Stairway to
heaven
Din… Don…
Senti, senti, le campane suonare per noi. Senti quel loro suono limpido e
gioviale. Sentilo perdersi in questo cielo terso d’autunno.
In questo cielo violento, in questo cielo azzurro da far male.
Presta attenzione.
Se rimani un attimo in silenzio e tendi l’orecchio ne puoi distinguere i
rintocchi.
Se chiudi gli occhi puoi immaginarne la loro forma tonda e il colore luminoso.
Riesci a farlo?
Guarda in alto.
Lo vedi il sole che splende dietro le nuvole? Vedi quanto brilla anche se siamo
ormai alle porte della stagione fredda?
Il sole non smette mai di brillare.
Si nasconde, gioca a rimpiattino con le nuvole, ma c’è sempre.
Ed è una meraviglia restare ad ammirarlo mentre illumina i nostri abiti bianchi
agitati dal vento. Lo spettacolo dei fiori candidi attorno a noi.
Non trovi che tutto ciò sia… bellissimo?
Noi, immersi nel sole e cullati dal vento, noi in questa gelida posa
d’eternità.
Noi, noi confusi di bianco e rosso… candidi angeli sporchi di sangue.
Tutto ciò è… bello?
Sono confusa…
Se è bello perché la gente intorno a noi piange, perché non coglie questa
bellezza celata dietro l’ombra della morte?
Una natura morta non può essere un bel quadro? Una canzone triste non può
essere definita bella?
Ma cos’è bello, James? Bello è qualcosa di piacevole, bello è qualcosa che ci
fa provare felicità, gioia per il solo fatto di poterlo vedere. Bello è
qualcosa che appaga i nostri sensi.
Bello è tranquillità…
È forse questo il bello? Questo ciò che noi intendiamo quando diciamo “questo è
bello”?
Se è così, se questa è la definizione di bellezza… allora hanno tutti ragione,
come può essere bello tutto ciò?
Come ci può essere bellezza nei nostri due corpi morti…? Chi avrebbe il
coraggio di definire belli questi due gusci vuoti, questi due corpi candidi di
morte, queste ombre luminose di ciò che siamo stati.
Gusci, James. Gusci.
Stupendi,
sfarzosi, angelici. Ma pur sempre scatole vuote.
Mi chiedo, James, c’è bellezza nella morte?
Potranno mai essere belli due corpi destinati ad essere spolpati fino all’osso
dai vermi?
Din… Don…
Senti di nuovo queste campane stonate…
Le litanie del prete si alzano alte nel cielo e si fanno nuvole, si fanno
vento, si fanno pioggia.
Si fanno lacrime.
Qualcuno appoggia un fiore accanto alla nostra tomba, qualcuno ci regala
soltanto una lacrima.
Din… Don…
È ora di andare adesso. Tutti se ne stanno tornando a casa, James, è ora anche
per noi…
Sorridi, avanti, sorridimi e non voltarti indietro con rammarico.
Non aver paura di ciò che ci aspetta, gradino dopo gradino lo scopriremo
assieme.
Ora sorridi, James. E tendi la tua mano. Guarda, basta poco per afferrare la
mia.
Vieni, sali con me questa scala verso il paradiso.