Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: Zenyas    18/12/2018    0 recensioni
"Ogni volta che ti guardo mi perdo nei tuoi occhi e ti invidio, perché nei tuoi occhi c’è il colore della speranza, nei miei solo il vuoto.
Tu cammini in mezzo alla folla cercando di orientarti, io nel vuoto dove cercherò di non affogare nel passato."
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Navigando tra mille pensieri vidi le luci della rinascita del sole.
Dannazione.
Avevo passato un’altra notte a pensare.
Decisi di rimanere a letto e chiusi gli occhi in cerca della disperata morte temporanea.
Fu così.
Finalmente riuscì ad addormentarmi, ma in tutto ciò sono cosciente.
Un sogno lucido.

Mi guardai attorno e non vidi altro che muri semi-invisibili.
Ero intrappolato in una sottospecie di scatola chiusa.
Non potevo uscire.
L’unica cosa che potevo fare era guardare te all’esterno di questa gabbia.

Mi misi ad osservarti come feci di solito.
Ogni tuo lineamento fu tesoro per i miei occhi, era davvero una piacevole visione.
Vorrei accarezzarti il volto, ma questo muro me lo impedisce, impedisce di verderci.
Cercai di sfondarlo con le mie forze, ci provai numerose volte senza nessun esito.
Affranto, appoggiai la fronte al muro e chiusi gli occhi, sentii solo i miei respiri affannati e il sudore che mi usciva da tutti i pori.
Appena aprì le palpebre vidi la tua mano, dall’altra parte del muro, poggiata sulla mia fronte.
Ti guardai stupito e sorrisi.
- - - - -” dicesti, ma non potevo capire, c’era il muro che mi divideva da te.

Ho voglia di parlare con te, ho così tanto da raccontarti.” dissi nonostante non potevi sentirmi.
A quel punto non riuscivo più a trattenermi, le lacrime scesero e furono più le calde che abbia mai sentito.
Ero così felice di vederti.
Il mio cuore riniziò a battere e tu, mi feci cenno di non piangere e buffamente tiravi le guance in su per simulare un sorriso.
Ti donai il miglior sorriso che potessi fare e poggiai la mano sulla tua.

Un sogno lucido quasi perfetto.
Ci siamo noi.
Separati da un muro che permette di vederci, ma non di comunicare e toccarci.
Potevamo solo immaginarci quello che volevamo fare.


Fu solo un’utopia momentanea.
Perchè so che non sarà così.
Non possiamo ancora incontrarci.
Ne parlarci come facevamo.
Tanto meno avere un contatto fisico.

Mi risvegliai alla sera.
Non mi ricordavo più che successe dopo.
So solo che ero imbrattato di sudore e il volto era rigato dalle lacrime.
Quanto devo ancora aspettarti?” furono le uniche parole che uscirono dalla mia bocca.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Zenyas