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Autore: fearlesslouis    14/01/2019    0 recensioni
Singer!Harry
“-Quanto hai bevuto, Styles?-
Harry scrolla le spalle e porta una mano a sfiorargli la spalla. -Abbastanza da non provare vergogna nel dirti che vorrei tanto, tanto baciarti.-”
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Comincio col ringraziare BluDiLouis perché questa storia esiste grazie ad un suo tweet, e perché mi ha dato il permesso di prendere ispirazione da ciò che ha scritto nello stesso.

Ho messo insieme questa piccola OS in meno di un'ora, senza minimamente ricontrollarla o rileggerla, perché era da ottobre che non riuscivo a scrivere e avevo semplicemente bisogno di riprendere a farlo.

Quindi, anche se sono passate ormai due settimane dall'inizio del 2019, buon anno nuovo a tutti!

 

*  *  *

 

 

Louis si preme una mano sulla patta dei pantaloni, in modo da cercare di nascondere l'erezione ormai quasi del tutto formata che stringe all'interno dei suoi jeans neri. Vorrebbe poter dire che non è talmente senza speranza da eccitarsi per la voce roca del cantante che Niall ha ingaggiato per il suo locale, ma la verità è che — è proprio così. 

È il 31 dicembre ancora per qualche ora, Harry Styles indossa degli occhiali ridicoli che celebrano l'imminente arrivo del 2019, e Louis si è eccitato ascoltandolo cantare Smells like teen spirit. Niente di nuovo, in realtà. Non è una novità che Harry gli faccia questo effetto. È da quasi un anno, ormai, che va avanti così.

-Vuoi un secchio per raccogliere la bava?- gli domanda Niall, un ghigno a piegargli le labbra mentre pulisce con uno straccio la superficie del bancone.

Louis distoglie lo sguardo dalle lunghe dita di Harry strette in modo spasmodico attorno al filo del microfono e sbuffa. -Non fai ridere neanche un po', Horan.-

-Lui no, ma la tua faccia mentre guardi Harry sì.- Liam si unisce alla conversazione con una risata di scherno e continua a sorseggiare la sua birra.

Louis deve cambiare migliori amici al più presto. Si alza, quindi, sbatte la sua Heineken sulla superficie del bancone in modo teatralmente esasperato, e poi tira fuori il suo pacchetto di sigarette dalla tasca posteriore dei jeans. Ha bisogno di un po' d'aria fresca. E di distogliere la sua attenzione dagli anelli sulle dita Harry, e dalla sua voce roca e un po' brilla, e dal modo in cui mastica quella gomma da ore.

Circonda la sigaretta con la mano sinistra, mentre porta la destra ad accenderla. Aspira a fondo e poggia la schiena sul muro umido dietro di lui, per poi lanciare un'occhiata all'orologio attorno al suo polso. Sono le 23:42. Contempla per qualche secondo la possibilità di restarsene fuori fino a quando non scatterà la mezzanotte, in modo da evitare gli abbracci e gli auguri e tutto il resto. Niall lo ucciderebbe, però. È stato lui, in fondo, a farlo uscire dal letto e trascinarlo nel suo locale. Se avesse potuto scegliere, Louis sarebbe rimasto a casa, a guardare in TV qualche programma scadente pieno di artisti finiti nel dimenticatoio che passano il capodanno a cantare solo per guadagnare un po' di soldi.

Il cigolio della porta interrompe i suoi pensieri e lo fa sbuffare. Qualcuno deve essere uscito, e Louis voleva solo starsene tranquillo per qualche minuto. Butta la sigaretta a terra, quindi, la spegne con la punta del piede e fa per rientrare.

Harry Styles indossa ancora quei ridicoli occhiali viola e pieni di brillantini, quando i loro sguardi si incontrano. 

-Ciao, Louis- sussurra, la voce ancora roca dopo aver praticamente urlato per più di due ore. È estremamente timido e impacciato, di solito, ma è un animale da palcoscenico. Louis non ha mai conosciuto nessuno che sappia dominare il palco come Harry.

-Harry- pronuncia quindi a mo di saluto, mentre il riccio si avvicina a piccoli passi.

Torna a poggiarsi contro il muro alle sue spalle, incrocia le braccia al petto e lo guarda camminare verso di lui. È bellissimo, con i capelli che stanno ricrescendo leggermente arricciati all'altezza delle orecchie, la fronte imperlata di sudore e le guance arrossate. Louis potrebbe continuare a guardarlo per ore, se solo nella sua testa non ci fosse la voce minacciosa di Niall che gli intima di rientrare per il brindisi di mezzanotte.

Harry arresta la sua avanzata solo quando gli arriva a pochi centimetri di distanza, le punte degli stivali argentati che toccano quelle delle sue Vans nere e rovinate. Louis gli scosta gli occhiali dal volto e li porta oltre la fronte, in modo che si intreccino con i capelli e li tirino indietro. 

-Hai tutti gli occhi rossi- nota a quel punto. -Quanto hai bevuto, Styles?-

Harry scrolla le spalle e porta una mano a sfiorargli la spalla. -Abbastanza da non provare vergogna nel dirti che vorrei tanto, tanto baciarti.-

Louis ridacchia e brividi gli percorrono l'intera schiena, a partire dal punto in cui le dita di Harry lo stanno ancora toccando.

-Sai che puoi farlo.-

-Beh, sarebbe molto incoerente da parte tua non lasciarmelo fare, in effetti- scherza il riccio, le labbra arricciate e un pizzico di malizia ad affilargli lo sguardo. -Dato che ti ho visto, prima, mentre cercavi di nascondere la tua — come vogliamo chiamarla? Felicità?-

Louis porta una mano a stringergli il fianco sporgente e i loro nasi si toccano appena, mentre lascia uscire un sospiro divertito e tremante. -Devo dedurre che tu sia uscito per calmare un po' i bollenti spiriti, Tomlinson?-

-Sono uscito per fumare una sigaretta- sibila. -Sei tu quello che mi ha seguito, Styles. Cosa dovrei dedurre da questo?-

Harry ghigna e lascia cadere gli occhi sulla sua bocca. Louis la inumidisce leggermente con la punta della lingua, e si gode la vista del pomo d'Adamo di Harry che si alza e si abbassa a pochi centimetri dal suo volto. -Che voglio baciarti- risponde piano, per poi intrecciare le dita tra i suoi capelli e finalmente, finalmente, far scontrare le loro labbra. Louis non perde tempo, imprime le dita della mano destra sulla carne morbida del suo fianco, mentre l'altra va a circondare la mascella affilata. Preme leggermente, in modo che Harry inclini il volto nell'angolazione che più gli piace, e infila la lingua nella sua bocca senza la minima gentilezza. Sa che è questo che Harry vuole. Che nel momento in cui lo guarda con quel desiderio negli occhi non è la dolcezza ciò che cerca. Che non ha bisogno di delicatezza, quando le dita dinoccolate si fanno insistenti sulla sua carne bollente. 

Denti gli mordono il labbro inferiore e Louis porta le dita a strattonare i ricci di Harry, non troppo forte ma abbastanza da farlo gemere sommessamente e tirare la testa indietro. Si prende qualche secondo per guardarlo, gli occhi chiusi e la bocca spalancata in un urlo muto, per poi portare la lingua a stuzzicargli il collo scoperto. Avverte il materiale freddo degli anelli che Harry indossa strofinare contro la nuca e sospira sulla sua pelle calda. Il riccio trema tra le sue braccia, il bacino che scatta in avanti in modo incontrollato. 

Il primo fuoco d'artificio esplode nel cielo proprio nel momento in cui le loro erezioni si sfiorano, ed è così che Niall li trova, cinque secondi più tardi: ancora avvinghiati l'uno all'altro, i respiri pesanti e le labbra gonfie per i baci.

-Beh, che dire...- gongola il biondo, incrociando le braccia al petto e inclinando leggermente il volto. -Buon anno nuovo anche a voi.-

Louis alza gli occhi al cielo e sbuffa. -Vai via, Niall.-

L'amico rientra nel locale con una risata, ed Harry sembra improvvisamente imbarazzato, mentre porta gli incisivi a mordere la carne del labbro inferiore. Non si allontana, però, quindi Louis se lo stringe addosso un po' di più.

-Buon anno nuovo, Louis- soffia con un sorriso, le fossette profonde a scavargli le guance e delle piccole rughette d'espressione a circondargli gli occhi.

-Anche a te, Harold- risponde quindi, e solo adesso si accorge di star masticando una gomma.

Harry sembra accorgersene, perché ridacchia e gli lascia un bacio sulla guancia ispida di barba. -Quella era mia, sai?-

Louis scrolla le spalle e poggia la testa sulla superficie fredda del muro. -Se vuoi te la restituisco.-

-Nah- nega lui. -Ormai non sapeva più di niente, in ogni caso.-

Il liscio continua a masticare per qualche secondo. Sfiora con la punta delle dita la pelle che la camicia di Harry lascia scoperta, e nota in un secondo momento che gli occhiali viola e pieni di brillantini sono scomparsi da qualche parte. Devono essere caduti nell'impeto del momento.

-In realtà- parla a bassa voce, mentre in sottofondo i fuochi d'artificio continuano a scoppiare. Louis non li guarda: Harry è un panorama molto più bello. -In realtà sa di te.-

Harry sorride.

Louis pensa che questo sia un modo perfetto per cominciare il 2019.

   
 
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