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Autore: Mars04    14/12/2018    2 recensioni
Due regni rivali.
Due giovani principi.
I loro destini si incrociano.
Porteranno distruzione o una nuova rinascita?
"Il vostro è quel genere di amore che può ridurre il mondo in cenere o innalzarlo alla gloria.“ -Cassandra Clare
[Chanbaek- Historical AU]
Genere: Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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“Certo che ti farò del male. Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza. Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno. Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza…”
Il piccolo principe - Antoine de Saint-Exupéry



“Pensi di essere migliore di lui, non è vero?” Sibilò il più basso, sorridendo amaramente. La spada ancora ben stretta tra le mani e puntata al collo del giovane re davanti a lui. Il principe lo aveva disarmato con un solo sguardo, uno specchio che rifletteva una rabbia nera che aveva inghiottito qualsiasi luce intorno a sé. La speranza e la fiducia nel mondo della fanciullezza erano state inghiottite dalle tenebre dell’odio e Chanyeol conosceva quella sensazione fin troppo bene. La vita di un re era come una camminata su un lago ghiacciato: elettrizzante, certo, ma estremamente pericolosa. Non poteva permettersi di provare emozioni o, come piccole crepe, si sarebbero allargate attorno a lui fino a farlo sprofondare. “Non lo sono.” mormorò Chanyeol, guardando tristemente il ragazzo davanti a sé. “Io e tuo padre abbiamo commesso lo stesso peccato e non hai idea di quanto me ne pento.” Il re dal mantello color porpora sospirò, abbassando lo sguardo. Rabbrividì al ricordo delle ultime parole del vecchio sovrano di Baekje. “Ogni volta che chiudo gli occhi rivedo il campo di battaglia, sento il pianto disperato dei feriti che implorano pietà.” Continuò il più alto. ”E quando li riapro, e mi guardo allo specchio, non vedo un re degno di rispetto e onore ma un assassino.” Non sapeva perché stava raccontando così tanto di sé a quel ragazzo ma, nel profondo del suo cuore, sentiva di avere una sorta di legame con il principe. Il giovane vestito di celeste abbassò leggermente la spada, la sua espressione velata dallo sconforto e dalla paura. “E adesso cosa farai? Ti dovrai liberare anche di me, no?” Il re di Silla avanzò di un passo verso Baekhyun, che spaventato, riportò l’arma in posizione di difesa. “Ho promesso a tuo padre di non farti del male, verrai con me a Silla e vivrai a palazzo sotto la mia protezione.” “Non penserai davvero che accetterò di diventare il tuo trofeo di guerra personale.” Ringhiò il principe, allontanandosi dall’altro ragazzo. “Credi di avere altra scelta?” rispose il più alto con tono beffardo. “Come pensi di sopravvivere con un regno distrutto e il tuo palazzo circondato dai miei uomini?” Baekhyun si ritrovò con le spalle al muro. Il sovrano della fenice aveva ragione, l’unica via di uscita, che non fosse la morte, era accettare la sua proposta.

La spada del principe cadde a terra, riecheggiando nel silenzio.
 
Questa non è una sconfitta ma solo l’inizio di una battaglia più grande, si disse, mentre seguiva il re fuori dalla sala del trono.
 
“Dove cavolo è finito Chanyeol?!” Esclamò Jongin. Il generale stava facendo avanti e indietro da un’estremità all’altra della tenda. “Lo sapevo che sarei dovuto andare con lui, lo sapevo, lo sapevo.” Borbottò il ragazzo, tornando a sedere sulla piccola branda al centro della stanza. “Forse, se tu restassi a riposo come ti ho detto, potresti tornare a fare il suo cagnolino da compagnia prima.” Lo canzonò Kyungsoo. Il medico, impegnato a ripiegare delle garze, alzò lo sguardo verso il soldato. “E non ti preoccupare, Chanyeol è più che capace di badare a sé stesso.” Concluse il più basso, lasciando da parte il suo lavoro e avvicinandosi al ragazzo dalla pelle dorata per poi sedersi accanto a lui. “lo so ma mi sento così inutile qui.” Sbuffò Jongin, stendendosi sulla brandina. “Magari se qualcuno mi concedesse un altro po’ di coccole, il tempo passerebbe più velocemente.” Disse il più giovane, sfoderando un’espressione da cucciolo per convincere l’altro ragazzo. “Jongin, non-” Il curatore non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò sdraiato accanto al generale. Il giovane lo aveva tirato verso di sé per un braccio e adesso lo guardava con fare divertito. “Non possiamo continuare così, lo sai?” Sussurrò Kyungsoo, guardando il ragazzo a fianco a lui. “Così come? Non stiamo facendo nulla di male.” Disse Jongin, guardando il più basso con dolcezza e allungando una mano ad accarezzargli una guancia. “Tu sei un nobile, Jongin. non un povero medico come me.” Il ragazzo dagli occhi scuri si ritrasse dal tocco del soldato. “In più hai una promessa sposa che ti aspetta a Silla. Non capisci che non può continuare questa cosa?” L’espressione del più piccolo si fece più seria. “Lo sai che non la amo e non la amerò mai. L’unica cosa che voglio ora è scoprire ogni piccolo aspetto di te…” Un soldato entrò nella tenda, interrompendo le parole di Jongin. I due ragazzi si misero a sedere di scatto. “Generale, Vostra maestà è appena tornato da Sabi.” Il più alto si lasciò scappare un sospiro di sollievo. “Grazie, Moonkyu.” I due giovani si alzarono dal loro giaciglio e uscirono dalla tenda. Davanti a loro si stagliò il loro migliore amico in sella al suo cavallo nero. i suoi soldati si erano radunati intorno a lui e guardavano incuriositi la novità che il re aveva portato con sé. Dietro le spalle del sovrano faceva capolino un altro ragazzo. Doveva essere alto all’incirca come Kyungsoo, Pensò Jongin. Le sue vesti di seta pregiata e il suo portamento indicavano che si trattasse di un nobile. Chanyeol scese da cavallo e porse una mano verso l’altro giovane. “Sono basso ma so scendere da cavallo, grazie.” Il ragazzo ignorò la mano del re e scese dall’animale con un piccolo balzo. “Sei tornato, finalmente” Il guerriero regalò un sorriso radioso all’amico. “Ti sono mancato?” Ricambiò il sorriso il ragazzo dal mantello color porpora, facendo l’occhiolino al suo ex compagno di giochi. Il sovrano lanciò un’occhiata al giovane vestito di turchese accanto a lui e si ricompose. “Generale Kim, vi presento Byun Baekhyun, principe di Baekje.” Jongin lanciò uno sguardo confuso al re per poi inchinarsi davanti al principe. “E’ un onore conoscervi, vostra altezza.” Il ragazzo in questione annuì e mormorò una risposta; La sua espressione lasciava trapelare tutto il rancore che provava nei confronti delle persone che lo circondavano. “Kyungsoo, per favore, accompagna il principe nella mia tenda. Immagino avrà bisogno di riposare dopo il lungo viaggio.” Disse Chanyeol, rivolgendosi all’amico che per tutto il tempo era rimasto a fianco di Jongin. “Come volete, Vostra maesta.” Annuì il medico, inchinandosi verso il più alto. Baekhyun lanciò un’ultima occhiata al re per poi affrettarsi a seguire il ragazzo davanti a lui. Il monarca guardò i due giovani allontanarsi per poi fare cenno al suo più fedele compagno di seguirlo. “Che cosa significa che quel ragazzino è il principe di Baekje!?” Sbottò il generale, affrettandosi a seguire l’amico. “Significa proprio quello che ho detto, non è difficile da capire.” Chanyeol camminava verso il limitare dell’accampamento con passi decisi, il viso corrucciato in un’espressione nervosa. ”Perché l’hai portato con te?” A quelle parole il re si fermò e si girò lentamente verso Jongin. “Suo padre prima di morire mi ha chiesto di risparmiargli la vita.” Abbassò lo sguardo, deglutendo rumorosamente. “Ha i suoi stessi occhi, Io non-“ Chanyeol scosse la testa e rialzò lo sguardo. Il rimorso che Jongin vide in quegli occhi tanto famigliari gli spezzò il cuore. Da quanto tempo quelle due perle nere non rispendevano di quella gioia contagiosa che li aveva caratterizzati per tanti anni? Quella vita non faceva per Chanyeol. Reprimere tutti quei sentimenti e mostrarsi forte davanti a qualsiasi cosa avevano logorato l’animo gentile del giovane re. Jongin si avvicinò a lui e lo abbracciò stringendolo a sé. “Qualsiasi cosa succeda ricordati che puoi contare su di me.” Sussurrò il generale. “Io ci sarò sempre, Chanyeol.”
 
 
Baekhyun se ne stava seduto al centro della tenda del re. L’alloggio provvisorio del re era abbastanza semplice, i drappi della tenda erano color panna e quel poco mobilio presente riprendeva i colori della sua famiglia.  Kyungsoo si muoveva da una parte all’altra della stanza cercando qualsiasi cosa tornasse utile per il nuovo arrivato. “Non c’è bisogno di tutto questo, davvero.” Esordì il principe. “Vostra maestà mi ha ordinato di prepararvi un giaciglio per la notte e io lo farò.” Il ragazzo vestito di celeste fece per parlare nuovamente ma venne interrotto dal più basso. “Non vi odio, se è quello che state pensando, non ne ho nessun motivo.” Il medico sistemò alcune coperte, lisciandole con cura. “E non mi sento obbligato a servirvi, se non avessi voluto sarei già andato via molto tempo fa.” Kyungsoo accennò un sorriso, girandosi a guardare il principe. “Grazie.” Mormorò Baekhyun, ricambiando il sorriso per poi lasciarsi scappare uno sbadiglio. “Adesso vi lascio riposare, vi aspetta un lungo viaggio domani.” Detto questo il ragazzo si ritirò salutando il nobile con un inchino. Il principe di Baekje si avvicinò a quel letto improvvisato e si stese. Chiuse gli occhi e si lasciò scappare un sospiro di sollievo. La stanchezza lo abbracciò e lo trascinò con sé in uno stato di dormiveglia.
Il principe riaprì gli occhi solo qualche ora dopo. Il suo sonno era stato disturbato dai ricordi di suo padre e dalla paura per ciò che sarebbe successo una volta arrivato a Silla. Lo avrebbero condannato a morte o sarebbe riuscito a sopravvivere? Di chi si poteva veramente fidare? Baekhyun si mise a sedere e si guardò intorno. Scorse il re della fenice dormire su un altro giaciglio poco distante da lui. Doveva essere rientrato da poco, pensò il ragazzo. L’ erede di Baekje si alzò in piedi e sgattaiolò fuori dalla tenda, cercando di fare meno rumore possibile. L’aria fredda della sera gli scompigliò i capelli. Si sedette a terra poco distante e alzò gli occhi al cielo. Forse le stelle gli avrebbero portato consiglio schiarendo i suoi pensieri. “Che cosa devo fare?” Sussurrò a quelle compagne luminose che lo guardavano dall’alto. “Cosa stai facendo qui?” Una voce profonda lo fece sussultare. Si girò e vide quello che riteneva il suo più grande nemico avanzare e sedersi accanto a lui. “Non riuscivo a dormire.” Rispose il più basso, alzando le spalle. “Beh, siamo in due.” Disse Chanyeol, sospirando e alzando a sua volta gli occhi verso il cielo. “Sono bellissime, non è vero?” Continuò il sovrano, accennando un sorriso. “Quando ero piccolo, io e mia sorella ci divertivamo a cercare tutte le costellazioni e a inventarci storie su di loro.” Il più basso si lasciò scappare un sorriso.“A Baekje si dice che ogni grande re del passato diventi una stella e che continui a vegliare su di noi da là su.” Baekhyun abbassò lo sguardo e scosse la testa. “Non so nemmeno perché ti sto raccontando tutto questo.” Il principe si alzò in piedi e fece per rientrare nella tenda. “Baekhyun.” Lo chiamò il più altro, mettendosi in piedi. ”Ti ho già detto che mi dispiace enormemente per quello che ho fatto, io non-“ “Non dirmi che non volevi perché sappiamo tutti e due che stai mentendo.” Lo interruppe il principe, guardandolo freddamente, per poi rientrare nella tenda con passo svelto. Il giovane re lo seguì dentro e gli si parò davanti “Non dobbiamo per forza continuare a essere nemici.” Il tono del re divenne più duro. “Hai bisogno di me per sopravvivere quanto io ho bisogno del tuo appoggio per tenere in piedi il regno, lo sai benissimo.” Baekhyun si avvicinò di più al re. I loro sguardi, incatenati tra loro, si sfidavano. “Farò tutto quello che desiderate, mio signore.” Mormorò il principe con tono suadente. “Ma non avrete mai il mio perdono.” Concluse il più basso, le parole iniettate di veleno. Il re guardò il principe allontanarsi da lui. Tutti gli sforzi per conquistare un po’ della sua fiducia erano precipitati, come il giovane Icaro era caduto verso la rovina, dopo essersi avvicinato troppo al sole.


Angolino di quella ritardataria dell'autrice: Sono finalmente tornata con un nuovo capitolo! Mi dispiace immensamente avervi fatto aspettare così tanto ma lo studio mi ha tenuto parecchio impegnata. Spero che il capitolo vi piaccia e vi ringrazio per aver prestato la vostra attenzione alla mia storia. Arrivederci al prossimo capitolo!
  
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