La neve era lì, a ricoprire ogni centimetro di foresta e le aspre cime del Monte Hotaka; era
lì, a ricordarle un mondo fatto di brutalità e sangue, un mondo che lei, Tia Harribel, non
era riuscita a cambiare. Un monumento al fallimento e all’impossibilità di lasciarsi tutto
alle spalle.
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Si consiglia la lettura da PC. ]]