... le mani opposte a stringersi l'un altra per la prima volta. Una prima volta che gli occhi davanti a lui sembrano negarla gridandogli " Ti ho già conosciuto..." e lui di rimando, illuminandogli la mente di mani piccole, paffute e sporche di marmellata ancorate tra di loro, mani inesperte e morbide, senza peli, timide nel cercasi solo con la punta delle dita, mani una un po' più grande dell'altra, quella più grande, la sua, un po' più abbronzata e poi il contrario, forse dopo anni, dove ad avvolgerlo, a proteggerlo, ci sarebbe sempre stato l'altro, e poi mani ormai al limite della crescita, della maturazione, con solo un lieve filo di metallo luccicante a riflettere due sorrisi identici, intenti a pronunciarsi un sì a fior di labbra ed infine le loro due mani, sempre uguali, sempre strette nel loro identico modo, con rughe già viste, ad intrecciarsi per formare la storia della loro vita insieme.
Una vita, attesa, sognata ed in quel momento, come uno schiaffo dritta in faccia, perchè era la vita reale e la vita di Harry era sempre stata tutto fuorchè un sogno.