Preparando qualcosa da mettere sotto i denti
una pasta in bianco, forse maccheroni al formaggio
-la cucina è vuota-
una minestra che riscalderò al microonde,
apparecchio per due, i piatti si freddano
passato di verdure e vetro che ferisce la bocca, non rimane più nulla
forse un soffio di vento lontano a spirare - purifica
questo silenzio: è assordante, grida che non ascoltate si disperdono –
son canti solitari, richiami con cui raccolgo i cocci sporchi di sangue;
Sorseggio scale in salita ricolme d’acqua piovana
che raccolgo a piene mani
e di marmi blu si confondono i ricordi
di foglie verdi i cespugli si riempiono
scompaio nel freddo dell’inverno
nel giallo del sole che crescerà da dentro.