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Autore: vanessie    14/12/2018    1 recensioni
La storia sviluppa alcuni personaggi di mia invenzione presentati nella fanfiction "Sunlight's Ray".
Una vicenda ricca d'amicizia, amore e problemi della vita quotidiana con cui ogni adolescente si trova a fare i conti...narrati da una prospettiva femminile e maschile. Non mancherà un pizzico di fantasy e un richiamo ai personaggi originali della Meyer!
Per avere una migliore visione delle cose sarebbe meglio aver letto Sunlight's Ray 1-2-3, in caso contrario potete comunque avventurarvi in Following a Star!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
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FOLLOWING A STAR

 

Capitolo 140

“Lontani dal mondo”

 

 

POV Evelyn

Erano trascorsi già 10 giorni delle nostre vacanze australiane. Stavo così bene che non sentivo neppure la mancanza di mamma e papà, sebbene io fossi attaccatissima a loro, poiché figlia unica e con un legame speciale con i miei genitori. Ma la presenza di Kevin mi faceva dimenticare tutto. Lui era sempre stato un ragazzo coinvolgente e dannatamente perfetto. Sapeva ascoltarmi, darmi consigli, spronarmi se ce n’era necessità, riprendermi se facevo una cavolata. Ma sapeva anche divertirmi, trasmettermi tutta la sua allegria e il suo ottimismo, prendermi per il culo…sì beh mi piaceva anche quel suo lato caratteriale. Camminammo in cerca di un posto in cui fermarci a pranzo. Intrecciai la mano alla sua e mi poggiai alla sua spalla quando ci mettemmo a leggere il menù, appeso alla vetrinetta di un locale con vista sull’oceano. Decidemmo di entrare e, visto che gli avevo promesso di assaggiare qualcosa di veramente tipico australiano, lasciai che andasse lui ad ordinare il pranzo, concedendogli la libertà di ordinare qualsiasi cosa avesse voluto. Lo osservai da lontano, quanto ero fuori di testa per il mio orsacchiotto americano? Si voltò facendomi una faccetta scema, chissà cosa stava architettando di farmi mangiare…

 

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Tornò da me con due vassoi con i nostri pasti. Mi aveva preso un piatto di carne e della verdura. Assaggiai la carne. Aveva un sapore particolare, diverso da qualsiasi altro tipo di carne che avessi mangiato prima, ma era comunque buona. “Allora? Che ne dici?” mi chiese a fine pasto “Non male, un sapore che non so capire a che animale appartenga, ma tutto sommato buono” “Uhm, lo rimangeresti?” “Sì. Che cos’era?” domandai curiosa “Un animale che non avresti mai mangiato se lo avessi saputo prima” “Cioè?” “Se te lo dico Evelyn, prometti di non vomitare?” “Caspita è così orribile?” “No, dai scherzavo. È canguro” disse “Cosa? Stai scherzando?” chiesi “No” “Dai smettila di prendermi in giro, tu non mi faresti mai mangiare un animale tanto carino!” esclamai. “Sicura? Non ci giurerei” “Dimmi cos’è” replicai. Lui tirò su una bustina che precedentemente conteneva la carne che avevo mangiato e, prima di permettermi di leggere la scritta che riportava la confezione, fece un’espressione super divertita “Tadannnnnnnn” disse. 

 

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Quando lessi canguro capii che prima Kevin non mi aveva mentito, avevo mangiato il canguro. “Oh daiiiiii seriamente? L’ho mangiata?” chiesi “Sì e ti è piaciuta, questo è il bello” “E la tua carne che era?” “Coccodrillo” rispose. “Mamma che schifo! Levati dalla testa che io ti baci ancora dopo che hai mangiato il coccodrillo” affermai. Lui rise “Non dire idiozie, vieni qui” disse avvicinandosi a me “Non voglio baciarti se prima non ti sarai lavato i denti almeno…15 volte” sentenziai “Quanto ti piacerà fare la miss snob…proprio alla follia. E va bene, non ti bacerò, dovrai chiedermelo in ginocchio!” esclamò per giocare “Scordati che te lo chieda, chi ti credi di essere? Mr.Stati Uniti?” “Vieni immediatamente qui e dammi un bacio” “Preferirei che venissi tu a prendertelo” risposi “Perché dovrei venirci scusa? Sei tu che dici che non vuoi baciarmi!” “Perché mi piace quando mi prendi un bacio controvoglia, hai presente? Quando un ragazzo ti prende la testa tra le mani e ti bacia come a voler dire: ehy questa è la mia donna! È…eccitante” ammisi “Uhhhhh devo raccontarlo in giro che ti piace essere trattata così da un ragazzo” disse facendomi ridere “Shhh no, non raccontarlo a nessuno” risposi.

 

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Kevin venne a prendersi il suo bacio, mettendomi le dita tra i capelli e attirandomi a sé come gli avevo appena detto. Avvicinò le labbra alle mie dopo avermele sfiorate con la punta del naso. Le dischiusi, ma lui si tirò leggermente indietro, facendomi sospirare per la mancata presa tra le nostre bocche. Mi baciò d’impeto, facendomi ben presto mancare il fiato. “Che ne dici se invece che continuare a girare per la città ora ci prendiamo il pomeriggio per noi e torniamo in hotel?” mi propose “Per fare cosa?” “Qualche idea ce l’ho” “Che vuoi fare?” domandai “L’amore” sussurrò, gli sorrisi e poi risposi “Sì in effetti mi va” “Andiamo subito” disse alzandosi in piedi e prendendomi per mano.

 

POV Kevin

La nostra vacanza era agli sgoccioli purtroppo. Dovevamo entrambi ricominciare a lavorare e quindi imparare di nuovo a stare lontani per qualche ora al giorno. Era difficile per me allontanarmi da lei, la sua dolcezza era la mia droga e il fatto che volesse sempre abbracciarmi, tenermi per mano o accarezzarmi mi dava la consapevolezza di non volere nient’altro che Evelyn. Ero sveglio nel letto, ma non avevo ancora aperto gli occhi quella mattina, perché adoravo crogiolarmi in quella sensazione di pacatezza. Avvertii le sue labbra poggiarsi sul mio torace, diede qualche bacio facendomi rabbrividire. Sorrisi e aprii gli occhi, riempiendo le mie pupille con l’immagine di una Evelyn ancora mezza assonnata ma sorridente. “Sei sveglio allora!” esclamò “Sì” “Buongiorno” disse accarezzandomi i capelli “Buongiorno anche a te” risposi. Dio quanto era bella, i suoi occhi celesti come zaffiri splendevano “Ti amo” le dichiarai “Credevo che queste cose le dicessi solo alla tua ragazza” scherzò lei e poi aggiunse sussurrando “Ieri sera è stato seriamente troppo perfetto e di solito è così perfetto solo quando trovi uno che ti spinge a tradire il tuo ragazzo, perché provi un’attrazione irrefrenabile” riferendosi alla nostra serata di passione. Mi fece sorridere e le ressi il gioco “Infatti non devi dirlo alla mia ragazza” “Se lei lo sapesse che succederebbe?” mi domandò “Si arrabbierebbe moltissimo” “Sul serio amore è stato…perfetto e io non voglio che queste vacanze finiscano” affermò. Mi girai su un fianco per guardarla meglio e le accarezzai il viso “Ti prometto che faremo altre vacanze così e voglio che tu sappia che ti amo e che anche per me è stato tutto meraviglioso” dissi. “Comunque abbiamo ancora quest’ultimo giorno delle nostre vacanze da trascorrere!” esclamò alzandosi dal letto e spronandomi a fare altrettanto. Ci vestimmo comodi poiché dovevamo finire di visitare Sydney. Dopo una bella colazione continentale tipica da hotel, ci dirigemmo verso le zone della città che dovevamo ancora vedere. Prima di tutto andammo a Port Jackson, uno dei simboli di Sydney più noti in tutto il mondo. Iniziammo a scattare un po’ di foto al paesaggio e comprammo qualche souvenir.

 

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Volevo farle una sorpresa e così avevo deciso di portarla a visitare anche il Manly sea life sanctuary, un luogo molto suggestivo in cui si poteva stare a contatto con la flora e la fauna marina, che offriva esperienze interattive e che sicuramente avrebbe affascinato una biologa marina! “Ora voglio portarti in un posto!” esclamai “Dove?” “È una sorpresa, tu fidati di me” risposi. La presi per mano e la guidai per le strade cittadine con la cartina sott’occhio. Le tappai gli occhi prima di farla svoltare nella strada in cui si trovava la struttura e mi sistemai dietro di lei. “Cos’è questo mistero? Dove stiamo andando?” domandò “In un posto che sono certo che ti piacerà molto!” dissi. La posizionai davanti all’insegna e le scoprii gli occhi. “Manly sea life sanctuary? Wow, sul serio?” chiese con voce entusiasta.

 

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“Sì” “Cacchio mi piace, non me lo aspettavo!” esclamò “Ma lo sai che penso sempre a te e volevo che facessi un’esperienza interessante” “Grazie Kevin, giuro che stasera per la nostra ultima serata in Australia mi farò bella per te e ti organizzo io una cena stupenda!” “Tu sei già bella” risposi. Lei mi diede un bacio “E tu sei bugiardo!” esclamò facendomi la linguaccia “Io? Bugiardo? Perché?” “Diciamo che vestita come lo sono adesso, con jeans e maglietta, completamente struccata sono…carina” “Non è vero, sei bellissima! Certo non dimostri 25 anni, al massimo 18. Quando ti trucchi e ti vesti più provocante allora diventano legali i commenti che si possono rivolgere ad una maggiorenne!” scherzai.

 

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“Stasera alla cena mi vesto da maggiorenne allora! Mi sono portata un vestitino che è adatto all’occasione e che non ho ancora messo” spiegò “Mmmm interessante” sussurrai appoggiandomi alla rete dietro di me “Occhio, sono ancora in versione minorenne, potrei denunciarti se aggiungi qualcosa!” esclamò. “Non sono così vecchio, andiamo…me li porto bene i miei 28 anni” dissi.

 

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“Uhm sì…dai non sei così malaccio” rispose per poi mettersi a ridere. Andammo a fare i biglietti ed entrammo. Girammo nei vari settori dell’edificio, ammirando alcune specie vegetali ad animali dell’oceano. Evelyn era esattamente come una bambina in un negozio di giocattoli, aveva un’espressione meravigliata e felice, scattava foto praticamente a tutto e non faceva che ripetere cose del tipo: wow, che bello, stupendo, magnifico…ero felice anch’io nel vederla così. Quando lei sorrideva sapeva contagiarmi e la sola sua presenza mi rendeva al settimo cielo. Alla fine del giro ci fermammo nel negozio interno di souvenir e lei vide delle cose che le piacevano. “Comprale se le vuoi!” le dissi “No…non importa. Dovrei andare in bagno, mi aspetti qui?” rispose, annuii e la lasciai andare. Ne approfittai per tornare dentro e le comprai al negozio di souvenir le cose che aveva visto poco prima: penne, lapis, gomme da cancellare e un’agenda, che poteva utilizzare per il suo lavoro. Quando tornò dal bagno gliele porsi “Ma non dovevi! Grazie!” esclamò abbracciandomi “Prego” mi limitai a dire. Era già sera, prendemmo l’autobus e tornammo verso l’hotel. Per fortuna ci toccarono due posti vicini. Lei si sistemò con la schiena poggiata sul mio petto, un po’ semisdraiata e abbandonò la testa sulla mia spalla. Spesso le rubavo qualche bacio o le accarezzavo il viso. Era bellissimo quando sollevava lo sguardo e incontravo i suoi occhi azzurri. Scendemmo alla nostra fermata e raggiungemmo l’hotel, salendo nella nostra camera. Andammo insieme sotto alla doccia, lei voleva più che altro lavarsi mentre le mie idee erano alquanto diverse. Non riuscivo a smettere di toccarla, poggiando le mani sui suoi fianchi o tenendola stretta a me. Ci baciammo diverse volte e iniziai a sperare che il suo osservarmi volesse dire che aveva voglia di fare l’amore. Sfiorai la pelle del suo collo con la punta della lingua e le baciai le spalle. Spostai le mani sul suo seno e la feci avvicinare al muro retrostante, mentre l’acqua ci scorreva addosso. “Kevin…” sussurrò, la sollevai un po’ da terra “Aspetta amore, ti avevo promesso una serata speciale per ringraziarti e…dai non rovinarla” affermò “Beh possiamo sempre festeggiare” “No aspetta. Voglio che tu abbia la pazienza di arrivare al termine della serata…insomma quello è il premio finale!” esclamò sorridendo. Non ero del tutto convinto, le baciai la punta del naso “Sicura?” “Sì” rispose. La rimisi per terra e finimmo di lavarci.

 

NOTE:

Ciao, le vacanze continuano! La coppia sta girando per visitare i luoghi più belli e turistici dell'Australia, ma trova comunque il tempo per ridere e scherzare, per le prese in giro e i momenti più carini e teneri, proprio com'è giusto che sia in una relazione. Credo che dopo due anni di malinconia e di un rapporto tira e molla tormentato, Kevin e Evelyn si meritino proprio un po' di quiete e serenità. Vi saluto, a presto,

Vanessie

   
 
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