22/12/2018
2 recensioniCome imparai a non preoccuparmi e ad amare la Giratempo
Capitolo 1: Un mondo in rovina
Capitolo 1: Un mondo in rovina
Un'altra giornata d'inferno per un Harry ventitreenne braccato dai mangiamorte in una Londra devastata da una guerra magica che non accennava ad esaurirsi, non un attimo di riposo per il "ragazzo che è sopravvissuto" e che, in mancanza di una soluzione efficace al problema nel quale si era appena cacciato, sarebbe rimasto sopravvissuto per poco.
“Ti abbiamo in pugno Potter!” Ed era vero, il mangiamorte aveva ragione ed Harry lo sapeva, quella "voce" sul Signore Oscuro e il suo incontro con alcuni dei suoi servitori era solo una falsa voce messa in giro proprio per far cadere il ragazzo in trappola come un allocco e lui, esasperato da una guerra senza fine e desideroso di uccidere colui il quale aveva sterminato tutti i suoi amici, aveva abboccato all'amo.
L'antica chiesa nella quale si trovavano era situata in una zona fuori mano, per nulla frequentata e dotata di ogni sorta di incantesimo utile a trattenere il Prescelto sul posto impedendogli di smaterializzarsi.
Cercando di respingere quante più maledizioni possibili Harry si stava guardando intorno per sfruttare un buon diversivo ed ecco la soluzione: una trave sul soffitto della chiesa, perfetta per creare scompiglio, macerie e atterrare un paio di mangiamorte, con un po' di fortuna.
“Coraggio avvicinatevi ancora un po'...” pensava Harry fra sé e sé ed ecco il momento buono: “BOMBARDA!” gridando nella mente l'incantesimo che poi avrebbe colpito la trave, Harry si garantì un lasso di tempo sufficientemente ampio per tirare fuori da sotto la maglietta la Giratempo sperimentale che era riuscito a trafugare solo due giorni prima da un Ministero ormai in rovina e controllato dal Signore Oscuro. Non aveva idea di come funzionasse ma non c'era altro modo, doveva attivarla per poter uscire da quella trappola e studiare un piano migliore per il da farsi... quando accadde: uno dei mangiamorte rimasti intrappolati sotto la trave precipitata sul pavimento di marmo della chiesa, con un rapido movimento di bacchetta pronunciò la parola che nessun mago o strega vorrebbe sentire:“ Avada Kedavra!”, appena il tempo di vedere il lampo di luce verde e poi, buio.
Il destino è tanto buffo quanto imprevedibile e colpisce nei momenti più inaspettati, perché quello che doveva essere l'epilogo sul Prescelto e su un'epoca di pace, si è rivelato essere invece il mezzo attraverso il quale sistemare le cose. La Maledizione Mortale, attraversando la Giratempo e colpendo Harry in pieno diede vita ad un fenomeno bizzarro: trascinò l'anima del ragazzo che è sopravvissuto indietro nel tempo fino al momento esatto nel quale egli credeva sarebbe stato meglio andare per sistemare tutto; non che fosse cosciente di quel che stava accadendo, era intimamente convinto che se avesse avuto la possibilità di tornare indietro avrebbe potuto sistemare le cose e la Giratempo, sfruttando quel pensiero e agendo in maniera imprevedibile a causa del malfunzionamento, riportò l'anima di Harry nel suo corpo undicenne fornendo al ragazzo l'occasione tanto agognata.
STUD!!! “Aaargh che male, maledizione!” Harry per la sorpresa e l'incredulità di quel che era appena successo diede una testata contro il retro della rampa di scale all'interno del ripostiglio usato come camera da letto, o come prigione a seconda dei casi. Ancora shockato e con la mente alla battaglia nella chiesa, si ritrovò in uno stato di confusione non vedendo nulla per il buio e la cecità dovuta alla mancanza degli occhiali. Tastando l'aria e sentendo le pareti così familiari, il letto e la mensola nella quale erano appoggiati gli occhiali Harry realizzò la natura della sua nuova e inaspettata condizione... era nel sottoscala a Privet Drive!
AREA DELL'AUTORE:
Come scritto nell'introduzione questa è la mia prima fanfiction non solo su HP ma proprio in generale e non so esattamente quanto durerà, dove andrà a parare nello specifico ecc... Ho messo informazioni vaghe sulla storia proprio perché se mai personaggi e tematiche dovessero cambiare potrò sempre modificarle in seguito.
So anche che questo genere di storia è un classico, ce ne sono a centinaia così e un sacco di idee e situazioni sono riciclate, non voglio offendere né derubare nessuno delle proprie idee, trovo solo che siano ottime idee e voglio sfruttarle per creare una storia che possa piacere ai lettori ma soprattutto a me, ne ho lette molte di storie così ma difficilmente mi hanno soddisfatto pienamente, vuoi per alcune scelte autoriali, vuoi per la formattazione o la grammatica, vuoi per le storie incompiute. Così voglio provare a scrivere qualcosa di mio pugno e vedere come va, scusate per eventuali errori, consecutio temporum sballata ecc, se avete domande, critiche o cose da dire fatelo senza remore!
“Ti abbiamo in pugno Potter!” Ed era vero, il mangiamorte aveva ragione ed Harry lo sapeva, quella "voce" sul Signore Oscuro e il suo incontro con alcuni dei suoi servitori era solo una falsa voce messa in giro proprio per far cadere il ragazzo in trappola come un allocco e lui, esasperato da una guerra senza fine e desideroso di uccidere colui il quale aveva sterminato tutti i suoi amici, aveva abboccato all'amo.
L'antica chiesa nella quale si trovavano era situata in una zona fuori mano, per nulla frequentata e dotata di ogni sorta di incantesimo utile a trattenere il Prescelto sul posto impedendogli di smaterializzarsi.
Cercando di respingere quante più maledizioni possibili Harry si stava guardando intorno per sfruttare un buon diversivo ed ecco la soluzione: una trave sul soffitto della chiesa, perfetta per creare scompiglio, macerie e atterrare un paio di mangiamorte, con un po' di fortuna.
“Coraggio avvicinatevi ancora un po'...” pensava Harry fra sé e sé ed ecco il momento buono: “BOMBARDA!” gridando nella mente l'incantesimo che poi avrebbe colpito la trave, Harry si garantì un lasso di tempo sufficientemente ampio per tirare fuori da sotto la maglietta la Giratempo sperimentale che era riuscito a trafugare solo due giorni prima da un Ministero ormai in rovina e controllato dal Signore Oscuro. Non aveva idea di come funzionasse ma non c'era altro modo, doveva attivarla per poter uscire da quella trappola e studiare un piano migliore per il da farsi... quando accadde: uno dei mangiamorte rimasti intrappolati sotto la trave precipitata sul pavimento di marmo della chiesa, con un rapido movimento di bacchetta pronunciò la parola che nessun mago o strega vorrebbe sentire:“ Avada Kedavra!”, appena il tempo di vedere il lampo di luce verde e poi, buio.
Il destino è tanto buffo quanto imprevedibile e colpisce nei momenti più inaspettati, perché quello che doveva essere l'epilogo sul Prescelto e su un'epoca di pace, si è rivelato essere invece il mezzo attraverso il quale sistemare le cose. La Maledizione Mortale, attraversando la Giratempo e colpendo Harry in pieno diede vita ad un fenomeno bizzarro: trascinò l'anima del ragazzo che è sopravvissuto indietro nel tempo fino al momento esatto nel quale egli credeva sarebbe stato meglio andare per sistemare tutto; non che fosse cosciente di quel che stava accadendo, era intimamente convinto che se avesse avuto la possibilità di tornare indietro avrebbe potuto sistemare le cose e la Giratempo, sfruttando quel pensiero e agendo in maniera imprevedibile a causa del malfunzionamento, riportò l'anima di Harry nel suo corpo undicenne fornendo al ragazzo l'occasione tanto agognata.
STUD!!! “Aaargh che male, maledizione!” Harry per la sorpresa e l'incredulità di quel che era appena successo diede una testata contro il retro della rampa di scale all'interno del ripostiglio usato come camera da letto, o come prigione a seconda dei casi. Ancora shockato e con la mente alla battaglia nella chiesa, si ritrovò in uno stato di confusione non vedendo nulla per il buio e la cecità dovuta alla mancanza degli occhiali. Tastando l'aria e sentendo le pareti così familiari, il letto e la mensola nella quale erano appoggiati gli occhiali Harry realizzò la natura della sua nuova e inaspettata condizione... era nel sottoscala a Privet Drive!
AREA DELL'AUTORE:
Come scritto nell'introduzione questa è la mia prima fanfiction non solo su HP ma proprio in generale e non so esattamente quanto durerà, dove andrà a parare nello specifico ecc... Ho messo informazioni vaghe sulla storia proprio perché se mai personaggi e tematiche dovessero cambiare potrò sempre modificarle in seguito.
So anche che questo genere di storia è un classico, ce ne sono a centinaia così e un sacco di idee e situazioni sono riciclate, non voglio offendere né derubare nessuno delle proprie idee, trovo solo che siano ottime idee e voglio sfruttarle per creare una storia che possa piacere ai lettori ma soprattutto a me, ne ho lette molte di storie così ma difficilmente mi hanno soddisfatto pienamente, vuoi per alcune scelte autoriali, vuoi per la formattazione o la grammatica, vuoi per le storie incompiute. Così voglio provare a scrivere qualcosa di mio pugno e vedere come va, scusate per eventuali errori, consecutio temporum sballata ecc, se avete domande, critiche o cose da dire fatelo senza remore!