli occhi, tenendo in mano un grosso ciondolo, poi le rispose: - Gli spiriti possono rivelarsi amichevoli, se sai come trattarli. Come ti chiami, piccina?- cambiò argomento lei.
Timorosa ma incuriosita allo stesso tempo, Saoirse le disse il suo nome. La donna chiuse ancora gli occhi e portò entrambe le mani al suo amuleto, respirando profondamente. Li riaprì lentamente, poi si rivolse alla piccola: - Tu porti un nome potente, bambina mia, un nome di libertà. La stessa libertà che porterai ai tuoi fratelli e alle tua sorelle- disse in tono solenne, mentre i suoi occhi riflettevano una strana luce.
La donna espirò, sorridendo compiaciuta, infine salutò Saoirse: - Farai bene a tornare dal tuo guardiano, tua madre sta per uscire dalla Chiesa e si arrabbierebbe molto se ti vedesse parlare con me.- le disse facendole l’occhiolino.
 
Saoirse tornò da suo fratello, che nel frattempo aveva tempestato di domande il templare per distrarlo, e poco dopo sua madre apparve da sopra la scalinata. La donna ringraziò il soldato, prese per mano i bambini e tutti e tre si diressero verso la fortezza del visconte.
La bambina diede un’ultima occhiata dietro di sé, ma la veggente rivainiana era scomparsa. Rifletteva ancora sulle sue misteriose parole, senza riuscire a trovare un significato.

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Eccomi qui con una nuova raccolta di storie! Il teaser trailer di Dragon Age 4 di qualche giorno fa mi ha fatto venire un hype pazzesco, non vedo l'ora di saperne di più!!
Comunque, in attesa di sapere cosa accadrà all'Inquisitore e compagnia bella, ho deciso di scrivere alcuni episodi significativi della vita della mia Inquisitrice Saoirse.
Ringrazio in anticipo chi si fermerà a leggere e spero di "rivedervi" per i prossimi capitoli.
P.S.: in gaelico, Saoirse significa effettivamente "libertà". Quando dovevo scegliere il nome non avevo idea del suo significato, devo però dire che è stato più che azzeccato per il personaggio e per le scelte che ho fatto nel gioco =)!
   
 
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