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Autore: sherlockfire    13/01/2019    1 recensioni
"Un'esistenza di avventura, conoscenza e pericolo è destinata al nobile Bibliotecario scelto dalla stessa Biblioteca. I tre nuovi apprendisti sono nel pieno del loro duro addestramento. Dovranno imparare a loro spese come certe cose siano più importanti di altre, come il dolore e il sacrificio siano ormai una costante nella loro vita. Dovranno impararlo e saranno obbligati ad accettarlo anche a costo di perdere qualcosa di veramente importante. La sicurezza della Biblioteca è al centro di tutto, anche al prezzo della loro stessa vita. "
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nel momento stesso in cui viene chiusa la porta Ezekiel, impertinente come sempre, è già rivolto verso lo studio di Jenkins. 
<< Dove vai ? >> chiede Cassandra con un cipiglio incuriosito. 
<< A vedere il reperto ovviamente! >> risponde velocemente l'ex ladro.

<< Flynn è stato chiaro; non dobbiamo toccarlo! >> esclama Jacob.
<< Infatti vado solo a dargli uno sguardo, non a toccarlo, c'è una grande differenza...! >> puntualizza quello. 

Il ragazzo continua la sua marcia senza titubanze, << Chi viene con me ?>> chiede con un sorrisetto malevolo. 
Gli altri non se lo fanno ripetere due volte seguendolo senza parlare.

Potete chiamarlo fato, destino, o semplice coincidenza, ma nello studio di Jenkis non c'è proprio nessuno. 
La stanza riservata all'uomo brizzolato è piena di libri, oggetti magici, cianfrusaglie insolite e arnesi di dubbio utilizzo.

A fare da padrone, spiccando tra la roba, è l'elegante scrivania di legno di noce, posizionata esattamente al centro della sala. Proprio su essa è stato ubicato il reperto, giustamente protetto da una teca di vetro e collegato a diversi macchinari magici, grazie all'utilizzo di molti fili. 
I ragazzi notano che uno è collegato ad un frullatore... Sì, proprio ad un frullatore da cucina! Un cavo rosso carminio è attaccato ad un rudimentale computer impolverato. Sulla schermata nera si distinguono facilmente dei piccoli numeri verdi che scorrono incessantemente. 
Cassandra, una volta esaminata la stanza con occhi pieni di genuina curiosità, vede il computer e corre verso l'apparecchio con lo scopo di analizzarne i dati.
Jacob la studia con la coda nell'occhio, per non farsi cogliere in fallo. Nota immediatamente il comportamento eccitato di Cassandra .
La sua innocenza è così dolce che non riesce a smettere di osservarla con tenerezza. 

<< Trovato qualcosa di interessante ?>> borbotta poi Ezekiel, terribilmente annoiato. 

La rossa sta un attimo in silenzio per poi mettersi a borbottare:
<< ... Mhh... I dati sono strani... sembrano... No, non puo’ essere... Un elettrocardiogramma?
Com'è possibile? 
Tuttavia c’è qualcosa che interferisce, come una presenza... Dei segnali di vita....... Nonostante questo è impossibile che ci sia qualcuno lì dentro... Giusto? >> chiede intimorita. 

<< Per quello che ne sappiamo potrebbe anche trattarsi di una prigione di un qualche spirito imbestialito, quindi Ezekiel non osare toccarlo. Prima è necessario eseguire qualche ricerca, forse sui corni e il genere di cose rinchiuse al loro interno... In Biblioteca dovrebbe esserci qualcosa... Insomma lì c'è qualunque informazione ci possa servire, giusto Cassandra? >>. 
La ragazza annuisce incerta. 
<< Allora è deciso, andiamo a cercare delle informazioni! >> annuncia Jacob. 
Così si incamminano tutti verso l’uscita, ma appena prima di uscire il ladro sente un sussurro leggero, come qualcuno che pronuncia il suo nome. 
Si gira immediatamente tuttavia non riesce a vedere nessuno, così continua a camminare. 
Ma ecco ancora quella voce, questa volta più chiara e limpida. Non riconosce nessuno di familiare in quella tonalità, sembra piuttosto la voce di una bambina che lo chiama: << Ezekiel! Sono io, non mi riconosci? Perché non ti avvicini? Vieni a giocare con me. Mi sento tanto sola, ho bisogno di te. Tu sei così spiritoso, così dolce. Vedrai, ti piacerà qui. Ho tantissime cose da mostrarti >>. 
Il ragazzo sa perfettamente che non è normale sentire voci dal nulla e soprattutto senza che gli altri percepiscano qualcosa. 
Vorrebbe tanto continuare a camminare, uscire e lasciarsi quella voce alle spalle, ma un irresistibile calore gli riempie il petto. Sente degli odori freschi, ammalianti, tanto simili a quelli della sua infanzia. 
Si gira, attratto dalla vista di quell'oggetto, all'improvviso così bello. 
Lui vorrebbe tornare indietro, vorrebbe smetterla di fissarlo, ma è meraviglioso da studiare, così interessante coglierne ogni particolare. E la voce si fa ancora più attraente, fluida come una dolce melodia. 

<< Ezy? Stai bene? >> sussurra Cassandra intimorita dai suoi occhi improvvisamente offuscati. 
Anche Stone si gira allarmato dalla preoccupazione di quella. 
In un lampo il corno si illumina e la stanza viene riempita da una luce soffice, avvolgente. 

Ezekiel, come richiamato da qualcosa, si avvicina al manufatto. 
I due restano pietrificati dallo stupore, ma solo per un attimo, appena scorgono il compagno che tenta di sollevare la teca gli corrono incontro serradogli le braccia. 

Ezikel sembra pieno di una nuova forza, si scrolla quei due di dosso senza troppe difficoltà. 
<< No! Jones!! Che stai facendo?!? >>
Una nuova luce, accecante, schiaccia a terra i poveri amici. 
Ogni movimento gli è loro proibito. 
Una strana figura lucente si allarga davanti ai loro occhi e Ezekiel sorride estasiato, come se l'avesse riconosciuta, ma non se ne distinguono i tratti. 
Questa gli accarezza con delicatezza il viso, poi fa scivolare la mano lungo la spalla del ragazzo, verso la mano. Senza che possano fare niente gli afferra il polso e lo tira dentro l'oggettino. 
I Bibliotecari scorgono il viso del ragazzo impegnarsi di un'espressione inorridita, più consapevole di cosa stia realmente accanto. 

Tuttavia non c'è nulla da fare, viene risucchiato dal corno e la luce scompare come se non fosse mai comparsa.

Entrambi si alzano tremanti. 
<< Cos... Cos'è successo? >> mormora sconvolto Jacob. 

L'altra in risposta corre vicino il manufatto, come se si aspettasse che il ragazzo potesse rispuntare fuori da un momento all'altro, ovviamente stando anche ben attenta a non avvicinarsi troppo. 

Scioccata si gira verso il suo interlocutore. 
<< Non.... Non lo so >> risponde con le lacrime agli occhi. 
Jacob sussulta appena vedendola sconvolta e si accosta abbracciandola piano. 
<< Vedrai che lo salveremo... >> Le sussurra all'orecchio. Fine, per ora. 
   
 
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