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Autore: CookSwimmer    30/12/2018    0 recensioni
Bokuto ed Akaashi ormai sono conviventi da 5 anni.
Entrambi avevano preso strade diverse: il primo divenne il miglior pallavolista della prefettura e campione della nazionale di pallavolo giapponese mentre il secondo proseguì a studiare nel campo della biomedicina.
Genere: Angst, Sportivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Keiji Akaashi, Koutaro Bokuto
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Il rapporto tra Koutarou e Keiji i stava pian piano incrinando quando Bokuto era andato a fare visita ad Akaashi all'ospedale dove lavorava come tecnico biomedico. 
"Ti ho visto mentre sorridevi con quella persona! Chi cazzo chi è?!" Sbraitò Bokuto, ormai campione della Nazionale Giapponese di Pallavolo. 
"Un collega. Niente di più." Mantenne la calma come sempre. 
"Allora dimostramelo!" 
Akaashi sbuffò alla gelosia di Bokuto. 
"Oh... Ho una riunione sulla tecnica biomedica! Ci vediamo dopo! Ciao." Se ne andò senza dargli nemmeno un bacio sulla bocca. 
"EHI UN BACIO?!" 
"Stasera." Rispose in modo freddo. 


Entrambi dopo le superiori avevano scelto delle strade diverse: Bokuto non smise di giocare a pallavolo talmente che venne convocato nella nazionale giapponese e giocò in una squadra migliore della Prefettura ed Akaashi continuò con gli studi universitari in biotecnologie. 
Quel giorno il pallavolista aveva il suo giorno libero che gli permise di riposare un po'. 
"Bah, come se io dovessi credergli! Io questo infermiere sorridente lo ammazzo!" Impugnò il coltello. 
Erano quasi le 17. 
Keiji doveva arrivare per le 19:30/20:00, tutto dipendeva a che ora finiva quella merdosa riunione che soprannominava esso stesso. 
Bokuto, approfittando dell'orario anticipato, preparò una cena deliziosa. 
Non potette fare a meno di pensare al futuro. 
E se Keiji avesse lasciato il suo numero di telefono in segreto? 
"NO!" Si scrollò di dosso i pensieri negativi dalla testa. "Se convivo con lui, se lo voglio sposare un motivo c'è: mi ama." Parlottò da solo. "E se non mi ama più?!" Improvvisamente il suo umore cambiò in un secondo. "Se mi ha detto che ci vedevamo più tardi allora ci tiene ancora a me e che mi ama." Pensò. "Oppure deve dirmi qualcosa! NO MA CHE STO DICENDO?!" 
Sospirò. 
"Forse sarebbe il caso di andare a fare una bella bevuta per scrollarmi di dosso questi pensieri." Pensò fra sé e sé. 
Indossò la giacca della tuta della nazionale, degli occhiali da sole e un cappello.
Voleva essere in incognito. Non aveva per niente voglia di essere fermato dai fans per un autografo o una foto. 
Uscì di casa e se ne andò verso il pub gestito da uno dei suoi ex giocatori della Fukurodani. 
"Hey, che piacere vederti. Non hai una bella cera." 
"Komi... Dammi un alcool più forte." 
"È successo qualcosa?" 
"E stai zitto. Dammelo." Si irrigidì. 
Si colò dei vari alcolici e non si preoccupò minimamente di quanto dovesse pagare il conto dopo tutte quelle bevute. 
"Komi, tienitelo il resto. Io torno a casa..." 
Si alzò dalla sedia, ma barcollò e cadde a terra. 
"KOUTAROU!!!!" Intervenne Komi. 
"Lasciami stare! Ce la faccio..." Mise del cappello sportivo. "Vado. Ciao!" 
Uscì dal locale barcollando. 
Un'allucinazione lo colpì. 
Vide Keiji dall'altra parte della strada. 
"Keiji, che ci fai qui...? Dobbiamo parlare e lo sai..." Si irrigidì, ancora ubriaco. 
Attraversò la strada a semaforo rosso ma una macchina ad una velocità graduata lo colpì per poi far sobbalzarlo dal cofano della stessa macchina. 
Aprì gli occhi rendendosi conto di essere nella galla dei guai. 
"KOUTAROU!!!!" Komi, dopo aver visto quella drammatica scena, uscì dal pub per soccorrerlo. 
"Komi... Dove sono...?" 
"Stai fermo. Non ti muovere..." 
Koutarou stava perdendo a poco a poco i sensi. 
Sangue dappertutto. 
Intanto Keiji all'ospedale stava analizzando i vari campioni di urine e di sangue. 
"Caffè?" Gli porse un collega. 
"Grazie." Era sua abitudine rispondere in modo distaccato. 
Il telefono di Akaashi squillò. 
"Bokuto? Che palle." Alzò gli occhi sul soffitto. "Pronto?" 
"KEIJI!!! SONO KOMI! BOKUTO STA ARRIVANDO ALL'OSPEDALE IN CONDIZIONI GRAVI!" 
"Cosa scusa?" Gli occhi divennero lucidi e la voce gli mancava. 
"È stato investito! Era ubriaco e ha attraversato la strada a semaforo rosso!" 
Il telefono di Akaashi si scivolò dalle mani. 
"Qualcosa non va?" 
"Sostituiscimi! Io vado al Pronto Soccorso!" 
"Ma è il tuo campo qua..." 
"Lo so, ma arrivo! Un attimo!" 
Abbandonò di fretta e di furia il suo laboratorio. 
Si stava pentendo di non averlo baciato. 
Non averlo abbracciato oggi prima di andare al lavoro.
Stava correndo ansante verso il Pronto Soccorso sotto gli occhi dei pazienti, dottori ed infermieri increduli. 
Che velocità. 
Sapevano benissimo che aveva praticato la pallavolo. 
Arrivò al Pronto Soccorso ma l'ambulanza era arrivata. 
"Bokuto Koutarou?!" 
"Akaashi?! Che ci fai qui?" Chiese un'infermiera di turno. 
"BOKUTO KOUTAROU?!" 
"Stanza 25!" 
Non la ringraziò, si diresse verso la stanza dove trovò Bokuto, quasi privo di sensi. 
"Gufo scemo! Che hai combinato?!" Prese la mano stringendola. 
Bokuto si stava aprendo lentamente gli occhi. 
Era tutto intubato. 
Maschera d'ossigeno, elettrocardiogramma, flebo, medicazioni varie. 
"A... Akaa..." Tolse la maschera. 
"Non sforzarti!" Lo rimise. "Che hai combinato?!" 
Sorrise Koutarou. 
"Me ne pento, mi fai preoccupare... Colpa mia. Non voglio litigare con te! Io ti amo, voglio stare con te!" Scese una lacrima dall'occhio di Keiji. 
Bokuto mise la mano sulla sua guancia. 
"Andrà tutto bene..." Tolse la maschera per permettere di parlargli. 
Il biomedico baciò la sua mano stringendola poi. 
Koutarou sorrise prima di perdere completamente i sensi. 
"Fibrillazione ventricolare! L'acqua ha riempito i polmoni! Subito in sala operatoria!" 
Prepararono immediatamente il campione nella sala operatoria. 
Akaashi fu allontanato ma prima che le figure sparissero, raccolse tutte le forze per urlare:"BOKUTO KOUTAROU IO NON AMO NESSUN ALTRO SE NON TE!" 
L'operazione durò ben cinque ore che misero in ansia Keiji. 
In quel momento arrivò la Mamma Bokuto. 
"Ehi, mio figlio come sta?" 
"È ancora dentro." 
"Ma sta bene?!" Chiese preoccupatissima. 
Keiji non potette fare a meno di sospirare pesantemente. 
"Non so... Finora non mi hanno detto nulla." 
Passò un aiutante che portò dentro tante sacche di sangue del suo gruppo sanguigno. 
"Oddio... No..." La madre scoppiò a piangere e Keiji l'abbracciò. 
"Ho fiducia in Bokuto e nei dottori. Stia tranquilla." 
La mamma gli strinse forte. 
Dopo una lunga attesa infinita, finalmente uscì il chirurgo. 
I due si alzarono di scatto. 
"Come sta il mio figlio?" 
"Come sta il mio ragazzo?" 
"È di una roccia. Sta bene, siamo riusciti ad aspirare tutto, gli abbiamo fermato l'emoraggia. Abbiamo anche riparato tre costole rotte. Ora dovrà stare a riposo. Lo trovi nella stanza 325 che lo porteranno." 
"La ringrazio. Ha salvato la nostra vita!" La mamma pianse di felicità. 
Aveva paura di perdere anche il figlio.
"Keiji... Sta bene... Grazie!" L'abbracciò. 
I due andarono nella stanza 325 dove trovarono Bokuto ancora intubato.
La mamma sussultò e a Keiji venne degli occhi lucidi. 
Quello stupido campione dormò profondamente per 3 giorni di fila. Aveva sofferto molto per il dolore. Akaashi e la Mamma facevano i turni a rotazione per stargli vicino.
Il terzo giorno a Bokuto tolsero tutto, tranne l'elettrocardiogramma e le flebo. 
Si svegliò nel pomeriggio e trovò la Mamma e Keiji preoccupati. 
"Beh, cosa sono queste facce?" Sollevò il sopracciglio. 
"FIGLIO MIO!" La mamma l'abbracciò forte. 
"Gufo di merda! Mi sono preoccupato anche io da morire!" 
"Sbaglio... O hai detto qualcosa prima di entrare nella sala operatoria?" 
"Eh?" 
"Beccato!" Sorrise mentre abbracciava la sua mamma. "Akaashi... Ti amo. Lo sai." 
Keiji focalizzò il punto altrove imbarazzato. "Anche io." 
Dopo quel giorno Bokuto era migliorato di giorno in giorno, faceva i conti con la fisioterapia per le costole e per le gambe. 
"Guarda che bello, Koutarou!! Che ne dici?" 
"Mamma non disturbarmi mentre quando faccio la fisioterapia!" 
"Sono felicissima!" 
"Abbassa la voce altrimenti Keiji potrebbe passare e sentirti!" 
"Siete dei gufi bellissimi!" 
"MAMMAAAAA! Mi hai fatto quel favore?" 
"Sì, sì!" 
"Bene..." Sorrise. 
Dopo un mese Bokuto fu dimesso dall'ospedale ma dovette stare a riposo prima di riprendere con la pallavolo. 
Il telefono di Keiji vibrò. 

"Oya! Oya! Stasera alle 19 alla palestra del Liceo Fukurodani. Niente domande. Ci vediamo lì." 

Il messaggio gli destò molte domande e nessuna risposta, ma dovette essere presente comunque alla palestra. 
Abbandonato il lavoro a fine giornata, prese la borsa di studio e si avviò verso la palestra. 
Era buia. 
"È così strano." Pensò. "Vabbeh, entro." 
Appena entrato, le luci si accesero e vide Bokuto con una stampella. 
"Che cosa significa ciò?" 
Dopo di lui entrarono i vecchi compagni della Fukurodani, la mamma di Bokuto e i genitori di Keiji. 
"Mamma? Papà?" Inarcò. 
"Sei cresciuto." Sorrise commossa la Mamma di Keiji. 
"Akaashi..." Zoppicando verso di lui. "Io e te... Beh ci conosciamo dalle elementari e fra di noi sono cambiate parecchie cose... Ci siamo dichiarati prima che finissi le superiori... Abbiamo cominciato a convivere dopo un anno che hai finito con le superiori..." 
Le mamme si commossero. 
"Beh..." Con una gamba sana riuscì ad inginocchiarsi, tolse una scatolina dalla tasca della felpa.
Aprì. 
"Keiji Akaashi, mi vuoi sposare?" 
I presenti acclamarono di felicità. 
"Oddio..." Si morse il labbro inferiore inaspettato del gesto del suo compagno. "Sì, certo che ti voglio sposare, scemo di un gufo!" L'abbracciò delicatamente per poi rubargli un bacio erotico. 
"OHHHHH! AKAASHI SI DA' DA FARE! OOOOHHH!" Esclamarono in coro gli ex compagni. 
Entrambi sorrisero alla loro stupidità. 
Ripresero a baciare mentre le loro Mamme stavano sfogliando delle riviste sui vestiti, locations, piatti per il matrimonio.


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TADAAN! 
Finalmente ho scritto anche io una storia della BokuAka, la mia ship preferita. 
E' la mia prima volta che scrivo una piccola One-Shot dedicata a questi due gufi bellissimi al di fuori di One Piece e spero di aver tirato fuori il meglio per completare questa storia! 
Spero che vi piaccia. 
Una recensione non mi fa male, sono accetti i vostri suggerimenti. ^-^/ 
Prossima One Shot? Chi lo sa? :P 
(Mi sa che dovrò chiedere aiuto al mio ragazzo esperto in Medicina per la prossima One-Shot o FF piena di suspence, quindi preparatevi).
   
 
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