Giorno 0.

Ore 5.30: la sveglia cominciò a martellare come al suo solito, il giorno sarebbe iniziato come tutte le mattine con un risveglio traumatico, se non fosse che quella notte non chiusi occhio per l'emozione, il grande giorno era giunto finalmente, le porte della Legione si sarebbero aperte proprio questa mattina per le nuove reclute, ed io finalmente ero pronto.

Sono passati 7 anni oramai da quando Izuku Midoriya sconfisse una volta per tutte A.F.O riuscendo ad affermarsi come il nuovo Simbolo della Pace.
Sì Pace, bella parola, per il Giappone forse.. ma non qui nei Balcani, se già nell'area la pace fu da sempre precaria, da quando i Quirk comparvero per la prima volta è stato un continuo susseguirsi di scontri per il potere fra i signorotti della guerra locali, e solamente la Legione, con le sue paghe altissime ai propri soldati è riuscita a portare l'equilibrio, scoraggiando i giovani più talentuosi dal lavorare per i vari War Lords, ed ad indebolirli parecchio.

Non prendiamoci in giro, i Legionari sono mercenari, non sono lì per il bene del mondo, come gli Heroes, ma per il puro tornaconto personale, non c'è nobiltà in tutto ciò, ma non ne vedo il problema, i soldi sono così belli.

Dopo essermi lavato e preparato, era giunto il momento di fare un piccolo riscaldamento del mio Quirk, in attesa che passasse il bus che mi avrebbe portato alla sede di Belgrado della Legione.

Non c'era nessuno in strada a quell'ora, non avrei spaventato nessuno.

Mi concentrai, e la nebbia blu circondò interamente il mio corpo, in quel periodo ero in grado di modificarne la densità a mio piacimento, usarla per colpire chiunque ad una distanza di 20 metri, e avvolgermela addosso per attutire qualsiasi urto contro il mio corpo.

Un albero a 15 metri, vediamo se sono in grado di spezzarlo in due con un solo colpo.
Uno spuntone di nebbia si distaccò da me andando ad impattare sul tronco che si spezzò in moltissime scaglie che si dispersero per la via.

Nel mentre che cazzeggiavo il pullman arrivò.