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Autore: fatacristallina    24/12/2018    11 recensioni
Una piccola storia che narra di due teneri bimbi. Lui piccolo e saggio ,una piccola anima che ha già conosciuto il lato amaro della vita ,uno strascico di sofferenza e un bisogno di essere amato e compreso. L'altro è un bimbo molto speciale ,un caratterino tutto pepe,un vero diavoletto ,ma che nasconde una sofferenza celata dalla voglia di essere ciò che non è.Un segreto svelato e la dolcezza che solo i bambini sanno mostrare in tutta la loro speciale semplicità. sapete quanto amo ami raccontare di queste piccole pesti. Un bacio e un abbraccio affettuoso XO XO
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Palazzo Jarjayes 24 dicembre 1761
Dicembre è il mese più felice dell’anno. Forse per gli altri, ma non per me.
Questo sarà il mio primo natale da orfano. Pensandoci bene, poteva andarmi peggio. Dopo il funerale di madre, una vicina di casa mi portò in un orfanotrofio, lei non poteva tenermi, erano già in troppi e facevano fatica a portare del cibo in tavola. La figlia più piccola Christine era mia amica ha supplicato la sua mamma affinché mi tenesse con loro… Erano troppo poveri per adottare un bambino. Poi dopo un mese arrivò la nonna. Mi disse che mi avrebbe portato via da quel posto. Sarei andato a vivere con lei, nel palazzo dei suoi padroni. Avrei dovuto solo giocare con il figlio del padrone. “Un bimbo speciale” come dice mia nonna. Ed eccomi qui, in questo immenso palazzo a sopportare i dispetti di quella, sottospecie di nanerottolo biondo. Che poi l’altro giorno, ho scoperto che in realtà non è un maschietto, ma una femminuccia! Ricordo che siamo usciti fuori a giocare, Oscar voleva acciuffare un piccolo scoiattolo, io non volevo perché sicuramente quella bestiolina aveva una mamma e un papà , e se Oscar l’avesse catturato… Beh non avrebbe più rivisto la sua famiglia. Quindi ho tentato di bloccarla, ma lei mi ha spinto e siamo caduti assieme nella fontana. Se la nonna ci avesse scoperto si sarebbe infuriata. Così siamo sgattaiolati su in camera sua per toglierci i vestiti bagnati e mettere quelli asciutti. Quando abbiamo tolto i vestiti, ho notato che a Oscar mancava qualcosa… Già! Le mancava il pisellino! Lei mi guardava stranita e poi si è messa a ridere…
-Perché ridi?
-Perché hai una cosa strana tra le gambe ahahah sei buffo!
-Non sono buffo! Tu sei strano! Tutti i maschi ce l’hanno!
-Cosa vorresti insinuare!!!!
Ad un tratto sentiamo la porta scricchiolare e la figura di mia nonna si palesa davanti a noi . Ci guarda con gli occhi sbarrati, come se avesse visto un fantasma.
-Ohhh santi numi! Cosa ci fate qui nudi!!! Vergognatevi!!!
La nonna mi molla uno schiaffo e prende in braccio Oscar per portarla nella sala da bagno.
-Nanny, André mi ha offeso! Ha detto che sono strano e che tutti i maschi hanno quel cosetto tra le gambe. Diglielo tu, che si sbaglia!
-Nonna, io… io non ho fatto niente, e stato Oscar a cominciare!!
-Per tutti gli angeli del paradiso! Bambini! Oscar, tu sei un bimbo speciale. Quello che ha detto André è vero, ma tu sei speciale per questo non ce l’hai.
-Se faccio il bravo mi crescerà?
-Oh, ma… Certo! Può darsi! Adesso fatti vestire e… basta con questi discorsi, va bene?!?
Una volta vestita Oscar, la nonna mi avvolge nel suo scialle, mi prende in braccio e mi porta in camera mia.
 
Sapevo che prima o poi avrei dovuto affrontare una situazione simile… La mia piccola bambina…  Crede di essere ciò che non è… Il mio povero André non ha colpa… Nessuno dei due ha colpa. L’unico responsabile è quello scriteriato del Generale!!! Accidenti a lui!!!
-Nonna, tu mi credi? Non volevo essere scortese, ma lui!! 
-Oh piccolo mio, hai ragione… Ascolta! Oscar non è un maschietto, è una femminuccia, il padre ha deciso così è lei è convinta di esserlo. Se tu le dicessi la verità, il Generale si infurierebbe e Oscar… Beh le spezzeresti il cuoricino, hai capito bimbo mio.
-Si nonna… ma io… Io che posso fare?
-Puoi proteggerla tesoro!
-Giusto, farò così…
 
E così da quel giorno scoprì che Oscar è una femmina. Però picchia forte accipicchia!
Domani sarà il suo compleanno, gli ho costruito un cavallino di legno, certo non è perfetto come quelli che faceva il mio papà, però è bello.
Come sempre Oscar ha fatto i capricci a tavola, non ha voluto mangiare. Fosse per lei mangerebbe solo dolcetti e biscotti… Così il padre l’ha mandata a letto senza cena.
La servitù mangia sempre dopo i padroni e salvo le volte che mangio assieme a Oscar, solitamente mangio assieme alla nonna. Stasera per cena c’era lo stufato con le patate, Oscar deve essere matta per non volere mangiare una simile leccornia… Fatto sta che alla fine, la nonna mi ha dato 8 biscotti e mi ha fatto l’occhiolino…
-André tesoro, visto che sei stato bravo va a giocare un pochino con Oscar…
-Oh si si certo! Così le porto il mio regalo. Grazie nonnina.
Lascio un bacio sulla morbida guancia della mia nonnina e corro su per le scale per raggiungere Oscar. Il Generale e sua moglie si sono recati a Versailles, quindi possiamo stare tranquilli e giocare insieme anche se è in punizione… Busso alla porta
-Oscar posso entrare?
-Si entra.
-Ti ho portato i biscotti…
-Caspita, grazie! Avevo una fame… Sono tutti per me?
-Veramente no! Però se hai tanta fame, li lascio a te…
-Ho il pancino che brontola…  Mmm tieni un biscotto! Non mi piace mangiare da solo.
-Grazie… Ah! Oscar tieni. È quasi mezzanotte, questo è il mio regalo per il tuo compleanno e per Natale .
-Oh, André io… 
-Su aprilo!
-Si si certo… André ma, ma è bellissimo! È un cavallino?!?
-Sono contento che ti piaccia…
-Ma io non ti ho regalato niente…
-Non ti preoccupare, va bene così.
-Aspetta!
Oscar salta giù dal letto e apre un cassettino, comincia a rovistare dentro, poi la vedo tirare fuori dal cassetto un nastro di seta blu.
-Tieni André, te lo regalo! Buon Natale !
-Grazie, ma non posso accettare, e poi come potrei usarlo?
-Semplice, fai crescere i capelli e lo usi per legarli.
-Mmm, hai ragione… Grazie Oscar…
-Siamo amici?
-Si Oscar.
-Siamo amicissimi?
-Si…
-Mi prometti che non andrai mai più via?
-Te lo prometto…
-Dormi assieme a me?
-Se la nonna mi da il permesso?!?
Non faccio in tempo a finire la frase che la nonna entra all’interno della stanza.
-Nanny ti prego André può dormire con me? Ti preeeegoooo?!?
-Va bene, l’importante è che dormite senza fare baccano…
-Siiiiiiiiiiii – Diciamo all’unisono.
Dopo aver chiacchierato e letto un libro di storie sui pirati ci addormentiamo abbracciati, ma prima di chiudere gli occhi, il mio sguardo va a quel nastro blu… “Chissà se davvero userò quel nastro per legare i capelli “.
 
 
 
   
 
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