Angolino dell'autrice
Scusate il ritardo, ma oggi non ero proprio in vena. Mi sono imposta di scrivere qualcosa perché a questo progetto ci tengo, ma non ho idea di come sia il risultato... spero che vi piaccia comunque, almeno un po'.Il fandom preso in considerazione è quello della serie TV e non dei libri (soprattutto per la caratterizzazione), la localizzazione è indefinita ed è una what if in cui Alec e Jace stanno insieme.
Il titolo è ripreso dall’omonimo film del 2004 (l'ho già detto che oggi non sono in vena, vero?).
Grazie infinite a chi continua a seguirmi ^^
[Questa storia partecipa al contest Feste, quel che voglio è... indetta da 6Misaki sul forum di EFP.]
Disclaimer: i personaggi e la storia di Shadowhunters non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.
Buona lettura a tutti! ^_^
Nome autore: rhys89
Titolo storia: Shall we dance?
Fandom: Shadowhunters (serie TV)
Coppia e/o personaggi: Alec/Jace
Prompt (se presente): A chiede a B di ballare
Note: what if in cui Jace e Alec stanno insieme; localizzazione indefinita.
Numero parole (contacaratteri.it): 470
Shall we dance?
Altra sera, altro lavoro. Sospiri e ti massaggi il collo mentre Izzy si riavvolge al braccio la sua frusta e Jace fa sparire la spada angelica sotto la giacca.
«Era l’ultimo, vero?» ti chiede tua sorella. Cerca di non darlo a vedere ma è stanca e stressata, e tu proprio non riesci a darle torto. Insomma, siete abituati al duro lavoro, ovviamente, ma per qualche motivo sotto Natale le Ombre diventano più violente e insistenti del solito.
Che sia per caso, per sfortuna o perché tutta la gioia e i buoni sentimenti che i mondani si ostinano a sprizzare in questi giorni sono come un banchetto per le forze del male non è dato sapere.
Sorridi quando Jace sostituisce le proprie mani alle tue e continua il massaggio ai tuoi muscoli indolenziti, e senza neanche accorgertene ti ritrovi ad occhi chiusi, a goderti quel piccolo angolo di paradiso…
«Capito, via, qui sono di troppo» commenta Izzy all’improvviso. Neanche il tempo di trovare l’energia mentale di risponderle, che la vedi disattivare la runa dell’invisibilità e uscire dalla porta dopo un ultimo occhiolino, probabilmente per unirsi alla festa.
Senti Jace ridacchiare alle tue spalle prima di sporgersi a baciarti il collo.
«Andiamo anche noi?» ti sussurra. «Ho voglia di ballare un po’ col mio splendido fidanzato» aggiunge malizioso, probabilmente col solo scopo di imbarazzarti a morte.
Missione riuscita, complimenti.
«Io non ballo, lo sai» borbotti contrariato. «Non mi piace e non mi riesce.»
E, sì, lo sai che un gay che non ama ballare è quasi fantascienza, non hai bisogno che qualcuno te lo ripeta per l’ennesima volta, grazie tante.
Jace sorride di quel sorriso che ti rivolge fin da ragazzini e che non ha mai portato nulla di buono, – non a te, almeno – poi ti prende per mano.
«Beh, allora è una fortuna che non possa vederti nessun altro» commenta mentre ti trascina fuori dal magazzino.
«Jace!» provi a protestare, quasi inciampando per stargli dietro… ma poi Jace si ferma, – proprio in mezzo alla sala – si gira verso di te e ti prende tra le braccia.
«Sì?» ti domanda educatamente.
La faccia da schiaffi del tuo ragazzo è a pochi centimetri dalla tua, e le sue dita si insinuano appena sotto la maglia mentre guida i tuoi fianchi in un movimento lento e morbido. Sbuffi divertito e ricambi l’abbraccio.
«Sei proprio i-»
«Irresistibile? Sì, lo sapevo già…»
Alzi gli occhi al cielo.
Perché devi amare una persona così infantile?
«Intendevo insopportabile» lo correggi – senza riuscire a smettere di sorridere.
Sorride anche Jace e appoggia la fronte sulla tua.
«Beh, la risposta non cambia. Tanto lo s-»
L’ultima parte della frase si annulla sulle tue labbra, e Jace ti stringe ancora di più a sé.
Fortuna che almeno hai trovato un modo efficace per farlo stare zitto.