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Autore: sara2000    31/12/2018    6 recensioni
Prima di Fersen, prima del Cavaliere Nero, prima dello strappo.
Oscar ha un incidente che le fa perdere la memoria.
Ma forse questo fatto le farà comprendere chi è che conta veramente per lei nella vita, e forse, nella notte di capodanno tutto può accadere
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capodanno dei ricordi

Arras 31 dicembre 1775

C’è un giorno dell’anno in cui ogni persona fa i conti di quello che è stato. Si tirano le somme della vita, e dell’anno che è appena passato.
Io purtroppo non ho molto a cui pensare…
Forse perché della mia vita non ho molto da ricordare. Nella mia mente non è presente nemmeno un anno solare.
Ricordo solo gli ultimi sei mesi della mia vita.
E prima? Cosa c’è stato prima? Chi ero veramente? Qual era il mio destino?
Il mio nome è Oscar François De Jarjayes, e fino a sei mesi fa ero il comandante delle Guardie Reali delle loro Maestà Luigi XVI e Maria Antonietta.
O meglio, è quello che mi hanno detto.
Io purtroppo non ricordo nulla.
Sesta figlia femmina di un Generale dell’esercito Francese, stanco di avere solo eredi femmine, decise di far di me suo “figlio” per sopperire alla mancanza di dinastia maschile, e così a 14 anni entrai nelle Guardie Reali come Capitano, al servizio dell’allora Delfina Maria Antonietta.
La mia vita procedeva come mio padre aveva pianificato. Dopo la salita al trono della Delfina come Regina ella mi promosse a Comandante.
Ero la prima donna soldato.  Fiore all’occhiello della mia famiglia.
Ma di tutto ciò, io non ricordo nulla. Tutto quello che so, lo so dai racconti che mi vengono fatti puntualmente ogni giorno.
Sei mesi fa un incidente a cavallo, con la conseguenza di una brutta caduta a terra, si portò via ogni mio ricordo, e da allora, nonostante gli sforzi, la mia mente viaggia nel vuoto più assoluto.
Un'unica certezza.
Un nome.
André Grandier.
Il mio attendente.
Ma per me non è un semplice servo. Sento che il nostro legame è molto più forte.
Non ho ricordi nemmeno di lui antecedenti a questi sei mesi, ma ogni volta che posso stare in sua compagnia mi sento bene, in pace con il mondo, e l’assenza di ricordi non mi pesa. Sento che con lui a fianco il mio mondo è completo.
Soggiorniamo ad Arras da diversi mesi ormai.
Il mio medico disse che il riposo assoluto nella nostra tenuta in campagna non avrebbe potuto far altro che giovare alla mia salute, e così, con André siamo venuti qui.
Passiamo le giornate all’aria aperta, a cavalcare, a tirar di scherma e ad ascoltare i suoi racconti sul nostro passato davanti al camino con una tazza di cioccolato fumante tra le mani, proprio come ora.
È bello André, di una bellezza divina.
Occhi verdi come smeraldi, capelli neri come l’uva più matura, e labbra carnose che desidero ogni giorno di più sentire sulle mie…
Mi faccio scoprire più volte intenta ad osservarlo… ma è impossibile  non restare ammaliate dalla sua bellezza.
-Ehy Oscar, tutto bene?-
-Eh? Cosa?-
-Sembri distratta, a cosa pensi?-
-Oh… cercavo di ricordare il mio passato… ma nulla…-
-Non ti preoccupare, vedrai che i ricordi torneranno…-
-André… e se non tornassero?-
-Ne creeremo di nuovi… vado a darmi una rinfrescata, ci vediamo dopo per cena, va bene?-
Ci alziamo e ci dirigiamo verso le nostre stanze. Prima di aprire la porta della mia mi fermo e lo osservo.
-Sai André, mi piacerebbe ricordare tutto, non per il resto… ma per noi. Sento che a mancarmi di più sono i ricordi insieme a te…-
Mi sorride, poi senza dire nient’altro entra nella sua stanza.
Vorrei tanto seguirlo. Chiudermi nel suo abbraccio e baciarlo fino a restare senza fiato.
Sento che i miei sentimenti per lui non si limitano alla semplice amicizia fraterna che mi ha raccontato unirci fin da bambini.
No… io sento di amare André Grandier.
E poco mi importa della differenza di rango.
Io nobile, lui plebeo?
Non importa. Per me l’amore non ha distinzione di rango. Davanti a Dio siamo tutti esseri umani.
Voglio dirglielo… voglio esprimere i miei sentimenti. E che momento migliore per dirgli che l’amo se non la notte dell’ultimo dell’anno?
Così comincio a prepararmi. Indosso un paio di culottes nuove e una camicia dal taglio un po’ più femminile.
Ravvivo i miei capelli, e uso un po’ di essenza alla vaniglia.
Mi guardo allo specchio, e vedo qualcuno che mi piace.
È vero, non ho ricordi, ma la Oscar che vedo ora mi piace. Forse di più di quella che poteva avere i ricordi del passato.
Forse quella Oscar non avrebbe mai apprezzato veramente l’André che ora io ho la possibilità di apprezzare.
Una volta pronta raggiungo la sala da pranzo,  e vi trovo tutto preparato alla perfezione per festeggiare questa ultima serata dell’anno.
Non c’è nessuno in giro, nemmeno una cameriera. Così comincio a vagabondare per la tenuta, fino a che non sento dei rumori provenire dalle cucine.
Senza farmi vedere, cerco di scoprire cosa sono quei rumori.
Alla fine resto scioccata dalla scena che mi si palesa davanti. André con le spalle al muro e una delle cameriere appiccicata a lui con le labbra sulle sue.
Il cuore perde un battito.
Fa male, fa veramente male… cammino all’indietro per cercare di allontanarmi, ma senza rendermene conto perdo l’equilibrio e cado a terra, sbattendo violentemente la testa e perdendo i sensi…
-Oscar… Oscar… mi senti? Svegliati, apri gli occhi…-
Un forte dolore alla testa, come un martello, mi sta tartassando. Apro lentamente gli occhi e davanti a me vedo André visibilmente preoccupato.
-André…-
-Oh, grazie al cielo, ti sei svegliata… come ti senti?-
-Mi fa male la testa…-
-Immagino… hai sbattuto contro una sedia… mi hai fatto prendere uno spavento…-
Resto ad osservarmi in giro… ma questa non è la mia stanza a Palazzo Jarjayes… qui siamo ad Arras… perché?
Poi, come un fulmine a ciel sereno mi ritornano alla mente i ricordi degli ultimi sei mesi.
Insieme a quelli della mia vita precedente.
La mia memoria è tornata. Finalmente ricordo…
Però… però ricordo anche di essermi innamorata perdutamente del mio migliore amico… e ricordo anche di averlo visto baciarsi con una delle cameriere…
L’amore porta a due cose. O alla felicità completa o ad una lenta e triste agonia…
Nel mio caso solo ad una lenta e triste agonia.
Non voglio che André sappia che mi è tornata la memoria.
Se lo sapesse torneremo a Parigi… e io non voglio. Voglio restare qui, con lui… anche senza poterlo avere, ma almeno qui posso continuare a vivere il mio amore per lui almeno nella mia mente…
Non voglio tornare alla mia vita…
-Ti porto la cena in camera, va bene?-
-No… voglio scendere… mi aiuti?-
E così scendiamo, e una volta in sala da pranzo ci accomodiamo e cominciamo a consumare la nostra cena.
Non parliamo molto, a servirci la cena è proprio la cameriera che si stava baciando con lui prima, e la scopro diverse volte osservarlo con sguardo languido, mentre lui, sembra non degnarla di uno sguardo. I suoi sorrisi sono tutti per me.
-Perché mi sorridi con quello sguardo da ebete?-
-Perché sei bella… e perché stai fulminando Ninette con lo sguardo da quando ha cominciato a servirci la cena…-
-Cosa? Io non sto fulminando nessuno… perché mai dovrei?-
-Forse perché prima ci hai scoperti a baciarci?-
Colpita e affondata… sono così trasparente al tuo sguardo?
-Guarda che sei libero di fare come ti pare Grandier… la tua vita privata non è affar mio…-
Poso le posate e mi alzo di scatto. Sento le lacrime pizzicare i miei occhi, ma non voglio piangere davanti a lui.
Raggiungo il caminetto e comincio ad osservare le fiamme e il loro muoversi.
Sono così immersa nei miei pensieri che non mi rendo conto della sua presenza alle mie spalle fino a che non sento le sue braccia avvolgere il mio corpo in un abbraccio.
-Devi dirmi qualcosa Oscar?-
-Anche se fosse? Ti stavi baciando con lei… quindi credo che non ce ne sia la necessità…-
Scosta i miei capelli di lato, e le sue labbra lambiscono dolcemente il mio collo in un sensuale bacio.
-È stata Ninette a baciare me… non viceversa… se non fossi caduta come una pera cotta avresti visto che cercavo di allontanarla da me… invece hai preferito un incontro ravvicinato con la sedia… allora Comandante, dovete dire qualcosa a questo povero attendente?-
Mi giro nel suo abbraccio. Vedo i suoi occhi brillare, e il mio cuore prende a battere a mille…
L’orologio rintocca la mezzanotte…
Prende le sue mani tra le mie…
-Buon anno Oscar… felice 1776… spero che questo anno ti riporti i ricordi della tua vita passata…-
-Buon anno amore mio… non mi servono i ricordi della vita passata. I miei ricordi cominciano da oggi… la mia vita inizia oggi… con te…-
Circondo il suo collo con le mie braccia e poso le mie labbra sulle sue in un dolce bacio.
Il nostro primo bacio d’amore.
Seguito poi da tanti altri.
Questo nuovo anno sta cominciando nel migliore dei modi…

 

Epilogo. Londra 31 dicembre 1782

Non dissi mai ad André di aver recuperato la memoria.
L’anno 1776 iniziò con la scoperta dei nostri sentimenti, e decisi di abbandonare tutto per vivere libera il mio amore con l’uomo che avevo scoperto di amare.
Decidemmo di lasciare tutto, e partimmo diretti in Inghilterra.
Londra è una città fantastica, qui ho trovato subito lavoro come insegnate e maestro d’armi, mentre André ha cominciato a studiare legge per diventare avvocato.
Viviamo dignitosamente, e la nostra vita è felice.
Forse un giorno torneremo in Francia… ma non ora…
Non ora che nel mio ventre sta crescendo il frutto del nostro amore.
Sono passati 7 anni da quel capodanno… ed ora, nella stessa notte farò un dono speciale al mio André.
Lo prendo per mano, e insieme ci dirigiamo verso la finestra.
Fuori sta scendendo la neve, e l’orologio segna quasi la mezzanotte.
-André…-
-Dimmi Oscar…-
-Devo confessarti una cosa…-
Mi lascia una carezza sul viso, inducendomi a continuare.
-La notte di capodanno di 7 anni fa… io… recuperai la memoria… ma…-
-Lo so…-
-Cosa? Ma come…-
-Mia moglie è un libro aperto per me… lo sei sempre stata… come ora credo che tu voglia dirmi qualcos’altro…… vero?-
Posa la sua mano sul mio ventre e sorride.
Ed è allora che la mezzanotte rintocca di nuovo, proprio come 7 anni fa.
-Buon anno… futuro papà…-
-Buon anno… futura mamma…… e buon anno a te piccolo tesoro…-
Anche questo capodanno per noi è fonte di gioia. Forse la gioia più grande.
Non rinnego nulla. Sono felice di aver perso la memoria. Se così non fosse stato non avrei potuto scoprire i miei veri sentimenti per il mio André, e non avrei potuto vivere la vita che ora stiamo vivendo.
Si… questi sono i capodanni dei ricordi. Dei ricordi più belli.
Della nostra vita insieme.
Buon anno amore mio…


Ciao a tutte. Vi lascio questa piccola oneshot per augurarvi i miei più sinceri auguri di un Felice Anno Nuovo.
Che questo nuovo anno vi porti tanta gioia serenità e amore.
Con affetto.
Vostra Sara


 

 

  
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