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Autore: fulmineo    01/01/2019    0 recensioni
Kara e Lena, due bambine appartenenti a due Clan tanto potenti quanto diversi tra loro che verranno separate a forza e con l'inganno, oltre che con le bugie.
Ma non sarà mai tutto come sembra...
Ps. Questa è una fanfiction ABO, per chi non sapesse cosa sia, docunentatevi prima di leggere.
Genere: Azione, Erotico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash, Crack Pairing | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Scesa la sera, Kara venne raggiunta nella sua stanza da Alex, sua sorella adottiva "Ehi... Stai bene?"

La bionda bambina stava guardando fuori dalla finestra "Si... Stavo solo pensando..." Rispose vaga.

Alex, che di anni ne aveva dieci, si sedette accanto a lei "Pensavi a Lena?"

Kara guardò la sorella "Lena è un'Omega, proprio come te. E sappiamo cosa fanno i Luthor alle Omega."

La castana chinò il capo "Già... Non vorrei essere nei suoi panni."

"Lei è dolce, Alex, non è come sua madre! Io... Io ho paura, per lei!"

Alex strinse a sé la sorella "Vedrai che andrà tutto bene." Cercò di consolarla "Spero solo che, per il suo essere Omega, non la coinvolgano in qualcosa di losco o in una faida, come quella che vi è tra il nostro Clan ed il loro."

Kara prese allora tra le mani il ciondolo, senza toglierlo "Se non tornerà, prometto che, quando sarò più grande, andrò ad Obscuria City a prenderla!"

Alex non solo notò che il ciondolo non era il suo, ma vide anche quanto determinata fosse la sorella "Deve proprio piacerti..."

La bimba deglutì e si sistemò nervosamente gli occhiali da vista, arrossendo "Io... Le ho cantato quella canzone che hai sul cellulare..."

La castana sorrise, sapendo quale fosse "Allora ti piace proprio!" Ammise, anche per prenderla un po' in giro, prima di salutarla e andare nella sua stanza. L'indomani avevano entrambe la scuola.

E Kara, invece, mentre si coricava a sua volta, ripensava alle parole della sorella e sorrise, dandole ragione. A lei piaceva Lena e tanto anche.

Nel mentre, a casa di Lena, costei era a tavola con la madre ed il fratello, ma i due erano seduti ben lontani da lei.

"Allora, Lena, come vanno le tue lezioni?"

"Molto bene. Ho ottimi voti e vanno bene anche quelle di pianoforte." Rispose, con la tipica espressione fredda dei Luthor.

"Più tardi vedremo se sei migliorata negli scacchi." Le rivolse Lex.

Lena annuì col capo e Lillian, che della figliastra non gliene importava granché, decise di andare al sodo "Ho saputo che sei uscita di casa."

La mora bimba dagli occhi verdi non avrebbe più dovuto stupirsi del fatto che Lillian conoscesse ogni suo movimento, ma non ci riusciva.

Deglutì impercettibilmente, prima di rispondere "Lo sai già. Perché me lo chiedi? Tutti, in questa casa, sono tue spie."

Lillian sorrise all'affermazione "Con chi sei uscita?"

"Non sai già anche questo?"

Nuovamente la perfida donna rise, schioccò le dita e le si avvicinò Hans, con alcuni fogli in mano.

Lena serrò la mascella. Sua madre aveva fatto ricerche su Kara.

"Kara Danvers, otto anni, adottata dai Danvers dopo la morte dei suoi genitori. Chiunque la definirebbe una bella bambina... Ma, quando sarà grande, la catturerò e la ucciderò!"

"Perché è un componente del Clan degli El?"

Lillian mutò radicalmente espressione, si alzò di scatto e liberò i suoi feromoni da battaglia verso la bimba che, non producendone ancora perché troppo piccola, non poté difendersi e rischiò grosso.

Ma essendo un'Omega, non avrebbe mai potuto contrastare un'Alpha.

"Tu... Tu lo sapevi! Sai l'odio che il nostro Clan prova verso quegli spocchiosi e... E hai ben pensato di farti amica una di loro!" Ringhiò la donna, cercando di frenare il lupo che voleva emergere da dentro di lei per dilaniare le carni di quell'Omega "Per fortuna che non è una vera El come quel Kal."

Lena venne liberata dalla sottomissione alla madre quando questa se ne andò dalla stanza.

"Stavolta l'hai fatta grossa, sorella." Le disse Lex "Giochiamo, poi prepara le tue cose. Domani ce ne andiamo!"

Lena sgranò gli occhi. Non avrebbe avuto la possibilità di salutare Kara, né di rivederla, anche poi secondi.

Ma, per fortuna, c'erano cose che nemmeno Lillian Luthor sapeva.

  
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