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Autore: MissRosalie42    20/12/2018    0 recensioni
Skam Italia.
Un capitolo dopo ogni clip, raccontate da un punto di vista diverso da quello di Martino.
Inizia con la clip
7.3, raccontata dal punto di vista di Elia
7.4, Niccolò
7.5, Luca
7.6, Giovanni
8.1, Niccolò
8.2, Sana
8.3, Niccolò
8.4, Eva
8.5, Filippo
9.1, Maddalena
9.2, Mamma Rametta
9.3, Giovanni
9.4, Mamma Rametta
9.5, Elia [alternativo]
9.5 + 10.1, Niccolò
10.2, Silvia
10.3, Mamma Rametta
10.4, Giovanni
10.5, Elia.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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10.4 - Classifica
19 dicembre
Giovanni


"Bene zì, mo che l'abbiamo fatta sta foto possiamo inizià na partita?" Giovanni si tirò su le maniche e stiracchiò le dita, pronto all'azione. Si spostarono dal bancone e si avvicinarono al biliardino. Era da un bel po' che non andavano al baretto a fare qualche partita in tutta tranquillità. Le ultime settimane erano state toste. I problemi di Martino erano diventati anche i suoi, per non parlare della faccenda di Eva... bè, non che ci fosse una vera 'faccenda', era solo che sentiva la sua mancanza, e vederla in classe ogni giorno non lo aiutava. Cercavano di ignorarsi il più possibile, anche se non avevano chiuso male. Era sicuro che anche per lei fosse doloroso avere a che fare con lui tutti i giorni. Per fortuna erano seduti in banchi lontani. Però voleva tornare con lei. Non ne aveva parlato seriamente con gli amici perché sperava di riuscire a dimenticarsela e ad andare avanti. Parlarne forse lo avrebbe aiutato a stare un po' meglio, ma avrebbe reso il problema molto più reale e lui invece voleva solo che tutta quella nostalgia per il periodo passato con lei svanisse nel nulla.
"Io sto in squadra con Niccolò" disse Elia.
"Scusami?!" fece Marti, con aria fintamente indignata. "Io sto in squadra con Nico."
"Dipende... sei bravo?" si intromise subito Niccolò stesso. Martino gli lanciò un'occhiataccia e il suo ragazzo cercò di trattenere una risata.
"Di sicuro sono più bravo io" aggiunse Elia.
"Sì ma chi ti dice che Niccolò sia bravo?" gli domandò Marti.
"Me lo ha detto lui a Bracciano. Mi fido" rispose Elia con un'alzata di spalle.
"Scusa ma quando avete parlato di biliardino a Bracciano?"
"Boh sarà stato in un momento in cui sei andato a pisciare."
"Ragà non c'è storia, il più bravo è Luchino" intervenne Gio per interrompere il battibecco tra i due, dando una pacca sulla spalla al nominato.
Luchino infatti annuì soddisfatto. "Non c'è spazio per la modestia in questi casi. Io sono il campione imbattuto di tutti i nostri tornei" rivolse l'ultima frase direttamente a Nico.
"Peccato tu non sia così bravo pure con l'xbox" aggiunse Elia.
"Ah ah ah" finse di ridere Luchino.
"Lì il campione sono io" disse Marti, facendo l'occhiolino a Niccolò. "E comunque sono bravo anche qui" aggiunse, dando due colpetti al tavolo del biliardino.
"Non quanto me" disse Elia sottovoce, sporgendosi verso Nico come se volesse farsi sentire solo da lui.
Giovanni rise. Ogni tanto pensava al fatto che Martino si fosse comportato di merda spinto dalla paura di un rifiuto, e invece adesso ci mancava poco che cercassero tutti di fregargli il ragazzo. Forse doveva davvero prendere esempio e parlare seriamente agli amici di quello che ancora provava per Eva. 
"Se siete così bravi, magari siete voi due che dovreste giocare insieme" propose Niccolò ridendo.
"Io sto in porta" disse subito Marti, sistemandosi dal lato giusto. Iniziò un altro battibecco tra lui ed Elia su chi dovesse stare in porta, ma Giovanni lo ignorò. Si concentrò invece su Nico, che sembrava sereno come a Bracciano. Non sapeva ancora bene cosa comportasse il suo disturbo, ma con Marti e gli altri avevano deciso di tornare il prima possibile dallo psicologo per scoprirne di più. Martino gli aveva detto che non era necessario che lo accompagnassero tutte le volte, ma a loro Nico piaceva. Era simpatico, spiritoso, sembrava uno di loro da sempre. Era stato amore a prima vista, come lo era stato con Luchino. Volevano includerlo nel gruppo, e questo significava trascorrere tempo con lui, e quindi che dovevano essere pronti a qualsiasi cosa, proprio come doveva esserlo Martino. L'amore può affrontare qualsiasi problema, ma lo stesso può fare l'amicizia. Martino non avrebbe rinunciato a Niccolò solo per il disturbo borderline, e neanche loro tre avrebbero rinunciato.
"Allora facciamo che io faccio da arbitro e poi i vincitori sfideranno il campione in carica" disse Luchino, indicando se stesso con aria trionfale.
"Dammi il cinque, zì" fece Gio a Nico, per ufficializzare la loro squadra.
Si diedero il cinque e poi Niccolò disse "Ma tu? Quanto sei bravo?"
"Me la cavo. Perdo solo in squadra con Marti" rispose.
"Stronzate!" disse subito Martino.
"Già la vedo male" fece Elia, scoraggiato.
"Sarà divertente" commentò Nico.
"SILENZIO! Si inizia!" esclamò Luchino, ed Elia buttò la pallina in campo.

Fine.
 
   
 
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