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Autore: LittleBunny    24/12/2018    1 recensioni
Tre piccole storie a tema natalizio incentrate sulla ship Kachako e Jirou x Momo.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Katsuki Bakugou, Kyoka Jiro, Momo Yaoyorozu, Ochako Uraraka
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Christmas "A voi, che ci siete sempre."



~Being Drunk.



"Quindi... Quindi ho fatto 'puff' e e e la macchina di papà si è sollevata in aria! Ti rendi conto!?! Se ripenso alle loro facce, eheh... Hic-- "

All'ennesima risata sguagliata da parte della ragazza, ecco che Katsuki si ritrovò a ringhiare, frustrato da quella situazione.
Per le feste natalizie, si era deciso - come ogni anno - di fare una rimpatriata con la vecchia classe delle superiori. Si rideva, si scherzava, si beveva... Soprattutto, si beveva.
Ovviamente, chi più rispetto agli altri.
E, ovviamente, qualcuno non lo sapeva reggere per niente l'alcool.
E ovviamente, qualcuno è finito a fare lo stronzo della situazione e a riaccompagnare i suddetti a casa.
Sì, era questa la situazione che si era ritrovata con Ochako.

"Ka-chaaaan, senti..." bofonchiò nuovamente la ragazza che, DIO, non aveva smesso di blatterare manco per un istante.

"Se mi stai per raccontare qualche altro anedotto del cazzo di quando eri piccola, giuro che ti mollo qui seduta stante." esclamò prontamente il biondo, visibilmente irritato da questa situazione - e con un mal di testa allucinante per colpa di qualcuno.

La mora dal canto suo, fece un verso contrariato, quasi infantile, dando dei piccoli calcetti e Bakugou, avendola sulla schiena, iniziò a trovarli parecchio fastidiosi.

"Che ci posso fare se l'eggnog era -hic- così buono?" mormorò lei con un evidente broncio "E che ne sapevo c-che fosse alcolico? Era così dolce e... Uh! No, non è questo di cui voglio parlare!"

Ed ecco che in quel momento la ragazza strinse la presa delle braccia sul suo collo e il ragazzo , che non riuscì quasi a respirare, fu costretto a fermarsi, cercando di spostarla come poteva.

"Ma sei cretina?!" urlò, mettendole una mano sulla faccia "Se stai tentando di uccidermi, giuro che--"

"Mi ami, Ka-chan?!"

Il tono improvvisamente addolcito e basso di Uraraka bloccarono sul colpo il biondo, che ora si voltò a guardarla - come meglio potè in quella posizione - con un espressione indecifrabile.

"... Ma dico io, sei completamente rincoglionita?"

Sentendo quelle parole, lei gonfiò le guance, assumendo un evidentissimo - ed adorabile - broncio. L'eroina borbottò per un lungo istante frasi senza senso - e Katsuki potè sentire le vene pulsargli sulla testa ogni qualvolta che sentiva un insulto rivolto verso di lui - per poi concedersi un lieve sospiro, stringendosi lievemente di più al biondo.

"Sai..." riprese a parlare dopo un certo istante, con un sorriso sornione a contornarle il viso "Forse a tante persone, a primo impatto, potresti far una brutta impressione - fare quasi paura - ma... Io so la verità!"

Inspirò profondamente e, cercando di trattenere i singhiozzi dovuti alla sbornia, continuò.

"... Io... So che sei una brava persona. E che ce la metti tutta, per essere il migliore! Nonostante tutto... Nonostante quello che tutti gli altri pensano di te... Tu..."

Si bloccò nuovamente, per poi avvicinare il viso e dargli un piccolo bacino sulla nuca, accoccolandosi poi come se nulla fosse.

"... Sei il mio eroe."

Bakugou dischiuse le labbra, come a dire qualcosa, ma notò come ora l'altra stesse bellamente dormendo sulle sue spalle - riempiendogli di bava il giubotto. Si ritrovò a sospirare frustrato da quella situazione assurda che si presentava ogni periodo natalizio.
Loro che andavano ad una festa. Lei che si ubriacava per qualche oscura ragione - perchè l'ingenuità di quella ragazza non aveva mai fine. Lui che era costretta a prenderla di peso sulle spalle e portarla a casa. Lei che gli faceva dichiarazioni sdolcinate, nonostante stessero assieme da tanti, davvero tanti anni.
Tuttavia, quando si ritrovarono davanti la loro casa, mentre il ragazzo prese le chiavi di casa dalla sua tasca, si ritrovò a sorridere fra sè e sè : nonostante tutto, sapeva che erano tutti momenti a modo loro unici, in cui gli veniva ricordato che c'era qualcuno che credeva genuinamente in lui.

~Don't Be Shy.

"Kyoka, va tutto bene?"

A sentire il suo nome provenire dalla corvina, Jirou si ritrovò a sussultare mentre strinse fra le dita la tazza di cioccolata calda gentilmente offerta dall'altra, come cercando in qualche modo una qualche sorta di protezione.
Nonostante fosse da un po' di tempo che le due si chiamassero per nome, la ragazza si sentiva tremendamente imbarazzata da quel gesto e non solo.
Il fatto di stare in quella grande e lussuosa casa, davanti al fuoco, con delle bevande calde la vigilia di Natale con la ragazza dei suoi sogni la rendevano tremendamente a disagio.
A dirla tutta, ciò che le premeva maggiormente, era il pensiero che fossero da sole.
Non che ci fosse nulla di male - dopotutto, era da un bel po' che stavano assieme - e, proprio per questo un certo pensiero aveva iniziato a tormentarla : il pensiero di baciarla.
Poteva sembrare una cosa stupida ma, nonostante stessero da quasi un anno assieme, c'erano state davvero poche effusioni fra loro, dovute specialmente all'essere impacciato della ragazza dai capelli color viola.
E come poteva fare? Momo era semplicemente perfetta ma anche fin troppo pura.

"... Kyoka?"

"E-Eh?!"

Sbattè gli occhi ripetutamente, rendendosi conto solo ora di quanto fosse stata persa nei suoi pensieri, notando in quel momento lo sguardo preoccupato della sua ragazza.

"... Non ti piace la cioccolata? Vuoi che te ne faccia un'altra?" continuò Momo, inclinando il capo, notando come l'altra non ne avesse assaggiato neanche un goccio.

Jirou scosse il capo velocemente, assaggiando un sorso della bevanda e, come si aspettava, era davvero deliziosa - non che avesse dubbi a riguardo.

"Era... Era solo calda. " sussurrò Kyoka, come cercando di tranquillizzare l'altra "Mi piace davvero tanto, dico davvero!"

"Sì? Meno male! Ormai me la comprano ad ogni Natale. Devi sapere che viene direttamente da--"

Ed ecco che, mentre l'altra la ascoltò parlare di come i suoi le comprassero da qualche paese straniero quel cioccolato pregiato, si ritrovò a ridacchiare sotto i baffi: solo lei poteva sembrare così pura, senza malizia, mentre parlava, indirettamente, di quanto la sua famiglia fosse ricca.
E ciò , in qualche modo , si ricollegava al suo problema. 
Come poteva baciarla senza sembrare una qualche sorta di maniaca?
Ovviamente le sue intenzioni erano totalmente genuine.
Non aveva intenzione di farle del male e, per quanto il vestito che ora indossava l'altra lasciasse ben poco all'immaginazione, non aveva alcun intenzione di andare oltre qualcosa di totalmente innocente - per quanto, quando l'occhio cascava in certi punti, non poteva trattenere un certo rossore.
Forse era proprio questo il suo problema: quello di poter essere fraintesa e che l'altra potesse lasciarla.
... Ma se avesse parlato a cuore aperto, forse l'avrebbe capita?
Si ritrovò quindi a deglutire rumorosamente ed ispirare, cercando di farsi coraggio.

"... Momo, io-"

Ed ecco che, improvvisamente, una piccola pressione sulle labbra la ridestarono.
Jirou era abbastanza sicura di essersi distratta per un breve istante, quindi come aveva fatto Momo ad avvicinarsi così tanto e-- quello che aveva appena ricevuto era un bacio?!

"Uh, scusa se l'ho fatto senza avvisare..." mormorò la ragazza, spostandosi una ciocca di capelli neri dietro l'orecchio, con un leggero rossore a contornarle il viso "Eri un po' sporca di cioccolata e così-- E-EHI, TUTTO OKAY??"

Ed ecco che mentre la corvina le si avvicinava nuovamente, allarmata dall'eccessivo rossore, Jirou si ritrovò a pensare a quanto fosse assurda quella situazione e di come ricevere un bacio da lei la vigilia di Natale era stato più semplice del previsto.


~Lion King.

"Si può sapere dove sei finita?!"

Al sentire il suo ragazzo imprecare, Ochako dovette fare un enorme sforzo per non scoppiare a ridere così si morse il labbro inferiore, posando poi le mani sulla bocca.
Successivamente, inspirò ed espirò con la bocca, cercando di rimanere seria.
Dopotutto, doveva rimanere concentrata!

"SE TI BECCO GIURO CHE ME LA PAGHI!!"

Oh no, non c'era riuscita. Nonostante tutti i suoi sforzi, alla fine, non era riuscito a trattenere un risolino divertito. Ma dopotutto, come poteva? Dopo che gli aveva lanciato una palla di neve alle spalle - colpendolo in pieno - era scappata alla velocità dalla luce con lui alle calcagna ed ora la stava cercando da una buona mezz'oretta intorno al vicinato, non avendo notato che fosse sopra un albero.
Almeno, non l'aveva notato fino a poco prima.

"... Hai intenzione di mettere il tuo culo a terra o...?" sibilò Bakugou con un sorriso forzato che non prometteva nulla di buono - causando ulteriori risate nella mora.

Dopo che si fu calmata, si sistemò meglio sull'albero, rivolgendogli un sorriso rilassato, quasi angelico - in netto contrasto con il sorriso degno di un cattivo di un film horror del biondo.

"Eheh.... Non ancora." mormorò, facendo appoggiare i palmi delle dita fra loro per attivare il suo quirk.

All'improvviso una montagna di neve che prima galleggiava in cielo, ora si buttò a capofitto sul povero Katsuki che si ritrovò sotterrato da essa, in una manciata di secondi. Ed ecco che l'ennesima risata fuoriuscì dalle labbra della ragazza, questa volta in maniera più rumoroso.
Era stata anche fin troppo facile.
Fece per scendere dall'albero per soccorrere il suo fidanzato - e schernirlo almeno per il resto delle feste - quando un improvviso connato di vomito la assalì di colpo : che avesse tenuto il suo potere troppo allungo...?
Accade tutto in un attimo.
Ochako perse l'equilibrio.
Ochako cadde dall'albero.
Ochako provò ad attivare il suo potere, ma non ci riuscì.
Ochako strinse gli occhi, preparandosi allo schianto sul suolo.
... Ma non accadde nulla.
Riaprì gli occhi confusa e, in breve tempo, si rese conto di essere fra le braccia di un infreddolito - e più che irritato - fidanzato.

"... Oh Kac--"

"MA CHE TI DICE LA TESTA, SEI IMPAZZITA?" sbraitò immediatamente, dandole un colpo dietro la nuca, impedendole di aprire bocca.

La ragazza si massaggiò la testa, mugugnando di dolore, mentre si sentiva via via sempre più sorda grazie all'altro che gli urlava dritto nel timpano per poi trovarsi improvvisamente nel silenzio più totale.
La mora iniziò a sudare freddo, muovendo lentamente la testa verso di lui : non era decisamente un buon segno quando si faceva silenzioso tutto in una volta.
Tuttavia, appena i suoi occhi incrociarono i suoi, ci lesse solo un'improvvisa calma e- sbaglio o si stava avvicinando?!
Istintivamente chiuse gli occhi, sorridendo fra sè e sè, in attesa di quello che immaginò essere un soffice bacio.
Nonostante quello che poteva sembrare, un omaccione sempre arrabbiato col mondo, sapeva preoccuparsi e prendersi cura di lei, facendola sentire amata e speciale.

"... Lunga vita... Al nuovo re."

Uraraka riaprì di colpo gli occhi perchè, non solo non aveva ricevuto il bacio che si aspettava, ma ora il biondo gli aveva sussurrato all'orecchio una frase assai criptica.
Prima che potesse aprire bocca, gli bastò osservare lo sguardo assassino sui suoi occhi per capire e ricolleggare i pezzi.
Il modo anche fin troppo semplice in cui lui era cascato nella sua trappola, il modo in cui la stringeva fra le sue braccia - impedendole di scappare, il modo in cui si stava avvicinandola sempre di più al cumulo di neve.
Katsuki non era il ragazzo che, in fondo in fondo, era dolce e affettuoso ma era sia dentro che fuori Scar, il cattivo del Re leone.

"Ka-chan, non--"

"CREPA."

Erano inutili le parole, le suppliche della mora, i modi in cui cercava di ribellarsi, lui aveva già deciso da molto tempo la sua fine e fu così che Ochako, semplicemente, venne lanciata.
   
 
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