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Autore: Ragazza Gufo    13/01/2019    1 recensioni
[Asahi/Nishinoya - Asahi's birthday]
Le mani di Yuu sono calde. Sempre. Anche quando è inverno e lui ha lasciato i guanti chissà dove. Non stanno mai ferme. Giocherellano con qualcosa che ha trovato in tasca. Tamburellano sul banco un motivetto di una vecchia pubblicità che non trasmettono ormai da tempo. Cercano le sue e le stringono forte quando delle studentesse di un'altra scuola attraversano la strada per non incrociare Asahi. Battono il cinque quando la squadra fa punto durante una partita. Impediscono al cuore di vetro dell'asso del Karasuno di frantumarsi in mille pezzi quando quest'ultimo se lo sente scivolare dal petto.
[Ripubblico dopo aver cancellato per sbaglio]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Asahi Azumane, Yuu Nishinoya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pairing: Asahi/Nishinoya

Note d'autore: Non scrivo né pubblico nulla da una vita, quindi non sarà un granché. Approfitto dell'anno nuovo e del compleanno di Asahi per ricominciare e, magari, perseverare. Buon anno nuovo a tutti.

Update: Ho stupidamente cancellato la storia dal sito quindi ripubblico. Chiedo scusa a chi aveva lasciato una recensione.

 

Le mani di Asahi sono grandi, indurite dalla pallavolo, le unghie rosicchiate per il nervosismo.

Le mani di Yuu sono altrettanto rovinate, piene di lividi e tagli, ma così piccole...

Talmente piccole che, la prima volta che Asahi ne ha stretta una, la primavera del suo secondo anno, quando si sono incontrati per la prima volta, ha avuto paura d romperla.

Invece era stato il piccolo libero a stritolare la sua, inondandolo di parole, commenti, domande...tanto che il suo cuore di vetro non aveva retto ed era battuto in ritirata. Il grande e grosso elefante terrorizzato da un microscopico topino.

Ma Nishinoya non era indifeso. Piccolo ma pieno di energia come Asahi non avrebbe mai potuto essere.

Non gli ci era voluto molto ad abituarsi a quel fuoco d'artificio che era Yuu e a innamorarsi di quelle piccole dita piene di cerotti colorati, sempre pronti a intrecciarsi alle sue quando l'ansia e la paura gli serravano la gola, impedendogli quasi di respirare. Di quei piccoli palmi che gli davano dei colpetti sulla schiena quando Suga e Daichi lo prendevano scherzosamente in giro. Di quelle mani che a stento, un giorno che le avevano messe a confronto, coprivano i palmi delle sue. Di quei pochi millimetri di spessore che innumerevoli volte, durante una partita, avevano impedito alla palla di toccare terra, rimettendola in gioco dopo che una sua schiacciata non era andata a buon fine.

Le mani di Yuu sono calde. Sempre. Anche quando è inverno e lui ha lasciato i guanti chissà dove. Non stanno mai ferme. Giocherellano con qualcosa che ha trovato in tasca. Tamburellano sul banco un motivetto di una vecchia pubblicità che non trasmettono ormai da tempo. Cercano le sue e le stringono forte quando delle studentesse di un'altra scuola attraversano la strada per non incrociare Asahi. Battono il cinque quando la squadra fa punto durante una partita. Impediscono al cuore di vetro dell'asso del Karasuno di frantumarsi in mille pezzi quando quest'ultimo se lo sente scivolare dal petto.

Asahi ama quelle mani. Ama quando gli sfiorano il viso e affondano nei suoi capelli. Ama quel piccolo libero che non lo ha mai fatto sentire diverso.

 

"Asahi-san?"

Una voce assonata distoglie il numero 3 dai suoi pensieri. Sono tutti a casa di Daichi per festeggiare il suo compleanno e Yuu si era addormentato poco prima con la testa sulle sue ginocchia. Asahi non aveva potuto fare altro che mettersi il più comodo possibile sul divano, cercando di non muoversi troppo per non svegliarlo.

"Che ore sono?" sbadiglia Nishinoya, mettendosi a sedere e strofinandosi gli occhi ancora pieni di sonno.

"Mezzanotte e uno." risponde il più grande, gli schiamazzi del resto della squadra riunita in giardino per accendere le ultime stelle filanti rimaste in sottofondo. "Buon anno, Nishinoya."

Yuu gli sorride, poi gli posa le mani sulle guance, lo avvicina a sé e gli posa un piccolo bacio sulla fronte.

"Buon compleanno, Asahi-san."

Il fragile cuore di vetro di Asahi manca un battito. Un piccolo, piacevole, salto nel vuoto che dura a malapena un battito di ciglia, poi il ragazzo sorride e porta le proprie mani su quelle di Yuu.

"Grazie."

   
 
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