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Autore: darkroxas92    16/12/2018    3 recensioni
E se Harry Potter fosse finito per sbaglio nel mondo di Fairy Tail durante la sua infanzia? E se fosse stato accolto proprio nella gilda numero uno di Fiore? E se un giorno Albus Silente riuscisse a ritracciarlo, chiedendogli di tornare nel suo mondo d’origine? Come si svilupperà la storia del mago più famoso della comunità magica con queste premesse?
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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73: La fine della battaglia tra fate! Esilio e riunioni
Capitolo 73: La fine della battaglia tra fate! Esilio e riunioni

Harry strizzò gli occhi un paio di volte, per poi cominciare a mettere fuoco.
“Lis…” Mormorò, portandosi inconsciamente una mano sopra la sua cicatrice sulla fronte, intorno alla quale il tatuaggio brillò per qualche secondo, prima di spegnersi.
“Harry!” Esclamò Neville, raggiungendolo. “Tutto bene?”
“Sì… solo… solo uno strano sogno…” Rispose lui, per poi voltarsi verso Erza, che si stava rialzando.
“Ugh… prendere tutta quella magia assieme non è stata affatto un’esperienza che desideravo…” Si lamentò la maga, sorridendo. “Ma almeno siamo riusciti nel nostro intento!”
Majutsu annuì, per poi voltarsi verso la cattedrale.
“Già! E ora vediamo di farla finit-”
Il mago dagli occhi verdi non riuscì a terminare la frase che il portone della cattedrale esplose, scagliando attraverso i suoi frammenti Natsu e Gajil, entrambi fumanti e ricoperti di diverse ustioni, i quali caddero di fronte a loro.
“Maledetti…” Fece la voce di Luxus, il quale zoppicò attraverso l’uscita, anch’egli coperto da diversi lividi e tagli. “Non pensavo che due simili moscerini sarebbero riusciti davvero a costringermi ad usare il mio asso nella manica.”
“Che ti prende? Sei furioso solo per questo, falso?” Ridacchiò Gajil, rialzandosi, mentre anche Natsu si rimetteva seduto, pulendosi con il braccio del sangue sul volto.
“Non osare chiamarmi così!” Ruggì Luxus, scagliando dal suo corpo diversi fulmini. “Sono molto più potente di voi vecchi Dragon Slayer! Sono il più forte di tutti!!!”
A quella frase Erza e Harry spalancarono gli occhi.
“Cosa intende dire?” Domandò Neville a Natsu.
“Non sappiamo come… ma pare che anche Luxus sia un Dragon Slayer.” Rivelò. “Anche se ha ammesso che non ha imparato la magia da un drago.”
“Perciò è solo un falso!” Ribadì Gajil. “Ed è ora di dimostrargli che cosa può davvero fare un vero Dragon Slayer. Non è così, Salamander?”
“Ben detto!”
“E cosa sperate di fare? Mi avete già attaccato assieme, e non è servito a nulla! Ora vi annienterò una volta per tutte!”
“Fermati, Luxus!” Urlò una nuova voce, anticipando Levi, che stava correndo verso di loro.
“Levi? Che ci fai qua?” Domandò sorpresa Erza, osservando l’amica fermarsi di fronte a Luxus, riprendendo fiato.
“Se pensi che mi fermerò solo perché sei una ragazza, speri male!” Esclamò Luxus, cominciando a caricare la sua magia attorno alle mani.
“Si tratta di tuo nonno!” Esclamò lei, facendo spalancare gli occhi ai presenti, ad esclusione del mago del tuono, il quale si limitò a fissarla.
“Finalmente ha deciso di arrendersi?” Chiese divertito. “Era ora! Bene, allora ora che sono Master vi ordino di-”
“Tuo nonno sta morendo!” Lo interruppe Levi, lasciando scendere delle lacrime.
“Che cosa?!” Gridò Natsu. “Cosa significa che sta morendo?!”
“Il Master… se ne sta andando?” Ripeté Harry.
“Polyushka ha detto che potrebbe non restargli molto tempo. Luxus, ti prego, fermati e vai a vederlo! Sono sicura che potete entrambi passare oltre questa storia!”
Luxus restò in silenzio, sempre con la magia come in stasi attorno alle mani.
“Il vecchio… sta per morire?” Disse, per poi lasciare che un sorriso deformasse il suo volto. “Magnifico! Proprio quello che volevo sentire! Significa che sono comunque il nuovo Master di Fairy Tail!”
Levi spalancò gli occhi, per poi portarsi una mano sopra la bocca, incredula.
“Bastardo! È davvero quello che vuoi?!” Gridò Natsu, solo per vedere Harry cominciare a camminare lentamente verso il loro avversario, superando in silenzio Levi.
“Tu… Tu pensi davvero quello che hai appena detto?” Chiese con calma. “Sei davvero disposto a lasciare morire l’unico tuo famigliare a cui importa davvero qualcosa di te?”
“E tu che ne sai, Majutsu?”
“Hai rimproverato tuo nonno per aver esiliato tuo padre… Eppure non ti sei fatto la domanda più stupida… la domanda che tutti i bambini al tuo posto avrebbero fatto.”
“Ossia?”
“Perché tuo padre non ti ha portato con sé?” Domandò infine Harry, guardandolo serio. “Se ti voleva davvero bene come glielo volevi tu, perché ti ha lasciato con la persona che in quel momento odiava di più?”
“Perché ero debole! Ma ora non è più così! E non fraintendere! Non ho fatto tutto questo per mio padre! L’ho fatto solo per me! E ora vi dimostrerò che sono serio!”
Dicendo ciò batté le mani, lasciando che la magia scoppiasse attorno a lui.
Harry e Erza spalancarono immediatamente gli occhi, riconoscendo la magia.
“Luxus, che diamine… Quando hai imparato a eseguire la Fairy Law?!” Esclamò incredulo Majutsu, indietreggiando mentre la magia continuava ad aumentare d’intensità.
“Sorpreso, vero? E come ben sapete, questa magia spazzerà via tutti quelli che considero miei nemici!”
“Fermati, Luxus!” Urlò Erza. “Sei totalmente uscito di senno?! Rischi di distruggere tutta la città! Senza contare che potresti davvero uccidere tutti i membri di Fairy Tail!”
“Solo i più deboli soccomberanno! Gli altri resteranno vivi! Ma voi… voi non farete parte della mia nuova gilda! Fairy Law!
Attorno al mago la magia scoppiò in un globo di luce, che avvolse in pochi secondi l’intera città, per poi lasciare del fumo ad avvolgerla.
Luxus a quel punto cadde in ginocchio, ansimando ma soddisfatto.
“Ci… Ci sono riuscito… Finalmente ho superato il nonno…” Ansimò, mentre il fumo continuava ad avvolgerlo.
“Davvero, Luxus?” Domandò Harry, riemergendo incolume dal fumo di fronte a lui, seguito subito dopo da tutti gli altri, i quali erano esattamente nelle identiche condizioni precedenti alla Fairy Law.
“Che cosa?!” Esclamò il mago del tuono, spalancando gli occhi. “Perché non siete morti?!”
“Perché nessuno è morto, Luxus.” Disse la voce di Friend, che ancora barcollante si avvicinò al suo capo.
“Fried?!” Esclamò questi, ancora incredulo per ciò che era appena successo. “Che cosa vuoi dire?! La Fairy Law era perfetta!”
“Esatto. Era perfetta. Per questo sono tutti vivi.” Replicò Fried, sorridendo. “Perché è questa la verità Luxus… tu non li vuoi morti. Non hai ereditato solo la forza da tuo nonno… ma anche il suo cuore.”

All’insaputa dei presenti, da sopra un tetto, un paio di occhi osservarono con attenzione la scena che si stava svolgendo, lasciando che un sorriso apparisse sul suo volto.
“Sei solo stato troppo precoce. Ma la tua determinazione non è malriposta.” Disse la figura, per poi spostare il suo sguardo verso Majutsu. “Come non lo è stata la sua, Harry. A quanto pare, continua a guardarti…”
Detto ciò, scomparve come nel nulla, lasciando dietro di sé solo qualche sfera di luce.

“Il suo cuore?” Ripeté Luxus. “No, non è vero!”
“Smettila, Luxus.” Fece Harry. “Non puoi mentire alla tua magia. La Fairy Law ha lasciato noi, quelli che tu definisci nemici, incolumi. Significa che nel tuo profondo ci consideri ancora tuoi alleati.”
Luxus restò in silenzio, per poi cominciare a urlare, lasciando i fulmini cominciassero ad avvolgerlo nuovamente.
“No! No, non è così! Io vi odio tutti!” Urlò, per poi colpire in pieno Harry con un pugno, cogliendolo di sorpresa e scagliandolo via di diversi metri. “Se la Fairy Law non ha funzionato, allora vi eliminerò uno alla volta!”
Detto ciò caricò tutta la sua magia in un colpo solo, per poi scagliarla contro il corpo a terra di Majutsu.
Solo per vederla deviare all’improvviso, colpendo il pieno il braccio di Gajil, ora trasformato in un pezzo di ferro.
“Cosa? Interferisci ancora?!”
“Eh eh… Non mi piace lasciare le cose in sospeso…” Ridacchiò il Dragon Slayer, cercando di non urlare dal dolore provocato dalla magia che stava subendo. “Ma credo che l’onore spetti a qualcun altro.”
Sentito ciò, Luxus si voltò a guardare Natsu, che nel frattempo si era totalmente lasciato avvolgere dalle sue fiamme.
“Luxus…” Sussurrò, per poi far scattare la testa verso di lui. “Sei un idiota!”
A quel punto saltò contro di lui, colpendolo in pieno con un pugno e facendolo volare in aria.
Senza dire altro lo raggiunse, colpendolo con una raffica di pugni e poi con un calcio che lo rispedì a terra.
“D-Dannato…” Fece Luxus, rialzandosi, solo per vedere Natsu di fronte a lui, con il braccio piegato indietro, pronto a colpirlo di nuovo.
“Quella tecnica…” Mormorò Levi, incredula come gli altri, mentre Erza raggiungeva Harry per soccorrerlo.
“Di cosa si tratta?” Domandò Neville.
“Delle tecnica segreta dei Dragon Slayer… in grado di demolire le difese dell’avversario…
Natsu convogliò tutte le sue fiamme assieme, per poi scagliarle assieme al suo pugno contro Luxus. “Lame esplosive del fiore di loto!” Urlò, colpendolo in pieno.
Luxus non poté fare altro che urlare mentre volava in alto, andando a sbattere contro le mura della chiesa, dove restò fermo per qualche secondo, per poi infine cadere a terra privo di sensi.
I presenti restarono in silenzio per qualche secondo, finché non fu proprio Natsu a interromperlo, lanciando un urlo di soddisfazione che risuonò per tutta la città.
“Incredibile…” Mormorò Erza, mentre Harry riapriva gli occhi, sorridendo.
“Davvero? Io direi che è solo il solito Natsu…” Ridacchiò lui, mentre l’urlo del compagno continuava.
Poco lontano da loro, i due vecchietti osservavano i due maghi, con il sorriso sui volti.


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Un uomo dai capelli neri si avvicinò al cornicione di un balcone, osservando dei corvi poggiati lì sopra.
“Cari corvi, voi sì che avete un fascino misterioso.” Disse, facendo per prenderne uno, mentre l’altro scappava via.
“Eh? Dite che dipende dal fatto che tutti vi odiano?” Continuò, afferrandolo. “Buono, buono.”
Il corvo gracchiò sorpreso, per poi trasformarsi in un fiocco di carta che scivolò a terra.
L’uomo scoppiò a ridere. “Le creature belle hanno una vita effimera.” Disse, per poi girarsi. “Non è vero, Gajil?”
Il Dragon Slayer del ferro, con ancora le bende dovute alle ferite della battaglia, lo guardò serio.
“Non mi avevi detto che Luxus è un Dragon Slayer.”
L’uomo si mise a ridere nuovamente.
“Come hai detto tu, è solo un impostore. Un piccolo impostore.”
“Un impostore?”
“Sin da bambino è sempre stato un debole. Mi faceva tanta pena che gli ho innestato nel corpo una Lacrima.”
Gajil spalancò gli occhi. “Cosa?! Una Lacrima che permette di usare la magia del Drago della Distruzione?!”
Il padre di Luxus, Ewan, Master della gilda oscura di Raven Tail lo guardò con un sorriso sul volto. “Non capita tutti i giorni, vero? E sono sicuro che ora il mio caro papà non esiterà a dargli la mia stessa punizione. Non potevo sperare di meglio.”
“Perché?”
“Ho scoperto che quella Lacrima che gli ho innestato ha un valore inestimabile. Una somma di denaro inimmaginabile.”
“Hai intenzione di riprenderla?!” Domandò incredulo Gajil. “Ma così Luxus-”
Ewan lo interruppe con una nuova risata.
“È arrivato il momento di fare soldi. Tanti piccoli soldi che serviranno per sferrare un attacco a Fairy Tail.”
Dicendo ciò si avvicinò minacciosamente alla sua spia. “Tu continua pure a rimanere infiltrato tra loro. E ascoltami bene… se ti dovessero scoprire, tu non dire nulla di tutto questo.”
Gajil ghignò. “Non sono così sprovveduto.”

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Makarov finì di abbottonare il mantello, per poi girarsi a guardare il letto dov’era rimasto negli ultimi giorni.
“Questa volta sei stato fortunato.” Disse Polyushika. “Ma non posso garantirti che riuscirò a salvarti un’altra volta.”
“Lo so.”
“Dovresti davvero pensare di lasciare la gilda a qualcun altro.”
Il master ridacchiò. “Quello temo di non poterlo ancora fare. Quei mocciosi non sono ancora pronti.”
“E Luxus? Cosa vuoi fare con lui?”
Il sorriso del Master scomparve.
“Di lui… me ne occuperò subito.” Rispose, girandosi e cominciando ad allontanarsi.
“Invece per Harry? Ho saputo che poco prima di tornare qui ha perso nuovamente il controllo.”
“Sì, ma il sistema che abbiamo studiato ha funzionato come previsto. E non posso dargli torto… credo che chiunque di noi avrebbe perso la pazienza. Tu, piuttosto, hai pensato alla mia richiesta?”
La donna annuì. “Ringrazia solo che voglio vedere se posso procurarmi qualche ingrediente particolare. Sai bene quanto odio stare con voi umani. Ovviamente, puoi immaginare la mia condizione per accettare.”
Mararov scoppiò a ridere, per poi uscire dalla stanza. “Non cambi mai, vero Polyushika?”
La guaritrice restò in silenzio per qualche secondo, per poi sorridere triste. “Nemmeno tu.”


“Cavoli… se non avessi visto tutto da lontano, non avrei mai creduto a quello che è successo.” Disse Sirius, osservando il figlioccio cambiarsi le bende. “Quando mi hai spiegato che cosa avresti dovuto fare, e mi hai chiesto di tenermi fuori dalla città, non pensavo sarebbe successo tutto quello.”
“Niente di straordinario alla fine, credimi.” Rispose Harry. “Semplicemente, non mi sembravi ancora pronto per stare al passo di Fairy Tail.”
L’ex malandrino sbuffò. “Vorrei contestare tale punto, ma mi trovo a mio malgrado d’accordo. Sarei stato inutile.”
“Remus come va?”
Sirius a quel punto scoppiò a ridere. “Ci hai fatto uno bello scherzo lì! Potevi almeno avvertirci che quei tizi non erano umani!”
“Beh, saranno dei demoni, ma sicuramente sono molto più umani di certe persone.”
“A proposito, cos’è questa storia che tu e Erza avete distrutto per loro la Luna? Non era un po’ troppo come pretesa?”
“Come avrete visto, la Luna è sana e salva.” Ridacchiò Majutsu. “Dato che Remus non è qui, immagino abbia accettato di restare con loro, vero?”
“Già. Hanno assicurato che loro non corrono nessun pericolo con il suo problema peloso e anzi, possono aiutarlo a controllarlo. Ed essendo un isola non potrà di certo scappare mentre non è in sé.”
“Beh, chi meglio di un villaggio di demoni che si trasformano sotto la luce della Luna può aiutare un lupo mannaro?”
“Già… e non vedevo Remus così felice da un bel po’ di tempo. Il fatto che ci fossero persone disposte ad aiutarlo per lui è sempre stato importante.”
Harry annuì, per poi guardare fuori dalla finestra.


Lucy sospirò, guardando il suo portafogli, tristemente vuoto.
“E tutti i guadagni di quest’anno di missione sono andati subito per l’affitto…” Mormorò a Plue, il quale annuì tremante come suo solito.
“Beh, almeno non devo pensarci fino alla prossima estate. Anche se mi toccherà usare i miei risparmi per le spese scolastiche.”
Impegnata a parlare con lo spirito, la ragazza non si accorse dei passi alle sue spalle, tantomeno della figura incappucciata a cui appartenevano.
Solo quando la sua ombra la coprì Lucy si voltò, fissando così un uomo dalla lunga barba, i cui occhi erano celati dal cappuccio.
“Ahhh!!! Sta’ lontano da me!” Esclamò spaventata, preparandosi ad invocare un altro spirito, solo per vedere l’uomo togliersi il cappuccio.
“Tranquilla Lucy, sono io.” Disse lui, sorridendole.
La ragazza restò in silenzio per qualche secondo, cercando di indentificare l’uomo, il quale aveva dei capelli biondi lunghi e disordinati, come anche i vestiti sotto il mantello, i quali presentavano anche diversi tagli.
Le ci volerò ancora diversi secondi prima di spalancare gli occhi, incredula. “Papà?”
“Ciao Lucy.” Rispose lui, continuando a sorriderle. “Vedo che stai bene.”
“C-Cosa ti è successo?”
L’uomo ridacchiò amaramente. “Ho preteso troppo… e ho perso tutto. Con la storia del tuo rapimento, sono stato punito dal regno. Mi hanno portato via tutto… il mio impero finanziario, la casa, i soldi…”
“E la mamma?” lo interruppe Lucy. “La tomba della mamma?!”
L’uomo le porse un foglietto. “Sono riuscito a farla spostare in tempo. Ecco il luogo dove riposa ora.”
La ragazza prese il foglio, per poi portarlo al petto. “Grazia papà. E tu invece ora?”
“Ero venuto a cercarti qualche mese fa per chiedere il tuo aiuto. Sarò sincero, ero disperato e alla ricerca di soldi. Ma non avendoti trovato, alla fine ho deciso di tornare sui miei passi… sui miei e su quelli di tua madre. Così mi sono unito alla gilda di mercanti della città di Akarifa.”
“La gilda di Akarifa?” Ripeté sua figlia, sorpresa.
“Già… la gilda Love & Lucky. La gilda dove ho conosciuto tua madre Leila.”
“Davvero? Non mi avevate mai raccontato questa storia!”
“Sì, beh… Leila era convinta che eri ancora troppo giovane, e io dopo…”
L’uomo divenne silenzioso.
“Mi dispiace Lucy… solo ora che ho perso tutto mi sono reso conto di cosa avevo già perso. Quando tua madre se n’è andata… non riuscivo a pensare ad altro. Così mi sono tuffato nel lavoro. E ho finito con il trascurarti. Mi ricordavi così tanto lei che ogni volta che ti vedevo, vedevo anche lei. Non ho alcuna scusa, me ne rendo conto.”
“Papà…”
“Sono contento che hai trovato degli amici leali e fedeli.”
“Anch’io.”
Padre e figlia restarono a guardarsi, per poi sorridere entrambi.
“Sai, devi il tuo nome proprio a quella gilda.” Riprese lui, guadagnandosi uno sguardo curioso da Lucy. “Quando io e tua madre l’abbiamo lasciata, abbiamo notato che la K della scritta era caduta. Così sembrava che la gilda si chiamasse ‘Love & Lucy’. Abbiamo pensato fosse un segno.”
La bionda ridacchiò nuovamente. “Davvero? Che motivo stupido.”
“Già. Ma per noi significava tutto…”
“Allora potrò trovarti lì?” Domandò Lucy.
“Certo. Oh, e a proposito…”
E dicendo ciò tirò fuori da una tasca una busta, che le porse. “Non è molto… ma sono i risparmi che ho messo da parte in questi mesi. Prendili tu.”
Lucy spalancò gli occhi, per poi scuotere la testa. “No, non posso. Servono più a te.”
“Ma il tuo affitto? Riesci a permettertelo anche stando via così tanto tempo?”
“Non preoccuparti. Sono andata via di casa sapendo che non avrei potuto usare i tuoi soldi. Me la caverò. Dopotutto sono vostra figlia, no?”
L’uomo sorrise, annuendo.
“Già… è proprio così…” Rispose lui.

“Ahia…” Si lamentò Fred, mentre il fratello lo aiutava a cambiarsi le bende.
“Su, non fare il bambino!” lo prese il giro George. “Ringrazia che non c’è la mamma. Speriamo solo che stavolta le ferite guariscano prima di tornare a casa…”
“Dite che il Master ci permetterebbe di restare qui come asilo politico?”  Domandò Ron.
“Temo che in quel caso, la mamma cercherebbe di raggiungerci solo per dire quattro paroline al Master.” Ridacchiò Ginny. “Certo che stavolta però avete rischiato grosso… Se non fosse stato per Mira-”
Ma la ragazza venne interrotta da George, che le mise una mano sulla bocca, guardandosi attorno nervosamente.
“Non nominare il suo nome con leggerezza!” Esclamò. “Voi non avete visto quello che abbiamo visto noi!”
“Intendi dire la sua trasformazione in un demone assettato di sangue privo di pietà?” Domandò Ron, ridendo. “Suvvia, non penserete davvero che ci crediamo, vero?”
“Credere a che cosa?” Domandò Mira, entrando nella stanza con il vassoio della colazione, sorridendo come sempre.
I gemelli saltarono sul posto.
“N-Nulla Mirajane! N-Non ti preoccupare!”
La ragazza appoggiò il vassoio di fronte a loro.
“Sapete… non usavo quell’aspetto da molto tempo.” Disse, mentre il sorriso scompariva. “Un tempo ero molto diversa da così. Pensate, io e Erza non facevamo altro che litigare su chi fosse la più forte. E Elfman e Lisanna non facevano altro che ridere di ciò. Ma da quando Lisanna se n’è andata… non sono più stata in grado di controllare quella forma.”
“Aspetta, quindi è vero?” Domandò Ron, sorpreso.
“Già. Ma non temere, dubito mi vedrete di nuovo in quella forma… Forse.” Concluse Mira, ridacchiando e uscendo, lasciando quattro Weasley confusi e leggermente spaventati.

Luxus chiuse gli occhi, lasciandosi cadere seduto dopo aver finito di raccogliere le sue cose dall’infermeria della gilda.
Non ebbe nemmeno bisogno di aprire gli occhi quando sentì dei passi alle sue spalle.
“Così sei sopravvissuto, vecchio.” Disse, senza tuttavia alcuna vena di odio nella sua voce.
“Così pare.” Rispose Makarov, raggiungendolo.
Luxus aprì gli occhi, ma non si voltò verso suo nonno.
“Guardami negli occhi.” Gli ordinò subito lui.
Il Mago di Classe S annuì, per poi girarsi.
“Ti rendi conto di cos’hai fatto?” Domandò Makarov con calma. “La gilda è un luogo dove si radunano gli amici. È anche un posto dove si lavora. Ed è una casa per chi non ha una famiglia. Tutte cose per cui non hai alcun rispetto.”
Luxus restò in silenzio.
“Far parte di una gilda vuol dire innanzitutto nutrire fiducia e stima nei propri compagni. Si tratta di un legame solido e duraturo, più di ogni altra cosa! Ma tu hai mancato di rispetto agli altri membri di Fairy Tail e hai attentato alla loro vita. E non solo! Hai anche tentato di coinvolgere altri membri nei tuoi piani. Tutto ciò è inaccettabile.”
“Lo so.” Rispose il mago del tuono, chiudendo le mani a pugno. “Io… Io volevo una gilda più forte. Tutto qui.”
Makarov sospirò, per poi alzare lo sguardo verso il nipote. “Sei uno stupido, figliolo. Che ne dici di aprirti un po’ agli altri? Se lo facessi, magari scopriresti quanto finora non sei stato in grado di distinguere e ascolteresti parole che non hai mai sentito prima. La vita è più bella di quanto tu creda.”
Luxus a quel punto distolse lo sguardo, incapace di sostenere lo sguardo del nonno, che continuò a guardarlo sorridendo teneramente.
“Vederti crescere era la mia ragione di vita. Non mi importava della tua forza e della tua intelligenza. Volevo solo che tu stessi bene. Era tutto ciò che desideravo.”
Nonno e nipote tornarono a guardarsi per qualche secondo, finché Luxus non distolse nuovamente lo sguardo.
Makarov chiuse le mani a pugno, cominciando a tremare vistosamente.
“Luxus… Sei espulso dalla gilda!” Decretò, spostando il braccio di colpo verso la porta.
Luxus spalancò gli occhi, mentre sul suo volto per qualche istante comparve un’aria sorpresa.
“Ah…” Disse infine, raccogliendo lo zaino che aveva preparato prima. “Grazie di tutto.”
Detto ciò superò il nonno, che era rimasto fermo a guardarlo.
“Vecchio… abbi cura di te.” Disse il mago del tuono, sorridendo e guardando Makarov, il quale comincio a piangere, ma non si voltò.
“Vattene via!” gridò il Master di Fairy Tail, incapace di guardare il nipote senza piangere ulteriormente.






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*Mette la testa fuori dalla stanza, ritirandola subito dopo per evitare frecce, forconi, torce, keyblade, etc.*
Ehm... Sì, sono leggermente in ritardo...
Vi chiedo scusa, ma tra cambio di lavoro e tempo libero impiegato altrove, sono riuscito a dedicare davvero poco spazio alle fanfiction... Ma non mi arrendo!
Intanto ho terminato questa saga, che vedrà la fine con il prossimo capitolo, che vi prometto, farò di tutto per lasciarvelo prima della fine dell'anno.
Anche perché sarà uno di quei capitolo col botto...
Detto questo, per il momento vi saluto, e vi auguro buon Natale in anticipo!
   
 
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