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Autore: Waiting_3D2Y    16/01/2019    0 recensioni
Lui: ecco il problema. Lui di cui era innamorata dall’età di 13 anni, lui che più volte l’aveva offesa e ridotta alla solitudine per aver riconosciuto verità e pericoli prima di chiunque altro.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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La luce entrava tenuamente nella stanza, non che ce ne fosse molta dopo tutto. Sdraiata sul letto e ancora avvolta dal torpore del sonno, c’era una ragazza. Bella ma superiore alle caratteristiche che rendono invidiabili le modelle, proprio perché unica, capace di avere come guida se stessa. La giovane mora si rigirò nel letto, sospirando: era sveglia e doveva affrontare la sua vita. Nonostante l’apparenza la mora però si sentiva tutt’altro che forte. Non riusciva a guardarsi in faccia senza sentirsi una codarda, una presuntuosa, incapace di prendere una decisione che le avrebbe fatto più che bene ma che allo stesso tempo avrebbe rotto la sua corazza. Lui: ecco il problema. Lui di cui era innamorata dall’età di 13 anni, lui che più volte l’aveva offesa e ridotta alla solitudine per aver riconosciuto verità e pericoli prima di chiunque altro.
 Dopo quello che era successo, in quello che avrebbe dovuto essere il loro settimo anno di scuola, non credeva che sarebbe riuscita a perdonarlo neanche se fossero sopravvissuti alla fine di guerra. Come poteva averli abbandonati? La delusione cocente che aveva provato non appena il ragazzo si era smaterializzato-sebbene le aveva chiesto di andarsene con lui- non era pari a quella sensazione di mancanza di fiducia che sentiva prima di tutto nei confronti dell’amicizia che legava tutti e tre gli amici che erano partiti per quel viaggio suicida alla ricerca degli horcrux. Senza contare lo sconforto che aveva provato al pensiero che lei non era sufficiente a lui per restare e superare quell’odiosa guerra che aveva al centro un povero ragazzino di 17 anni, il loro migliore amico.
Ma poi, si sa, con la gioia per il suo ritorno, il successo nella distruzione degli horcrux, il bacio che finalmente si erano scambiati nella camera dei segreti e la fine della guerra, avevano buttato all’aria tutti i suoi progetti di indifferenza. Anzi si era lasciata travolgere dai lieti avvenimenti che erano seguiti nei mesi successivi: matrimoni che si celebravano ogni due giorni, la libertà di parlare e muoversi senza pericoli, essere vivi. E così per caso era capitato che le chiedesse di essere la sua fidanzata. Era viva, era con la persona che credeva di amare: cosa la tratteneva? Già allora, aveva iniziato a chiedersi nel silenzio della notte perché si era innamorata di lui. Si era risposta per il suo coraggio e la sua spensieratezza. Ma era veramente così? Quando era sola, le capitava di ripensare a tutto ciò che avevano vissuto insieme e dubitava. Le sembrava di rivedere una brutta versione del rapporto con il suo fidanzato ma anche riascoltando gli sfoghi con la sua migliore amica tutto prendeva una piega diversa. E così, il coraggio si trasformava in necessità di non sfigurare di fronte agli altri due amici e la spensieratezza diventava assoluto disinteresse verso le cose e verso gli altri. E allora come ci era arrivata lì? Tutto questo lo doveva al suo orgoglio, al suo bisogno di portare a termine i “compiti” e di non accettare un troll come risultato. Perciò anche dopo i primi disastrosi mesi assieme, lei si rifugiava nella scusa che dovevano abituarsi, che era colpa sua ad essere troppo esigente ma che si amavano perché lui le aveva mostrato, per una volta, di capirla con quel bacio scambiatosi ormai sei mesi prima. Ma Hermione non era stupida anche se Ron pensava il contrario. Si accorgeva che pur di non litigare, lui si schierava dalla sua parte salvo poi fare il contrario: vedeva come qualsiasi cosa non gli andasse bene fosse motivo di astio tra loro e non di scherzo o miglioramento. “Non saprai mai cucinare come mia madre” le aveva detto una volta. Non credeva che ci sarebbe mai riuscita -non era successo neanche quando, al quarto anno, Molly aveva creduto alle parole della Gazzetta e l’aveva trattata con maggiore freddezza-ma ora non riusciva più a guardare la madre di Ron senza sentirsi dire questa o quella critica. Nei momenti più critici Hermione si chiedeva cosa effettivamente legasse Ron a sé.  Forse un po’ di sesso, avere qualcuno che ti prepara qualcosa di caldo la sera ma queste non erano le basi del tipo di rapporto che lei voleva avere. Si era persino chiesta se Ron avesse pensato di mollarla ma avesse deciso di tenersela buona fino a quando lei non si sarebbe stancata, come era successo con Lavanda.
La giovane, tiratasi a sedere, guardò il corpo del ragazzo sdraiato accanto a sé ancora addormentato. Era bello su quello non c’erano dubbi, ma la sua grettezza, la sua mancanza di ambizione non la stavano facendo sprofondare in quel baratro di grigia quotidianità? Questa volta la ragazza guardò dritto di fronte a sé e decise di non mentire più a sé stessa. Era ora di ritrovare la vera Hermione Granger.
   
 
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