L'allenamento di pallavolo era finito da poco, Hinata e Kageyama stavano finendo di sistemare. In quel momento Hinata si fermò a guardare Kageyama, che se ne accorse e lo ricambiò accigliato "Cosa vuoi idiota!?"  Domandò acido il corvino. "Uhm nulla, solo che la parte razionale del mio cervello e quella irrazionale sono in guerra" Disse con fare assente "Ah si? E chi sta vincendo?" Gli domandò confuso "Ancora non lo so, la razionalità mi dice di starti alla larga" Kageyama lo guardò stupito e confuso "E l'altra cosa ti dice?" chiese titubante "Sta urlando a gran voce " Sospirò Hinata, a Tobio si illuminò lo sguardo "E tu quale vuoi che vinca?" Chiese deglutendo a vuoto sperando vivamente che l'irrazionalità avesse la meglio "Tu quale credi sia-" Il rosso non riuscì a finire la frase che venne interroto dal corvino "L'irrazionalità. Ti amo anche io..." Lo guardò leggermente rosso in viso. I due ragazzi si guardarono per un tempo indefinito per poi scambiarsi altri mille e dolci baci, le guance rosse di Hinata facevano a gara con quelle di Kageyama. Erano entrambi felicissimi, una volta tanto che la parte irrazionale di Shoyou aveva vinto le cose era andate stranamente bene. Continuarono così, a baciarsi a lungo come se da quel contatto dipendessero entrambi. 

Al fondo della palestra, lontani dagli occhi dei due giovani innamorati, due ragazzi li guardavano sorridendo. “Visto Daichi? Lo sapevo che quei due sarebbero finiti insieme... ora mi devi 100¥” Ridacchió allegro Sugawara sotto lo sguardo sconfortato del capitano che tirò fuori una banconota da 100¥ porgendogliela in uno sbuffo.