24.
"Buongiorno Hermione!"
la ragazza balzò seduta al centro del letto, del tutto
spaventata dell'improvvisa intrusione di Fred. Si portò una mano
sul cuore prendendo un respiro profondo, eppure doveva averci fatto
l'abitudine visto che tendeva ad apparire sempre in camera sua in modo
così... improvviso.
"Fred, se morirò d'infarto te la farò pagare" il giovane la guardò confuso, per poi ridacchiare togliendosi il giaccone "Se morirai di infarto, come farai a farmela pagare? Non sarai troppo morta per farlo?" Hermione alzò gli occhi al cielo sbuffando, si tolse le coperte che le coprivano il corpo e andò verso l'armadio, aprendolo "Verrò a tormentarti nei sogni, ovvio" rispose poi lei, dopo aver meditato su cosa indossare e afferrarlo al volo, dirigendosi nel bagno della sua camera lasciando la porta socchiusa in modo che il ragazzo potesse sentirla e parlarle liberamente.
"Che ci fai qui?" chiese mentre si spogliava del suo pigiama e apriva il getto dell'acqua calda della doccia.
"Stavo pensando: oggi è la vigilia di Natale, quindi ho diritto ad aprire almeno un regalo, non trovi?" domandò allegro mentre Hermione si godeva quella breve doccia.
"E quale sarebbe il regalo che vorresti spacchettare?" chiese lei, avvolgendosi nell'accappatoio bianco e facendo un fiocco stretto con il cordone mentre si asciugava i capelli ancora gocciolanti.
Alle sue spalle arrivò il ragazzo che, sorridendo malandrino, le avvolse la vita con le braccia facendo aderire i loro corpi. Nonotsante fosse abituata a tutto quel contatto fisico sentiva l'imbarazzo crescere in lei.
Posò il viso nell'incavo del collo di lei mentre con le labbra lasciava dei lievi baci su di esso, facendola rabbrividire.
"Beh, visto che me lo chiedi con tanta insistenza..." sussurrò al suo orecchio, facendo scivolare la mano sul cordone dell'accappatoio "... lo mostro anche a te, che ne dici?"
Ed Hermione annuì, lasciando che entrambi potessero godersi quel regalo anticipato di Natale.
"Fred, se morirò d'infarto te la farò pagare" il giovane la guardò confuso, per poi ridacchiare togliendosi il giaccone "Se morirai di infarto, come farai a farmela pagare? Non sarai troppo morta per farlo?" Hermione alzò gli occhi al cielo sbuffando, si tolse le coperte che le coprivano il corpo e andò verso l'armadio, aprendolo "Verrò a tormentarti nei sogni, ovvio" rispose poi lei, dopo aver meditato su cosa indossare e afferrarlo al volo, dirigendosi nel bagno della sua camera lasciando la porta socchiusa in modo che il ragazzo potesse sentirla e parlarle liberamente.
"Che ci fai qui?" chiese mentre si spogliava del suo pigiama e apriva il getto dell'acqua calda della doccia.
"Stavo pensando: oggi è la vigilia di Natale, quindi ho diritto ad aprire almeno un regalo, non trovi?" domandò allegro mentre Hermione si godeva quella breve doccia.
"E quale sarebbe il regalo che vorresti spacchettare?" chiese lei, avvolgendosi nell'accappatoio bianco e facendo un fiocco stretto con il cordone mentre si asciugava i capelli ancora gocciolanti.
Alle sue spalle arrivò il ragazzo che, sorridendo malandrino, le avvolse la vita con le braccia facendo aderire i loro corpi. Nonotsante fosse abituata a tutto quel contatto fisico sentiva l'imbarazzo crescere in lei.
Posò il viso nell'incavo del collo di lei mentre con le labbra lasciava dei lievi baci su di esso, facendola rabbrividire.
"Beh, visto che me lo chiedi con tanta insistenza..." sussurrò al suo orecchio, facendo scivolare la mano sul cordone dell'accappatoio "... lo mostro anche a te, che ne dici?"
Ed Hermione annuì, lasciando che entrambi potessero godersi quel regalo anticipato di Natale.
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