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Autore: CyberNeoAvatar    03/01/2019    2 recensioni
Choyoshi Miho è una residente di Shosou, una città del Giappone. Fiera, conturbante e disposta ad ogni cosa per ottenere ciò che vuole, fa della sua vita letteralmente ciò che vuole, è un pessimo soggetto dell'alta società. Yusa Futako, il vero protagonista della storia, invece, è un ragazzo molto più povero, dietro cui però si cela qualcosa, e sarà proprio compito suo, seppur involontariamente, riportare Miho su un sentiero più dignitoso. Ma, al di là della storia di questi due ragazzi, c'è qualcosa di ben più oscuro che è finito sulla Terra... qualcosa di assai più sinistro e pericoloso, che Futako e Miho si troveranno costretti a fronteggiare, in un faccia a faccia con oscuri segreti e un avversario davvero letale sia per loro che per il mondo.
Altra fic uscita dalla mia penna (?). Tutta la storia è ambientata in un universo narrativo differente da Zexal, Arc V e Vrains, seppur avanti nel tempo, perciò ci saranno sia Xyz (anche Numeri), che Pendulum (anche Draghi di Zarc), che Link (incluso probabilmente il tipo Cyberso introdotto con essi).
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Crow Hogan, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 13 – L'imboscata.

<< A quanto pare non siete riusciti a catturarlo, eh?>> domandò il commissario Touri Katashi alla sua squadra di agenti quando, quella notte, rientrarono a mani vuote in centrale dopo aver cercato di inseguire Futako.

<< Purtroppo no, commissario.>> scosse il capo il vice-commissario Gimako Kunio, distogliendo lo sguardo:<< Quel dannato è stato abbastanza svelto da far perdere le sue tracce.>>.

<< C'era da immaginarselo.>> chiuse gli occhi Katashi, serio, incrociando le braccia:<< Beh, non c'è molto da dire, se non che la prossima volta spero in un progresso. Andate, ora.>>. Gli agenti cominciarono ad andarsene, ma prima che anche Kunio se ne andasse, il commissario lo richiamò:<< Aspetta, Kunio. Le indagini su quella Choyoshi Miho... come sono andate?>>.

<< Male.>> rispose Kunio:<< Quella Miho è innocente... pare che sia stata costretta a fare tutto quello che le hanno detto i rapitori senza possibilità di scelta.>>.

<< Ah sì?>> lo guardò a fondo Katashi:<< Sei certo di quel che stai dicendo?>>.

<< A-Ah.>> mentì Kunio, costretto dal suo codice d'onore ad onorare la parola data a Futako di tenere Miho lontana dalle indagini.

<< Capisco... ne prenderò atto.>> disse Katashi:<< Un'altra cosa, il nostro ricercato... mi è stato detto che avete avuto probabilmente un duello...>>.

<< E' così.>>.

<< Come l'hai trovato?>>.

<< Mentre uscivo dall'appartamento di Choyoshi Miho, me lo sono trovato in giro.>> rispose Kunio in tono convincente:<< E' stato un caso.>>.

<< Un caso...>> sussurrò Katashi. Poi sorrise:<< E va bene, è tutto. Puoi andare.>>.

<< Grazie.>> annuì Kunio, andandosene davvero. A quel punto un agente lo affiancò, dicendogli:<< Tutto a posto, Kunio?>>.

<< Sì.>> ammise Kunio:<< Anche se mi disturba parecchio aver perso contro quel criminale e non essere riuscito a catturarlo.>>.

<< Secca anche a me.>> ammise l'agente:<< Beh, fa niente, vorrà dire che ci faremo una birretta prima di andarcene a casa, ti va?>>.

<< Perché no?>> annuì Kunio. 

Intanto, qualcuno aveva appena avvicinato il commissario di polizia, esordendo con:<< Un altro fiasco, eh?>>. Era il rappresentante del P. Department Hakken Suji, che si era avvicinato al commissario:<< E meno male che dovevano esserci sviluppi...>>.

<< Stai zitto, Hakken.>> sbottò il commissario, rientrando nel suo ufficio.

<< Calma... in fondo non è colpa sua se i suoi uomini non sono stati all'altezza della situazione.>> disse Suji, inclinando la testa:<< Piuttosto... davvero crede che sia stato un caso che il suo vice abbia incontrato quel tipo? Di solito si fa vedere unicamente quando agisce.>>.

<< E quindi?>> chiese Katashi, senza guardarlo:<< Anche ammesso che Kunio non stia dicendo la verità, dubito che quel tipo gli abbia dato il suo indirizzo.>>.

<< Non teme che possa essere in combutta con lui?>> disse Suji.

<< Senti un po'...>> tornò a guardarlo Katashi, molto irritato:<< Posso anche sopportare di aver intorno un individuo seccante come te che critichi i miei risultati, ma non uno che sparga calunnie sui miei uomini. Kunio è entrato in servizio perché sono stati proprio i delinquenti a rendergli la vita difficile, e non potrebbe mai essersi alleato con uno di loro.>>.

<< Capisco...>> mormorò Suji. Poi disse:<< Sono stato indelicato, ok, ma non può per questo ignorare che c'è qualcosa di strano nel suo racconto.>>.

<< Non lo ignoro, infatti, ma sono affari miei.>> sbottò Katashi:<< Non dimentichi che per ora me ne sto occupando io di questo caso, perciò ne rimanga fuori.>>.

<< Uff, faccia come preferisce.>> sbuffò Suji:<< In tal caso le auguro buonanotte... io vado al mio albergo.>>.

<< Buonanotte.>> lo salutò Katashi. Appena se ne fu andato, prese a pensare:“ La faccenda si sta facendo più difficile... nemmeno dare ai miei uomini un deck nuovo e un regolamento degli Escape Duel che permetta solo a loro di usare carte magia terreno sembra essere stato sufficiente per andare avanti con questo caso. Kunio ha omesso qualcosa, e conoscendolo difficilmente parlerà...” il suo occhio cadde su una foto mescolata al mucchio di scartoffie sulla scrivania, che trasse fuori:“ Se non posso contare sull'aiuto dei miei uomini, è tempo di interpellare qualcuno di esterno alla polizia... e cercare di finire al più presto questa indagine. Non voglio che quel damerino del P. Department si occupi della questione.”.



Il primo pomeriggio seguente...

<< EEEEH?!>> esclamò Jacqueline:<< Non vuoi partecipare a quella festa, Miho?>>.

<< No.>> scosse il capo Miho, che indossava oggi un vestito verde smeraldino ed era in compagnia delle sue amiche vicino a dei negozi:<< Non credo di potermi permettere il biglietto d'ingresso.>>.

<< M-Ma tu hai i tuoi metodi!>> disse un'altra amica:<< Finora sei sempre riuscita a procurarti gli inviti quando volevi.>>.

<< E ora che hanno annunciato che Kristòf Morozov è ripartito per la Russia a causa di un problema con le sue industrie, ci vorrebbe proprio un'altra festa.>> disse una terza.

<< Sì, ma dubito che parteciperò a questo tipo di feste.>> sorrise Miho a mo' di scusa.

<< Però, hai sentito?>> domandò Ryo a Futako, che come al solito accompagnava Miho e a cui si era aggregato per quel proprio giorno libero l'ingegnere, scrutando le facce deluse delle amiche:<< A quanto pare quella ragazza sta cambiando.>>.

<< Già, già...>> disse Futako, guardando altrove.

<< Ehi, che ti succede?>> gli domandò l'ingegnere, incuriosito:<< E' da un po' che sei piuttosto distratto, o mi sbaglio?>>.

<< Come?>> chiese Futako, come se lo ascoltasse solo adesso:<< Ah, nulla di che.>>. In realtà, se si era assorto, era per un'altra ragione: la figura che aveva visto l'altra sera, quella con gli occhi di fuoco. Seppur si stesse cercando di convincere che fosse stata un'allucinazione ci aveva pensato tutta la notte, come se vi provasse chissà quale attrazione, però non voleva parlarne ai suoi amici. Nella migliore delle ipotesi, avrebbero pensato che stesse impazzendo.

<< Beh, comunque...>> a quel punto Ryo abbassò la voce:<< … come ti stavo dicendo, Jiro sta facendo un po' di ricerche su questo “ Hook” Morgan, chiedendo aiuto anche ad Aizawa Kurogi e al resto dei suoi vecchi amici. Tuttavia, al momento pare che nessuno l'abbia visto.>>.

<< Ma è possibile che nessuno lo abbia incontrato?>> chiese Futako:<< Se è un professionista del suo mestiere...>>.

<< Beh, magari viene da fuori e non si fa vedere molto in giro... e ha fatto in modo di cancellare quante più informazioni su di sé.>> rispose Ryo:<< Comunque, in qualche modo deve pur farsi contattare da possibili “ clienti” per i suoi servigi, perciò vedrai che in qualche modo troveremo le fonti che ci permetteranno di trovarlo.>>.

<< Così potremo strappargli la confessione sulle azioni illegali dell'Expantor.>> annuì il ragazzo dagli occhi bicolore, speranzoso:<< Non vedo l'ora che accada.>>.

<< Con un po' di fortuna ci riusciremo presto.>>.

<< Futako, Ryo.>> disse Miho, avvicinandosi a loro. Le sue tre amiche se n'erano appena andate:<< Qui ho finito. Ma prima di andare...>> si mise di fronte a Futako, e sorrise leggermente:<< … vorrei ringraziarti, Futako.>> 

<< Ah.>> mormorò Futako. La mattinata non aveva fatto altro che evitare il suo sguardo. Forse si stava solo cercando di decidere a farlo.

<< Dico sul serio, eh.>> disse Miho, spostando la faccia di lato e lisciandosi i riccioli rossi davanti alle orecchie:<< Mi vedevo perduta, ed è già la seconda volta che mi salvi da una situazione difficile. Perciò... non so proprio come ringraziarti, davvero.>>.

<< Per una ragazza orgogliosa come te, dev'essere stato complicato dirlo.>> sorrise il ragazzo.

<< Orgogliosa a chi?>> gli scoccò un'occhiataccia Miho. Poi però riprese:<< Comunque, grazie... e grazie pure a te, Ryo. Immagino che anche tu abbia dato il tuo contributo...>>.

<< La ricetrasmittente nel tuo cellulare ha sicuramente aiutato, ma non ho fatto poi molto.>> sorrise Ryo.

<< Capisco.>> sorrise a sua volta Miho:<< Grazie ugualmente anche a te e Jiro.>>.

<< Tutti questi ringraziamenti sono sicuramente commoventi, ma... io credo di dover scappare.>> ammise Futako, guardando l'orologio da polso:<< Devo andare a casa a pranzare per fare poi il turno del pomeriggio al negozio di addobbi funebri.>>.

<< Così presto?>> domandò Miho:<< Credevo che ti saresti trattenuto come al solito.>>.

<< Non ce n'è più bisogno... come non occorre più che ti stia appresso ogni giorno.>>.

<< Come sarebbe a dire?>> chiese la ragazza, sorpresa.

<< Ho ascoltato anch'io i discorsi tra te e Kunio mentre venivo ad aiutarti, con la ricetrasmittente nel tuo cellulare.>> spiegò Futako:<< Non ci hai traditi, nonostante fossi minacciata da lui... ti sei dimostrata degna di fiducia. Non ho più motivo di starti addosso.>>. Gli occhi della ragazza si fecero più lucidi. Stava dicendo che si fidava di lei:<< Quindi, è tutto, d'ora in poi sei libera.>>.

<< Aspetta!>>  lo fermò Miho, prima che se andasse. Futako si voltò:<< Senti, per me... possiamo continuare a vederci come sempre? La tua compagnia, ecco...>> si mostrò un po' titubante, ma continuò:<< Insomma, la gradisco la tua compagnia, e vorrei che continuasse ad esserci! E poi vorrei che mi considerassi più un'amica, più che una persona che ti mette nei guai nelle indagini che ti vedono colpevole.>>. Futako rimase un po' interdetto. Poi, sorrise appena.

<< Ci vediamo stasera, allora.>> dichiarò quest'ultimo, e detto questo se ne andò.

“ Sbaglierò... ma tra quei due c'è qualcosa.” cominciò a pensare Ryo, nel vedere il volto raggiante di Miho a quella conferma. Poco lontano da loro, però, qualcun altro si era soffermato a guardare il ragazzo che si allontanava.

Così, quella sera....

<< E' qui?>>. 

<< Sì, sono arrivato.>> disse Futako, rispondendo a Crow. La giornata di lavoro era stata non troppo affaticante, e quando era uscito per andare da Miho, Crow si era offerto di accompagnarlo per un tratto. Si accostò al solito posto vicino al palazzo della ragazza per parcheggiare.

<< Ti auguro buona serata, Futako... e non andarci troppo forte, con Miho.>> sogghignò il l'ex-duellante del Team 5D's, ripartendo subito.

<< A-Ah, come no.>> sussurrò Futako, guardandolo andarsene. Si tolse il casco e si strinse nel suo gilet grigio dopo aver lasciato la propria moto, avviandosi dalla ragazza.

Miho lo aspettava già di sotto. Il ragazzo rimase di stucco: aveva un abito molto più bello del solito, una camicetta leggera di colore azzurro – ovviamente che era sbottonata per sembrare scollata – coperta da una giacca arancione a maniche lunghe, e una minigonna rossa. Un paio di scarpe grigio scuro figuravano ai piedi. Portava anche la sua borsetta e i suoi riccioli erano stati lisciati un po' di più del solito, stavolta.

<< Ehilà!>> lo salutò allegra Miho:<< Non era Crow, quello là?>>.

<< C-Certo.>> annuì Futako, scostando gli occhi. Gli sembrava assai strano che vestisse con dei colori che sembravano l'abbinamento di quelli dei suoi occhi e capelli:<< Anche lui usciva.>>.

<< Ah, capisco. Andava in qualche bel posto?>> chiese la ragazza.

<< A dire il vero, credo che stesse facendo un giro nei dintorni. Mio zio Hazuo ha detto che da quando è arrivato esce molto spesso.>> disse Futako.

<< Si vede che sta immedesimandosi nel ruolo del turista.>> sorrise Miho.

<< Già, starà sicuramente facendo l'esplorazione di Shosou “ by night”... o magari cerca di rimorchiare qualche ragazza.>>. I ragazzi si lasciarono andare ad una piccola risatina.

<< Beh, allora, che facciamo?>> disse Miho:<< Facciamo un giro?>>.

<< Hai deciso qualcosa in particolare?>> chiese Futako.

<< Sì, magari qualche giretto al parco giochi in cui mi portasti... in castigo?>> domandò Miho.

<< Non ti è bastato aver vomitato l'altra volta?>>.

<< Ehi, non fraintendere!>> esclamò in fretta Miho:<< Vorrei solo provare qualcosa di nuovo, come il tiro a segno e lo zucchero filato, non queste cose qui!>> gli tirò un braccio e lo spinse via:<< Andiamo, daiii!>>.

<< So camminare da solo, ti ricordo.>> sbuffò Futako.

Fu una serata molto divertente: fecero un giro completo del parco, godendosi l'aria serale, sperimentarono il tunnel della paura del parco, un paio di ottovolanti ed entrarono anche in uno stand a tema Duel Monsters, in cui c'era una serie di duelli-puzzle che solo la perizia di Futako in maniera consentì loro di completare dopo non pochi tentativi. Quando si stancarono del parco giochi, decisero di incamminarsi verso il centro, dove c'erano alcuni artisti di strada impegnati nella realizzazione di opere sulla strada pubblica e perfino in qualche pantomima di alcune storie per i più piccini, come se fossero a teatro. 

Miho sembrava a suo agio, e anche Futako lo era. Però la trasformazione della ragazza dopo solo un giorno era notevole: non la faceva il tipo da seguire tutte queste cose. 

<< Non sono un tipo da queste cose, infatti.>> affermò Miho quando, rientrando verso casa, glielo chiese:<< Ma ho in mente diversi cambiamenti, e devo sperimentare il più possibile... tanto vale cominciare subito, senza perdere tempo.>>.

<< Interessante.>> annuì Futako:<< Beh, anche se non ti facevo un tipetto così frettoloso a cambiare... spero che ti riesca bene, come cosa.>>.

<< Grazie.>> chiuse gli occhi Miho:<< Ma dimmi di te. I nostri “ complici” hanno più trovato niente su quel Morgan di cui mi ha parlato Ryo quando te ne sei andato?>>.

<< Eh, no, è complicato.>> ammise Futako, mettendosi le mani in tasca:<< Ma in compenso Ryo mi ha tartassato dicendo che dovrei togliere Giara dei Desideri dal mio deck, sostenendo che è troppo rischiosa da giocare, l'altra notte...>>.

<< Al riguardo io non saprei che dirti, capisco poco di duelli.>> disse Miho. Percorsero ancora vari passi, finché la strada presa non li ricondusse al portone dell'appartamento di Miho:<< Beh... la serata è finita, direi.>>.

<< Sembrerebbe di sì.>> disse Futako:<< Peccato, ammetto che mi sono divertito.>>.

<< Anch'io.>> annuì Miho, salendo il primo gradito della scaletta. Poi disse:<< Futako?>>.

<< Sì?>> chiese il giovane.

<< Vorrei dirti che avevi ragione.>> ammise Miho.

<< Circa cosa?>>. Strano... lei gli stava dicendo che aveva ragione su qualcosa?

<< Sì... tu, e anche Rie, avevate ragione.>> riprese la ragazza, chinando il capo:<< Vendere il proprio corpo solo per delle feste è una cosa stupida: si rischia solo di ferire i sentimenti di chi non è corrisposto... e di finire nei guai.>> lo guardò ancora, con quei suoi stupendi occhi color ambra:<< Stai tranquillo, ho imparato la lezione. Continuerò a mantenere la mia indipendenza in altri modi... ma darò il mio corpo unicamente alla persona che riterrò all'altezza di stare con me.>>.

<< E' la decisione migliore.>> disse Futako. Non si aspettava che gli avrebbe detto quelle parole tanto presto... ma gli strapparono un sorriso:<< Finalmente ci sei arrivata.>>.

<< Già.>> si mise le mani dietro la schiena Miho, arrossendo un pochino:<< Beh... buonanotte, Futako.>>.

<< Buonanotte.>> la salutò lui, guardandola aprire la porta.

<< Ah, un'altra cosa...>> si fermò la ragazza.

<< Cosa c'è?>>.

<< Sai...>> in quel momento, Miho gli fece un sorrisetto astuto:<< … è bello continuare ad avere la compagnia di qualcuno che ti porterà sempre i pacchi della spesa per te.>>.

<< COME?!>> esclamò Futako facendo un passo avanti, ma la ragazza entrò e chiuse la porta con una risatina divertita. Il ragazzo non insistette oltre, e con uno sbuffo si girò e prese ad allontanarsi. Questo però non gli impedì di provare un certo orgoglio: lui, che in cuor suo si sentiva sempre responsabile per aver in un certo senso impedito di nascere ai due bambini che si erano congiunti nella sua persona come se li avesse ucciso lui stesso, era riuscito a far sì che una persona prendesse una strada migliore. E in cuor suo, ne era felice.

Con quei pensieri in testa si avvicinò a grandi passi alla sua moto. Non vi arrivò che a pochi passi che una voce lo fermò:<< Hai da accendere?>>. Futako si voltò. In giro non c'era nessuno, però nell'ombra davanti al piccolo parcheggio dov'era posteggiato il suo mezzo c'era una persona.

<< Spiacente, ma io non fumo.>> rispose Futako.

<< Capisco...>> disse l'uomo in ombra, prendendo a camminare:<< … ma visto che la bocca ce l'hai, non ti dispiacerà se facciamo quattro chiacchiere, vero?>>. L'individuo entrò nella luce del lampione, e Futako al vederlo ebbe quasi un sobbalzo.

Era Gimako Kunio, in tenuta da agente di polizia. Che ci faceva lì?

<< Tutto bene?>> chiese tranquillamente Kunio:<< Spero di non averti spaventato.>>.

<< No, affatto... agente.>> replicò Futako, ricomponendosi, ma pensando:“ Non starà sorvegliando ancora Miho per arrivare a me? Però non può sapere che sono io il ricercato...” quindi continuò:<< Parlare, dice?>>.

<< Già, già, parlare.>> annuì Kunio. Non sorrideva, e sembrava molto serio:<< Yusa Futako, non è vero?>>.

<< Sì.>> annuì Futako.

<< Bene bene... signor Yusa.>> continuò Kunio, guardando altrove:<< Mi scusi, ma non ho potuto fare a meno di seguirla.>>.

<< Seguire... me?>> chiese Futako:<< E' perché mai?>>.

<< In verità, prima stavo seguendo la signorina Choyoshi Miho.>> continuò l'agente di polizia:<< Siete molto amici, noto.>>.

<< Sì, certo.>> ammise il ragazzo, accennando un sorriso.

<< Bene... saprà che la signorina è stata coinvolta in un caso di rapimento, non molto tempo fa.>> continuò lui, giocherellando con le proprie dita:<< Il rapitore non l'abbiamo trovato, ma sospettiamo che possa essere nei dintorni... magari proprio vicino a lei...>>.

<< Vicino a lei?>> ripeté Futako.

<< La prego, non mi interrompa.>> lo ammonì Kunio, guardandolo. Futako trovò che i suoi occhi e i suoi metodi fossero un po' diversi... forse la sconfitta che gli aveva inferto l'aveva caricato di rabbia:<< Pertanto, sto facendo indagini su chi gli sta vicino, e lei... sa, ho fatto qualche rapida ricerca presso le amiche di Choyoshi, e mi hanno detto che non vi frequentate da molto tempo.>>.

<< Beh, no.>> ammise Futako. Doveva indurlo a credere che non era lui il ricercato, ma doveva improvvisare in maniera da non far sembrare le sue parole in contraddizione con altre testimonianze:<< Ci siamo incontrati casualmente nel negozio in cui lavoro, e poi, siccome ero così sollevato dalla sua liberazione, sono andato a trovarla e da allora ci vediamo spesso.>>.

<< A-Ah.>> assottigliò lo sguardo Kunio:<< Il fatto è, mio caro signor Yusa, che finora lei è la conoscenza della signorina Choyoshi che più si avvicina al ricercato. Corporatura, statura... e chissà cos'altro.>>.

<< Davvero?>> chiese Futako, impassibile:<< Non pensavo di essere così simile a lui. A meno che... non sia io il ricercato? E' questo che sta cercando di dirmi?>>. I due interlocutori ora si guardavano intensamente negli occhi. Nessuno disse niente... poi...

<< Ah...ahahah!>> ridacchiò infine il vice-commissario, divertito:<< Ma certo che no. Volevo solo confrontarmi con lei, signor Yusa, ma per una somiglianza che vedo, trovo almeno altri punti in disaccordo con questa teoria.>>.

<< Ehm... davvero?>> domandò Futako, un po' sorpreso da quella risposta. 

<< Certo, certo.>> annuì l'agente:<< Ho saputo che non è molto ricco... altrimenti non lavorerebbe in un negozio di arredi funebri. Vede, il nostro ricercato usa una tecnologia unica nel suo genere per sfuggire a noi della polizia, una tuta che sicuramente esula dalle sue possibilità economiche. E poi, io ho visto da vicino il ricercato: non l'ho certo visto in volto, la sua visiera mascherava molto bene parte dei suoi tratti facciali, però... c'era un dettaglio nel poco che riuscivo a cogliere nei suoi occhi attraverso il colore scuro di quella schermatura che attirava la mia attenzione e che attualmente non arrivo a identificare, e che non riesco per niente a ritrovare nei suoi. Non c'è motivo di pensare che lei sia quell'individuo.>>.

<< Ah...>> disse Futako. Stava certo alludendo ai colori differenti dei suoi occhi, appena accennati dietro al casco della D-Suit e ora resi uniformi dalla lente a contatto azzurra. Questa cosa però era molto strana. Si voleva solo “ confrontare” con un sospettato? In questi casi, il sospettato non veniva convocato in centrale? Comunque doveva dargli l'impressione che per lui fosse meglio essere scagionato così, perciò si esibì in un sospiro sollevato:<< Meno male! Sa, già non navigo in buone acque, figuriamoci se mio zio avesse dovuto pagare anche una cauzione per tirarmi fuori.>>.

<< Ben detto.>> sorrise Kunio:<< Può andare tranquillo... naturalmente assicurandomi di aggiornarmi se vedesse qualche traccia utile alle indagini.>>.

<< Può starne certo, signor agente.>> sorrise Futako, girandosi e arrivando alla propria auto:<< E' proprio un sollievo sapere di essere fuori da ogni sospetto.>>.

<< Certamente...>> chiuse gli occhi Kunio:<< Non c'è nulla di cui aver paura...>>.  

In quell'istante, Futako venne colto da una sensazione... la stessa avvertita prima di vedere la figura dell'altra sera. Fu sul punto di voltarsi, ma...

<< AAAAAAAAAARRRRRRRRRGGGH!>>. Futako tornò a voltarsi verso l'agente, e a momenti gli venne un colpo: Kunio era caduto in ginocchio con un grido atroce, tenendosi il braccio destro... o quel che ne era rimasto, perché la parte a cui era attaccata la mano era caduta a terra. E non erano più soli... 

C'era qualcun'altro vicino a loro, piegato verso il basso. Mentre si rizzava in piedi, la luce del lampione illuminò una lama che portava all'avambraccio, sporca del sangue del vice-commissario, una lama all'apparenza ossea. E non solo portava quella lama, ma dalla sua schiena si vedevano chiaramente spuntare delle specie di punte fatte d'osso attaccate a qualcosa di simile a tentacoli, anch'essi ossei.

<< Chi...?>> cominciò Futako, atterrito.

<< Stai indietro.>> disse una voce roca, e la testa della creatura lo guardò. Il ragazzo ebbe un sussulto: erano delle fiamme a guardarlo, non occhi.  Le stesse che aveva visto la sera prima. E nonostante quella “ cosa” avesse l'aspetto simile a quello di uomo, non poteva esserlo... oltre agli occhi, il suo viso era una sorta di fiamma nera, e la pelle che gli vedeva era viola scuro.

<< Stai indietro, ragazzo.>> ripeté la cosa. Intanto Kunio fu scosso da un tremito, cominciando a rialzarsi...

Fu fulmineo: l'essere apparso fece un balzo all'indietro e spinse il gomito sinistro all'indietro, dirigendo la punta letale verso il viso del vice-commissario, ma questi, con una velocità quasi eguale, schivò il colpo. Tuttavia l'aggressore spinse di nuovo avanti la stessa lama e l'agente dovette piegare in avanti per schivarla, per poi a sua volta saltare lontano dal nemico.

“ Sono... veloci!” pensò Futako.

<< Fa... male.>> borbottò l'agente, senza alzare lo sguardo, ma premendosi il proprio moncherino:<< Fa male... Fa male...>> rialzò il viso, e stringendo ancora più forte il moncherino – da cui uscivano ancora spruzzi di sangue – ripeté.<< Fa male un sacco!>>. 

Il ragazzo rimase orripilato: il viso di Kunio era stato ricoperto da una sorta di melma grigia che stava avvolgendo l'intera testa, lasciando spazio ad una nuova faccia. Una faccia melmosa, con un cerchio simile ad un piccolo specchio che adornava la sua fronte, e due grandi occhi neri con una piccola, maligna pupilla bianca che nulla avevano di umano.

<< Alla fine ti sei rivelato, Reticuliano.>> disse la creatura a Kunio, o qualunque cosa lo stesse avvolgendo.

<< Per te sono Slime...>> disse la faccia melmosa su Kunio, scrutandolo:<< … ribelle!>> in quel momento dall'avambraccio troncato al suolo schizzarono filamenti della stessa melma che si proiettarono in tutte le direzioni. La creatura apparsa per prima spinse via Futako.

<< AH!>> esclamò quest'ultimo, schivando nel cadere a terra quegli schizzi. L'essere umanoide evitò a sua volta con il suo corpo alto e atletico quelli rivolti verso di lui, e gli schizzi si ricongiunsero al braccio dell'essere chiamato Slime, il quale era stato ricoperto interamente dalla melma, ora aderente come un vero e proprio involucro di pelle.

<< E adesso...>> sogghignò Slime, ma mentre il braccio tagliato veniva ritirato dagli stessi filamenti liquidi all'altra metà il “ ribelle” glielo afferrò e lo tirò a sé, strattonando nel contempo il resto del corpo del mostro:<< Ugh...>>.

<< Preso...>> disse il “ ribelle”, abbassando le fiamme come se stesse stringendo occhi veri, e con un calcio da cui sbucava uno spunzone osseo lo colpì alla bocca dello stomaco. La forza impressa in quel colpo fu tale che l'essere di melma venne scaraventato non solo più lontano, ma di almeno un paio di isolati da lì, schiantandosi contro un lampione che nonostante fosse metallico si piegò con un rumore.

<< Ma... che sta... succedendo?>> si chiese Futako, attonito, alzandosi leggermente da terra. 

<< Tu rimani qui, se vuoi rimanere intatto.>> gli si rivolse il “ ribelle”, dandogli uno sguardo:<< Questa faccenda non è per te.>> e così dicendo si mosse con una rincorsa verso l'essere più lontano. Futako era confuso, non ci stava capendo più niente... cosa diamine erano quegli esseri? 

Intanto, dal lampione più avanti, l'essere melmoso, Slime, si scosse. Rialzandosi, i suoi occhi neri andarono sulle due metà del braccio tagliato, le quali si attirarono l'una all'altra per mezzo dei filamenti che le avevano collegate, riattaccandosi. Chiuse il pugno del braccio ricongiunto, mormorando:<< Seccatore...>>.

Non ebbe il tempo di dire altro che il suo avversario lo assalì, una lama ossea tesa per colpirlo. Slime tese il braccio e la parò, la melma che lo avvolgeva improvvisamente induritasi tanto da non venir tagliata. Allora il “ ribelle” girò su se stesso e rispose con un calcio, ma Slime si tirò indietro e balzò con una forza inumana più lontano, subito seguito allo stesso ritmo dal suo stesso avversario.

<< Non mi sfuggirai!>> affermò il “ ribelle”.

<< E chi vuole fuggire?>> disse tranquillamente Slime, parando un suo pugno. Continuarono ad andare indietro, scambiandosi occasionalmente colpi, quando ad un tratto il “ ribelle” riuscì ad afferrare la sua testa e a farlo ruotare in cerchio, scagliandolo contro il cancello di un cantiere. L'impatto scardinò letteralmente la cancellata, ma nonostante ciò l'essere si rialzò... salvo poi essere colpito di nuovo al volo da un pugno del “ ribelle”, che lo spinse nuovamente via: Slime finì così sopra delle assi di legno davanti ad una baracca non lontana, che si frantumarono sotto il suo peso e la violenza con cui vi era stato mandato.

<< Fine della corsa.>> affermò il “ ribelle”, atterrando con un balzo di fronte a lui:<< Non scapperai ancora.>>.

<< Eheh... sei duro d'orecchi, oltre ad essere un ribelle.>> ridacchiò Slime, scostando i resti delle travi di legno e alzandosi:<< Non ho alcuna intenzione di scappare.>>.

<< Ti senti convinto di fuggire solo perché i nostri poteri si equivalgono?>> disse il “ ribelle”, alzando una lama ossea:<< Se è solo per questo, possiamo risolvere tutto con un duello.>>.

<< Ah, i nostri cari vecchi rituali di combattimento, eh?>> domandò Slime:<< Ma ormai è tardi.>>.

<< Cosa intendi...>> cominciò il “ ribelle”, ma in quel momento le sue ginocchia cedettero:<< Ma... che...?>> si guardò le gambe, e fu così che notò con sgomento parti della melma del mostro che stava affrontando che le stavano avvolgendo.

<< Purtroppo per te uno dei filamenti che ho emesso dal braccio è riuscito ad attaccarsi a te.>> disse Slime, mostrando il braccio ricongiunto:<< Il tempo del nostro breve scontro gli è bastato per crescere, e adesso sei in trappola.>>.

<< Dannato...>> ringhiò il “ ribelle”, ma ormai il filamento si era esteso come un ragnatela anche sul braccio che stava per usare per tagliarla.

<< E adesso... come farai a difenderti?>> chiese Slime. Le sue dita si contorsero, e le sue cinque unghie divennero puntute come trivelle. A quel punto scattò in avanti, e il “ ribelle” dovette far affidamento a tutte le sue energie per spostarsi dalla sua traiettoria, ostacolato com'era dai pezzi di Slime sul suo corpo, ma subito dopo venne colto da una sferzata di punte d'acciaio.

<< AH!>> esclamò dal dolore l'essere dalle lame ossee.

<< AHAHAHAH!>> rise forte Slime:<< Se vuoi farla più lunga, va bene!>> e così dicendo lo colpì di nuovo. Il “ ribelle” emise un altro gemito di dolore, poi venne colpito da un calcio dell'avversario che lo spedì esattamente nello stesso punto in cui era caduto Slime poco fa:<< Non hai via di scampo.>> quindi mosse le cinque dita minacciosamente:<< Ti sei sbattuto per niente, ribelle...>>.

“ Maledizione...” pensò il “ ribelle”, in difficoltà, rialzandosi appena mentre il nemico muoveva i primi, minacciosi passi verso di lui. Anche se la melma che aveva addosso aveva smesso di espandersi continuava a bloccare i suoi arti, e la cosa di certo non rendeva lo scontro alla pari.

Proprio in quell'istante, però, il rombo di una moto si fece sentire, e i due contendenti si voltarono: dalla cancellata divelta giunse la moto di Futako, che procedette decisa verso Slime. Quest'ultimo si spostò per tempo e scansò il mezzo, lasciando che si andasse a fermare a breve distanza dal “ ribelle”.

<< Scusate il ritardo.>> disse Futako, serio:<< Spero di non avervi fatto aspettare troppo.>>.

<< Tu...>> mormorò il “ ribelle”, incredulo.

<< Ma guarda un po' chi c'è!>> esclamò Slime, subito preso dalla contentezza:<< Sei proprio stupido, umano! Questo ribelle si è sbattuto tanto apposta per salvarti la pelle, e invece ti sei rigettato nelle fauci del lupo.>>.

<< Ti avevo detto di stare dov'eri!>> esclamò il “ ribelle”, furente, gli occhi di fuoco che si erano accesi ancor di più dall'ira:<< Cosa ci sei venuto a fare qui?>>.

<< Avevo pensato effettivamente di non venire, lo ammetto.>> confessò Futako, convinto:<< Ma volevo capire cosa stesse accadendo. E poi sembrava che avessi cercato di aiutarmi, contro questa cosa.>> quindi, la sua attenzione si concentrò sulla creatura di pelle melmosa:<< Certo che sei diventato proprio brutto, Kunio.>>.

<< Kunio, hai detto?>> domandò Slime:<< Ah, sì, ti riferisci al proprietario di questo corpo...>>.

<< Sei in errore, umano.>> disse il “ ribelle”:<< Non è più l'uomo di nome Kunio, ma un parassita che lo sta controllando.>>.

<< Un parassita?>> ripeté Futako, sorpreso.

<< Già... Slime.>> affermò l'essere dalle lame, guardando il nemico:<< La sua abilità maggiore è quella di entrare negli esseri viventi e prenderne il controllo. E' un avversario alquanto insidioso...>>.

<< Ti ringrazio del complimento, ribelle.>> continuò Slime:<< Nella fattispecie, devo aggiungere che entrare nel corpo di questo tal Kunio è stato alquanto prezioso: avendo intuito che avesse scoperto qualcosa, ho pensato di usare la scusa di andare a bere qualcosa mentre ero già nel corpo di un altro agente per riuscire a possederlo, e grazie ai suoi ricordi ho scoperto che il mio bersaglio doveva trovarsi vicino a Choyoshi Miho. Con le mie abilità non è stato difficile identificare questo umano... ma non mi sarei mai sognato che qualcun altro lo stesse tenendo sotto controllo.>>.

<< E così devo dedurne che sia interessato a me, mostro?>> chiese Futako:<< E per quale motivo sarei nel tuo mirino?>>.

<< Non c'è bisogno che tu lo sappia.>> disse Slime, alzando un braccio:<< Prima che quel ribelle intervenisse stavo per passare da Kunio a te... e ho tutta l'intenzione di farlo!>> come lo disse, lo strato induritosi della melma esplose in tanti filamenti velocissimi rivolti in direzione di Futako.

<< ATTENTO!>> esclamò il “ ribelle”, cercando di muoversi ma impossibilitato a farlo dalla melma a lui attaccata.

“ Non farò in tempo a...” pensò freneticamente Futako, cercando di spostarsi con la moto... ma proprio quando sembrava tutto perduto, con sua grande sorpresa i filamenti si bloccarono a pochi centimetri da lui:“ Cosa...?”.

<< Cosa?>> fece Slime. I suoi occhi neri indugiavano su di lui.

<< E'...>> disse il “ ribelle”, sorpreso. Futako non capiva... ma lui non riusciva a vedere ciò che stavano vedendo loro.

Intorno a Futako c'era come una piccola sfera fiammeggiante. Era invisibile agli occhi di quest'ultimo, ma non a quelli delle due creature. In particolare, i filamenti di Slime non riuscivano a penetrare quel globo, benché cercassero di farvi breccia.

<< Accidenti...>> fece Slime con una smorfia, ritirando i filamenti che si erano in parte bruciacchiati. 

“ Come ha fatto a bruciarsi?” pensò Futako, ancora più confuso.

<< A quanto pare... ne hai un po' che si manifesta istintivamente.>> mormorò Slime, riassorbendo i filamenti:<< Molto bene... dovrò penetrare le tue difese...>> alzò il braccio:<< … e per farlo, mi vedo costretto ad usare un altro sistema.>>. 

La sua pelle melmosa cominciò ad agitarsi. Ci fu una sorta di rigurgito nella stessa... poi ne uscì la lama di quel che sembrava un duel disk. Futako non ebbe il tempo di chiedersi perché un duel disk sgorgasse dal suo corpo che dallo stesso uscirono due luci violacee, maligne, che emettendo un sibilo si posarono a terra e tracciarono rapidamente un cerchio che si chiuse intorno a lui e a Slime.

<< Maledizione!>> esclamò il “ ribelle”, comprendendo il significato dell'azione.

<< Che cos'è questo cerchio?>> si domandò Futako, guardandosi intorno.

<< Lascia che ti spieghi.>> sorrise maligno Slime, tendendo davanti a sé il proprio duel disk:<< Quello che vedi è il Cerchio degli Spiriti. E' collegato ai poteri delle ombre... consente di far precipitare un avversario in un duello dal quale solo uno dei due uscirà intero.>>.

<< Intendi... un duello di Duel Monsters?>> disse Futako, in guardia, osservando il duel disk nero che adornava ora il suo braccio.

<< Sei arguto.>> disse Slime, compiaciuto:<< Ma non sai la parte migliore: il perdente viene prosciugato di tutte le sue energie spirituali...>> il suo ghignò di allargò:<< … e quando ciò avverrà tutte le tue difese saranno sciolte, e potrò fare di te quel che voglio.>>.

<< E' questo che vuoi...>> mormorò Futako:<< E se mi rifiutassi?>>.

<< Purtroppo non si può, umano.>> disse il “ ribelle”, attirando la sua attenzione:<< Se ti rifiuti di combattere, le energie ti verranno comunque risucchiate dal Cerchio degli Spiriti. Non hai scelta... vincere, o essere vinti.>>.

<< Ah, capisco...>> chiuse gli occhi Futako. Poi, dopo esser sceso dal suo mezzo di trasporto, prese dalla moto un duel disk arancione e violaceo:<< Mi aspettavo di peggio, onestamente.>> riaprì gli occhi ed inserì al proprio braccio il duel disk, deciso:<< Non ho compreso fino in fondo il motivo per cui hai voluto arrivare a questo ma, se quel che devo fare è soltanto duellare con te, non mi resta che stenderti in fretta.>>.

<< Stendere... me?>> chiese Slime, guardandolo con le sue pupille bianche:<< Un misero umano? Questo non potrà mai accadere.>>.

<< Vedremo se sarà così alla fine della sfida.>> replicò Futako, accendendo il suo apparecchio per duelli.

<< Allora diamo inizio al rituale.>> disse l'essere melmoso:<< Anche per il mio ospite sarà sicuramente piacevole prendersi la rivincita contro di te.>>.

“ Questo è un punto che avrei preferito non arrivasse.” pensò il “ ribelle”, serio:“ Quel ragazzo ha un potere innato molto forte, ma se non ne ha consapevolezza non ha speranza in questo duello.” si guardò dunque la melma che ancora aveva sul corpo:“ Intanto devo cercare di liberarmi, se voglio fare qualcosa...”.

<< DUELLIAMO!>> esclamarono i contendenti, e il cerchio che li circondava pulsò della propria luce, come se avesse avvertito l'inizio della sfida.

<< Comincerò io.>> affermò Futako, estraendo dal deck le sue prime carte:

Futako => 8000 LP
Mano: 5
Deck: 37

Slime => 8000 LP
Mano: 5
Deck: 35

<< Evoco normalmente Shiranui Solitario (LV/4; ATK/500). Offrendo come tributo questo mostro attivo il suo effetto, che mi consente di evocare specialmente dal mio deck un mostro Zombie Tuner con zero punti di difesa. Avanti, Uni-Zombie (Tuner; LV/3; ATK/1300). Uni-Zombie, invece, può, una volta per turno, mandare un mostro Zombie dal mio deck al cimitero per aumentare il livello di un mostro sul campo, a condizione che solo i mostri di tipo Zombie siano autorizzati ad attaccare per il resto dello stesso turno. Mando Mezuki al cimitero, facendo salire lo stesso livello di Uni-Zombie (LV/3+1 = 4). Successivamente, bandisco quello stesso Mezuki per evocare specialmente un altro Zombie dal cimitero. Ritorna, Shiranui Solitario.>> la creatura ricomparve (LV/4; ATK/500):<< A questo punto unisco Shiranui Solitario di livello 4 e Uni-Zombie di livello 4 (4+4 = 8). Signore delle struttura psichica, domina il potere attraverso il tuo veicolo e sfuggi ad ogni inseguitore prima del colpo finale! Evocazione Synchro! PSI-Strutturasignore Omega!>> un veicolo volante si avvicinò, e l'umanoide dall'armatura elettrica tirò in dentro un braccio e l'agitò in fuori sprizzando scintille d'elettricità (LV/8; ATK/2800).

<< Un mostro “ Psi-Struttura” in un deck Zombie?>> si chiese Slime, osservando annoiato:<< Si, qualcosina Gimako Kunio ha visto su questo mostro, nei dati dei duelli precedenti della polizia...>>.

<< Con questo concludo il mio turno.>>  affermò il ragazzo. Poi pensò:“ Se ha i ricordi di Kunio, che si doveva essere informato sulle mie strategie, è logico che conoscesse già questo mostro. Però contro la polizia non ho mai usato questo...” quindi guardò la propria mano:“ PSI-Strutturattrezzatura Gamma può negare il potere speciale di un mostro quando non ho mostri sul terreno, ed evocarsi insieme ad un PSI-Struttura Pilota. Durante il suo turno, dopo la sua prima mossa, bandirò Omega fino al prossimo turno con una carta che ha in mano, e da quel momento potrò negare l'effetto di uno qualunque dei suoi mostri a mia scelta. Anche se ignoro se abbia o meno il deck di Kunio, di sicuro non può aspettarsi questa mossa.”.

<< Molto bene.>> disse Slime, prendendo la prima carta del suo deck:<< E' il mio turno. Pesco.>>.
 
Futako => 8000 LP
Mano: 4
Deck: 35

Slime => 8000 LP
Mano: 6
Deck: 34

Poco prima di estrarre la carta, per un attimo sembrò che tutt'intorno alla pelle di melma compattata si sprigionasse un bagliore bianco.

“ Ma che...?” pensò Futako, colto di sorpreso da quel riflesso.

<< Non abbassare la guardia, umano.>> intervenne il “ ribelle”:<< Sta usando lo Spirit Factor!>>.

<< Spirit-cosa?>> chiese il ragazzo.

<< Guarda che è il mio turno...>> ghignò ad interromperli Slime:<< Se non fai nulla...>>.

<< Fermo, attivo l'effetto di Omega.>> intervenne a sua volta Futako:<< Una volta per turno, durante la Standby Phase nemica, può rimettere una carta bandita nei cimiteri. Mezuki tornerà all'interno del mio cimitero.>> a quel punto pensò:“ Avanti, ora fai la tua prima mossa.”.

<< Una mossa carina, per un essere umano.>> disse Slime:<< Purtroppo per te, non puoi competere con il mio potere. Ora offro il tuo mostro Synchro come tributo.>>.

<< Un momento... cosa?>> domandò il ragazzo, sbalordito, mentre il suo PSI-Strutturasignore Omega svaniva dal campo.

<< Questa mossa mi autorizza ad evocare specialmente dalla mia mano il mostro che ho pescato, ossia Jizukiru, il Kaiju Distruttore di Stelle, sul tuo terreno di gioco in posizione di attacco.>> continuò l'essere nemico, mostrando la carta in questione. Una sorta di esplosione sollevò un polverone, e la sagoma gigante di una creatura robotica con due teste sporgenti simili a draghi, con una terza testa centrale schermata da un vetro rosso, si innalzò di fronte a Futako (LV/10; ATK/3300).

<< Non ci credo... ha eliminato il mio mostro prima che potessi essere autorizzato ad attivare il suo effetto.>> batté le palpebre il ragazzo, guardando la copia di PSI-Strutturattrezzatura Gamma nella sua mano:<< Così avendo un mostro in gioco non posso nemmeno... Sembra quasi che...>>.

<< … che avessi la carta adatta a questo momento?>> concluse la creatura nemica, attirando la sua attenzione:<< Chissà come mai... Comunque, qualunque cosa avessi in mente sembra non andrà in porto.>>.

<< Gongolare in questo modo non è molto salutare, sai?>> sorrise appena Futako:<< Anche se hai tolto Omega, mi hai pur sempre dato un mostro con 3300 punti d'attacco.>>.

<< Aspetta, le sorprese non sono certo finite.>> disse Slime, prendendo una carta che aveva in mano:<< E' il momento di invocare il mio potere vero e proprio. Evoco questo mostro in gioco. Avanti... Reticuliano Aquila.>> una melma simile a quella di cui era composto il nemico uscì dalla sezione di campo davanti a lui, prendendo le sembianze di un'aquila gialla (LV/3; ATK/1500).

<< Reticuliano...>> mormorò Futako. Quel nome, e l'apparenza di quel mostro gli suonavano strani. Poi, gli venne in mente: quello era il nome che il “ ribelle” venuto in suo soccorso aveva usato per chiamare all'inizio il suo nemico. Un'allucinante rivelazione cominciò a formarsi nella sua testa:<< Aspetta... ma allora... non sarai mica...?>>.

<< AHAHAHAH!>> scoppiò a ridere Slime, tenendosi lo stomaco:<< Era ora che ci arrivassi, umano! Non l'avevi ancora capito? I Reticuliani sono la mia specie... perché io sono uno spirito dei duelli, sciocco.>>.

<< Uno spirito dei duelli?!>> esclamò Futako:<< Com'è possibile?>>.

<< Andiamo... non mi pare che io e il ribelle qua presente siamo poi così normali, no?>> alzò le mani il Reticuliano:<< Noi siamo venuti qui dal nostro mondo, siamo entità spirituali superiori a voi miseri omuncoli.>>.

“ Uno spirito dei duelli...” pensò Futako, spiazzato. Non credeva alle sue orecchie, benché fosse evidente quale fosse la verità.

<< Ora che sai chi sta per sconfiggerti, direi che possiamo procedere.>> continuò il nemico:<< Battle Phase. Reticuliano Aquila, attacca Jizukiru, il Kaiju Distruttore di Stelle.>>. Il volatile si alzò di quota e scese in picchiata.

<< Attacca un mostro con 3300 punti con uno che ne ha soli 1500?>> si chiese Futako, mettendosi in guardia. Lo schermo di Jizukiru si accese, e da una delle sue teste laterali uscì un getto di fiamme che travolse l'aquila. 

<< UGGGH!>> strinse i denti Slime, attorniato da un'aura rossa che ridusse il suo punteggio (Slime => 8000-1800 = 6200 LP):<< Bene... adesso attivo l'effetto di Reticuliano Aquila.>> dal fumo del colpo uscì una cascata di melma:<< Se questa carta nella Zona Mostri viene distrutta in battaglia o per effetto di un mostro e mandata al cimitero, può essere equipaggiata ad un mostro sul terreno del mio avversario. Scelgo Jizukiru.>> la melma si allargò verso il mostro e inglobò Jizukiru:<< Come risultato, prendo il controllo del mostro equipaggiato.>>.

<< COSA?>>  esclamò Futako, colpito. Il Reticuliano Aquila intanto aveva rivestito completamente Jizukiru, aderendo come sua pelle, e la creatura robotica si voltò e si rivolse verso Futako.

<< Ti faccio presente che la Battle Phase non si è ancora conclusa... Jizukiru, attacca direttamente questo misero umano!>> esclamò Slime: Jizukiru fece esplodere un altro colpo dalla testa laterale, il quale impattò contro il ragazzo.

<< AAAAAAH!>> gridò quest'ultimo, sentendosi sollevare inaspettatamente da terra dalle fiamme (Futako => 8000-3300 = 4700 LP). Poi urtò contro una barriera invisibile, posta a quanto pareva sulle linee del Cerchio degli Spiriti tracciato, ricadendo in avanti.

<< Ragazzo...>> sussurrò il “ ribelle”.

“ Cos... era... quell'attacco?” pensò Futako, tremante a terra:“ Sento bruciare il... petto...” si tenne una mano dove gli faceva male, e dove una parte della sua camicia si era incenerita.

<< Posiziono due carte coperte e termino il turno.>> disse Slime, compiaciuto:<< Voi umani siete così fragili... non riuscite proprio a sopportare un po' di dolore, eh? Sarà bene che tu sappia che in questo duello i danni ai nostri Life Points sono danni alla nostra vita.>>.

<< Danni... alla nostra vita?>> domandò Futako, alzando appena lo sguardo.

<< Danni reali, per intenderci.>> ghignò Slime:<< Non ne uscirai bene, se questo è il tuo grado di resistenza.>>.

<< Ah...no?>> strinse i denti Futako, cominciando ad alzare le ginocchia. Presto riuscì a riportarsi in piedi:<< Non ti credere che basterà... non me l'aspettavo, certo, ma...>> dicendo questo strinse un pugno:<< …stai certo che ti batterò comunque.>>.

<< Tu non hai alcuna possibilità contro di me.>> affermò Slime:<< Forse se io non avessi lo Spirit Factor avresti ancora qualche chance, ma così...>>.

<< Ancora questo Spirit Factor... di che cosa stai parlando?>> domandò Futako, assottigliando gli occhi.

<< Non di buone notizie, se proprio vuoi saperlo.>> si intromise il “ ribelle”, raddrizzandosi:<< Lo Spirit Factor, il Fattore Spirituale... gli spiriti più potenti che controllano a pieno il proprio potere sono in grado di alzare vertiginosamente le probabilità con cui pescare una carta più forte in base alla situazione.>>.

<< Vuoi dire... che può indurre il suo deck a dargli le carte più adatte per vincere?>> comprese Futako, sbalordito.

<< Purtroppo per te è la verità, pura e semplice.>> confermò Slime, alzando le dita della mano davanti a sé:<< E' grazie a ciò che ho pescato Jizukiru per eliminare il tuo Omega... e non è che l'inizio: il mio deck contiene carte ben più temibili che il mio Spirit Factor riuscirà senz'altro ad estrarre... Ahaha... AHAHAH!>>.

“ Allora... quella luce intorno a lui che ho intravisto era il suo Spirit Factor.” comprese Futako, sinceramente intimorito da questa notizia:“ Questa situazione non ci voleva... come faccio a battere un avversario in grado di pescare le proprie carte più forti con tanta facilità?”.
  
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