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Autore: Spensieratezza    14/01/2019    2 recensioni
Un diario magico, misterioso e bellissimo.
Damon lo trova e scopre che in questo diario, Stefan ha raccontato, quand'era ancora umano, che era perdutamente innamorato di lui.
Come la prenderà Damon?
Versione modificata di come sono andate le cose, dopo il coma magico di Elena, indotto da Kai.
Ambientato in una settima stagione alternativa
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Damon Salvatore, Stefan Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Defan e Jelena: Brotherly love! '
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Damon era riuscito a tornare incredibilmente nell’albergo in cui lui e Stefan soggiornavano.
Temeva che Stefan lo avrebbe cacciato via, che non gli avrebbe permesso di tornare a dormire lì, nella stessa stanza con lui, ma invece Stefan sembrava dormire.
Certo, non poteva esserne sicuro, visto che era entrato nell’albergo alle DUE DI NOTTE e l’aveva trovato a soqquadro.

Quando si era risvegliato verso le quattro, l’aveva fatto solo per alcuni secondi, il tempo necessario a intravedere che Stefan dormiva nell’altro letto.

Non aveva avuto tempo di chiedersi se Stefan avesse trovato il diario.
Era l’ultima delle sue preoccupazioni.
Fu uno sbaglio.
 
 
 
 
*

Il ritorno alla realtà, fu brutto e violento.
Il sole gli accecava gli occhi.
Ringraziò ancora mentalmente, l’anello diurno.

Poi, vide Stefan attaccato al termosifone con le braccia conserte.
Aveva un pallore mortale sul viso.
Gli occhi segnati da un’infelicità senza fondo.
Si odiò pensando che era colpa sua, quell’infelicità.

“Stefan..io..noi..”
“Buongiorno, sorgi e splendi, raggio di sole.”
“Dobbiamo parlare..”
“Tu dici?”

E dicendo così, tirò fuori il fatidico diario da dietro alla schiena.
Damon si sentì svenire nel vederlo tra le mani di Stefan.
“Stefan, io…posso spiegare..”
“Ma davvero?”

Glielo gettò sullo stomaco, colpendolo in pieno.
Damon gemette.
“Stefan..”

“Lo vuoi tanto? È tutto TUO, tutto tuo, questa lunga serie di porcherie.”
“Stefan, non fare così..sei ferito..ma non è così che..”
“Ferito? Ti sbagli, io sono DISGUSTATO.”

“Non è stata colpa mia..io ho trovato questo diario..che dovevo fare, ignorarlo?”
Stefan ruggì e a Damon fece davvero paura in quel momento, agguantò Damon per la maglia e lo buttò dall’altra parte della stanza.
 
“Quel diario era protetto da un incantesimo!! Non avresti mai potuto leggerlo se non avessi cercato in ogni modo di spezzarlo!!”

“E non lo nego..ma..Stefan..ero preoccupato..poteva essere qualunque cosa..appartenere a chiunque e io..”
“La data recava il numero del 1800, hai letto tutti i miei diari e si trovava nella NOSTRA SOFFITTA! SAPEVI CHE FOSSE MIO!”

“Stefan..”
“Lo sapevi e non ti sei fermato.”
“Io avevo il diritto di sapere queste cose.”

“Tu non hai NESSUN DIRITTO SULLA MIA VITAAAA!”
Damon si alzò con rabbia.

“Era da me che volevi farti scopare quindi ho ogni diritto di ficcare il naso non credi??”
Un pugno.
“Credi che picchiarmi possa farmi dimenticare quello che ho letto? Sei un ingenuo.”

Perché mi stai facendo questo?? È un diario vecchio di un secolo, le persone normali cambiano i propri PENSIERI da oggi a domani e qui è passato un secolo, DAMON! Una persona normale avrebbe capito questo e non si sarebbe fissato su..”

“Su cosa? Su un’improbabile, quanto incredibile cotta per il sottoscritto? Si, Stefan, sai perché mi sono fissato così? Perché volevo CAPIRE! E non ci riuscivo. Non riuscivo a credere che fosse VERO.”
Pausa.
“Ma non perché sei mio fratello, ero incredulo che tu potessi AMARMI, perché io sono..sono Damon, no? Nessuno mi ama. Katherine non l’ha fatto..Elena l’ha fatto solo dopo che è diventata una vampira.”
“Non capisco dove vuoi arrivare.”

“No? Te lo spiego subito, io volevo capire se tu..se QUESTI” e gli strappò il diario tra le mani. “SENTIMENTI, facessero parte di te, solo quando eravamo umani.”
Stefan rise.
“Avrei dovuto essere innamorato di te da più di 150 anni? Ma ti ascolti? È..è pazzesco..”

“Davvero? Io l’ho fatto con Katherine..”
Stefan sembrò d’un tratto arrabbiato.
“Non eri..innamorato di lei..era un’ossessione..un’infatuazione..”
“Ma guarda..mi sembri geloso adesso.”
“SMETTILA.”

“Ma d’altronde era chiaro, no? Mi amavi prima..poi quando siamo diventati vampiri..eri troppo disgustato da me, per amarmi ancora..troppo disgustato da quello che ero diventato..CHE TU MI HAI FATTO DIVENTARE!!”

“Torniamo su questo discorso, dunque. Avevi detto che mi avevi perdonato.”
Damon rise.
“Continui a evitare di rispondere.”

“Perché sto perdendo il segno e la cosa se non l’hai ancora notato, mi imbarazza alquanto doverne continuare a discutere. E non avremmo mai dovuto iniziare a farlo! Damon, stiamo parlando di qualcosa che provavo quando ero ancora umano!!! Hai idea di quanto mi imbarazzi parlarne ora, con te davanti?? Con MIO FRATELLO!!”

“Quindi non provi più per me questi sentimenti..”
“Cosa?? NO! CERTO CHE NO! Te ne saresti accorto se fosse stato così.”
Damon annui in silenzio.

“Questo è tutto sbagliato e tu non avresti mai dovuto ficcare il naso..ho lasciato perdere tutte le volte che hai ficcato il naso nei miei diari ma questo, Damon..tu non ti rendi conto di quanto è grave..”
Damon si avvicinò, costringendolo ad arretrare fino al muro.

“Se non provi più questo per me, perché mi hai baciato?”
“Cosa?? Di cosa stai parlando..io non ti ho baciato!” negò Stefan.
Damon lo guardò allibito.

“Soffri di alzheimer o di demenza senile del vampiro? È accaduto ieri, Stefan!”
Stefan lo fissò orripilato.

“Cosa?? Vuoi davvero paragonare un..un bacio affettuoso che ti ho dato perché in quel momento ero..come dire..ipnotizzato e drogato dal tuo morso, con un bacio VERO?”

Damon lo fissò allibito, si voltò e poi gli diede un pugno che gli fece girare la mascella.
“Questo..non avresti dovuto farlo..”
 
Si scatenò una lotta ben presto tra i due fratelli e rovesciarono due sedie e la scrivania ai lati.

Continuarono a prendersi a pugni, fino a che, Damon, atterrando Stefan sul pavimento, entrambi con la faccia coperta di sangue, lo baciò con la faccia a terra.
“Mmm..mmm..”

Stefan lottò per liberarsi ma Damon gli tenne ferme le mani.
Fu allora che Stefan si lasciò andare e rispose languido al bacio.
 
Si baciarono a lungo, con passione, poi Stefan si lasciò andare a una dichiarazione sentita.
“Ti amo, Damon..ti ho sempre amato..”

Damon lo fissò a bocca aperta, lo stupore e la gioia sul suo viso.
Gli accarezzò il viso.
“Anch’io..anch’io..fratellino..”
“Da quanto?”

E questo spezzò l’incantesimo.
“Che cosa?”
“È una domanda semplice. Da quanto? Da quando eravamo umani? O da quando siamo diventati vampiri? Da quanto?”
Damon si alzò, senza rispondere.
“DAMON!”

“Non lo so, non lo so, maledizione, Stefan!! È così importante?”
“Sì, maledizione,sì! Non è possibile che rispondi anch’io e non sai da quanto.”

Damon fece un gesto con la mano come a dire di lasciar perdere e si voltò.


“Maledizione, Damon, ti ho aperto il mio cuore e provo un imbarazzo e una vergogna terribile! Ho il diritto di avere una risposta!!”
“NON LO SO, VA BENE??”
Stefan rise.

“Quindi..da quando hai scoperto questo diario?”
“Io..sì..probabilmente è così.”
 
Stefan annuì, poi prese il suo borsone e fece per raggiungere la porta.

“Stefan, ma che cosa fai, aspetta, che cazzo di differenza fa, io..” disse cercando di bloccargli il braccio.
Stefan si divincolò con rabbia.
“Tu non mi ami, Damon.”

“Cosa? Pensi che potrei dire una cosa del genere così, solo per farti contento? Stiamo parlando di qualcosa di PROIBITO, non di un gioco.”

“Me ne rendo conto, ma l’AMORE, Damon, non nasce dall’oggi al domani, in merito a una scoperta, se dici che mi ami solo per quello che hai letto..non è amore, ma..non so neanche cosa..”

“Quindi..millenni di romanticismo gettati nel cassonetto solo perché il grande Stefan dice che non è vero amore se lo scopri in ritardo. Vallo a dire a tutti i bestseller e film d’amore che hanno fatto la storia. Li faresti fallire tutti. “

“Senti, non so cosa sia l’amore, ma di certo non scopri di amare qualcuno, dalle pagine di uno..stupido diario..”

“Ma dai.Che bello farmi dare lezioni di amare sinceramente qualcuno quando tu sei riuscito  a nascondermi una cosa di una tale portata per ben 150 anni. Come fai ad amare qualcuno in silenzio per tutto questo tempo, fratellino? Sei certo TU di amarmi davvero e che non sia un solo capriccio per te?”

Stefan cercò di colpirlo ma Damon fu più veloce e gli prese le mani e gliele tenne ferme dietro la schiena.
“Sei sicuro che non sono solo un capriccio per te?” gli sussurrò all'orecchio

“L’hai detto tu stesso, Damon. Non è semplice amarti.”
E dicendo così, se ne andò, lasciandolo solo.
   
 
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