Capitolo 6: Misteri e Arti segrete
Strada per Altoripoli,
27/05/2016, ore 18:00
Dopo essere riusciti a catturare il Contrabbandiere di
Pokémon Dolan e, aver ricevuto una lauta ricompensa dall’Agente Jenny, i nostri
eroi erano ripartiti la mattina presto verso Altoripoli. Tuttavia, durante il
viaggio, il cielo sopra le loro macchine minacciava pioggia e, tutti speravano
di arrivare al Centro Pokémon più vicino, ma un messaggio arrivato ai loro
auricolari, gli fece cambiare idea.
“Attenzione! Avviso a
tutti quelli che sono in viaggio verso Altoripoli: l’abbondante pioggia che sta
cadendo sulla città, ha causato una frana lungo la strada principale con
notevoli disagi per la popolazione. Vi consigliamo di non venire assolutamente
e, di cercare un posto al sicuro!”
“Dannazione: possibile che ci sono sempre problemi?” – disse
Ash, con voce amareggiata.
“Non possiamo farci niente!” – rispose Lem – “Dopotutto,
questa è una zona di Kalos molto piovosa e, i giorni di sole sono veramente
pochi.
“Ho capito! Ma ora dove cerchiamo un posto per la notte?”
“Sto cercando con il mio GPS un posto adatto, ma ci vorrà un
po’.” – aggiunse Serena.
“Va bene! Avvisami quando trovi qualcosa!”
I chilometri passarono, ma la ragazza di Borgo Bozzetto non
riusciva a trovare un luogo dove passare la notte, con Ash che continuava a disperarsi.
Ad un certo punto, il GPS della Ford di Serena, segnalò la presenza di
un’abitazione non molto lontana da dove si trovarono. La ragazza diede subito
la notizia a Ash e Lem, con il primo felice per la riuscita di questa ricerca.
Dopo qualche minuto, il gruppo arrivò in quella che era una villa dall’aspetto
molto antico, con una grande fontana posta vicino all’ingresso. Una volta scesi
dalle auto, i ragazzi corsero subito verso il suo interno e, per loro fortuna,
la porta era aperta. In questo modo, iniziarono ad asciugare i vestiti, mentre
pensavano a cosa fare.
“Fortuna, che ho trovato questa villa!” – disse Serena.
“Puoi dirlo forte! – aggiunse Ash – “Spero solo che la
pioggia smetta di cessare al più presto!”
“Piuttosto… dove si trova la luce?” – chiese Clem – “Non
riesco a vedere niente!”
“Sto cercando l’interruttore, ma non lo trovo!” – rispose
Lem.
Poco dopo, la luce arrivò e illuminò il salone d’ingresso.
Clem ringraziò il fratello, ma esso diceva di non essere stato lui. Serena
pensò allora che fosse quella villa era stregata: la cosa spaventò Lem, il
quale ammise che la villa poteva essere dotata di sensori di attivazione. Ad
Ash, queste cose non interessavo e convinse gli altri, a cercare le stanze da
letto, dove potersi riposare.
“Devo dire che questa casa è molto grande!” – disse Serena.
“Forse, in origine apparteneva a qualche nobile dell’antica
Kalos!” – aggiunse Lem.
“Tu dici!?”
“Certamente! Dopotutto, Kalos visse il suo massimo splendore
circa 500 anni fa, grazie ad un inventore di nome Nikolaus!”
“Nikolaus!? E chi sarebbe!?” – chiese Clem.
“Nikolaus era un grande scienziato, il quale fu il primo a
capire che i Pokémon potevano essere utilizzati nella vita di tutti i giorni.
Durante le sue ricerche, egli costruì macchinari usando l’energia dei Pokémon,
allo scopo di aiutare il suo popolo a crescere e a prosperare!”
“E questa tecnologia, ha un nome?”
“Ovvio! Nikolaus coniò il termine di scienza magica! Una leggenda racconta di come, durante la guerra
avvenuta durante la sua epoca, egli nascose una delle sue creazioni in modo da
non poter essere trovata!”
“Ma perché fece una cosa del genere?
“Nessuno lo sa! Però io, che sono un suo grande fan, riuscirò
a scoprirlo!”
“Sembra interessante, ma è meglio se troviamo le stanze da
letto!” – disse Ash – “Inoltre, inizio a sentire freddo!”
I nostri eroi continuarono a vagare per la villa, ma delle
stanze da letto non c’era traccia. Ad un tratto, i loro occhi vennero
indirizzati verso una strana figura dagli occhi luminosi, il quale fece
scappare Ash, Serena e Lem. Clem, il quale era rimasta da sola, era incuriosita
dalla sua presenza e decise di seguire il Pokémon, fino ad arrivare ad una
stanza. Essa aveva dei giocattoli di ogni tipo: forse era la stanza di qualche
bambino che abitava quella villa.
“Scusami, posso sapere perché mi hai portato qui?” – chiese Clem
al Pokémon, il quale prese una palla facendola fluttuare verso di lei.
“Vuoi che te la rimando indietro?”
La figura annuì positivamente con la testa e i due, insieme a
Dedenne, iniziarono a giocare. Il trio sembrò divertirsi molto, anche
utilizzando gli altri vari giochi presenti nella stanza. In seguito, il Pokémon
fece in modo di farsi seguire da Clem e Dedenne e, una volta superata la
stanza, si ritrovarono in quella che era un’enorme sala con un gigantesco
tavolo al centro. Ma il Pokémon fece segno alla ragazzina sul suo ciondolo e,
di osservare, il ritratto raffigurante un’anziana signora.
“Cosa c’è!? Conosci forse questa signora?” – chiese Clem, il
quale prima di ricevere risposta venne raggiunta dal resto del gruppo,
preoccupati dall’averla persa di vista poco fa.
“Eccoti, Clem!” – esclamò Lem – “Dove eri finita?”
“Scusami, fratellone! Ho seguito questo Pokémon e, mi ha
condotto in una stanza dove abbiamo iniziato a giocare. Solo adesso mi ha
portato qui!”
“Dunque… dal Pokédex si tratta di Espurr, un Pokémon dotato di grandi poteri psichici!” – disse
Serena.
“Un Espurr, hai detto!? E cosa ci fa in un posto come
questo?” – chiese Ash.
“Se vuoi, posso dirlo io!”
I ragazzi si girarono in direzione della voce e videro una
giovane donna dai capelli lunghi entrare nella sala.
“Mi scusi, ma lei chi è?”
“Mi chiamo Elise!
Sono la proprietaria di questa villa! Ma voi chi siete?”
“Io sono Ash! Ci scusi per l’intrusione, ma abbiamo cercato
riparo da questa pioggia!”
“Ho capito! Tu devi essere Espurr, giusto?”
“Es!?”
“Signora Elise: come ha conoscere questo Pokémon?” – domandò
Clem.
“Vedi piccola, quel ritratto raffigura mia nonna Lisa! Un giorno mi ha raccontato di
questo Espurr uscito dal bosco e di avergli dato del cibo. Da allora, mia nonna
si era presa cura di lui ogni giorno e, per ringraziarlo, gli regalò quel
ciondolo!”
“E poi cosa accadde?”
“Purtroppo, mia nonna si era ammalata e sono passati 6 mesi,
da quando mi ha lasciato!”
“Mi dispiace!” – esclamò Ash – “Deve essere stata dura per
lei!”
“Tranquillo! Ora sto meglio!”
“Quindi… Espurr è rimasto da solo, tutto questo tempo, per
ridarle quel ciondolo?”
“Es-Espurr!”
“Sapete, inizialmente avevo deciso di demolire la villa. Ma
ora che ho conosciuto Espurr, penso di iniziare a restaurarla e a riportarla al
suo antico splendore!”
“E di Espurr?” – disse Serena – “Che cosa ne sarà?”
“Pensavo che se lui fosse d’accordo, lo avrei ospitato a casa
mia! Che cosa ne dici: ti va di venire con me?”
Il Pokémon Moderazione accettò la proposta di Elise e fu
felice nell’aver trovato una nuova amica. Il mattino seguente, i nostri amici
salutati Elise e Espurr, ripartirono con le loro macchine alla volta di
Altoripoli. Tuttavia, quando si erano ormai fatte le 11:00, la Dodge di Ash
iniziò ad avere dei problemi: il ragazzo non riusciva a capire cosa fosse, per
questo si dovette fermare lungo la strada.
“Ash, c’è qualche problema?” – chiese Lem.
“Non lo so! La macchina ha iniziato a rallentare, nonostante
avessi il piede sull’acceleratore!”
“Forse è finita la benzina!?”
“No, Serena! L’indicatore non era neanche a metà!”
“Uhm… forse potrebbe essere la batteria!”
“La batteria!? Ne sei sicuro, fratellone?”
“Abbastanza! Forse la macchina ha bisogno di essere ricaricata!”
“Non c’è problema!” – disse Ash – “Un fulmine di Pikachu
basterà per risolvere la situazione!”
“Pikachu!”
“Meglio di no! Se Pikachu usasse la sua mossa, finirebbe per
danneggiare ulteriormente l’auto. Se me lo consenti, lascia che ci pensi io!”
“Sicuro!? Se è così, allora lascio la macchina nelle tue
mani!”
“Tranquillo! Te la ridarò come nuova!”
“OK, Pikachu! Mentre Lem è al lavoro, cosa ne dici di fare un
po’ di allenamento?”
“Pikachu!”
“Ash, ti dispiace se io e Clem facciamo un po’ di tifo?”
“Certo, Serena! Un po’ di incoraggiamento non guasta mai!”
E così, mentre Lem prova a sistemare la Dodge di Ash, il
ragazzo di Biancavilla tirò fuori dalle Poké Ball Fletching e Froakie per
iniziare l’allenamento, che consisteva in una lotta. Ma prima che i tre Pokémon
potessero iniziare, il Pokémon di Tipo Acqua avvertì una strana presenza e,
senza pensarci due volte lanciò le sue frobolle, facendo uscire allo scoperto
un Pokémon simile a lui ma più alto. Quando Ash vide il Pokédex, scoprì che il
Pokémon in questione era un Frogadier,
la forma evoluta di Froakie. Ma prima che potesse capire cosa stava accadendo,
comparì un ragazzo vestito con abiti diversi rispetto hai suoi.
“Come va Frogadier, tutto bene?” – chiese il ragazzo al
Pokémon Schiumorana.
“Frogadier!”
“Ti chiedo scusa!” – disse Ash – “Il mio Froakie deve aver
percepito la presenza del tuo Pokémon e deve averlo spaventato.”
“Nessun problema! Il mio Pokémon non si spaventa davanti a
niente!”
“Ti ringrazio! Comunque, io sono Ash e vengo da Biancavilla!
E tu chi sei?”
“Il mio nome è Sanpei
e, sono un ninja proveniente dal Villaggio Ninja!”
“Che forza!” – gridò Clem – “Non avevo mai visto un ninja
prima d’ora!”
“Sono felice per te!”
“Senti Sanpei: cosa ne dici di fare una lotta?”
“Una lotta!? Sei sicuro Ash? Il mio Frogadier non deve essere
preso alla leggera!”
“Tranquillo! Froakie saprebbe cavarsela anche con avversari
più forti!”
“Molto bene! Possiamo iniziare subito se ti va!”
I due ragazzi si misero dalla parte opposta rispetto
all’altro, con Serena chiamata da Ash a fare l’arbitro. L’inizio della lotta,
vide Froakie attaccare la sua evoluzione con le sue frobolle, ma il Frogadier
di Sanpei riuscì ad evitare l’attacco. Allora Froakie cercò di attaccarlo con
Taglio, ma la mossa venne evitata. Poco dopo, Sanpei ordinò al suo Pokémon di
usare Attacco Rapido: la mossa fu così veloce, da mandare KO Froakie, il quale
non ebbe la possibilità di difendersi.
“Oh, no! Froakie stai bene?” – chiese Ash.
“Devo dire che il tuo Pokémon se la cava bene, ma il mio
Frogadier è di ben altro livello!”
“Frogadier!”
“L’ho notato! Ammetto che il suo Attacco Rapido è talmente
veloce, da non riuscire a vederlo!
“Sono contento che apprezzi la mia mossa!” – disse Sanpei.
“Senti, Sanpei: cosa ne dici di insegnare la mossa al mio
Froakie?”
“Perché questa richiesta?”
“Pensò che un attacco del genere mi potrà tornare utile nella
prossima palestra. Inoltre, Froakie può migliorare le sue abilità. Allora cosa
ne dici?”
“Non saprei, per apprendere Attacco Rapido bisogna avere
conoscenze dell’arte ninja. Non so se posso insegnare ad una persona come te!”
“Tranquillo! Non c’è problema!”
“Che intendi, Ash?” – domandò Serena.
“Quando ero piccolo, ho conosciuto una shinobi di nome Asuka. È stata lei, ad aiutarmi a conoscere
le arti ninja: non saprò usarle, ma ho le conoscenze necessarie.”
“Davvero!? Se è così… va bene! Allora accetto di allenare il
tuo Froakie!”
“Ti ringrazio, Sanpei!”
In questo modo, l’allenamento ebbe inizio: lo scopo era
quello di far inseguire Frogadier da Froakie, nella speranza che la sua
velocità aumenti. Tuttavia, la questione si rivelò più difficile del previsto:
il Pokémon Schiumorana continuava a ripetere errori, ma Ash continuò ad
incoraggiarlo. Spronato da questa fiducia, Froakie proseguì con l’esercizio e
in breve, la velocità raggiunta fu tale da imitare i movimenti di Frogadier. Così,
Ash chiese al suo Pokémon di usare Attacco Rapido, ma in maniera del tutto
inaspettata, il Pokémon Schiumorana si moltiplicò fino ad arrivare a creare
tante copie di se stesso.
“Aspetta, questo non è Attacco Rapido!” – gridò Ash.
“Infatti, non lo è!” – disse Sanpei – “Questo è Doppioteam!”
“Doppioteam!? Ma è… fantastico!”
“Perché è fantastico?” – chiese Clem – “Froakie non doveva
imparare Attacco Rapido?”
“Non importa! Sono comunque contento per lui. Giusto,
Pikachu?”
“Pikachu!”
“Ash, il tuo Froakie ha un potenziale enorme! Se mai un
giorno dovessimo ricontrarci, ti sfiderò di nuovo!”
“Puoi scommetterci! E quando avverrà, saremo io e Froakie ad
uscirne vincitori!”
“Froakie!”
Dopo aver salutato Sanpei, i nostri eroi tornarono alle
macchine. Per loro fortuna, Lem riuscì a sistemare l’auto di Ash e pronti a
rimettersi in viaggio verso nuove avventure.