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Autore: The_Storyteller    20/12/2018    0 recensioni
Una raccolta di storie sulla vita della mia Inquisitrice, Saoirse Trevelyan, prima dei fatti di Dragon Age Inquisition.
Partendo dall'infanzia, la nostra maga diventa testimone indiretta del Flagello e della rivolta di Kirkwall, senza sapere cosa l'attende al Conclave presso il Tempio delle Sacre Ceneri.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inquisitore, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Un vento freddo proveniente da ovest, tagliente come una lama, annunciava aria di neve. E di morte.
La notizia dell’assassinio del visconte Dumar aveva sconvolto tutti i Liberi Confini, colpiti dalla violenza e dalla rapidità con cui i qunari avevano preso il controllo della città. E con la stessa velocità circolò la notizia che c’era un nuovo Campione: Garrett Hawke, eroe di Kirkwall, colui che aveva fermato l’arishok in un duello tanto impegnativo quanto emozionante.
Saoirse ammirava quel mago fereldiano, un profugo di Lothering che in quattro anni era diventato un uomo rispettato in tutta la città, protettore dei deboli e punto di riferimento per i maghi della Forca; il tutto condito da una sana dose di sarcasmo.
Ma finita una crisi, ecco che se ne avvicinava un’altra: l’Alto Comandante Meredith aveva sempre mal digerito l’intervento di Hawke negli affari che riguardavano templari e maghi, e ora stava diventando sempre più severa e inflessibile verso questi ultimi.
Saoirse stava camminando verso la biblioteca, quando notò Elinor e altre due giovani maghe dirigersi circospette verso l’ufficio dell’Alto Comandante Helmud. Perplessa e incuriosita allo stesso tempo, Saoirse seguì le tre ragazze fino all’entrata dello studio, dove si fermarono ad osservare dalla porta lasciata leggermente aperta.
- Si può sapere che state combinando?- chiese sottovoce la maga. Le tre ragazze sobbalzarono dalla sorpresa, ma si tranquillizzarono vedendo chi era stato a parlare.
- Per il Creatore, Saoirse! Ci hai fatto spaventare!- esclamò Maud, tormentandosi uno dei suoi numerosi ricci.
- Non mi avete detto che state facendo. Volete per caso cacciarvi nei guai?- chiese ancora Saoirse.
Elinor le fece cenno di avvicinarsi, cosa che la maga fece, poi le sussurrò il motivo del loro comportamento: - Oggi sono arrivati nuovi templari, direttamente da Nevarra. Volevamo solo vedere come fossero. Ho sentito che sono quasi tutti giovani ragazzi...- disse strizzando l’occhiolino alle altre. Saoirse tirò un sospiro esasperato, ma la curiosità fu più forte di lei e si unì alle altre nello “studio” dei nuovi templari.
Vide che in totale erano in sette, il più anziano poteva avere circa quarant’anni mentre gli altri erano tutti intorno ai venticinque. Continuò ad osservarli in silenzio, mentre le altre discutevano su chi fosse il più carino.
- Il biondo è di sicuro il più bello. Guarda che postura fiera che tiene!- disse Maud eccitata.
- Pft, molto meglio il moro. E quella barba appena accennata gli dà un’aria così sexy...- replicò Corinna, la maga elfica del gruppo.
Saoirse alzò gli occhi al cielo per i discorsi adolescenziali delle due, poi notò che Elinor era rimasta ad osservare un giovane in particolare: dimostrava circa la loro età, gli occhi grigi risaltavano sulla carnagione pallida e una massa di ricci rossi gli dava un’aria quasi simpatica. Mentre si guardava intorno, il giovane posò lo sguardo sulla porta socchiusa e intravide le due ragazze, che arrossirono per l’imbarazzo. Il templare accennò un timido sorriso, poi riportò l’attenzione al comandante.
Le quattro maghe sgattaiolarono verso i dormitori col terrore che l’Alto Comandante potesse scoprirle, e dopo aver ripreso fiato le due più giovani commentarono le loro impressioni.
- Per poco non veniamo scoperte, e voi continuate a chiedervi chi è il più carino?!- disse esasperata Saoirse.
Maud e Corinna la presero amichevolmente in giro: - Andiamo Saoirse, solo perché hai passato il tuo Tormento non vuol dire che non puoi divertirti un po’!- ribatterono le ragazze.
Saoirse prese con sé Elinor e si diressero verso i loro letti. Mentre indossavano le camicie per la notte, la fereldiana disse tra sé e sé: - Certo che quello coi capelli rossi sembrava simpatico...-
La giovane la osservò sorpresa, al che Elinor le chiese: - Vorrei... conoscerlo un po’. Ti va di venire con me a parlare con lui, domani?-
Saoirse le sorrise e accettò la sua richiesta, poi le due si coricarono per godersi un sonno ristoratore.
 
Il giorno seguente le due maghe raggiunsero la sala comune e intravidero il giovane dai capelli fulvi. Stavano per raggiungerlo quando lo videro parlare con il fratello di Saoirse e la giovane si bloccò.
- Va tutto bene?- chiese Elinor preoccupata. La maga fece un cenno d’assenso, ma dentro di sé c’erano sentimenti contrastanti: fin da quando era entrata nel Circolo, James si era sempre mostrato distante e freddo, evitando di instaurare con lei quel rapporto fraterno che non avevano avuto da bambini. Le loro conversazioni, brevi e sporadiche, si limitavano a pochi saluti e frasi di convenienza, rimanendo nei limiti di una chiacchierata tra conoscenti. Anche se avevano lo stesso sangue e per quanto lei desiderasse riallacciare i rapporti con lui, Saoirse non riusciva a considerarlo un fratello. E nonostante si fosse arresa a questa situazione, in cuor suo soffriva molto.
Elinor la distolse dai suoi pensieri, facendole notare che suo fratello si era allontanato, lasciando solo il giovane templare.
- Oh cielo, è da solo! E ora che faccio?- esclamò la ragazza. Saoirse la guardò perplessa: cos’era quell’improvvisa agitazione? Di solito era Elinor quella più spigliata e lei quella timida, a meno che...
- Cos’è, hai preso una cotta?- chiese Saoirse.
Elinor la guardò sorpresa, arrossendo violentemente: - Ma ti pare?! È solo che non so cosa dire, tutto qui...- ribatté lei.
Saoirse la tranquillizzò, poi entrambe si fecero coraggio e si avvicinarono al giovane.
Il ragazzo le salutò con un sorriso e le ragazze si presentarono.
- Io sono Saoirse e lei è Elinor, benvenuto al Circolo di Ostwick.- esordì la ragazza.
Il giovane fece un lieve inchino con la testa: - Lieto di conoscervi. Il mio nome è Lusian- rispose cordialmente.
I tre ragazzi chiacchierarono del più e del meno, di come era Nevarra e delle ultime novità provenienti da Kirkwall, trascorrendo un paio d’ore in compagnia, poi il templare dovette lasciarle, augurando loro una buona giornata nella speranza di poter passare con loro altro tempo.
- Allora, che ne pensi? A me sembra molto gentile- disse Elinor.
- Sì, lo è. Ed è anche cotto a puntino!- replicò Saoirse. La fereldiana la guardò confusa.
- Andiamo Elinor! Aveva occhi solo per te. Siete praticamente fatti uno per l’altra- spiegò la giovane.
Elinor arrossì un’altra volta, poi sospirò tristemente: - Anche se fosse, sai bene che noi maghi non possiamo avere relazioni, figuriamoci con un templare. Sarebbe la rovina di entrambi...- mormorò desolata.
 
Tre anni trascorsero in fretta, mentre in tutti i Liberi Confini si temeva una crisi imminente a Kirkwall. Non passava giorno senza che non si sentisse parlare di maghi del sangue e di complotti per rimuovere la comandante Meredith, e già alcuni maghi erano fuggiti dal Circolo di Ostwick. La tensione era nell’aria, ma ogni persona nel Circolo faceva ciò che poteva per rendere più calma l’atmosfera.
Saoirse stava esaminando alcune radici, quando venne interrotta dalla Prima Incantatrice Diantha: - Buongiorno, Saoirse. Ho bisogno di un favore, potresti recuperarmi un vecchio volume negli archivi?- le chiese la donna.
La ragazza acconsentì e si diresse verso gli archivi: era una zona posta sotto la biblioteca, dove erano custoditi libri antichi, storie sul Thedas e magie dimenticate. Non era un posto molto frequentato, e di solito se ne occupavano i pochi adepti della Calma che vivevano nel Circolo.
Saoirse scese le scale che portavano alle ampie sale degli archivi, e alla debole luce di una candela si mise a cercare il libro richiesto dalla Prima Incantatrice. Impiegò forse mezz’ora, ma finalmente trovò un vecchio volume impolverato, dalla copertina riccamente decorata, dedicato alla civiltà neromeniana.
La ragazza prese il libro e si diresse verso le scale, quando all’improvviso sentì un rumore. Si bloccò dietro uno scaffale e tese l’orecchio: sentì una voce, appena un sussurro, leggermente allarmata, poi udì una seconda voce che cercava di tranquillizzare il primo interlocutore. Saoirse rimase ancora in ascolto, poi si avvicinò con cautela e si sporse da una libreria. Con sua grande sorpresa, vide Elinor e Lusian abbracciati l’un l’altra, intenti a baciarsi e a scambiarsi effusioni.
- Che state facendo?!- li interruppe la ragazza. I due giovani si accorsero di lei, e mentre il templare guardava con vergogna verso il basso, Elinor cominciò ad agitarsi in preda alla paura.
- Ti prego Saoirse, non dirlo a nessuno!- la implorò la ragazza.
La maga rimase in silenzio: non avrebbe mai immaginato che la sua amica si sarebbe innamorata di un templare. Da una parte si sentiva felice per lei, ma dall’altra temeva ciò a cui sarebbe andata incontro.
- Lo sapete cosa state rischiando, vero?- chiese Saoirse.
I due giovani si guardarono, poi Lusian rispose: - Lo sappiamo, sì. Sappiamo che io potrei essere espulso ed Elinor diventerebbe un’adepta della Calma... ma noi ci amiamo, Saoirse.-
Elinor stringeva la mano del giovane, nel suo sguardo un misto di orgoglio e paura.
Saoirse sospirò, scrollando la testa, poi si rivolse ai due innamorati: - Sentite, sono felice per voi, davvero. Manterrò il vostro segreto ma voi dovete essere prudenti, la prossima volta potreste non essere così fortunati.-
I due giovani la ringraziarono, poi la accompagnarono fuori dagli archivi.
Non erano nemmeno usciti dalla biblioteca quando notarono un’agitazione crescente tra gli ospiti del Circolo: volti turbati, espressioni spaventate, alcuni tra i più fragili avevano veri e propri attacchi di panico. Le persone sciamavano come api impazzite, mentre le aule venivano riempite da voci concitate.
- Che sta succedendo?- chiese Lusian a un templare di passaggio. Il soldato si fermò, con gli occhi spalancati dallo shock, e disse solo tre parole: - Kirkwall è caduta.-
Increduli, i tre ragazzi  chiesero altre informazioni da chi sembrava saperne di più; in breve seppero dell’esplosione della Chiesa da parte di un eretico e della morte della somma sacerdotessa Elthina, e di come la comandante Meredith avesse invocato il Diritto all’Annullamento contro i maghi della Forca. Vennero a conoscenza della battaglia tra Hawke e una Meredith in preda alla pazzia, diventata alla fine una statua di lyrium rosso.
Kirkwall era diventata teatro di scontri tra maghi e templari, e il Campione sembrava essere svanito nel nulla.
- Che cosa succederà adesso?- si chiese Elinor. Saoirse si guardò intorno preoccupata, vedendo soltanto timore e preoccupazione. Si girò poi verso Lusian, e la sua risposta la fece allarmare ulteriormente: - Questo vuol dire solo una cosa... Siamo in guerra.-
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Terzo capitolo dedicato al passato di Saoirse, dedicato agli eventi di Dragon Age 2.
Spero vi piaccia, vi aspetto al prossimo capitolo =)!
   
 
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