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Autore: alessandroago_94    20/12/2018    5 recensioni
Altra raccolta di componimenti poetici molto semplici.
Genere: Generale, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Apprendere

APPRENDERE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Era tutto più facile

quanto si credeva che i panzoni travestiti

fossero veramente Babbo Natale.

 

Era tutto più facile

quando il cambiamento climatico

ancora non era giunto a guastare le stagioni.

 

Nonostante tutto, pare che l’inverno sia giunto;

non solo quello dei sentimenti,

col suo carico di paure di tristi momenti.

 

Stare tutto il giorno all’aperto

con l’aria gelida sotto zero,

questa è vita?

 

La vita però insegna;

ogni giorno,

bisogna imparare a ogni costo.

 

Imparare

come crescere;

pane della vita e della mente.

 

Anche la vita ha le sue stagioni,

così come i sentimenti;

io vivrò tutti i suoi momenti.

 

Non voglio più ascoltare

chi augura il male,

poi se la tira di festeggiare il Natale.

 

Che Natale è

se auguri la morte ai tuoi fratelli,

ai tuoi figli, ai tuoi nipoti?

 

Spiegami, ti prego,

cosa vuol dire; magari tu morissi!

Che significa?

 

Poi c’è quel panettone

e quel disgustoso alberello illuminato…

oltre alla miseria dell’animo.

 

Che razza di cuore batte in un petto del genere?

Ah, no, poi ci si vanta che si festeggia,

si spende e si spande… per il Natale.

 

L’uomo ha inquinato tutto,

dal mondo alle festività;

eppure, nonostante tutto, qualcosa rimane.

 

Spiegami, o Musa,

qual è la strada della saggezza

se non apprendere ogni giorno e amare il prossimo.

 

Narrami, o Musa,

le gesta di chi al giorno d’oggi

ha ancora la mente lucida,

e ama,

e ama,

e sa voler bene al di là del corpo,

al di là di questa misera carne…

di questo futuro pasto per vermi.

Narramelo al cospetto di un focolare acceso,

ove i nostri antenati si scaldavano

durante il lungo inverno.

 

Ricrea, o Musa, la magia

della semplicità perduta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTA DELL’AUTORE

 

 

Premettendo che il Natale mi lascia del tutto indifferente, questa poesia è stata influenzata da discorsi che ho udito in giro di recente… riguardanti persone che odiano, detestano, augurano la morte.

Ah, poi naturalmente sono quelle che festeggiano il Natale con più ardore.

Lungi da me giudicare qualcuno, ma credo che in certi casi ci sia davvero poco da festeggiare, ma, addirittura, che il senso di alcune festività tradizionali sia stato completamente travisato.

E niente, questa è solo una piccola poesia senza pretese ^^ grazie per aver letto!

   
 
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