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Autore: Phigadelphia    16/12/2018    2 recensioni
Sana vive la sua quotidianità: scuola, amici, lavoro e Akito. Ma ad un certo punto qualcosa cambia, un contratto la metterà davanti a scelte difficili e situazioni complesse. Ma tra vecchi e nuovi personaggi i nostri due testoni preferiti riusciranno finalmente ad aprirsi l'uno con l'altra?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Coppie: Sana/Akito
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo uno:

Nuovi colleghi, vecchi rivali.

 

-Prenditi la nottata per pensarci, va bene?- Misako la guardò dolcemente prima di chiudersi la porta della stanza alle spalle. 

Certo che si sarebbe presa la nottata, ma anche il giorno seguente, il mese seguente. Voleva mettersi sotto il suo caldo piumone e non uscirne più. Non riusciva a capire: perchè qualcuno voleva che facesse una cosa del genere? Non le era mai stata fatta una richiesta così, non sapeva proprio come porsi. Inoltre non sapeva neanche chi avrebbe interpretato il protagonista maschile, come potevano pretendere che accettasse a scatola chiusa? Infilò la testa sotto il cuscino, sperando di placare i suoi pensieri. 

Sperava in qualcosa che le indicasse la scelta giusta, qualcuno che le dicesse quale strada prendere. Sbuffò, non semplicemente ‘qualcuno’, ma lui. Voleva che lui le dicesse di non fare scelte del genere perchè lui doveva essere davvero il suo ragazzo. Ma Hayama non era il tipo da gesti del genere, lo sapeva bene. 

Cercò di rilassarsi e sperò di riuscire a liberare la mente, nonostante i numerosi pensieri che non le lasciavano modo di tranquillizzarsi. Improvvisamente l’idea di fare una passeggiata per schiarirsi le idee le parve la migliore opzione possibile.

 

**

 

Quella telefonata lo aveva agitato più del dovuto. Non si aspettava minimamente una chiamata da lui. Voleva capire cosa volesse quel damerino spocchioso dopo tutto quel tempo: Naozumi Kamura non portava mai niente di buono. Akito continuava a domandarsi il motivo della richiesta di incontrarsi, ma non riusciva a trovare una risposta e quindi sfrecciava per le strade illuminate di Tokyo per raggiungere il più in fretta possibile il piccolo bistrot indicato. Qualcosa non andava, se lo sentiva. 

Arrivato trovò ad accoglierlo un’atmosfera accogliente, quasi casalinga.Una donna sulla quarantina lo fece accomodare ad un tavolo vicino alla finestra. Il profumo di pane caldo gli inondò le narici. 

-Aspetti qualcuno o vuoi ordinare subito?- Chiese lei sorridendo.

-Hayama- Il ragazzo, appena entrato, fece gentilmente cenno alla cameriera di portare due caffè, più per farla allontanare probabilmente che per bisogno effettivo di caffeina.

Naozumi non era più un bambino, era ben evidente. Lo sport aveva iniziato a dare i suoi frutti facendogli sviluppare un fisico scultoreo. I capelli erano leggermente più lunghi ed il sorriso più sicuro. 

-Kamura- Disse Akito senza distogliere lo sguardo da quello del ragazzo. -Mi spieghi perchè mi hai fatto precipitare dall’altra parte di Tokyo? Cosa vuoi?- 

-Sempre molto cortese.- Disse lui, con una punta di acidità nella voce. 

-Semplicemente…- continuò cercando di sistemare al meglio il cappello e gli occhiali per tentare di mimetizzarsi. -Devo parlarti di Sana- Sorrise, pronunciando il nome. 

-Cosa c’è? Hai deciso che vuoi un altro due di picche alla giapponese?- 

-Non credo che questa volta il due di picche sarà mio- Lo sbeffeggiò. -Sai… l’America ti apre molte opportunità, una di queste è stata conoscere Mr. Sinclair, il famoso regista.- Se voleva la piena attenzione di Akito adesso l’aveva ottenuta, senza alcun dubbio. 

-Gli ho fatto vedere qualche filmato di Sana e lui ha iniziato a stravedere per lei, la vuole in un suo film.- Ad Akito si mozzò il fiato, ma sapeva che non era tutto lì. Cercò di mantenere un’apparente tranquillità per riuscire a scoprire dove fosse l’inganno. 

-Quindi?-

-Quindi volevo chiederti di non intralciare Sana nel suo lavoro, oggi lui le ha fatto la proposta.- 

-Non la intralcerei mai.- Avrebbe fatto qualsiasi cosa per rendere felice Sana, cosa voleva insinuare quel maledetto damerino?

-Oh invece sì che la intralcerai, lo farai nel momento esatto in cui le chiederai di essere la tua ragazza. Hayama tu non fai parte del nostro mondo, non capiresti mai il suo lavoro, la limiteresti.- Le sue parole colpirono Akito nel profondo. 

-Come fai a…- 

-A sapere che vuoi dichiararti? Ti conosco Akito, ho sempre saputo che, sentimentalmente parlando, sei un codardo ma non pensavo ci mettessi così tanto, ad essere sincero. Comunque sappi che se la limiterai lei ti odierà. E’ nata per vivere in questo mondo, lei adora questo mondo. Ma sappiamo bene che soltanto uno di noi due può accompagnarla nel suo percorso- Disse sorseggiando la tazza di caffè. 

Akito davvero non riusciva a capire: perchè proprio adesso? Perchè la vita aveva fatto sì che Naozumi Kamura tentasse di mettersi nuovamente in mezzo tra lui e Kurata? A quale scopo? 

-Parliamo chiaramente Kamura, non ho di certo tutta la notte: cosa stai cercando di dirmi?- 

Naozumi si lasciò scappare un sorriso, un sorriso di quelli glaciali, crudeli.

-Ti sto dicendo che so per certo che Mr. Sinclair ha fatto una particolare proposta a Sana e da quella dipenderà l’ingaggio. Tu non ostacolarla, solo questo. Lei con te non lo farebbe mai. Se la ami come mi hai sempre lasciato intendere lasciala andare.- E così dicendo indossò il suo cappotto, lasciò qualche yen di mancia e si avviò verso l’uscita. 

Akito aveva milioni di idee a frullargli per la testa: Di quale proposta si trattava? Era stata tutta un’idea di Kamura? Il damerino spocchioso stava solo bluffando? 

Senza neanche rendersi conto delle sue azioni si alzò di scatto sino alla porta a vetri dell’ingresso. 

-Che cosa significa questo?- Urlò per farsi sentire dal ragazzo ormai quasi dall’altro lato della strada. Vide la figura fermarsi e girarsi lentamente. 

-Significa che sto aprendo una nuova partita Hayama ma questa volta non giocherò onestamente, sono qui per vincere.- E così dicendo si mescolò alla folla di Tokyo, lasciando Akito completamente spaesato. 

 

**

 

Doveva correre il più velocemente possibile, doveva andare da qualche parte, ma non sapeva dove. Aveva bisogno di soffocare quella rabbia e, soprattutto, quella voglia di colpire Naozumi sulla sua faccia da damerino. 

-Maledetto…- Continuava a sibilare tra i denti mentre cercava di mettere insieme le sue ultime forze. Non voleva tornare a casa e far finta di niente, non voleva chiedere consiglio a Tsu, non voleva fare altro se non correre e allontanarsi da tutti i suoi problemi. 

Eppure notò, passando davanti al parco, che i suoi problemi avevano preso forma: avevano lunghi capelli un po scomppigliati, un cappotto rosso e un’espressione tutt’altro che felice. Pensò quasi di far finta di niente e continuare il suo giro ma, nel momento esatto in cui quel pensiero gli balenò nella mente, lei alzò lo sguardo e gli sorrise flebilmente, alzando una mano a mò di saluto. 

-Cosa ci fai qui?- Le chiese, raggiungendola sotto il loro gazebo. 

-Oh niente… Volevo riflettere un po.- Disse lei, tentando di mascherare la tristezza. 

-Kurata non è da te, mi sorprendi- Tentò di canzonarla. -Oggi l’incontro non è andato bene?- Sperò quasi lei gli desse una risposta affermativa. 

-Molto più che bene, in realtà. E' solo che…- Fece un lungo respiro. Voleva parlargliene e chiedergli consiglio ma, più di tutto, voleva che lui la stringesse e le dicesse di lasciar perdere tutto, di concentrarsi unicamente sul loro amore. Sana voleva a tutti i costi che Akito le impedisse di fare quella scelta. 

-Per realizzare un sogno è necessario scendere a compromessi a volte- Disse secco, lasciando di stucco Sana. 

-Ci sono dei compromessi che sono difficili da accettare però- Asserì lei. Forse lui stava solo preparando le basi per chiederle di rinunciare. Forse, per essere sicura, avrebbe dovuto parlargli della situazione. 

-E’ un compromesso tanto improponibile? Cos’è illegale?- 

-No, è solo… particolare- Disse lei con lo sguardo basso. 

“Chiedimi di restare con te” Lo supplicava, però, la sua mente.

-Pensi che la carriera nel mondo del cinema sia la tua vocazione? E’ questo che ti vedi fare in futuro?- Akito fissava la ghiaia ai suoi piedi. 

“Dimmi di no Sana, ti prego. Dimmi che vuoi essere una normalissima liceale.”

-Beh sì, mi piacerebbe poter fare questo a livelli seri.-

“Ma se mi chiedessi di scegliere io sceglierei te Akito, sceglierei sempre te.” 

-Allora Kurata credo che non ci sia altro da dirci.- Disse alzandosi, fissandola negli occhi. 

La amava troppo, non avrebbe mai potuto permettersi di limitarla. Sana sapeva bene quale era la sua strada e, dannazione, il suo futuro non poteva comprenderlo ne ora, ne mai.

Tese la mano verso di lei, non le diede il tempo alzarsi che la strinse al suo petto, beandosi del suo profumo. 

“Non fare questa scelta” La mente di Akito la supplicava. 

“Chiedimi di rimanere con te” Urlava la mente di Sana, mentre lei si raggomitolava tra le braccia dell’unica persona capace di destabilizzarla a tal punto. 

Si guardarono, istanti infiniti, indecisi sul da farsi. Per la prima volta fu lei a prendere l’iniziativa: si alzò sulle punte dei piedi e in modo dolce e un po impacciato raggiunse le labbra del ragazzo. Akito non si aspettava una reazione del genere e, colto alla sprovvista, ricambiò il bacio lasciandosi andare, cingendole i fianchi, respirando affannosamente, assaporando ogni attimo di quello che sarebbe stato il loro ultimo bacio. Era un bacio morboso, intenso e salato. Le lacrime di entrambi scesero silenziose, per paura di disturbare quel momento. Per qualche istante erano solo loro lì, nel parco, nascosti dalla notte. Loro e il loro amore fatto di timidezza, passione nascosta, piccoli sguardi. Solo Sana e Akito, senza nessuno. 

Akito fu il primo, ritrovato l’autocontrollo necessario, ad allontanarsi. 

-Allora… ci vediamo domani- Disse, abbassando per la prima volta lo sguardo.

-Si… Aspetta, di cosa volevi parlarmi domani?- Chiese lei, ancora speranzosa. 

-Niente, avevo immaginato che avessi un incontro importante quindi volevo dirti che…-

“Che ti amo dannazione, rimani con me!” 

-Che non devi farti fermare da niente. Raggiungi il tuo obiettivo Sana!- Non riusciva neanche a trovare la forza per simulare un finto sorriso o, se non altro, per inventarsi una bugia migliore. 

-Lo farò Akito… Allora a domani- Disse lei, guardando fisso quelle iridi color caramello capaci, da sempre, di stregarla. 

Il ragazzo la guardò un’ultima volta lì, sotto il loro gazebo, quel gazebo che li aveva visti crescere, litigare, condividere le paure e che adesso era testimone della fine di tutto quello che erano stati. 

“Ti amo” pensò, non distogliendo gli occhi da lei. 

“Ti amerò sempre” Sana ricambiò lo sguardo, cercando di mandare indietro le lacrime.

Sapevano bene che quella sera qualcosa era cambiato, sapevano che non sarebbero mai più tornati quelli di prima. Il destino aveva cambiato direzione e il filo rosso che li univa era stato tagliato. Ma Akito lo aveva intuito da quando aveva ricevuto quella telefonata: Naozumi Kamura non porta mai niente di buono e questo, adesso, era assodato. 

 

**

 

-E quindi… ho accettato il contratto!- Disse Sana iniziando a festeggiare con le ragazze. Si erano riuniti tutti al locale quando Sana li aveva avvisati che non sarebbe andata a scuola quel giorno per via di un nuovo lavoro. Aveva razionalizzato la cosa, forse Akito non se la sentiva di impegnarsi, forse tutto quello che c’era stato negli anni era, pian piano, svanito. Era stata una nottata lunga e difficile, ma il messaggio di Nao che le raccontava di aver accettato un contratto per essere il protagonista del nuovo film di Mr. Sinclair l’aveva tirata sù. 

-Sana saremo i protagonisti del film assieme!!!:)- 

Quel messaggio l’aveva tirata stranamente su: adesso sapeva chi sarebbe stato il suo ‘ragazzo’, se non altro non era uno sconosciuto. Si erano incontrati la mattina con Mr. Sinclair e i suoi collaboratori per le firme e poi ne avevano approfittato per passare del tempo assieme davanti ad un pranzo messicano, loro due da soli come da bambini. Nao le aveva raccontato della vita in America, dei suoi nuovi amici e di qualche ragazza, stregando Sana con quelle storie fantastiche. 

-Dai dicci qualcosa della trama!- La implorò Aya. Adorava le anteprime che Sana le concedeva. 

-Non posso dire nulla, solo che il mio co-protagonista sarà Nao!- Sorrise, evitando di guardare il biondo seduto a capotavola. 

Akito ebbe un sussulto, ma finse non calanche. Era subdolo quel maledetto di Kamura. 

-Sana è fantastico! Lavorerai con un grandissimo regista! Dopo questo film sarai davvero famosa!- Fuka già si vedeva grande manager della sua amica, continuava a scherzare dicendo che per Rei era il momento di metter su famiglia e levarsi di mezzo. 

-Già…- Per un breve istante Akito notò la tristezza negli occhi della ragazza. 

-Ma questo vorrà dire che non ti rivedremo più?- Chiese Tsu, in pensiero. Ormai era abituato a quella quotidianità, non voleva rischiare di perderla di nuovo. 

-Oh no, mi hanno concesso moltissimo tempo libero poi prepareremo gli esami di fine anno assieme, come ci eravamo rirpomessi.- Sorrise amorevolmente ai suoi amici, brindando con la sua coca cola zero.

 

-Non le hai detto nulla, perchè?- Tsu sapeva bene che seguire Akito in bagno poteva essere un po da stalker, ma doveva assolutamente parlare con il suo amico. 

-Non potrei mai limitarla, deve seguire la sua strada- Lo sguardo perso nel vuoto. 

-Akito, cazzo. Perchè ti sei tirato indietro? La perderai definitivamente così!- 

-Io- Disse fissando gelido gli occhi del suo più caro amico di infanzia.-Non sono innamorato di Kurata. Discorso chiuso.- 

E risultò talmente credibile nel dirlo che persino la diretta interessata che stava per entrare in bagno dopo essersi rovesciata il succo di Fuka sulla sua maglietta nuova rimase immobile, con il cuore in pezzi al sentire quelle parole.


-Ed eccoci qui con il primo capitolo! Ora finalmente tutta la trama è delineata e siamo tutti pronti per immergerci nella storia! Che ve ne pare del ritorno di Naozumi? Diciamo che non l'ho mai amato particolarmente quindi cercherò di dargli un fascino più 'malvagio', ma aspetto le vostre opinioni! 
Ringrazio per le recensioni: 
Lolimik e Rossana e Heric
Così anche chi ha seguito, ricordato o messo tra i preferiti la storia! 
A presto :)

   
 
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