– Sei tornato...
Sembri sorpreso come sempre, e io non so se piangere o ridere, perché questo mi lusinga e offende in eguale misura.
Quando lo capirai finalmente? Io non posso non tornare. E non solo perché sei il mio amico, amante, compagno.
Come per l'umanità esiste l'universo – infinito, stupendo e pieno di meraviglie, ma, in sostanza, del tutto inutile – e poi, c'è la Terra...
Ecco, esattamente allo stesso modo per me, fuori da questa stanza esiste tutto un mondo – enorme, incredibile e invitante, ma in fin dei conti così estraneo – e poi, ci sei tu.
La tua attesa è la forza di gravità. Finché tu mi aspetti, io tornerò sempre.