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Autore: tuttoinunavolta    01/01/2019    3 recensioni
Reinterpretazione della celebre fiaba di Esopo.
Genere: Malinconico, Poesia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ascolto la sua voce, fatica a cantare.
Solo qualche parola riesce a sussurrare.
Oh, mie care amiche,
quante melodie ha dedicato a voi, formiche!
La sua voce ha terminato,
forse sprecato,
per alleggerirvi l'operato.

Ogni nota è uscita dal suo cuore ed è entrata nei vostri cuoricini di pece;
Pensate: alle vostre emozioni, se non l'arte, chi potrebbe far vece?
Ammetto, forse quel cantautore
non è il più grande lavoratore,
ma ragionate con il vostro cuore.
Il nostro è un mondo fantastico, in ogni angolo svariati insetti;
Non cadrebbe in malora, se avessimo tutti gli stessi pregi e difetti?

Oh, amiche, per carità; siete operaie da ammirare,
Ma a guardare oltre la materialità
dovreste imparare.
È vero: l'inverno è in vista,
il bianco gelo brucia le verde foglie
E del generoso musicista
solo rimarranno le verde spoglie.
Ma riflettete, oh care operaie
Se avete fatto giustizia
o solamente un atto egoista.
La cicala il suo cuor vi ha donato;
ve ne siete cibati e solo soletto l'avete abbandonato.

Formiche mie, a questo quesito una risposta è gradita:

Una vita senz'arte, senza emozioni, si può veramente definire vita?
   
 
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