Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: pokepony10    01/01/2019    1 recensioni
Non esiste similitudine della vita più vera del ciclo vitale della farfalla. Due storie parallele e l'una il riflesso dell'altra, due storie incrociate tra loro, due personaggi che cercano la libertà in una vita ostile.
DALL'ULTIMO CAPITOLO
- " e la gente non ci crede, non crede nella storia dell'effetto farfalla! Non crede che basta una battuta, una risata, uno sguardo di troppo che dentro di te si crea un uragano, un uragano così forte che finisce per strapparti le ali dei sogni e della speranza... Senza ali cosa posso fare quando oramai sto cadendo dalla cima della mia fortezza...? Vorrei poter volare di nuovo... "-
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Aspettai la fermata successiva e di corsa tornai verso Ketlin. Ero cosi certo di trovarla che rimasi sorpreso a non vederla per terra con le mani al volto. -scusi, ha visto una ragazza a cui usciva il sangue dal naso?- chiesi a dei passanti che mi ignorarono. Avrei voluto urlare, ma forse avrei solo peggiorato le cose, cerano così tante persone che non l'avrei mai trovata  se guardavo all'altezza terra.
 
Dopo aver cercato per un po' decisi di salire su un campanile, da lì si vedeva la piazza e forse l'avrei trovata. Il parroco non aveva problemi a far salire le persone, amava raccontare la storia di ogniuna di quelle mattonelle che decoravano gli interni - ragazzo devi sapere che risale al 400 questa bella struttura- iniziò
-con tutto il dovuto rispetto, io vivo in questo posto e la storia che vuole raccontarmi l'ho sentita almeno altre dieci volte. Ho bisogno di arrivare lassù per cercare la mia amica, non e che ha visto una ragazza che sanguinava dal naso?-
-se mi fosse capitata le avrei di certo dato una mano ragazzo, ma non l'ho proprio vista e poi la mia memoria non e poi così buona come un tempo- disse fermandosi in mezzo alle scale
-io continuo, grazie per l'aiuto- dissi salendo di corsa.
 
La cima del campanile era meravigliosa, si vedeva l'intera cittadina e il tramonto era davvero romantico, ci avrei voluto portare qualcuno di speciale un giorno, ma non avevo ancora incontrato quella persona speciale che mi completasse, o più che altro non avevo avuto il coraggio di farmi avanti. Ero così affascinati dal panorama che non mi accorsi di non essere solo -che ci fai qui su?- chiese una voce familiare, mi girai e vidi a qualche metro da me Ketlin affacciata
-quando mi sento solo vengo qui, e poi è il posto perfetto per tenere d'occhio il paese. Ti cercavo sai? Come va col naso?-
-bene, ha smesso di sanguinare in fretta... Più che altro ho altri pensieri per la testa...-
-posso sapere quali?-
-davvero ti interessano? O lo dici per sembrare gentile?-
-bhe se devo darti un'opinione sui tuoi scritti ho anche bisogno di sapere che cosa nascondono dietro, perché la farfalla?-
-è l'esempio perfetto del cambiamento e della forza, basta il battito d'ali di una farfalla per creare un uragano... -
-quindi tu credi all'effetto farfalla e al karma, vero? -
-credo a tante cose, credo che se sono felice per un qualche minuto, la giornata si concluderà con il doppio del tempo passato in lacrime. Credo che le persone hanno solo due possibilità, il successo e il dimenticatoio, i primi hanno bisogno dei secondi per brillare, altrimenti sarebbero come stelle di giorno, nessuno le noterebbe. Ed in fine credo che la vita sia una barra di caricamento, arrivata a 100 è tutto finito, la questione è... Che cosa ha avuto bisogno di un caricamento tanto lungo? Cosa c'è oltre il caricamento? -
-forse un posto migliore, il paradiso-
-il paradiso è un luogo pieno di giustizia e bene, allora perché c'è gente che per meritarsi la felicità eterna ha passato quei 100 anni di caricamento a soffrire e poi c'è chi invece ha avuto sempre tutto perfetto? Se ci fosse la giustizia i fortunati dovrebbero patire come coloro che dalla vita hanno avuto sempre calci in culo-
-perché invece che concentrarti sulla giustizia da imporre agli altri non pensi alla tua giustizia? Da ciò che ho letto non sei stata un bruchetto fortunato tu he? - lei non disse nulla, si girò verso di me e con sguardo vuoto si avviò all'uscita - Hey, ho detto qualcosa che non va? -
-non puoi capire qualcuno che non conosci...- disse fermandosi
-posso provarci, me ne devi solo dare la possibilità-
-già una persona ha tentato di capirmi e nonostante io mi sia aperta, lui è sparito dalla mia vita... Sono giorni che non mi contatta, dubito lo farà più- disse mostrandomi una chat sul telefono.
 
La lasciai andare nel silenzio mentre fissavo ancora incredulo il punto in cui c'era il telefono -lei è Butterfly17?- mi chiesi affermando il mio telefono. Era un po' di tempo che mi sentivo con una ragazza su un sito, era lei la ragazza a cui non ero riuscito a dire i miei sentimenti, non eravamo esattamente una coppia, ma mi sentivo particolarmente legato a Butterfly17 e sapere finalmente il suo vero volto, il suo viso, la sua voce, mi rendeva felice e preoccupato.
 
Mi affacciai per vedere dove era finita, ma era scomparsa tra la gente. Rimasi a fissare l'orizzonte per un po' quando intravidi su un pullman una pubblicità con una farfalla. Presi il mio telefono e gli scatti una foto. Era un invito a partecipare ad una mostra sugli insetto che si sarebbe tenuta il giorno dopo.
 
Avevo la brutta abitudine di cancellare tutte le app dal mio telefono quando lo spazio era poco e per sbaglio avevo eliminato anche l'app di incontri dove avevo conosciuto Ketlin, la installai di nuovo, ma il mio internet non sarebbe bastato quindi mi avvisi verso casa.
 
Ero sulle scale del campanile quando vidi su un gradino una pagina stropicciata, dubbioso decisi di aprirla, sentivo come il bisogno di sapere.
 
è vero, ho detto che avresti trovato qualcuno che avrebbe capito e tratto qualcosa dalla tua storia... Era una bugia. Sai a quanti ho raccontato la stessa storia che stai leggendo tu? Troppi, e sai quanti cazzo di soldi ho speso? Tanti, ma non sono servita nulla! Ho raccontato la mia storia a tanta gente e nessuno si è avvicinato a me, solo una persona... Due... Una per cui provavo amore e una che vuole solo fare l'investigatore... Nessuno che abbia mai privato ad asciugarmi le lacrime... Sono sola...
 
Il tempo passa e il bruco inizia a sentirsi a casa tra le foglie smeraldo di quel albero, tanto a suo agio che inizia a creare un piccolo bozzo, tanto che ci si nasconde dentro, tanto che ci si addormenta dentro.
 
La cosa affascinante della metamorfosi è il tempo che lentamente trasforma, ma rende vulnerabili, tanti che il bruco non si accorge che le vespe l'hanno trovato e sono pronti a colpire. Prima l'addome, poi la schiena e poi la testa, lentamente i pungiglioni trapassano il suo corpo oramai senza vita.
 
Così finisce la storia del nostro bruco, con il suo corpicino appeso senza vita ad un albero, è pensare che mancava così poco per diventare una farfalla... Chissà se un albero reggerà il mio corpo quando il mio download sarà finito...
 

Con le lacrime agli occhi strinsi il foglio - la mia bellissima farfalla... Ti prego permettimi di proteggerti... Aspettami, ti prego- pensai correndo verso casa.
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: pokepony10