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Autore: Cordelia    02/05/2005    16 recensioni
< < Eccoci qui, allora… Granger. Sai, ricordo che hai sempre avuto molto da dire a scuola. Le tue risposte brillanti… il tuo detestabile modo di fare la carina con i professori tutta uno zuccherino, falsa come Giuda. Adesso illuminaci. Dacci il tuo ultimo intervento da massimo dei voti. Parla. Hai qualche minuto a disposizione prima di prendere il treno che ti porterà direttamente dai tuoi cari genitori Mezzosangue.>>
Lei non aspettava altro.
Genere: Romantico, Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(col testo della canzone 'All the things she said' delle Tatu)

L’esecuzione avverrà tra poco.
Schierati in perfetto ordine l’uno di fianco all’altro, silenziosi e soddisfatti, ci sono gli altri Mangiamorte, tutti incappucciati, tutti ansiosi e frementi come bimbi alla vigilia di Natale.
Tra di essi ci sono molti volti noti, benché coperti dalla dorata, maestosa e simbolica maschera cerimoniale, di uno sfarzo che vuol propiziare il definitivo ritorno al potere del Signore Oscuro, l’odiato e temuto padrone dei miei genitori e di tutti i miei amici.
Riconosco Pansy Parkinson senza maschera con il cappuccio tirato su fino agli occhi chiari e i capelli neri lisci che le scendono sulle guance.
È cambiata molto.
Non è più la Pansy-Bambina che quando eravamo ad Hogwarts era soprannominata “La Donna Carlino”e che esplodeva in fantastici diverbi con chiunque si azzardasse a metterle i piedi in testa, ma la Pansy-Donna, bellissima, fredda, calcolatrice, simile ad una perfetta e maestosa vedova nera.
Dicono che la scorsa settimana abbia ammazzato Harry Potter. Non si sa come, è riuscita a intrappolarlo non molto lontano dal Ministero della Magia e a piantargli la spada rubata di Godric Gryffindor in mezzo alla pancia, lasciandolo in un lago di sangue del quale ha raccolto un cospicuo campione da portare al suo padrone come trofeo. Un arto, come aveva riferito più tardi, sarebbe stato troppo macabro e avrebbe sporcato la tappezzeria.
Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato invece di rallegrarsi l’aveva rimproverata aspramente davanti a tutti i propri seguaci, dicendole che avrebbe voluto avere lui l’onore di portare a termina l’opera, ma mentre parlava, sotto la maschera di arroganza impressa a fuoco sul suo volto, il sollievo trapelava più che visibilmente.
Pansy gli ha fatto un grandissimo favore e lui lo sapeva benissimo. Non per nulla le era estremamente grato. Secondo indiscrezioni da parte della cerchia degli Anziani riferitemi da mio padre, forse come premio dell’impresa che con ogni probabilità entrerà nella leggenda, la chiederà addirittura in sposa.
Vuole un erede e Pansy, se glielo chiederà, acconsentirà senza fiatare.
Ma ora non importa perché davanti al branco di bastardi c’è lei.
Irriconoscibile.
Stremata.
Sporca e violentata, una stanza abbandonata dentro la quale si è rifugiata per sopravvivere e non desistere.
Ma è sempre lei, nonostante la faccia ammaccata di pugni e il labbro spaccato gocciolante di sangue.
E le catene.
In piedi, scruta la folla con una maestosità negli occhi che non le avevo mai riconosciuto prima e che forse non avrei mai sospettato potesse avere.
Hermione Granger.
La ragazza che amo le cui parole mi hanno cambiato la vita.


I'm in serious shit, I feel totally lost
(Sono davvero e nella merda, mi sento totalmente perso)
If I'm asking for help it's only because
(Se sto chiedendo aiuto é solo perché)
Being with you has opened my eyes
(Stare con te mi ha aperto gli occhi)
Could I ever believe such a perfect surprise?
(Potrò mai credere in una tale sorpresa perfetta?)



Non saprei dire quando tutto iniziò a degenerare in qualcosa di serio.
Quando la baciai per la prima volta non credevo che sarebbe continuata, anzi, nemmeno ero convinto che fosse cominciato qualcosa.
Raramente il gioco della bottiglia porta a soluzioni sentimentali durature, o così almeno dicono.
Era appena stata stipulata la prima tregua tra Slytherin e Gryffindor a favore dell’imminente guerra che li avrebbe dovuti vedere come alleati. L’idea fu, strano a dirsi, di Pansy.
Quando me la rivelò in una normalissima giornata di ottobre passata alla storia, subito dopo aver compreso che non stava scherzando, le urlai dietro che non avrei acconsentito nemmeno se avessi visto Silente ballare la macharena o la McGranitt nuda come mamma l’ha fatta a spiegare come ci si trasfigura in figurine delle Cioccorane.
Lei non mi prese in parola e con mio enorme disappunto, quella sera stessa le due casate la cui rivalità era antica come le mura di Hogwarts si riunirono nella stessa stanza con la precisa intenzione di reprimere i propri istinti animaleschi per uscire a infilarsi intonsi da eventuali macchie di sangue nel loro letto a baldacchino una volta rincasati.
A parlare, principalmente, furono Pansy e Potter. Animati entrambi dalle più nobili delle intenzioni, pareva quasi che si fossero preparati un discorso a tavolino la sera prima.
Non tutti trovavano l’idea eclatante e non mancarono le proteste e i critiche, fino a che, forse attingendo da un piano di riserva, i due mediatori non tirarono fuori Burrobirre ed ingenti quantità di Whisky Incendiario che furono lautamente apprezzate da tutti noi, prefetti e Capiscuola compresi.
Seamus Finnigan aveva in circolo quasi più alcool che sangue, come la maggior parte di noi del resto, e quando propose alle masse di fare un giro del famigerato “Gioco della Bottiglia”, accettammo tutti con entusiasmo.
Nonostante i litri di Whisky Incendiario che mi annebbiavano la vista e la ragione, ricordo bene quando Ron Weasley prese una bottiglia vuota di Burrobirra e la pose al centro del cerchio.
Io ero seduto tra Tiger e Goyle, forse un po’ più lucidi di me, frementi come amanti al loro primo bacio.
Mi disgustavano. Mi avevano sempre disgustato e tutt’ora continuo a farlo.
La prima coppia ad aver avuto l’onore (o forse la sfortuna?) di cimentarsi in un ardito bacio, fu quella inedita formata da Lavanda Brown e Blaise Zabini, lo stesso, vecchio Blaise che adesso appostato di fianco a Rodolphus Lestrange fissa altezzoso la folla sottostante al piccolo palchetto improvvisato per l’occasione, fatto di sangue e di legno rubato da qualche casa rasa al suolo.
In seguito sperimentarono la stessa travolgente emozione anche Millicent Bulstrode e Dennis Canon, una ragazzina del terzo anno Natalie McDonald e Weasley ed infine Amber Abercombe e ancora Canon. La sua era una faccia così beata che si faceva e si fa fatica a dimenticare.
Poi era toccato a me. Dopo aver colpito la bottiglia con un semplice raggio di luce bianca, si era messa a girare. Girava, girava e quando si fermò ci misi qualche secondo a realizzarlo. Possibile che il collo di quel dannato affare potesse essere rivolto verso la Mezzosangue Zannuta? Il viso di Hermione fissava spaurito l’esito che il destino aveva sortito.
< < Io mi rifiuto. >> Aveva detto. Ci aveva pensato su un secondo e poi si era alzata, mentre io la imitavo.
< < Oh, ma non puoi, Granger. > > Aveva ribadito invece Pansy divertendosi un mondo.
< < Decido io chi baciare e chi no, Parkinson. > >
< < Avanti, Herm. >> Era inaspettatamente intervenuto Potter. Era seduto a gambe incrociate sopra un tavolo e teneva un bicchiere semivuoto in mano che puzzava di assenzio. < < Le ostilità sono chiuse e questo è solo un gioco. Prendila come una prova di coraggio. > >
< < Di coraggio un corno, Potter. > > Avevo detto io con una smorfia infastidita. << Gliela faccio vedere io adesso alla tua amica. > >
Ci avvicinammo lentamente, imbarazzati e più goffi che mai.
Avevo dato mille baci e non solo alle ragazze con cui stavo allora, ma quando mi trovai i capelli di Hermione a pochi centimetri dal viso e assaporai il loro profumo improvvisamente mi sentii come se fossi tornato a sette anni prima quando a malapena sapevo che cos’era una ragazza e avevo sentito parlare di baci solo confusamente dai ragazzi più grandi.
Le nostre bocche si incontrarono, indugiando appena per la nuova vicinanza che loro malgrado erano portate a sperimentare e si schiusero troppo velocemente, con foga, per mettere fine al più presto al supplizio che credevamo ci fosse comandato e non consigliato.
È stata la cosa più strana che mi sia mai capitata, ancora più anomala della fase che succedette a quel bacio, quella dell’innamoramento. Sentivo i sensi parlare un dialetto che conoscevo ma che lentamente stavo apprendendo per la seconda volta, in quella meravigliosa, seppur artificiosa, maniera che mai avrei pensato mi avrebbe interessato. Non dovevamo sfidare le leggi della natura. Uno Slytherin e una Gryffindor, più che non dovere, non POTEVANO stare insieme e non solo per i colori che portavano legati al collo. Noi eravamo incompatibili, poli opposti di un mondo che amavamo e che ci odiava, Le bocche calde si muovevano sopra e sotto, si strofinavano le une contro le altre, cercando di evitare il contatto più intimo con la lingua dell’altro… che però avvenne.
Ci dividemmo con un espressione di sommo disgusto sul volto, riprendemmo i nostri posti ed evitammo accuratamente tutta la sera di guardarci.
Poi il giorno dopo la avvicinai e ripetei l’esperimento della sera prima nel corridoio del terzo piano.
< < Sei uno schifoso ipocrita meschino, Malfoy > > Mi ha detto dopo sorridendo. < < Ma baci bene. > >
Non sospettavamo nemmeno che un piano elaborato apposta per noi si stava compiendo e che lo stavamo eseguendo alla perfezione.


I keep asking myself, wondering how
(Continuo a chiedere a me stesso, chiedermi come)
I keep closing my eyes but I can't block you out
(Continuo a chiudere gli occhi ma non riesco a non pensare a te)
Wanna fly to a place where it's just you and me
(Vorrei volare in un posto dove siamo solo io e te)
Nobody else so we can be free
(E nessun 'altro cosi che potremo essere liberi)



Adesso lei è lì, a un passo dal fondo e altrettanto vicina alla morte.
Solo una parola, quella sbagliata e la vita che amo fino alla venerazione le verrà strappata senza possibilità che le venga restituita.
Fa di tutto per non guardare nella mia direzione e se per caso lo fa è solo perché ha gli occhi troppo umidi di lacrime per potermi distinguere chiaramente.
So quello che pensa.
Che l’ho lasciata.
Che il mio sentimento nei suoi confronti, benché sopravvissuto ad una relazione della quale solo gli amici più intimi come Weasley, Potter e Pansy erano a conoscenza, non era forte come l’ambizione che mi vede presente a questa riunione dell’unica famiglia alla quale mio padre sentiva di appartenere.
In tutti gli anni che siamo stati insieme, in tutte le estati e gli inverni che abbiamo visto nascere e morire non le ho mai detto che l’amavo.
Quando la chiamavo “tesoro” per entrambi era poco più che uno scherzo, al massimo un gioco del quale nessuno aveva stabilito le regole.
Blaise le si avvicina con fare viscido, come solo il più infimo e convinto dei servi di Voldemort può avere. La prende per il mento e la schiaffeggia con forza su una guancia. Stringo i denti per non urlare.
Devo resistere.
Non posso buttare tutto quello che ho fatto fino ad adesso per cedere ai sentimenti.
I deboli lo fanno.
< < Eccoci qui, allora… Granger. > > Sussurra rivolto più alla platea che alla sua prigioniera. Gli occhietti neri brillano di malizia. < < Sai, ricordo che hai sempre avuto molto da dire a scuola. Le tue risposte brillanti… il tuo detestabile modo di fare la carina con i professori, tutta uno zuccherino, falsa come Giuda. Adesso illuminaci. Dacci il tuo ultimo intervento da massimo dei voti. Parla. Hai qualche minuto a disposizione prima di prendere il treno che ti porterà direttamente dai tuoi cari genitori Mezzosangue. > >
È l’errore più stupido che potesse fare. Tronfio di gloria che non ha, quell’idiota di Blaise ha sottovalutato il più grande dono, la più grande e spaventosa arma che tutto il genere umano, babbani compresi, possiede ma non sempre usa.
La parola.
Hermione esce dal suo guscio di solitudine e si alza in piedi. Poi apre la bocca e finalmente parla. La voce è rotta per qualche secondo, poi si ricompone e con essa rinasce anche la donna che prima di essere catturata e condannata a morte, sapeva ridere e farmi sentire vulnerabile. Li fissa con compassione, senza odio, senza cattiveria, senza nulla di negativo a legarla ai suoi carnefici se non il contatto visivo.
< < Dio… ma come avete fatto a finire ridotti così? Ad odiarvi, a tramare gli uni alle spalle degli altri, tutto solo per compiacere un pazzo che non appena avrà raggiunto il suo scopo vi schiaccerà come tante formiche? Pensate che piangerà quando qualcuno di voi non tornerà vivo al Covo domani sera? O che ne sarà dispiaciuto? Se è questa la vostra convinzione, siete ancora in tempo per capire con chi avete a che fare, per dimostrare al mondo e a voi stessi che siete ancora degni di appartenere alla razza umana. Se oggi uccidete me, ucciderete la vostra ultima possibilità di salvare voi e le vostre famiglie. Non ho paura di morire, non ho paura di quello che mi aspetta, l’inferno non è da nessuna parte se non nel cuore della gente come voi. State buttando via tutto. Anni di amicizie, minuti di passione, secondi di gloria, tutto quello che avete fatto di buono nella vostra vita scomparirà senza lasciare alcuna traccia dietro di sé. Di vedove ce ne sono fin troppe senza che ci vi mettiate anche voi e state certi gli orfani non avranno una vita migliore perché i loro genitori sono caduti sotto il Lato Oscuro. Ma non ci pensate? Allora guardate alla vostra destra, poi alla vostra sinistra. Quella persona, quella stessa persona che vi ha guardato negli occhi non esiterà un solo istante a voltarvi le spalle quando sarete in difficoltà o a tirarvi una maledizione quando sarà necessario. >>
Un lieve brusio si alza dalla folla, la gente si consulta, approva e nega a bassa voce.
< < Adesso basta, Granger… > > La interrompe Zabini irritato.
Hermione non lo degna della minima attenzione. < < Perché non pensate a voi stessi invece che alla gloria? Perché aspettate di perdere tutto per tirarvi indietro? Non capite che siete… >>
< < Chiudi quella bocca, per Dio… > >
< < Che siete diventati come dei burattini? > >
< < ADESSO BASTA! > > Urla Blaise puntandole contro la bacchetta. < < CRUCIO! > >


All the things she said
(Tutte le cose che lei ha detto)
All the things she said
(Tutte le cose che lei ha detto)
Running through my head
(Corrono nei miei pensieri)
All the things she said
(Tutte le cose che lei ha detto)
All the things she said
(Tutte le cose che lei ha detto)
Running through my head
(Corrono nei miei pensieri)
This is not enough
(Questo non é abbastanza)



Hermione ha sempre sopportato bene il dolore. Stringe i denti e gli occhi aspettando che passi e solo allora le sue labbra finalmente si zittiscono. Se ci sono altre parole da spendere esse rimangono incastrate nello spazio che separa i denti dalla luce che filtra stanca dalle feritoie alte del Covo.
Poi, come una bomba ad orologeria puntata ad arte, il piano prende il via.


And I'm all mixed up, feeling cornered and rushed
(E sono confuso, intrappolata e presa d'assalto)
They say it's my fault but I want her so much
(Dicono che ho sbagliato io ma la voglio cosi tanto)
Wanna fly her away where the sun and rain
(Vorrei farla volare lontano dove il sole e la pioggia)
Come in over my face, wash away all the shame
(Mi cadono in viso cancellando via tutta la vergogna)
When they stop and stare, don't worry me
(Quando si fermano e ci fissano , non importunatemi)
‘Cause I'm feeling for her what she's feeling for me
(Perché sento per lei quello che lei sente per me)
I can try to pretend, I can try to forget
(Posso cercare di fingere, posso cercare di dimenticare)
But it's driving me mad, going out of my head
(Ma mi fa impazzire, mi fa uscire di testa)



Dall’altra parte della stanza, Tiger, Goyle e Nott cadono a terra con un tonfo tremendo, forse morti, sicuramente inutilizzabili. Nello stesso istante la bocca di Pansy Parkinson si apre in un ghigno malefico mentre centinaia di occhi si catapultano su di lei e sulla sua opera.
< < Be’? > > Esordisce stupita. < < La mamma non vi ha insegnato che fissare la gente è indice di maleducazione? > > La sala è basita. Nessuno reagisce, nessuno attacca. Da una parte vorrebbero, ma sanno perfettamente che da quando Pansy è entrata nei desideri del loro Signore è diventata intoccabile. Non possono rischiare una punizione quando questa potrebbe benissimo essere una prova architettata da Voldemort stesso. Approfitto del silenzio per estrarre la bacchetta e sussurrare a mia volta: < < Avada Kedavra! > >
Il resto è caos.
Velocemente una ventina di Auror Sento lo sguardo di Hermione accarezzarmi amorevolmente, seguirmi pieno di speranza, proteggermi quando mi precipito verso di lei. Il mio cuore batte più veloce, mentre l’adrenalina scorre a fiumi in tutto il corpo.
< < HERMIONE! > > Urla la voce di Harry Potter dietro di me.
< < Hermione, resisti, adesso ti portiamo via!> >
< < Potter. > > Dico a mo’ di saluto trovandomelo a fianco. < < Lieto che tu sia tornato tra noi vivi.> >
< < Piacere di sentirtelo dire, Malfoy. > > Mi risponde lui educatamente con una nota complice nella voce più palese che sottointesa. < < Facciamogli vedere che succede quando qualche testa di cazzo si mette in testa di essere migliore di noi!> >
Progettavamo l’attacco al Covo dei Mangiamorte da mesi quando Hermione venne rapita la settimana scorsa. Da allora io, Weasley, Pansy, Potter supportati dall’Ordine della Fenice abbiamo lavorato giorno e notte, fino a che oggi, non siamo riusciti a realizzare concretamente la nostra Chimera più ambiziosa.
Era necessario che Potter si fingesse morto per far abbassare la guardia al nemico e Pansy era stata una vera maestra nel recitare la parte dell’assassina spietata e senza scrupoli. Non deve essere stato facile fingere di aver ucciso la persona con la quale condivide il letto e la vita da quasi cinque anni.
Fu tutto merito dell’attrazione nata tra lei e il Bimbo Sopravvissuto a far scattare il desiderio più altruistico di estendere la conoscenza del buono che regnava nelle reciproche casate ai loro componenti.
Il gioco, la bottiglia, il primo bacio… tutto un piano architettato ad arte da loro per congiungere due anime gemelle che solo nella società erano antitetiche.
Sangue Puro. Sangue Sporco.
Nobile Famiglia. Scherzo della Natura.
Corro verso di lei, mi guardo alle spalle e continuo a lanciare Maledizioni Senza Perdono ad ogni oggetto animato che mi si para davanti. Siamo solo una ventina in tutto contro un centinaio di Mangiamorte, ma abbiamo avuto modo di prendere ogni precauzione. Qualcuno di noi oggi morirà ma se accadrà sarà per una giusta causa.
Infine riesco a raggiungerla e mi accorgo che è come se non l'avessi mai lasciata.
In men che non si dica la libero dalle catene e mi assicuro velocemente che non abbia nulla di rotto. Hermione mi guarda sbalordita, tremando vistosamente da capo a piedi per trattenere l’emozione. < < Io… Io pensavo che… > >
Le poso un bacio sulle labbra prima che possa aggiungere altro. < < Mai. Ti amo, Hermione, ti amo da impazzire. > >
Lei ride tra le lacrime, troppo nervosa e sollevata per parlare.
< < Hai una bacchetta da prestarmi?> > < < No. Non puoi combattere in queste condizioni. Potter mi ammazzerebbe se i succedesse qualcosa per colpa mia. > > Le accarezzo i capelli sporchi e opachi cercando di rassicurarla. < < Ma… > > So che vuole combattere e vuole farlo ora più che mai, ma non posso permetterglielo. < < Vai fuori adesso. > > Le ingiungo autoritario. < < Io, Potter e gli altri ti raggiungiamo tra qualche minuto. Dovresti trovare Weasley fuori. > >


Mother looking at me
(Madre guardami)
Tell me what do you see?
(Dimmi cosa vedi)
Yes, I've lost my mind
(Si, ho perso la testa)
Daddy looking at me
(Padre guardami)
Will I ever be free?
(Sarò mai libero?)
Have I crossed the line?
(Ho passato il limite?)



Guardo Hermione dileguarsi dopo aver varcato la soglia dell’uscita e improvvisamente mi sento molto meglio.
Poi mi guardo intorno e trattengo il respiro.
È uno spettacolo raccapricciante. Sia Auror che Mangiamorte portano la stessa tunica nera e larga, alcuni anche la maschera dorata del tutto simile a quella dei rivali ed è come se sparassero alla cieca in una stanza buia. Nessuno sa se chi sta tenendo sotto tiro è un alleato o un nemico. Vedo Zabini uccidere Rodolphus Lestrange credendolo erroneamente una spia di noi Auror e Bellatrix cadere a terra in un bagno di sangue. Scorgo amici morire uno per mano dell’altro. Intravedo mogli che ammazzano mariti e che pensano ai propri figli.
< < Draco! > >
Mi sento chiamare ma prima che possa voltami mi abbasso di colpo, a gamba tesa per far cadere il mio interlocutore a terra. La prudenza non è mai troppa. Abbasso lo sguardo e gli occhi di mio padre ricambiano la mia attenzione.
< < Avresti dovuto lasciar perdere tutta questa merda fino a che ne avevi l’opportunità. > > La mia voce è fredda e distante. Lo odio perché adesso che me lo trovo davanti so che dovrò ammazzarlo.
Il viso di mio padre è irriconoscibile. La proverbiale sicurezza e sangue freddo che lo distingueva dagli altri Purosangue è evaporata insieme alla sua sicurezza. Non posso vederlo così. Distolgo lo sguardo e mi concentro sulla porta dell’entrata.
< < Draco… > > Mi supplica. < < Guardami… > >
No. Non posso guardarlo.
Non ora che ho deciso di ucciderlo e di non sentirmi in colpa.
< < Mi dispiace. > > Sussurro.
Ed è la pura verità.
Aumento la stretta intorno alla bacchetta e chiudo gli occhi.
< < Figlio mio, tu non puoi…> >
Vorrei urlare di stare zitto, vorrei che si pentisse di avermi messo al mondo, vorrei che per lo meno mi odiasse o che provasse disgusto nei miei confronti per avere un motivo in più per mettere fine alla sua esistenza, ma non riesce a fare nulla di tutto questo.
Forse crede solo che stia facendo tutto questo solo per lui. Che gli stia ricambiando il favore di avermi dato la vita togliendogli la sua senza alcuna pietà.
Il cuore di un Malfoy non va oltre i propri interessi personali. Il cuore di un Malfoy è chiuso. Il cuore di un Malfoy è gelato nell’egoismo.
Non basta aver contribuito alla nascita di una persona con il proprio seme per poter essere ritenuto un genitore. Certo, lui mi ha dato un cognome, i capelli biondi e gli occhi azzurri, la carnagione nivea e tanti insegnamenti… ma non mi ha mai fatto sentire parte di lui.
Mio padre questo lo sa ed è l’unico motivo per il quale mi sta perdonando.
< < Avada Kedavra. > >
Il cadavere che in vita portava il nome di Lucius Draco Malfoy cade a terra con violenza.
E’ ora di passare ad un altro.


All the things she said
(Tutte le cose che lei ha detto)
All the things she said
(Tutte le cose che lei ha detto)
Running through my head
(Corrono nei miei pensieri)
All the things she said
(Tutte le cose che lei ha detto)
All the things she said
(Tutte le cose che lei ha detto)
Running through my head
(Corrono nei miei pensieri)
This is not enough
(Questo non é abbastanza)



Due minuti dopo siamo rimasti in sedici e Pansy è ferita ad una gamba. Potter la sta aiutando a raggiungere l’uscita dalla quale Hermione si è dileguata appena qualche attimo prima.
< < Draco, qui abbiamo finito. > > Mi dice rassicurante ed esultante Daphne Greengrass prendendomi un lembo del mantello. < < Distruggiamo tutto e andiamo via. > > Annuisco ricambiandole il sorriso. < < Vai ad aiutare gli altri allora, credo che oltre a Pansy anche Terry, Charlie e Mark siano feriti. Sei stata molto brava oggi. > >
Daphne annuisce e si pulisce la guancia da uno schizzo di sangue. Non risponde, mi sorpassa e rimango solo con un inferno formato tascabile davanti agli occhi. Sospiro facendo presa sulla bacchetta magica e mi concedo un attimo per respirare.
I Mangiamorte sono stati sconfitti.
Voldemort è ancora là fuori. Solo.
Hermione è salva.
< < MALEDETTO FIGLIO DI PUTTANA, MALFOY! > >
L’urlo di Zabini mi impone di alzare lo sguardo. Lo individuo tra i corpi a fatica, riuscendo a malapena a farmi strada con lo sguardo tra il sangue e le travi rovinate sul palchetto di legno distrutto. Il viso di Blaise è devastato e sconvolto come la mia coscienza. Fa fatica a parlare, eppure la sua voce è chiara e pacata, carica di odio, come se gli fossi a pochi centimetri di distanza. < >
No, non è per questo e chi lo crede è nel torto.
E’ per lei.
E’ per tutte le cose che ha detto.
< < Muori in pace, Blaise. Muori in pace. > > Sussurro una formula alla bacchetta. L’unica cosa che risuona nell’enorme stanza piena di morte è un fragoroso e spaventoso…





**Lo so, lo so, inquietante, eh? Questa è una delle mie one shot preferite, spero perciò che vi sia piaciuta!Chiedo umilmente perdono a chi ama il personaggio di Blaise Zabini: all’inizio in realtà avevo pensato a lui al posto di Draco…ma poi ho cambiato!
Dopo questa cosa super deprimente vi annuncio l'arrivo di un'altra mia ff lunga... Accidentally in Love! Sono ripetitiva, lo so, ma se volete leggere qualcosa di allegro, ironico e sulla solita, fantastica coppia... credo vi potrebbe interessare!**
  
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