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Autore: SkyDream    15/12/2018    8 recensioni
Natsu e Lucy sono cresciuti, lentamente si stanno accorgendo di come i loro corpi e i loro spiriti si stiano cercando quasi con disperazione. Proprio quando sembra che tra i due sia sbocciato qualcosa, però, l'ennesima catastrofe minaccia di abbattersi su Magnolia e sulle gilde più potenti.
Non solo Natsu dovrà sacrificare sè stesso, ma capirà quanto un legame d'amore possa unire o distruggere tutto. L'affetto, quel sentimento che aveva sempre visto come la forza che muoveva tutto, gli si ritorcerà contro.
-Dal capitolo 1-
Lucy, qualche giorno dopo, pensò che quella mattina, se avesse saputo come sarebbero andate le cose, si sarebbe permessa di piangere almeno un po’.
Avrebbe chiesto a Natsu di stringerla forte
Perché non dimenticasse mai
Il calore dei suoi abbracci.
[Completa]
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 6

 
Il sole era da poco sorto su Magnolia illuminando con i primi raggi le case e i fiumi. I cittadini più mattinieri avevano aperto le finestre per far prendere aria alle stanze, i panettieri si erano alzati per infornare le pagnotte che avevano riposato tutta la notte.
Sarebbe stata una mattina qualsiasi, se l’intera cittadina non fosse andata nel panico.
Le strade si stavano lentamente riempiendo di una sostanza verde e tossica dall’aspetto orrido.
Al centro del Gran Canale, la strada che portava alla Fairy Tail, tre uomini mantellati marciava a volto coperto. Ad aprire il corteo vi era un signore alto ed elegante, vestito con un abito di taglio costoso.
Il viso era coperto da una maschera candida, inespressiva, al posto degli occhi vi erano disegnati due orbite vuote.
Quando l’uomo arrivò alla gilda, tutti i maghi furono svegliati all’improvviso.
 
«Cosa diamine è stato?!» Gray saltò giù dal letto con in dosso solo un paio di mutande nere, il suo primo pensiero fu quello di scendere al dormitorio delle ragazze dove già Evergreen aveva preso a strillare.
Natsu invece non capì subito quello che stava succedendo, si sedette sul letto e svegliò Happy nel tentativo di venirne a capo. Sentiva parecchie persone urlare per il corridoio e l’intera gilda tremava come se fosse smossa da un terremoto.
Provò una leggera nausea.
«Natsu, guarda fuori!» Happy aveva spiaccicato il musetto contro il vetro come se, in quel modo, potesse avvicinarsi di più  a quella sostanza orripilante.
«Deve essere Lord Eyeless! Quanti giorni sono passati da quando siamo finiti lì dentro?» chiese Natsu mentre si precipitava verso l’androne.
«Tre giorni!» rispose l’altro seguendolo; le urla aumentarono e una fiammata blu - così potente da inondare perfino il pavimento del secondo piano - li costrinse a fermarsi un metro prima delle scale.
Natsu saltò dentro il foro che si era creato finendo perfettamente al centro della sala. Un’altra fiammata scura per poco non lo centrò in pieno, riuscì per un pelo a stendersi a terra e a vedere la faccia stravolta del suo amico.
«Romeo, dannazione, sta’attento!» urlò verso di lui senza preoccuparsi del contesto.
«Natsu Dragoneel?» lo chiamò con tono sorpreso una voce che ben ricordava. Natsu si voltò verso il suo nemico.
Lord Eyeless teneva Wendy per il collo, quasi fosse in procinto di spezzarglielo, la ragazza dormiva serenamente e il suo corpo - seppur non esile come un tempo- appariva indifeso mentre quel disgustoso muco verde lo ricopriva interamente.
Romeo continuava a ringhiare, sembrava aver perso del tutto il senno e gli occhi infiammati non avevano nulla da invidiare a quelli di un vero drago.
«Lasciala andare!» urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, le mani continuavano a bruciare e le lingue di fiamme non accennavano a fermarsi.
Lord Eyeless non fece altro che ignorare le richieste del ragazzo avvicinandosi invece con più attenzione all’altro mago. Natsu non abbassò lo sguardo e sostenne quello del suo nemico.
«Ti ho ucciso con le mie stesse mani, Salamander. Dovresti essere all’altro mondo.» disse quello con la solita voce profonda e il tono ancora sorpreso.
«Non ci crederai ma sono della tua stessa opinione. Eppure dovresti sapere che uccidere un drago non è semplice e nemmeno vedersela con i suoi figli!» Natsu si circondò di fiamme come avvertimento, senza però riuscire ad allontanarlo.
Sentì dei passi che si avvicinavano alle sue spalle, riconobbe tutti i suoi amici senza voltarsi.
«L’ultima volta sei stato fortunato, Senza Faccia, ma oggi non ci farai fuori con i tuoi trucchetti da quattro soldi!» esclamò Gray posizionando un pugno sul palmo e preparando un Ice Make.
Accanto a lui vi erano Lluvia, Erza e Gajeel. Romeo non si era mosso nemmeno, rimanendo fermo sul posto solo per imposizione di Natsu che aveva rivolto un palmo verso di lui.
Ci fu un momento, un solo singolo istante, in cui Natsu si domandò dove fosse Lucy. Che non fosse stata svegliata da quel frastuono?
Quel pensiero volò via subito, tutte le sue energie convogliarono verso le mani, pronte a incenerire quel folle che ancora teneva Wendy per il collo.
Il mago si scagliò contro di lui che, con un solo movimento dell’altra mano, fece apparire dell’altra sostanza verde, subito congelata da un prontissimo Gray.
Natsu lo colpì in viso, senza riuscire però a far cascare la maschera. Wendy crollò a terra, inerme, poi fu scagliata contro il muro da un calcio di Lord Eyeless.
Romeo emise un verso quasi animalesco, aveva i muscoli del viso irrigiditi per la rabbia e si era circondato di fuoco come il suo mentore, pronto a uccidere il nemico.
«Prenditi cura di lei, brucia via ogni singola cellula di quella schifezza.» gli disse Natsu mentre prendeva il Lord per il colletto e lo piazzava contro il muro di legno.
 
***
«Lucy, ne sei davvero sicura?» chiese Loki passandole un fazzoletto contro la fronte. Aveva l’espressione preoccupata seppur nascosta dalle lenti azzurre.
«So cosa significa lottare insieme a chi si ama, Loki, tu e Aries sarete di buon aiuto. Mi dispiace non poter scendere con voi, ma devo limitarmi se non voglio che Natsu rimanga all’asciutto di magia.» si giustificò lei abbassando lo sguardo verso il piano sottostante.
Era stata svegliata all’improvviso da una forte scossa e da un boato, per un momento aveva creduto che l’intera gilda stesse venendo giù. Quando era uscita nel corridoio aveva visto Gray urlare e Lluvia seguirlo senza preoccuparsi nemmeno di coprirsi, era scesa con solo una maglia lunga.
Lucy aveva pensato di scendere con loro per vedere cosa stava succedendo, quando Natsu le passò davanti correndo. Era così intento a seguire quei rumori da non accorgersi di lei.
E dire che invece, al contrario suo, Lucy era rimasta tutta la notte a pensarlo e a pregare perché quella follia funzionasse sul serio. Aveva così tanta paura da non riuscire a chiudere occhio se non nelle prime ore del mattino, quando poi l’intera città era stata allertata.
Lucy si era sporta dalla stanza per raggiungerlo e scendere insieme a lui, convinta di poter collaborare come prima, invece era stata costretta a fermarsi. Un enorme foro aveva spezzato il corridoio in due e Natsu si era fiondato lì dentro per finire direttamente nell’androne.
Non si era preoccupato di accertarsi che stesse bene, né si era voltato per cercarla pur sapendo quale fosse la sua stanza.
 La ragazza non capì bene cosa la fece rallentare, ma non si pentì di averlo fatto.
Appena Natsu si infiammò, letteralmente, da capo a piedi lei sentì le sue gambe perdere stabilità finendo seduta a terra.
Le vorticavano gli occhi.
Poteva seguire lo scontro sottostante dal foro che si era creato, seppur non riuscisse a vedere più di una porzione della stanza. Ogni volta che Natsu scattava o infiammava le mani, lei si sentiva un po’ più debole.
«Diamine, di questo passo non resisteremo più di qualche minuto!» pensò stringendo il bordo di legno rotto tra le dita.
Natsu continuava a parlare contro Lord Eyeless senza nemmeno voltarsi. Senza preoccuparsi minimamente per lei. La cosa la ferì profondamente, soprattutto dopo le notti passate vicini - sempre più vicini - che le avevano fatto credere che lui potesse provare qualcosa.
Poi, come se potesse risolvere tutto, si era maledetta per aver fatto pensieri simili durante uno scontro simile e aveva chiamato gli Spiriti Stellari per poter dare una mano in qualche modo.
Loki, come ben sapeva già prima di aprire il portale, non l’aveva presa per niente bene.
Nonostante fosse anche Aries abbastanza contrariata, decisero di comune accordo di collaborare per evitare di far affaticare troppo la loro amica e padrona.
O, come la chiamava sempre Aries, la loro Stella Protettrice.
«Mamma?» una vocina infantile si sparse per il corridoio. Asuka camminava radente il muro con un fagotto tra le piccole braccia, tentava di nascondere le lacrime nonostante fosse palesemente impaurita.
Appena vide Lucy le corse in contro senza mollare mai il fagotto arrotolato. Quando fu abbastanza vicina Lucy si accorse di cosa - o meglio, di chi - teneva in braccio.
«Emma?».
 Asuka le poggiò la piccola Redfox sul seno e poi cercò conforto in un grezzo abbraccio. Scoppiando in lacrime chiese se avesse visto la sua mamma o il suo papà, li aveva cercati dappertutto ma aveva trovato solo Lily che gli aveva chiesto di portare via Emma, tutti gli altri sembravano spariti.
Lucy le chiese di fare silenzio spiegandole che dovevano essere scesi sotto per poter combattere e proteggerla, poi si alzò in piedi seppur a fatica e la tenne per una mano mentre con l’altra stringeva la più piccola.
«Dove stiamo andando, Lucy?» chiese Asuka asciugandosi i lacrimoni con una manica.
«Andiamo a cercare Will. Se hai trovato Emma da sola, suo fratello deve esserlo pure ed è pericoloso».
«Non era sola! E’ stato Lily a darmela tra le braccia» le rivelò senza mollarle la mano.
Asuka fu di grande aiuto e sostegno, soprattutto morale, e riuscì ad aiutare Lucy nella ricerca - che le sembrava sempre più estenuante - del piccolo Redfox.
Lo trovarono nell’ultima stanza del dormitorio maschile, dove tutto era stato ricoperto dalla sostanza appiccicaticcia. Levy sembrava addormentata e stringeva al petto suo figlio che continuava a piangere. Lily era a terra apparentemente senza vita.
Doveva aver cercato di portare in salvo i gemelli.
Lucy si sforzò di non lasciarsi andare alla commozione.
Si avvicinò a Levy togliendole il figlio dalle braccia e cercò di svegliarla come potè. La ragazza emise un lamento lungo, poi le sussurrò qualcosa. Forse chiamava Gajeel.
Lucy si accertò che entrambi i suoi amici fossero vivi e solo storditi, strinse a sé i gemelli senza sapere dove portarli.
I suoi pensieri furono interrotti da un rumore di passi e da una risata cristallina.
«Ti potevo ben sentire, Heartphilia. E’ un peccato che anche tu debba andarci di mezzo, mi interessano solo i piccoli Draghetti dai grandi poteri».
Una ragazza entrò nella stanza, con un movimento della mano portò indietro la lunga chioma ebano e rivelò un corpo sinuoso.
Attorno agli occhi comparivano delle squame di serpente.
«Cosa vuoi da noi? Loro sono solo bambini!» Lucy, in qualche modo, strinse a sé anche Asuka che teneva Lily tra le piccole braccia.
Non poteva fare nulla, aveva i gemelli e non poteva aprire più nessun portale.
Aveva con sé la Fleuve d'étoiles, ma come usarla?
La donna fece vibrare la lingua biforcuta nella sua direzione, si avvicinò sempre di più trasformando la parte bassa del corpo in una coda di serpente ed emettendo un lungo sibilo accompagnato dal movimento ondeggiante della testa.
Lucy aveva sempre provato una paura morbosa per i rettili, ma ingoiò il grumo che le si era formato in gola e strinse di più a sé i bambini.
Poi, all’improvviso, una scritta le si materializzò davanti gli occhi. Subito prese fuoco facendo allontanare la bestia, senza però colpirla.
 «Posso sentire i tuoi movimenti, McGarden!» le disse uscendo la lingua con un sibilo di dissenso e, al tempo stesso, di sfida.
«Allora riesci a sentire anche le mie intenzioni? Emma e Will non sono solo figli di un Dragon Slayer, sono anche figli miei, ricordalo!».
Levy si tirò su seppur a fatica, i morbidi capelli turchesi erano attaccati al viso, al collo ed in parte al seno. Era quasi totalmente a corto di energia, ma le bastò dare uno sguardo a Lucy per infonderle coraggio e per chiederle di proteggere lei e i bambini.
Levy prese i suoi figli tra le braccia lasciando libera la sua amica che prese in mano la frusta e si rialzò in piedi.
«Toh, l’Ignobile Schiavista non evoca i suoi poveri sudditi e combatte in prima linea? Hai dato poco da mangiare a quelle carogne?» la donna rise, quella risata che ricordava il rumore dei sonagli.
Poi Lucy si ricordò dove l’aveva sentita: era la risata di quella donna.
 
«Pensate che sono riuscita perfino a svestirlo e a carezzargli la guancia! Sembrava un bambino!».
 
Era la donna che aveva ucciso Natsu, che l’aveva svestito e lo aveva accarezzato prima di abbandonarlo con un telo in un angolo sporco della stanza in fin di vita.
Per un momento Lucy pensò che sarebbe svenuta, la lotta stava senz’altro continuando lì sotto e le sue energie stavano scemando sempre di più.
Nonostante ciò impugnò la frusta pronta a bloccarla.
 
***
«Natsu!» Gajeel si accertò che il suo amico stesse bene, lo vide rialzarsi da terra e asciugarsi il labbro che si era morso durante l’impatto. Il Dragon Slayer grugnì e attaccò Lord Eyeless con un pugno d’acciaio.
Intanto, durante lo scontro con il mago folle, si era presentato un suo scagnozzo alto e biondo. Aveva il potere dell’Ice Make e Gray aveva subito capito chi era stato rapito e ucciso per poter creare quella lacrima. I suoi sospetti erano poi stati confermati dal nemico che non aveva perso tempo per girare il coltello nella piaga.
Senza scomporsi, lui e Lluvia avevano dedicato anima e corpo a quello scontro per poter vendicare la morte di Lyon. Loro amico e fratello.
Gajeel e Natsu stavano lottando contro il Lord, anche Erza aveva contribuito prima di essere stata sopraffatta da quella sostanza che le aveva tolto buona parte dell’energia.
Aries e Loki, esausti, erano rientrati nel portale pochi minuti prima.
Romeo aveva portato via Wendy promettendo di prendersi cura di lei e di cercare Levy e i bambini per portarli al sicuro.
Mentre saliva le scale per allontanarsi dal luogo dello scontro, aveva però sentito dei rumori sospetti.
 
***
La donna serpente continuava a sghignazzare di fronte a Lucy e alle sue evidenti difficoltà nel lottare. Aveva la fronte imperlata di sudore, ma non si era arresa e continuava a schioccare la frusta magica nella sua direzione per proteggere Levy e gli altri.
La donna le lanciò uno sputo acido, velenoso, che riuscì a scioglierle parte della scarpa destra. Indietreggiò nonostante la stanza fosse ridicolmente stretta per una lotta simile.
Passarono alcuni minuti prima che una vampata arcobaleno aprisse parte del muro.
«Credo che Ojīchan non la prenderà tanto bene» affermò il mago entrando in modo alquanto plateale dal varco di legno. Lucy si voltò chiamando il nome di Natsu quasi fosse un sussurro.
Gli occhi, poi, rivelarono una leggera delusione nel constatare chi fosse.
«Romeo!» Asuka, tanto affezionata al ragazzino che aveva sempre visto come un fratello maggiore, gli corse incontro noncurante delle conseguenze.
La donna rettile emise un sibilo e, senza perdere l’occasione, fece per attaccare la bambina.
«Ferma lì tu, non posso sprecare tempo con te.» Romeo fece da scudo alla piccola e ricacciò indietro il veleno con una vampata rossa, poi chiese a Lucy di tenerle occupata la bocca con la frusta magica.
La donna aveva i poteri di Cobra e sentiva davvero ogni movimento, nonostante ciò stare dietro Lucy, Romeo e Levy - che continuava a sostenere i ragazzi con piccole magie - non era per niente facile.
Romeo le piantò una Rainbow Fire in pieno petto, facendo esplodere delle fiamme di mille colori brillanti. Era esausto, ma felice di aver protetto la sua piccola maga.
Lucy si lasciò cadere a terra, anche lei senza forze, mentre guardava Asuka stringersi al petto del suo amico.
«Che ci fai qui sopra? Credevo stessi aiutando Natsu!» chiese Lucy mentre riavvolgeva la frusta.
«Ho portato qui Wendy, è ferita ma non sembra in pericolo, vorrei tornare lì sotto ma anche Levy sembra-» Romeo andò in contro alla ragazza che tentava di alzarsi tenendo stretti i due gemelli. Si poggiava al muro riuscendo a stento a stare in piedi.
«E’ meglio andare tutti in una stanza, ho la sensazione che questa lotta conterà tanti feriti.» affermò Lucy riprendendo i piccoli in braccio mentre il suo amico sosteneva Levy. Lily cominciava a prendere coscienza mentre Asuka lo teneva stretto al suo petto.
Quando arrivarono nell’ex dormitorio femminile videro Wendy dormire su un letto, la viscida bava le aveva sporcato i capelli e i vestiti, seppur il viso sembrasse essere stato pulito meticolosamente.
«Ho chiesto a Loki e Aries di aiutare Natsu, sono ancora sotto?» chiese Lucy chiudendo la porta per far sentire il lamento dei più piccoli.
Romeo scosse la testa in senso di diniego, le rivelò che erano stati sconfitti facilmente e che sembravano stranamente deboli, quasi senza magia. Natsu però aveva approfittato della distrazione per poter infliggere un colpo abbastanza forte a Lord Eyeless, tanto da fargli crepare la maschera.
Lucy sorrise, fiera dei suoi amici Spiriti che si erano offerti nonostante non fossero al massimo delle loro capacità.
Guardò di nascosto la barra argentata tatuata sul polso. Era molto al di sotto della metà, Lucy sentì un groppo d’ansia attanagliarle la gola.
«Lucy, mi dai una mano con i bambini?» Levy si era seduta sul letto ripulendo i bambini da quella sostanza velenosa, non aveva nemmeno pensato a sé stessa col risultato che appariva sempre più pallida.
 
***
Natsu fece divampare le fiamme tra i palmi delle mani, sentiva attorno a sé i suoi amici che continuavano a combattere al suo fianco e a fianco di Gray, ancora alle prese con quel mostro.
«Non ti permetterò di uccidere altri maghi per soldi! Le vite umane non hanno prezzo, folle!» Natsu attaccò come una furia, gli occhi ardenti riflettevano il colore del fuoco che lo aveva inondato.
Si fiondò contro il nemico con un pugno magico tanto potente da sfondare il muro e far finire il nemico oltre. La maschera si crepò ulteriormente mostrando appena il ghigno soddisfatto dell’uomo.
Natsu fece per colpirlo ancora, come un treno in corsa, pensava a Gray che aveva perso Lyon - suo fratello - e a tutti i maghi che aveva affrontato e con cui avrebbe voluto combattere ancora.
Si caricò nuovamente, dalle sue fiamme cominciarono a nascere dapprima scintille, poi vere e proprie stelle celesti. Natsu si guardò i palmi, le fiamme rosse cozzavano con le scintille e le stelle fredde che divampavano attorno.
«Ma che diamine?» Si sentiva improvvisamente più forte, seppur sentisse che la sua magia aveva qualcosa di decisamente strano.
Non sentiva dentro il corpo la solita energia bollente, ma era tiepida, quasi stemperata con qualcosa di freddo.
Non si fece più domande e passò all’attacco, facilmente schivato da Lord Eyeless che gli lanciò contro altro muco verde piantonandolo ai suoi piedi, poi ridendo sguaiatamente diede un calcetto al ragazzo incollato a terra.
«Mi piacerebbe giocare un altro po’ con te, Salamander, ma ero venuto qui per portare via i Dragon Slayer più grandi e quelli più piccini.» disse ripulendosi le maniche e rivolgendo lo sguardo ad un Gajeel infervorato e ferito.
«Spero che al piano di sopra la mia principessa sia riuscita a prendere le nostre prossime vittime, tornerò molto presto a farvi visita. Sappi che posso inglobare in me anche il tuo potere, Drago di fuoco. Vale milioni e milioni di Jewel ma credo di essere disposto a perdere un po’ di denaro per mostrarti che nella vita ci sono altre cose oltre di esso, come il potere».
Rise ancora e si incamminò per tornare al covo. Natsu fece per inseguirlo ma fu fermato da Erza, che lentamente aveva ripreso conoscenza.
«Non andare!» La ragazza si sollevò a fatica usando la sua spada come perno, scostò di lato i capelli e si trascinò accanto a Natsu che era rimasto fermo a guardarla.
«Credo che Lucy abbia qualcosa da dirti riguardo a quello.» gli rivelò indicando i palmi ancora scintillanti.
«Non l’ho vista, è successo qualcosa?» Natsu le rivolse uno sguardo carico d’ansia e poi cominciò a cercare la sua amica notando solo come la gilda fosse stata ridotta in un cumulo di macerie e gente ferita.
«Ho sentito la sua voce al piano superiore, credo ci siano anche Wendy e Romeo».
Erza fece cenno di salire a controllare, Gajeel sembrava essersi ripreso ed era corso a cercare sua moglie.
Gray era a terra, esausto dalla lotta che lo aveva visto vincitore, ma era stremato dalla notizia della morte di Lyon e con gli occhi vuoti aveva poggiato la testa sulle cosce morbide di Lluvia che non smetteva di piangere. Il cielo cominciava ad annuvolarsi sempre di più.
Natsu salì al piano superiore cercando di non cadere dentro le voragini che si erano formate lungo il corridoio.
Vide Lucy appoggiata allo stipite della porta, a stento si reggeva in piedi.
Lo chiamò con gli occhi lucidi e gli circondò le braccia attorno al collo stringendolo a sé.
Natsu, inizialmente sorpreso da quel gesto d’affetto, portò una mano sulla sua nuca e poggiò la fronte contro la sua scoprendola calda.
«Va’ tutto bene, Lucy?» chiese dimenticandosi della lotta, della gilda distrutta, delle sue ferite.
«Ora sì.» Lucy aveva bisogno di sentirlo accanto a sé, vivo, per ricordarsi a quale causa si era prostrata e per cosa stava lottando.
«Non ci crederai mai, è successa una cosa stranissima al mio fuoco!» Natsu non smetteva di carezzarle i capelli, dando solo una rapida occhiata tutto attorno per assicurarsi che nessuno fosse in pericolo. Poi era tornato a dedicarle la sua attenzione beandosi del suo sguardo che eclissava ogni altra cosa e sembrava vedere solo lui.
Era sempre stato egocentrico, Natsu, adorava stare al centro dell’attenzione.
Eppure, con Lucy, più che un desiderio gli appariva un bisogno.
 
Lucy aveva lentamente ritrovato le energie
Nel calore di quell’abbraccio
Che aveva il sapore di un legame fin troppo stretto
Non poteva nasconderglielo a lungo
Ciò che credeva fosse il motore della vita
Avrebbe finito per spegnerla.

Angolo autrice: Salve a tutti! Come previsto dalla mia tabella di marcia, la storia dovrebbe concludersi giorno 29 e sono previsti vari "spin off" con Gajeel e Levi, Natsu e Lucy e una storia extra che vedrà protagonisti Gray e Lluvia.
Si prospetta un 2019 carico di idee, come riusciranno?
Riuscirà SkyDream a scrivere e studiare per la sessione d'esame?
-Questi e altri dubbi si paleseranno presto!-
-Per spoiler, disegnini random, aforismi e quant'altro potete seguirmi sul mio profilo insta!-
-Per una chiacchierata sono sempre disponibile, soprattutto a tema fandom! Cercatemi se vi va ^^ -

 
   
 
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