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Autore: inzaghina    24/12/2018    5 recensioni
Natale è il momento dell'anno da passare con chi ami.
Seguitemi nel countdown fino al giorno più magico dell'anno, insieme a tanti personaggi e pairing diversi, concentrandoci sull’amicizia e sull’amore che li legano l'uno all'altro.
Augurandomi di farvi sorridere e riflettere, vi do appuntamento ogni giorno fino al 25/12.
1) Sostituito [Regulus Black + Sirius&James];
2) Futuro [Andromeda&Ted];
3) Un caldo abbraccio [Molly&Arthur + Harry]
4) Benvenuto ufficiale [Neville&Hannah + Augusta]
5) Litiganti al ballo [Fred&George + Minerva]
6) Vischio [Sirius + Remus&Tonks]
7) Regalo non richiesto [Teddy&Victoire + Il clan Weasley]
8) Promesse nella notte [Draco&Astoria]
9) Cannella [Kingsley + Ordine della Fenice]
10) Padri e figlie [Rose&Scorpius, Ron&Hermione]
11) Appartenenza [Harry&Ginny - Seconda classificata al contest "Sotto L'albero di Natale di MrMoony-94" sul forum efp.]
12) La gioia più grande [James&Lily - Quarta classificata al "All I want for Christmas is... Storie" contest, indetto da Arianna.1992 sul forum di efp.]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, I Malandrini, Il trio protagonista, Nuova generazione di streghe e maghi | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Ron/Hermione
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Questa storia si è classificata seconda al Contest " Sotto L'albero di Natale " indetto da MrMoony-94 sul forum di Efp.
 
Appartenenza
 
 
 
Quando alle 15 di giovedì 24 dicembre 1998, Hestia Jones annunciò finalmente che il gruppo di reclute del primo anno era libero di andarsene, raccomandando loro di non farsi vedere per i successivi tre giorni, Harry incrociò lo sguardo del suo migliore amico e fece un grande sorriso. Dopo mesi di allenamento e di studio davvero intensi, entrambi si sentivano pronti per la tanto agognata pausa natalizia, impazienti di rilassarsi e di rivedere le loro ragazze.
“Credevo che questo giorno non sarebbe mai arrivato” sbuffò Ron, stiracchiandosi.
“Puoi ben dirlo” ribatté il suo migliore amico, seguendolo nello spogliatoio.
I due si cambiarono con il resto dei compagni, parlottando dei piani per le vacanze, fino a che non giunse il momento di salutare tutti, dandosi appuntamento per il lunedì successivo.
“Amico, noi ci vediamo domani allora?” disse Ron, mentre erano in coda per i camini.
Harry annuì “così mi aggiornerai sulla cena a casa Granger…”
“Speriamo bene” borbottò, grattandosi la nuca.
“I genitori di Hermione ti conoscono da anni…”
“Si, ma ora che ci siamo messi insieme, non sono più solo uno degli amici della loro preziosa figlia…”
“Basta che tu gli ricordi che io sarò pronto a farti il culo se farai soffrire Herm” ghignò Harry.
“Sempre che tu ce la faccia, rachitico come sei!” sbuffò Ron, prima di colpirlo scherzosamente, roteando gli occhi, “salutami Andromeda” gli disse, prima di prendere una manciata di polvere per raggiungere la Tana.
Harry annuì. “E tu saluta i tuoi” ribatté, raggiungendo invece Grimmauld Place.
 
*
 
Quella sera, a cena a casa Tonks insieme a Ginny, Harry e la ragazza giocavano con Teddy, che sfoggiava un ciuffo di capelli fucsia identici in tutto e per tutto a quelli che era solita sfoggiare sua madre.
“Grazie ancora di essere venuti, ragazzi” disse la padrona di casa, raggiungendoli con the e biscotti.
“Non dirlo nemmeno per scherzo…” rispose Ginny, conscia che il ragazzo non sarebbe stato capace di esprimere a parole quanto significasse per lui essere il padrino di Teddy, rimanendo stupita quando Harry aggiunse “ho promesso che mi sarei preso cura di lui quando ho accettato di essere il suo padrino.”
“Dora e Remus non avrebbero mai potuto compiere una scelta migliore” sorrise Andromeda, guardandoli con gli occhi lucidi.
“Mamma vi vuole con noi almeno per il dolce domani” aggiunse Ginny “lo sai che non accetterà un no come risposta…”
“Ho accettato di pranzare da mia sorella Narcissa domani, pare che la guerra cambi davvero la gente…” Andromeda sembrava stesse riflettendo ad alta voce, riuscendo a sorridere all’idea di rivedere la sorella minore, “ma verremo sicuramente a salutare la tua famiglia più tardi, vero Teddy?!”
Il piccolo fece un sorriso, che commosse tutti i presenti.
 
*
 
Le stelle brillavano nel cielo freddo di dicembre, illuminando la distesa di neve che si stagliava di fronte alla Tana. All’interno, davanti al camino acceso, con l’ennesima porzione di dolce nei piatti, tutti i presenti coccolavano a turno Teddy Lupin.
“È très adorable, Williàm” tubò Fleur, mentre lei ed il marito facevano giocare il piccolo Metamorfomagus.
Molly guardò il figlio e la nuora con un’espressione indecifrabile negli occhi, da una parte la gioia di vedere tutta la sua famiglia unita per Natale la rendeva felice, dall’altra la perdita di Fred e la consapevolezza che il piccolo Teddy fosse rimasto tragicamente orfano la rendevano estremamente addolorata.
Stava osservando George con particolare attenzione, pronta a cogliere un qualsiasi sintomo di malessere del gemello sopravvissuto, quando Andromeda s’avvicinò alla donna, sorridendole mesta “dicono che passerà prima o poi…”
Molly annuì, asciugandosi le lacrime “l’hanno detto anche a me… ma è difficile non pensare a lui in una giornata così.”
“Penso che non smetteremo mai di farlo…”
“Ho paura di scordarmi i dettagli che lo riguardano, sai?”
“A volte lo temo anche io, ma poi guardo Teddy e lo vedo arricciare il naso nello stesso modo in cui lo faceva Dora, assumere l’espressione seria di Remus, quando leggeva un libro che adorava e ridere esattamente come Ted, quando eravamo a scuola…”
“Anche io rivedo Fred in George e in tutti i suoi fratelli e spero di non dimenticarmelo mai… mi manca così tanto” sussurrò.
“Così come loro mancano a me, ma devo andare avanti, lo faccio per Teddy. Lui ha solo me…”
“Per niente!” esclamò Molly “Lui ha anche tutti noi” le ricordò, prima di abbracciarla.
Dopo essersi riprese, le due donne tornarono in salotto, con un altro vassoio di dolci.
“Direi che è il momento dello scambio dei regali, che ne dite?” propose la padrona di casa, scatenando un coro di rispose affermative.
 
Ginny era particolarmente ansiosa di dare il proprio regalo a Harry, dopo averci riflettuto a lungo, aveva capito che nulla che si potesse comprare avrebbe reso Harry più felice di quel piccolo pacchetto allungato che stringeva tra le mani.
La cacciatrice s’avvicinò al Bambino Sopravvissuto con un sorriso che le increspava le labbra e gli porse la scatolina, sentendo il cuore batterle all’impazzata “buon Natale, Harry” dichiarò, accettando il pacchetto del ragazzo.
“Vogliamo aprirlo insieme?” propose lui.
“In realtà preferirei che andassi prima tu…” rispose la rossa, sedendosi al suo fianco.
Harry annuì “va bene…” ribatté, strappando la carta rossa decorata a fantasia di boccini dorati, trovando una scatolina bianca.
Quando sollevò il coperchio, Harry rimase perplesso per un attimo, osservando l’oggetto lungo e dorato.
“È una lancetta d’orologio” spiegò la ragazza, intercettando lo sguardo dubbioso del fidanzato, “sai per…”
Harry la interruppe, voltandosi a fissare l’orologio della signora Weasley, per poi tornare ad incrociare le iridi nocciola di Ginny.
“Per aggiungermi all’orologio della tua famiglia?” le chiese infine, visibilmente emozionato.
“Si, solo se ti va, ovviamente… in fondo sono anni che fai parte della famiglia, ma pensavo che ci volesse qualcosa di più ufficiale, ecco…”
Harry la fissava in silenzio, con gli occhi lucidi.
“Scusami, forse è stata un’idea stupida…”
“Scherzi?!” ribatté Harry “Questo è il regalo più bello che mi sia mai stato fatto!” esclamò, abbracciandola forte, per poi baciarla con trasporto.
Tutti i presenti stavano guardando i due innamorati, chi cercando di non farsi notare e chi in modo decisamente evidente.
“Il mio regalo purtroppo non regge il confronto” borbottò Harry, con la fronte posata su quella di Ginny.
“Il regalo più bello è sapere che non rischierò di perderti per colpa di un pazzo suprematista.”
Harry la baciò di nuovo, incurante degli sguardi e dei commenti che serpeggiavano nella stanza.
“Che ne pensi di attaccarla?” chiese Ginny, dopo aver liberato le labbra del ragazzo.
“Mi pare un’idea magnifica…” i due ragazzi raggiunsero l’orologio dove, aiutati da Arthur, aggiunsero la nuova lancetta.
“Direi che ci vuole un brindisi” propose subito dopo Molly.
Bill appellò una bottiglia di vino elfico e Charlie dei bicchieri, che planarono elegantemente di fronte ad ogni presente.
“Buon Natale, Harry” sussurrò Ginny, stringendo la mano del ragazzo nella sua.
“Buon Natale, amore mio…” rispose Harry, prima che i calici tintinnassero l’uno contro l’altro.
 
 
 
 
[Harry&Ginny]

 
 
 
Nota dell’autrice:
Buongiorno a tutti, eccomi qui con la penultima storia di questa raccolta, che, a differenza delle precedenti, partecipa ad un contest natalizio con un pacchetto a cui mi dovevo attenere; ringrazio MrMoony-94 per avermi permesso di mettere giù su carta un headcanon che avevo da tempo.
Ho sempre pensato che, dopo la guerra, anche Harry avrebbe avuto la sua lancetta sull’orologio Weasley e sono convinta che sia stata proprio Ginny ad avergliela regalata… del resto il nostro eroe non aveva più nessun membro della famiglia e tutti sappiamo che i Weasley già lo consideravano tale da anni.
Spero che la storia vi sia piaciuta e, come sempre, aspetto le vostre opinioni.
Un abbraccio e buona Vigilia a tutti!
Francy
   
 
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