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Autore: Malanova    08/01/2019    2 recensioni
Hello! Per vostra disgrazia sono tornata con un'altra fiaba XD dopo il successo di Dragon Oz (quale?).
Questa volta saranno i nostri tre cyborg preferiti ad essere protagonisti: C-17, C-18 e C-16.
I tre sono dei vivaci ma quanto pestiferi fratelli che costringono con la forza il povero Crilin Pan a portarli nell'Isola Che Non C'E.
Pronti per un altro buco nell'acqua? Buona lettura!
Genere: Comico, Demenziale, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: 16, 17, 18, Crilin
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Queste oscure favolette'
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Cell fissava l’orizzonte, con le possenti braccia incrociate sull’ampio petto e mordicchiandosi l’interno della guancia, assorto nei suoi pensieri. Ancora una volta i tre fratelli Gelo gli erano sfuggiti e questo lo infastidiva enormemente. E’ vero, era riuscito lo stesso a raggiungere la sua forma perfetta assorbendo i due demoni più potenti della Jolly Roger, ma questo non gli bastava… No… Era stato creato per prendersi cura dei tre fratellini e Cell lo avrebbe fatto con qualsiasi mezzo… qualsiasi

Cell si volta verso di me ed esclama “Miseria! Sei inquietante, lo sai? Mesi di silenzio atavico e ti viene in mente solo ‘sto schifo? Pensa a quei quattro fan che ti seguono ancora…”. Vedendo che io non gli rispondevo, l’essere fece un sospiro d’esasperazione “Al diavolo! Qua devo pensare tutto io altrimenti la storia non va avanti!”. Si scricchiolò il collo e mugugnò “Ah… Stare cinque mesi fermo in questa posizione mi ha irrigidito tutto il corpo… Meglio che mi muova da qui e faccia qualcosa di VERAMENTE malvagio, altrimenti perdo i miei 100.000 follower…”.

“Quello lì è totalmente fuori di testa! Vuole mangiarci, assorbirci o qualsiasi sinonimo gli possa passare nella sua mente bacata…” “Grazie Capitan Ovvio per questa tua illuminazione non richiesta…”. Yancha guardò male Chichi, che se ne stava stravaccata su una panchina nel salotto all’interno del covo dei Bimbi Sperduti, vicino a Goku, a studiarsi le unghie di una mano. “Solo perché sei una principessa non ti permetto di parlarmi in questo modo” “Ma vedi di tacere, omogeneizzato!” “Voi due! Smettetela! Mi fate venire il mal di testa!”.

Crilin batté forte un pugno sul tavolo, azzittendo i due litiganti “La faccenda è diventata seria… non si tratta della solita scaramuccia con dei Demoni-Pirati ma di affrontare un mostro a tutti gli effetti…”. I tre fratelli, dopo esser entrati nel nascondiglio, si erano messi in disparte e parlottavano tra loro. L’arrivo di Cell aveva scombussolato tutto ed erano fin troppo chiare le sue intenzioni. Il gruppo sentì la propria schiena pervasa da brividi freddi. “Cosa facciamo? E’ palese che, anche attaccandolo tutti insieme, non riusciremo a sconfiggerlo…”.

Rimasero tutti in silenzio, fino a che C-18 si staccò dai fratelli e prese parola “Io ed i miei fratelli abbiamo preso una decisione: domani mattina lasceremo l’isola per sempre…” “Cosa?!?” esclamò Crilin, sconvolto “Davvero ve ne volete andare? Però così il vostro problema non si risolverà, Cell vi verrà a cercare!” “E’ un bel rischio, lo sappiamo, ma dobbiamo tentare di salvarci” “Ma… Come la metti con il tuo B & B? E’ costruito soltanto a metà e venti indiani aspettano ancora il salario…” “Sono certa che saprai risolvere la situazione senza che pretendano il tuo scalpo pelato”. Il Pan, con voce un po’ lacrimevole, ribatté “Ma… Avevi detto che l’avremo diretto insieme…”. Lei abbassò lo sguardo e mormorò “Mi dispiace, tappo”. Gli diede un bacio sulla guancia, salutò in fretta gli altri e uscì di scena insieme ai suoi fratelli.

Crilin trattenne a stento le lacrime, sospirò e disse “Va bene… si ritorna alla vita di sempre…”. Calò un silenzio imbarazzante, rotto da Piccolo “Effettivamente… anche noi abbiamo preso la decisione di andarcene…” “Cosa?!?”. Yancha diede una pacca sulla spalla al Pan e disse “E’ stato fighissimo finché è durato, Crilin, ma è giunto il momento che anche noi spicchiamo il volo ed andiamo altrove…”. “Ma… noi siamo i Bimbi Speduti…” “Guarda in faccia la realtà!” sbottò Vegeta “Abbiamo trent’anni suonati e ancora facciamo questi insulsi giochetti da marmocchio!”. Salutò tutti con un gestaccio e disse “Ci si vede in giro, perdenti!”. A poco a poco il gruppo si sciolse. Crilin guardò Goku, il suo migliore amico, e disse “Anche tu…” “Io e Chichi ci sposiamo…” “Cosa?!? Ma se in tutti questi anni che siamo stati a contatto con la sua tribù a malapena la guardavi…” “Ho scoperto che sa cucinare la Porchetta Albina Pralinata! Tu non me l’hai mai fatta la Porchetta Albina Pralinata!” “Perché è velenosa, razza di cretino!”. Il moro lo abbracciò forte e aggiunse “Sei il mio amico per la pelle ed avrai sempre un posto speciale, ma ho deciso di seguire il mio stomaco… Ho deciso di sposare Chichi e la sua cucina”.

Dopo che tutti se ne furono andati, Crilin Pan si mise seduto a terra e borbottò “Poteva esistere un finale peggiore?”. Dopo cinque secondi tutto diventò buio.

  
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