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Autore: Spensieratezza    12/01/2019    2 recensioni
Un diario magico, misterioso e bellissimo.
Damon lo trova e scopre che in questo diario, Stefan ha raccontato, quand'era ancora umano, che era perdutamente innamorato di lui.
Come la prenderà Damon?
Versione modificata di come sono andate le cose, dopo il coma magico di Elena, indotto da Kai.
Ambientato in una settima stagione alternativa
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Damon Salvatore, Stefan Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Defan e Jelena: Brotherly love! '
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“Stefan, che fai..mi stavo divertendo..” disse Damon ridacchiando, con la bottiglia di bourbon tra le mani.
“Sei ubriaco. E non sai quello che stai facendo. Quello era un uomo!” disse Stefan.

“Ma dai! Che intuito!” rise Damon.
Stefan lo fissò allibito e scioccato.
“Tu non sei gay, Damon!”
“E allora?” rise lui.

“E allora cosa? Allora adesso decidi che vuoi farti sodomizzare da uno sconosciuto anche se non sei gay, solo perché sei ubriaco?”
“E a te che cazzo te ne importa, eh?”
Per un attimo lo sguardo ferito di Stefan gli fece male.

Ma poi decise che non gli importava nulla.
Quel grandissimo ipocrita di Stefan.

L’aveva addirittura spiato quando erano ancora umani e ora fingeva di non sapere che andava con gli uomini?
Un lampo di dolore lo attraversò.
E se Stefan avesse davvero dimenticato quel ricordo?

Se l’avesse spazzato via come aveva fatto assieme ai sentimenti per lui?

D’un tratto quel pensiero gli si fece insopportabile.
“Che stai dicendo? Sei mio fratello, certo che mi importa di te.”
“Se ti importa, lasciami in pace.” Disse Damon.
“Che cosa???”
 


Damon tornò all’interno della discoteca e riprese a flirtare con il biondino, quando vide che Stefan gli si era avvicinato, prese a baciare il biondino con passione e voracità.
Gli sembrò quasi di percepire la sorpresa di Stefan, tangibile come l’aria.
“Damon, andiamo via.” gli sembrò che tremava la voce di Stefan.

Damon rise sulle labbra del biondino, vide il biondino spostarsi sorpreso.
“È il tuo ragazzo?”
“No, è mio fratello.” e rise.

Rise anche il biondino e ripresero a baciarsi.
“Vedo che non mi sono spiegato.” Ruggì Stefan e spinse in malo modo i due, lontani.

“Ehi. Che cazzo prende a tuo fratello?” disse il biondino.

“Non lo so. Lui è così, un po' nevrastenico.” Disse Damon ridacchiando.

“Mi dispiace di interrompere il vostro idillio ma io e mio fratello, dobbiamo parlare.” Disse Stefan.
 
 





*

Una volta fuori, Damon non smetteva di ridere e Stefan era sempre più incazzato.

“Cristo, sei davvero ubriaco marcio! La vuoi smettere di ridere prima che ti spacchi la faccia??”
“Non posso farne a meno, Stefan, sei tu che mi fai ridere.”
“IO invece sono disgustato.”

Damon lo fissò duramente. “Attento a quello che dici Stefan, non siamo più nel medioevo. Ti da tanto fastidio che io baci un uomo?”

“Fastidio? È OVVIO che sia sorpreso, Damon, ma non è nemmeno questo il punto. Elena?? Ti sei già dimenticato che riposa in una bara??”
“Lei mi ha detto di divertirmi. Non avrebbe voluto che mi rinchiudessi in convento a piangerla per i prossimi settant’anni.”
Stefan era rimasto con la bocca aperta.

“Questo..questo non è…d’accordo..facciamo finta di..di..accettare che tu ti diverta con altri..ma perché proprio adesso..con me presente?”
Damon rise.

“Non è colpa mia se ti scandalizzi facilmente, credevi mi sarei mantenuto casto solo perché stiamo facendo un viaggio insieme?”
Stefan strinse i pugni e fece per colpirlo ma Damon trattenne il pugno.

“A-ah, piano, fratellino, o dovrei pensare che qui qualcuno è geloso.”
“Che cazzo stai dicendo?”
Damon lo spinse contro il muro.

Perché non mi mordi ancora sul collo, Stefan? Magari così farai andare via un po' di rabbia repressa e tutta questa frustrazione.” Gli disse languido.
“Sei del tutto impazzito, lasciami andare.”

“No, Stefan, quello che non ci sta con la testa, sei tu, ultimamente. Bevi.”

“A-allontanati da me, prima che ti spacchi la faccia.”
“No, eh? Se non lo fai tu, lo farò io.”
“Cosa diav..”
 

Damon non gli lasciò il tempo di replicare che lo morse.
“AHHH.”

“Schhh..non posso soggiogarti, ma ti chiedo di non urlare, o qui qualcuno potrebbe pensare male.” gli sussurrò sul collo.
“D-Damon, lasciami andare..non voglio..”

“Non essere egoista, fratellino. Io te l’ho permesso, no?” gli sussurrò, strusciando le labbra lascivo sul suo collo. “È giunto il momento..di ricambiare il favore..” e così dicendo, succhiò piano il suo collo, sensuale.



“Ohh..” Stefan non voleva gemere ma con le labbra di Damon sul suo collo e le sue mani che lo accarezzavano dentro il giubbotto, si costrinse a farlo.
“Lasciati andare..lo renderò piacevole..”

Stefan prese ad ansimare più forte, soprattutto quando Damon infilò una gamba in mezzo alle sue, stringendosi di più contro il suo corpo.
“Non voglio..” ansimò.
“Il tuo corpo dice il contrario.”

Damon aveva preso ad accarezzargli le gambe con sensualità e Stefan si lasciò andare, scivolando contro il muro, con la bocca aperta, mentre Damon, succhiava il suo sangue sensualmente, dolcemente.

“Ohhhh..Damon..Damon..” con le mani gli afferrò le ciocche corvine e lo costrinse a guardarlo in faccia, gli prese il viso tra le mani e unì le labbra alle sue, assaporando il suo stesso sangue.
 
Il bacio divenne subito vorace, Damon prese subito il controllo del bacio, baciandolo come se volesse mangiarlo e unendo le loro lingue come se fossero diventate una cosa sola.

Il sapore di Stefan era strepitoso. Lo mandava in estasi e gli faceva girare la testa.
Si baciarono fino a quando non ebbero più fiato, poi Stefan lo spinse in malo modo.

“Mio dio, cos’abbiamo fatto.”
“Evidentemente qualcosa che volevi anche tu, Stefan.”
Stefan lo guardò con orrore crescente.

“È stato tutto un tuo piano, non è vero? Fin dall’inizio di questo viaggio..il tuo comportamento così strano..lo scopo del viaggio..”
“Cosa? No!” ma dentro di sé, Damon sapeva che non era vero.

“Oh mio dio! Elena! Hai fatto tutto questo per distrarti dal dolore per Elena!”

“COSA? MA CHE DIAVOLO DICI?”

“Come hai potuto usarmi in modo così meschino???”
“Stefan, di tutte le tue stronzate…questa è…”
Ma Stefan, in piedi davanti a lui, lo avvertì con un dito puntato contro.

“Damon, ti ho appena baciato, ma rischi seriamente che adesso ti prenda a pugni quindi smettila di – NEGARE.”
“Stefan, ti prego, ascoltami, hai frainteso tutto..”

“Davvero?” disse Stefan ridendo al vuoto. “Questa..questa follia finisce qua.”
“No.”
“Sì!!”
“NOOO!”
“DAMON!”

Damon lo attirò tra le sue labbra e lo baciò ancora, il bacio divenne di nuovo vorace e bagnato.

“Tutto questo è sbagliato..” mugolò Stefan, attaccato al suo corpo.
“Sono d’accordo. Dovremmo andare in un posto più tranquillo.” Disse Damon.

“Damon. Basta. Damon, basta!
Stefan riuscì a staccarsi a fatica dalle sue labbra.
“Stefan..”

“Non dire più niente. Andiamo via, ti prego.”
   
 
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